sabato 26 novembre 2011

Ultimi preparativi per il viaggio di fine anno

Ormai il conto alla rovescia sta per iniziare siamo ai -30 giorni alla partenza. Per dove? Ma per Kiruna ed Abisko ovviamente per festeggiare la fine dell'anno e l'inizio del 2012, magari sotto una splendida aurora boreale! E sì perché uno degli obiettivi del nostro viaggio è quello di riuscire ad ammirare lo spettacolo delle Northern Lights oltre ovviamente a vivere il vero inverno artico.
Se l'anno scorso eravamo in diciasette e già ci sembrava un numero veramente importante, quest'anno saremo in venti più due bimbi piccoli di meno di un anno (Galileo e la cuginetta). Sarà un vero spasso e speriamo che arrivi anche la neve in abbondanza. Per il momento qui al "sud" della Svezia non se ne parla (in modo serio) almeno fino a metà dicembre, mentre al nord per fortuna la prima neve è già caduta e speriamo che continui sul trend delle temperature negative almeno lassù.
Ecco un'immagine di qualche minuto fa da Jukkasjärvi dove hanno già iniziato da qualche settimana a costruire l'Ice Hotel 2011-12.


Anche noi avremo modo di visitare questo incredibile hotel con le sua stanze trasformate in opere d'arte da artisti che arrivano ogni anno da tutto il mondo; nel viaggio ci saranno anche altre mete come la miniera di Kiruna (la più grande miniera di ferro d'Europa), l'Abisko Sky Station, il centro di ricerche in Fisica dello Spazio di Kiruna ed un simpatico museo dedicato alle renne e ai Sami.
A proposito, ieri abbiamo ricevuto una disdetta e così si sono liberati due posti. Se c'è qualcuno che vuole aggiungersi alla comitiva in partenza il 27 dicembre da Stoccolma per il grande nord (rientro previsto il 1° gennaio) ci scriva una mail al più presto.

martedì 22 novembre 2011

Un pomeriggio italiano

Eravamo in trendadue... dalla bimba di cinque mesi di ad una simpatica coppia ormai dotata di bisnipoti, proprio un bel gruppo gli Östergötaitalienare, gli italiani di Ostrogozia! A sentire Vitaliano, il capostipite del gruppo, sono passati un po' di anni dall'ultima volta che un gruppo di italiani si ritrova a Linköping. E sì perché 50 anni fa c'era l'associazione italiani di Linköping, un folto gruppo di immigrati arrivati a partire dalla fine degli anni '40 grazie ad un accordo tra il governo italiano e quelle svedese stipulato nel 1947 al fine di far arrivare manodopera italiana. Tale accordo portò un flusso di circa 500 lavoratori all'anno fino agli anni '60 cosicché nel 1973 gli italiani residenti erano circa 6.800 che poi si ridussero, ridotti a meno di 4.800 nel 1980 e a 4.000 nel 1990.


La giornata di domenica è stata un regalo per tutti. Ma soprattutto un regalo per tutti noi "quelli più giovani", grazie al nostro amico dal nome italianissimo, che con un romantico tuffo nei ricordi vecchi di quaranta-cinquanta anni ci ha donato uno scorcio di una bellissima storia di immigrazione in Svezia "per amore". E sì perché la bionda e giovane svedese Anita che sorrideva dalle diapositive ingiallite del 1959 sullo sfondo del Colosseo, aveva trafitto il cuore del conquistatore romano... un sorprendente viaggio tra la Roma e la Stoccolma di fine anni '50 che ha fatto emozionare tutti, giovani e meno giovani.

Stoccolma 1959, fotografie di Vitaliano Corvo

Per il resto è stata la solita "grande abbuffata" all'italiana dove per un pomeriggio intero la Svezia è stata lasciata fuori dalla porta. Melanzane alla parmigiana, lasagne ai funghi, torte salate, una mega spaghettata al pomodoro, dolci e dolcetti di ogni tipo, birra, vino e spumante.
E noi, come quasi tutti gli altri amici che sedevano alla grande tavolata siamo i nuovi immigrati, giovani istruiti che hanno lasciato il proprio paese per motivi diversi ma che ci accomunano nel fine ultimo; chi per una formazione universitaria o post universitaria, chi per i propri figli, chi per il lavoro, chi per la propria vita. Quella degli anni duemila non sarà certa un'immigrazione di massa, ma chissà che Wikipedia alla parola "Italo-svedesi" tra qualche anno non parli anche di noi... nel frattempo "skål" !


