Ci possiamo definire tranquillamente una coppia amante della tecnologia e sembra che anche il piccolo Galileo ami pulsanti, meccanismi, touch-screen, tastiere, ecc... con l'arrivo dell'erba nuova di zecca si pone ovviamente anche la domanda su quale sia il migliore strumento da utilizzare per tenere il prato tosato e in perfetto ordine. Nelle ultime settimane ho iniziato a documentarmi su quello che offre il mercato, dai tosaerba classici a motore a scoppio fino alle soluzione più moderne dei robot.
Inizialmente, visto la dimensione né troppo piccola, né troppo grande del prato erboso, circa 370 metri quadrati, mi ero orientato verso un tagliaerba elettrico un po' per la silenziosità e un po' per la questione ambientale a cui siamo sempre abbastanza attenti. Di pari passo però ho deciso di documentarmi anche sulla soluzione più avanzata, ossia il tagliaerba robot, dato che lo avevamo visto in azione un paio di estati fa in Dalarna a casa dei nostri amici. Il nostro giardino dalle dimensioni piuttosto regolari e nuovo di zecca si presta molto bene a questo tipo di soluzioni.
Così dopo aver passato parecchie ore a leggere forum, recensioni, confronti, libretti di istruzioni, siamo arrivati alla scelta finale e qui la nostra vena tecnologica ha dato il colpo di grazia. Abbiamo così acquistato un Husqvarna 220AC, marca svedese che sembra avere delle ottime recensioni sia in termini di risultato che di meccanica e software. Devo dire che prima d'ora non ne sapevo molto sui tagliaerba automatici ma adesso non posso che rimanere stupito di fronte a questo genere di prodotto.
Di lati positivi ce ne sono molti, dal risparmio di tempo (che può essere dedicato a qualcos'altro), al risultato estetico (il prato è sempre rasato allo stesso livello), al fatto che non serve raccogliere l'erba visto che una volta tagliata questa funge da concime al prato... tra i lati negativi vi è ovviamente la spesa iniziale e il fatto che viene a mancare l'esercizio fisico associato al taglio dell'erba (vabbè che per stare dietro a Galileo faccio già abbastanza movimento).
Ieri sera, dopo esattamente tre settimane dalla posa del prato erboso ho chiesto in prestito ai vicini il loro tagliaerba a motore a scoppio per tagliare per la prima (e spero anche ultima volta) l'erba "a mano" visto che l'altezza del manto era diventata troppo alta per il robot. Poi oggi abbiamo sistemato il cavo perimetrale che serve a delimitare l'area di lavoro e a configurare il robot per il suo lavoro (ci sono un sacco di parametri da fare attenzione per poterne ottimizzare le prestazioni). Poi, comodamente sdraiati sull'altana sotto un solo cocente e con la griglia a portata di mano abbiamo premuto il bottone start. Il resto è stato divertimento e soddisfazione nel vedere quanto bene fa il suo lavoro il robot... ovvio che serve un nome anche per lui e pensa e ripensa... lo chiamiamo Homer ! Così adesso è tutto un controllare dove sta Homer, Homer dorme?, Homer qui, Homer là... meglio mettere su la carne sulla griglia e divertirsi approfittando di queste splendide giornate di sole.