Io sono un tipo affezionato al dentista, quella poltrona morbida che si inclina, lo specchietto, tutti quei simpatici rumorini da trapani e soci... sì, perché ci sono sempre andato mio malgrado fin da piccolo. Ma quando si lascia il proprio dentista di fiducia in Italia e si approda ad altri lidi c'é sempre un po' di timore all'inizio proprio perché non si sa bene dove sbattere la testa.
Tuttavia la mia esperienza in Svezia devo dire sia stata piú che positiva soprattutto dal punto di vista economico. La prima volta che ebbi bisogno del dentista fu nell'estate del 2009 quando arrivammo in Svezia e quella volta mi rivolsi al servizio dentistico di guardia qui in cittá per una piccola emergenza. Quel giorno scoprii che esistono anche le lastre computerizzate che utilizzano, a sentire i dentisti, una quantitá di raggi-x molto inferiori rispetto alle classiche lastre fotografiche (magari ci sono anche in Italia ma non le avevo mai viste prima).
Poi feci la scelta del dentista privato per essere seguito piú da vicino, grazie ad incontro fatto in occasione di una festa prima di Natale del 2009 a casa dei nostri amici del B&B. E con il mio dentista di fiducia feci altre scoperte come i rimborsi della Forsäkringkassa per le cure e visite odontoiatriche.
Ultimamente dovró affrontare la prima sostituzione di un piccolo pezzo del mio corpo (non posso dire che i 40 anni mi abbiamo portato fortuna....). Si tratta di un dente che verrá sostituito da un impianto. Quando ho sentito la parola "impianto" mi sono subito cadute le braccia mentre ancora il dentista mi spiegava le possibili soluzioni con tanto di disegni su blocco di carta A4. Conosco il prezzo di questo genere di cure in Italia e si parla di migliaia di euro; per questo nulla faceva sperare bene per le economie del mio portafoglio. Ma poi quando le spiegazioni tecniche sono state corredate dai relativi costi mi sono sentito leggermente meglio... ed ho fatto la scelta migliore. Non mi posso dire sollevato, ma almeno contento di trovarmi in questa situazione proprio qui "in quella che adesso é casa", qui in Svezia.
E' quindi giunto il momento di spiegare come funzionano le cose da queste parti. Esistono delle regole relative ai rimborsi statali che si basano su una base temporale annua, ossia di dodici mesi. A prescindere da queste regole é importante sottolineare che tutti i controlli e tutte le cure per i bambini ed i giovani fino a 20 anni sono GRATUITI (avete letto bene). Mi verrebbe voglia di fare i conti di quante lire i miei poveri genitori hanno dovuto spendere nella mia gioventú!
Poi da quando si superano i 20 anni, si entra a far parte del sistema che prevede due cose in sintesi: un contributo una tantum a perdere ed una protezione verso gli alti costi odontoiatrici. Cosa significa in pratica?
Il contributo una tantum pari a 300kr all'anno (12 mesi) per chi ha dai 20 ai 29 anni, di 150kr per chi ha dai 30 ai 74 anni e di 300kr di nuovo quando si sono superati i 75 anni, puó essere utilizzato in qualsiasi momento per diminuire i costi di un controllo o di una cura e puó essere anche "risparmiato" per essere utilizzato l'anno successivo.
La protezione verso gli alti costi odontoiatrici é nel mio caso una cosa molto ma molto importante quasi impossibile da credere abituati come siamo ai costi "stratosferici" dei dentisti italiani. Fino a 3.000kr (circa 330 euro) si paga tutto. Per i costi compresi tra 3.001 e 15.000kr (fino a circa 1.650 euro) si paga solo il 50% ma attenzione attenzione, oltre le 15.000kr lo stato rimborsa l'85% dei costi. GULP !
Questi costi si riferiscono ad un listino standard approvato dalla
Tandvårds och Läkemedelsförmånsverket (ossia l'Agenzia governativa che decide quali medicinali e cure possono essere incluse nel supporto economico statale). Certo che dentista privato puó fare i suoi prezzi che possono essere allineati, piú alti ma anche piú bassi, ma in generale questi non si discostano molto dal listino standard. Gli interessati possono consultarlo qui:
http://www.tlv.se/tandvard/referensprislista/.
Inutile sottolineare che il singolo cittadino non deve fare nulla, ossia non deve compilare né spedire moduli particolari ma il dentista é collegato in tempo reale alla FK (Försäkringkassa) e puó controllare in qualsiasi momento il bidrag (ossia la deduzione che spetta). Il mio dentista lo ha fatto direttamente dal computer presente nella saletta quando ancora sedevo sulla poltrona e dallo stesso computer l'infermiera fissava direttamente i nuovi appuntamenti.
Una cosa che ho notato (ma non posso confermare che sia sempre cosí) é che il mio dentista é sempre attento ai costi ai quali andró incontro ed anzi l'ultima volta mi ha anche detto che non mi fará pagare i costi della cura canalare visto che adesso dobbiamo fare un impianto (cosa che inizialmente non era prevista). Dopo due anni e mezzo trovo ancora qualcosa che mi riesce a sorprendere... positivamente...