Per una cronaca più dettagliata suggerisco anche il racconto di Marco.

domenica 20 novembre 2011

Natale con la neve: si o no?

Ma quando arriverá la neve quest'anno? I primi due inverni che abbiamo trascorso in Svezia c'é da dire sono stati piuttosto speciali, il primo con un sacco di neve e con temperature che sono rimaste sotto le zero per tre mesi di fila toccando la minima di -27°C, il secondo con la prima nevicata all'inizio di novembre e l'ultima a maggio... tutti ci chiediamo quindi cosa ci riserverá il futuro.
In effetti a dare un'occhiata ai dati del passato sembra proprio che gli ultimi due inverni siano stati decisamente "anormali", uno vuoi per la quantitá di neve e l'altro per i tempi in cui é arrivata. La carta qui sotto realizzata dal SMHI e che rappresenza il primo giorno in cui nevica calcolato sui dati del periodo 1961-1990 (cliccare sull'immagine per ingrandire la mappa) fa ben capire come in un'annata normale la prima neve non arriva prima di metá dicembre al sud, verso fine novembre qui da noi e a Stoccolma, mentre la "dama bianca" cade giá ad inizio ottobre nel Norrland. Quest'anno a guardare le mappe meteorologiche di previsione per novembre ormai sembra che non ci siano speranze e la tendenza é a chiudere con temperature sopra la media e quindi con una fine d'autunno piú calda del normale.


Ma Natale sará bianco oppure no? Difficile se non impossibile dirlo ora, ma la statistica ci aiuta con un'altra mappa realizzata con i dati dal 1961 al 1980 che rappresenta la frequenza di Natali bianchi ossia la probabilitá che la neve sia giá presente al suolo. Risultato: uno su cinque é bianco al sud, uno su due qui da noi e a Stoccolma, quasi tutti al nord.



Focalizzando l'attenzione invece sulle ultime annate diciamo pure dal 2004 in poi si riscontra che le temperature medie di dicembre sono state sotto lo zero nella parte centro-meridionale della Svezia (da Stoccoolma in giú) solo nelle annate 2005, 2009 e 2010, con il dicembre piú caldo il 2006. Per fortuna Natale arriva il 25 dicembre, e quindi verso la fine del mese... tuttavia nel 2005, 2007 e 2008 perfino a gennaio le temperature medie sono rimaste sopra lo zero. Vedremo come andrá a finire...

martedì 15 novembre 2011

Östergötaitalienare

La Blogfesten quest'anno si è svolta a Norrköping ed eravamo quasi una ventina di cui tre "gruppetti" intervenuti dall'Italia. C'è da dire che la festa vuoi per impegni dell'ultimo minuto, vuoi per malattie o vuoi perché questa volta ci si è spostati da Stoccolma, ha visto un'ottima partecipazione dalla nostra regione e dall'Italia ma praticamente nulla dalla capitale.  


Tra quelli che hanno preso l'aereo per arrivare fin qui, due famigliole erano già assidue frequentatrici di Blogfesten ed un ragazzo arrivato dalla provincia di Torino vi era già stato in Svezia in vacanza. Qualche giorno fa proprio lui mi ha mandato una mail segnalandomi un bell'articolo corredato da tantissime fotografie scritto in occasione della sua visita al Flygvapenmuseum di Linköping a due passi da Norrköping. Si tratta di un museo dell'aviazione consigliato da noi al nostro amico appassionato del mondo degli aerei, museo che ha vinto tra l'altro nel 2011 il premio come migliore museo svedese dell'anno. La descrizione del museo è veramente bella e fa venire voglia di ritornare a visitarlo, magari chissà con la prossima tornata di ospiti che avremo a casa per Natale... intanto consiglio  l'articolo di Ricardo Baldassarre.    
Ad ogni modo gli intervenuti alla Blogfesten si sono trovati talmente bene in quella bella giornata di ottobre che hanno deciso di ripetere una simile esperienza dedicandola agli italiani dell'Ostrogozia, ossia agli "Östergötaitalienare" gli italiani che abitano nell'Östergötland, la nostra regione.


