Questo post tratterà della medicina generale: qualche considerazione, lungi dal voler essere esaustivo. Non è (so che qualcuno lo penserà o scriverà) un post contro la medicina generale italiana, che di per sé essendo molto disomogenea per qualità e organizzazione, ha dei lati buoni e meno buoni. E' semplicemente una riflessione sull'organizzazione del sistema, sull'impiego razionale delle competenze, sulla limitazione degli sprechi e dei costi - per il sistema sanitario e per il cittadino.
La mia esperienza della medicina di base, sia in Svezia che in Italia, è da paziente e da "osservatrice" (di parenti e amici che ne usufruiscono), oltre che da persona che vi ha lavorato in Italia (sostituzioni qua e là per un bel po' di tempo - a questo proposito leggete anche
qui e
qui) e che vi lavora tuttora in Svezia.
Ebbene, com'è organizzata la medicina di base in Svezia ? I medici di medicina generale lavorano in poliambulatori (vårdcentral): il numero di medici per vårdcentral varia, ma il numero di pazienti/medico è più o meno costante, ovvero circa 1500 (come del resto per un medico di base massimalista in Italia). Le visite sono tutte soggette ad appuntamento telefonico, per ogni paziente vengono riservati 15 o 30 minuti a seconda del problema (a volte anche un'ora, per problemi eccezionalmente complicati o colloqui "delicati") e in caso di assenza del medico a cui il paziente di solito afferisce vi sono i colleghi a prendere in carico le questioni urgenti. So bene che in Italia sta prendendo piede la medicina di gruppo, ma solo qui e là. Inoltre l'attività dei vari medici in uno stesso vårdcentral è coordinata (ovvero: non sono vari medici che lavorano ognuno per conto proprio dandosi una mano solo quando serve, ma esiste una figura di coordinamento che stabilisce quali e quanti pazienti ogni medico si debba prendere, e coordina ferie-corsi-orari di ciascuno). In Svezia quest'organizzazione è comune ad ogni vårdcentral in tutto il Paese.
Nella struttura lavorano poi molte altre figure sanitarie: infermieri, infermieri pediatrici, infermieri specializzati in asma e in diabete, psicologi, fisioterapisti, terapisti del lavoro, personale di laboratorio, segretarie, receptionist. Sì perchè in un vårdcentral c'è anche il laboratorio analisi (alcuni esami vengono effettuati in loco con risposta immediata, altri vengono spediti al laboratorio centrale dell'ospedale con risposta in pochi giorni). I medici di base dell'Östergötland utilizzano una cartella clinica elettronica che è comune a tutto il personale sanitario della regione (quindi anche di chi lavora in ospedale e nella guardia medica) e per tutti è possibile inviare le ricette elettronicamente a tutte le farmacie della Svezia e i certificati di malattia direttamente alla Försäkringskassan (e non è così complicato come in Italia).

Ma veniamo a come lavorano i medici di base: qual è la differenza più grande rispetto a quelli italiani ? Fondamentalmente l'ambito di competenza. Oltre a gestire pazienti con problematiche "semplici" (pressione alta, mal di gola, ecc) presso un vårdcentral si effettuano anche numerose procedure: piccola chirurgia (asportazione di nei, biopsie cutanee, sutura di ferite, ecc), rettoscopie, visite ginecologiche, EKG, spirometria. E' inoltre a disposizione un microscopio per l'otorinolaringoiatria (diagnosi più precisa di affezioni otologiche, rimozione per aspirazione di tappi di cerume) e uno per l'oftalmologia (possibilità di effettuare un esame oculistico completo, asportazione di corpi estranei oculari).
Le risposte degli esami di laboratorio, degli esami radiologici e delle consulenze specialistiche arrivano elettronicamente a chi li ha richiesti (quindi al medico responsabile, non al paziente), il che evita il giro paziente-ritiro referti-medico di base e quindi perdite di tempo inutili, nonché evita dimenticanze (pazienti che non tornano dal medico a mostrare i propri esami) e permette di instaurare subito terapie adeguate. Come detto sopra, alcuni esami vengono analizzati direttamente sul posto con risposta in pochi minuti (per gli addetti ai lavori: emoglobina, PCR, glicemia, tampone faringeo per streptoccocco A, monospot, troponina, D-dimero, INR, esame urine, test di gravidanza).
La prima considerazione è che per effettuare tutte queste cose è necessario avere la competenza adeguata, che pochi medici di base in Italia possono vantare (chi mai è andato a farsi fare o si aspetterebbe di potersi fare una rettoscopia o una visita ginecologica dal proprio medico di base, per esempio ?) La seconda è che di conseguenza il numero di richieste di visite specialistiche per problematiche varie sono di molto inferiori a quelle effettuate dai medici di base italiani. Esistono dei criteri precisi per quali problemi possono essere inviati allo specialista, e quest'ultimo può anche rifiutare la richiesta di consulenza qualora ritenga che il medico di base non abbia effettuato una valutazione sufficientemente approfondita o messo in atto tutti i trattamenti di prima linea richiesti per una determinata patologia. Ragionando in termini economici e di risparmio di risorse, credo che le conclusioni siano abbastanza ovvie.
Ve lo immaginate in Italia ? Mi ricordo ancora l'impegnativa di un collega che inviava una paziente in Pronto Soccorso per "visita specialistica a tutti gli organi per sintomi diffusi"...