Così dopo un giro di mail abbiamo fissato l'appuntamento a domenica 20 novembre a Linköping, anzi precisamente a Ljungsbro, un piccolo paesino in riva allo Göta kanal dove tra l'altro ha sede il famoso produttore svedese di cioccolato Kloetta; il tutto grazie alla disponibilità di Vitaliano (un simpatico professore di italiano arrivato in Svezia da Roma molto molto prima di noi...) che ha trovato un locale in grado di contenere le 20-25 persone che interverranno.

P.S. nota del 18 novembre. La foto della Blogfesten é finita anche sul Corriere.it nella rubrica Italians.

sabato 12 novembre 2011

Nebbia novembrina

L'alta pressione si sa bene se è accompagnata da venti scarsi porta prima o poi alla formazione di nebbia e non c'è luogo che ne scampi... così in questi giorni durante i quali l'alta pressione regna sovrana su tutta la Scandinavia qui da noi, grazie anche alla vicinanza del mare, si formano delle belle nebbie che in alcune giornate sono risultate piuttosto persistenti facendomi ritornare con i ricordi alle nebbie padane.
Stamattina per di più le temperature minime hanno iniziato a portarsi verso valori più consoni al periodo toccando i primi valori negativi della stagione. Così mentre mamma Silvia sgambettava in palestra, io e il pupo abbiamo pensato bene di avventurarci in una bella passeggiata in campagna accompagnati anche dalla nuova macchina fotografica (la vecchia digitale purtroppo dopo un onorato servizio di 7 anni e mezzo è passata a miglior vita). Bastano cinque minuti di orologio e le case presto scompaiono alla vista e ci si può inoltrare nelle tante stradine sterrate che percorrono la campagna circostante. Nei dintorni ci sono tanti appezzamenti di terreno recintati con i cavalli e sembra che a Galileo non dispiaccia affatto fermarsi per studiarli da vicino e osservarli mentre brucano l'erba ancora verde. La nebbia e le temperature appena sotto lo zero hanno fatto il resto donando alla campagna un che di spettrale ma regalando anche qualche interessante scatto fotografico.
Dopo un'ora e mezza di girovagamenti i due uomini hanno pensato bene di far ritorno a casa dove ci siamo lasciati coccolare dal tepore dei 21C interni sdraiandoci entrambi sul tappetone dei giochi di Galileo. A volte anche le giornate che apparentemente possono sembrare brutte, se si riesce a vincere la voglia di rimanere tappati in casa, possono regalare sempre qualche piacevole sorpresa... e poi è tutta salute (checché ne dicano le nonne italiche).






giovedì 10 novembre 2011

Esperienze dentistiche

Io sono un tipo affezionato al dentista, quella poltrona morbida che si inclina, lo specchietto, tutti quei simpatici rumorini da trapani e soci... sì, perché ci sono sempre andato mio malgrado fin da piccolo. Ma quando si lascia il proprio dentista di fiducia in Italia e si approda ad altri lidi c'é sempre un po' di timore all'inizio proprio perché non si sa bene dove sbattere la testa.
Tuttavia la mia esperienza in Svezia devo dire sia stata piú che positiva soprattutto dal punto di vista economico. La prima volta che ebbi bisogno del dentista fu nell'estate del 2009 quando arrivammo in Svezia e quella volta mi rivolsi al servizio dentistico di guardia qui in cittá per una piccola emergenza. Quel giorno scoprii che esistono anche le lastre computerizzate che utilizzano, a sentire i dentisti, una quantitá di raggi-x molto inferiori rispetto alle classiche lastre fotografiche (magari ci sono anche in Italia ma non le avevo mai viste prima).
Poi feci la scelta del dentista privato per essere seguito piú da vicino, grazie ad incontro fatto in occasione di una festa prima di Natale del 2009 a casa dei nostri amici del B&B. E con il mio dentista di fiducia feci altre scoperte come i rimborsi della Forsäkringkassa per le cure e visite odontoiatriche.
Ultimamente dovró affrontare la prima sostituzione di un piccolo pezzo del mio corpo (non posso dire che i 40 anni mi abbiamo portato fortuna....). Si tratta di un dente che verrá sostituito da un impianto. Quando ho sentito la parola "impianto" mi sono subito cadute le braccia mentre ancora il dentista mi spiegava le possibili soluzioni con tanto di disegni su blocco di carta A4. Conosco il prezzo di questo genere di cure in Italia e si parla di migliaia di euro; per questo nulla faceva sperare bene per le economie del mio portafoglio. Ma poi quando le spiegazioni tecniche sono state corredate dai relativi costi mi sono sentito leggermente meglio... ed ho fatto la scelta migliore. Non mi posso dire sollevato, ma almeno contento di trovarmi in questa situazione proprio qui "in quella che adesso é casa", qui in Svezia.
E' quindi giunto il momento di spiegare come funzionano le cose da queste parti. Esistono delle regole relative ai rimborsi statali che si basano su una base temporale annua, ossia di dodici mesi. A prescindere da queste regole é importante sottolineare che tutti i controlli e tutte le cure per i bambini ed i giovani fino a 20 anni sono GRATUITI (avete letto bene). Mi verrebbe voglia di fare i conti di quante lire i miei poveri genitori hanno dovuto spendere nella mia gioventú!
Poi da quando si superano i 20 anni, si entra a far parte del sistema che prevede due cose in sintesi: un contributo una tantum a perdere ed una protezione verso gli alti costi odontoiatrici. Cosa significa in pratica?
Il contributo una tantum pari a 300kr all'anno (12 mesi) per chi ha dai 20 ai 29 anni, di 150kr per chi ha dai 30 ai 74 anni e di 300kr di nuovo quando si sono superati i 75 anni, puó essere utilizzato in qualsiasi momento per diminuire i costi di un controllo o di una cura e puó essere anche "risparmiato" per essere utilizzato l'anno successivo.
La protezione verso gli alti costi odontoiatrici é nel mio caso una cosa molto ma molto importante quasi impossibile da credere abituati come siamo ai costi "stratosferici" dei dentisti italiani. Fino a 3.000kr (circa 330 euro) si paga tutto. Per i costi compresi tra 3.001 e 15.000kr (fino a circa 1.650 euro) si paga solo il 50% ma attenzione attenzione, oltre le 15.000kr lo stato rimborsa l'85% dei costi. GULP !
Questi costi si riferiscono ad un listino standard approvato dalla Tandvårds och Läkemedelsförmånsverket (ossia l'Agenzia governativa che decide quali medicinali e cure possono essere incluse nel supporto economico statale). Certo che dentista privato puó fare i suoi prezzi che possono essere allineati, piú alti ma anche piú bassi, ma in generale questi non si discostano molto dal listino standard. Gli interessati possono consultarlo qui: http://www.tlv.se/tandvard/referensprislista/.
Inutile sottolineare che il singolo cittadino non deve fare nulla, ossia non deve compilare né spedire moduli particolari ma il dentista é collegato in tempo reale alla FK (Försäkringkassa) e puó controllare in qualsiasi momento il bidrag (ossia la deduzione che spetta). Il mio dentista lo ha fatto direttamente dal computer presente nella saletta quando ancora sedevo sulla poltrona e dallo stesso computer l'infermiera fissava direttamente i nuovi appuntamenti.
Una cosa che ho notato (ma non posso confermare che sia sempre cosí) é che il mio dentista é sempre attento ai costi ai quali andró incontro ed anzi l'ultima volta mi ha anche detto che non mi fará pagare i costi della cura canalare visto che adesso dobbiamo fare un impianto (cosa che inizialmente non era prevista). Dopo due anni e mezzo trovo ancora qualcosa che mi riesce a sorprendere... positivamente...

domenica 6 novembre 2011

Il medico di campagna

Bene: lunedì scorso arrivava il mio primo giorno di lavoro nel posto nuovo, un vårdcentral di campagna. Le mie prime tre settimane sono dedicate ad un po' di introduzione, visto che non ho esperienza diretta della medicina di base in Svezia, e visto che questa presenta molte differenze con la sua controparte italiana. Quindi, in questo periodo iniziale non farò ambulatorio. Invece seguirò come un'ombra colleghi medici e tutto il personale (infermieri, fisioterapisti, personale del laboratorio, segretarie, receptionist) per capire come funziona lì. Sì, perchè le conoscenze strettamente mediche sono importanti, ma altrettanto lo è sapere come muoversi, a chi chiedere in caso di bisogno. E serve anche a conoscere meglio le persone con cui si lavorerà e a farsi conoscere, ad instaurare un buon rapporto fin dall'inizio. Quindi, dopo il primo giorno dedicato a questioni amministrative, il secondo giorno si esce: in giro per visite domiciliari con l'auto di servizio in compagnia di una delle infermiere di distretto, nella campagna di Vikbolandet, tra boschetti e strade sterrate (dubito che alcune di queste siano segnate sulle cartine stradali). Il territorio che afferisce al vårdcentral è molto vasto, e per girarlo è necessario avere una buona conoscenza della zona: la persona con cui lavoro è cresciuta da queste parti e conosce le strade come le proprie tasche, mentre il mio orientamento è in tilt dopo un paio di visite. I pazienti sono gentili e accoglienti: alcuni di loro ricevono la visita domiciliare quotidianamente o quasi da parecchi anni e ormai considerano il personale sanitario come "di famiglia". E così faccio la conoscenza della coppia anziana ultraottantenne ancora arzilla, della vecchia signora novantenne che coltiva frutta e verdura nella serra, di pazienti più giovani che vivono nel bosco in deliziose case di legno massiccio... il tutto è decisamente diverso dal tipo di pazienti che si vedono in città !
Insomma, una giornata davvero istruttiva, uno sguardo sulla vita delle persone che vivono qui da decenni ed hanno molto da raccontare, che abitano in case con arredamento d'altri tempi dove si vedono talvolta  esposti premi vinti in occasione di gare sportive degli anni '50 e '60...
Insomma uno sguardo su una Svezia allo stesso tempo attuale e d'altri tempi, e un modo meno impersonale di vivere la medicina: mi piace ! La mia prima settimana lavorativa finiva con mercoledì ma domani mi attendono altre novità: ogni giorno qui è una scoperta. 

Nota tecnica: le visite domiciliari effettuate dal medico sono una rarità qui in Svezia, e la mia presenza in questa occasione aveva uno scopo puramente didattico. Se un paziente sta male, va con le proprie gambe o adeguato mezzo di trasporto al proprio vårdcentral (o alla guardia medica, o al pronto socccorso). Le visite domiciliari sono qui effettuate da un'infermiera specializzata il cui compito è quello di somministrare terapie croniche parenterali, eseguire medicazioni di piaghe croniche, ecc. per pazienti che per età e/o condizioni cliniche non riescono oggettivamente a recarsi da soli in ambulatorio.

martedì 1 novembre 2011

Da oggi ho un nuovo lavoro !

Da oggi ho un nuovo lavoro ! No tranquilli... si tratta di un lavoro part-time, che svolgo due-tre giorni alla settimana tra le mura di casa ma che fortunatamente posso portare avanti anche all'aperto per godermi ancora qualche giornata ricca di colori di quest'autunno che fino ad oggi è relativamente più caldo del normale. Di cosa si tratta? Beh... sono in paternità, al 50%.
Questo significa che gli uomini di casa si faranno compagnia ogni lunedì, martedì e il mercoledì delle settimane pari. Oggi è appunto il mio primo giorno di lavoro full-time con il pupo. Ieri i miei colleghi mi hanno salutato scherzando sul fatto che giovedì sarei tornato al lavoro contento e felice... vediamo come andrà. Per il momento mi godo un po' il pupo che sta diventando sempre più divertente e poi Silvia oramai non vedeva l'ora di iniziare con il suo nuovo lavoro, lei sì che ha cambiato. Sono proprio curioso di sentire i suoi racconti questa sera...