sabato 26 maggio 2012

Lo chiamiamo Homer !

Ci possiamo definire tranquillamente una coppia amante della tecnologia e sembra che anche il piccolo Galileo ami pulsanti, meccanismi, touch-screen, tastiere, ecc... con l'arrivo dell'erba nuova di zecca si pone ovviamente anche la domanda su quale sia il migliore strumento da utilizzare per tenere il prato tosato e in perfetto ordine. Nelle ultime settimane ho iniziato a documentarmi su quello che offre il mercato, dai tosaerba classici a motore a scoppio fino alle soluzione più moderne dei robot.
Inizialmente, visto la dimensione né troppo piccola, né troppo grande del prato erboso, circa 370 metri quadrati, mi ero orientato verso un tagliaerba elettrico un po' per la silenziosità e un po' per la questione ambientale a cui siamo sempre abbastanza attenti. Di pari passo però ho deciso di documentarmi anche sulla soluzione più avanzata, ossia il tagliaerba robot, dato che lo avevamo visto in azione un paio di estati fa in Dalarna a casa dei nostri amici. Il nostro giardino dalle dimensioni piuttosto regolari e nuovo di zecca si presta molto bene a questo tipo di soluzioni.
Così dopo aver passato parecchie ore a leggere forum, recensioni, confronti, libretti di istruzioni, siamo arrivati alla scelta finale e qui la nostra vena tecnologica ha dato il colpo di grazia. Abbiamo così acquistato un Husqvarna 220AC, marca svedese che sembra avere delle ottime recensioni sia in termini di risultato che di meccanica e software. Devo dire che prima d'ora non ne sapevo molto sui tagliaerba automatici ma adesso non posso che rimanere stupito di fronte a questo genere di prodotto.
Di lati positivi ce ne sono molti, dal risparmio di tempo (che può essere dedicato a qualcos'altro), al risultato estetico (il prato è sempre rasato allo stesso livello), al fatto che non serve raccogliere l'erba visto che una volta tagliata questa funge da concime al prato... tra i lati negativi vi è ovviamente la spesa iniziale e il fatto che viene a mancare l'esercizio fisico associato al taglio dell'erba (vabbè che per stare dietro a Galileo faccio già abbastanza movimento).


Ieri sera, dopo esattamente tre settimane dalla posa del prato erboso ho chiesto in prestito ai vicini il loro tagliaerba a motore a scoppio per tagliare per la prima (e spero anche ultima volta) l'erba "a mano" visto che l'altezza del manto era diventata troppo alta per il robot. Poi oggi abbiamo sistemato il cavo perimetrale che serve a delimitare l'area di lavoro e a configurare il robot per il suo lavoro (ci sono un sacco di parametri da fare attenzione per poterne ottimizzare le prestazioni). Poi, comodamente sdraiati sull'altana sotto un solo cocente e con la griglia a portata di mano abbiamo premuto il bottone start. Il resto è stato divertimento e soddisfazione nel vedere quanto bene fa il suo lavoro il robot... ovvio che serve un nome anche per lui e pensa e ripensa... lo chiamiamo Homer ! Così adesso è tutto un controllare dove sta Homer, Homer dorme?, Homer qui, Homer là... meglio mettere su la carne sulla griglia e divertirsi approfittando di queste splendide giornate di sole.


giovedì 24 maggio 2012

La griglia nel bosco

Come annunciato domenica scorsa abbiamo effettuato la gita nella riserva naturale del bosco del Övre Glottern. Al nostro appello avevano risposto ben cinque famiglie di italiani per un totale di 17 tra adulti e bambini! Contando che si trattava di un weekend lungo e sul conseguente fatto che molti svedesi avevano lasciato le città per gite fuoriporta, speravamo in cuor nostro di riuscire ad arrivare sul posto "scoperto" il weekend precedente prima di tutti gli altri gitanti della domenica, in modo tale da poter attrezzare la griglia appunto nel posto più bello, in riva al lago.
Con nostro stupore però all'arrivo al parcheggio abbiamo trovato già 5-7 auto parcheggiate che ci avevano fatto temere il peggio. Così divisi in diversi gruppetti ci siamo avventurati lungo il sentiero per raggiungere la meta con la speranza che l'ora ancora mattutina (erano le 10) avesse invogliato coloro che erano arrivati prima di noi a fare delle passeggiate più lunghe della nostra. Devo dire che una volta giunti a destinazione la  delusione nel vedere il nostro posto perfetto già occupato da un folto gruppo di bambini ed adulti tutti stretti  attorno al fuoco è stata tanta... ma com'era possibile?
Prima di prendere la vita del ritorno e ripiegare su uno degli altri due luoghi attrezzati per il fuoco (seppur molto meno belli) non mi sono dato per vinto e avvicinandomi ho chiesto alle persone del gruppo se avevano intenzione di fermarsi tutto il giorno. Sapete cosa mi hanno risposto? Che se ne sarebbero andati da lì a poco perché in quel posto ci avevano dormito!! Beh non potevo crederci, avevano fatto un campo notturno con i bambini...


All'arrivo del resto della nostra comitiva il gruppo aveva già "rifatto le tende" e montato gli zaini in spalla si era avviato sulla via del ritorno e per noi non rimaneva altro che prendere possesso del luogo incantato.
Dovete sapere che nonostante il posto si trovi a mezz'ora di cammino dalla strada più vicina, è attrezzato di tutto punto per le grigliate. Infatti in prossimità del vindskydd e della bastu (ne avevamo parlato qualche giorno fa) ci sono due casse in legno con dentro ceppi di betulla. E se i ceppi dovessero finire? Basta fare una telefonata al comune (allo stesso numero che da il codice per entrare nella bastu) e loro mandano qualcuno "a fare legna" e rimpinguare le scorte. Cose da non crederci.
Poi è stato il turno dei fuochisti che hanno dato vita al fuoco e preparato le braci. Qualcuno si era portato anche dei panini di scorta (nel timore che la griglia non funzionasse) ma devo dire che non sono serviti perché il fuoco ha fatto il suo dovere alla perfezione. Ed anche il tempo è stato perfetto, sole, qualche nuvola, poco vento e temperature gradevoli.


Tutti si sono divertiti un mondo, bambini e adulti compresi e nonostante noi ci fossimo attrezzati per permettere a Galileo di dormire in un piccolo sacco a pelo all'interno del vindskydd, non c'è stato verso, il piccolo ha razzolato in giro senza sosta tutto il tempo; è crollato solo una volta piazzato nello zainetto in spalle al papà sulla via del ritorno.


E proprio lungo il sentiero di ritorno abbiamo avuto il tempo per cercare altri due tesori della geo-caching. Il primo non siamo riusciti a trovarlo (forse anche per il fatto che il GPS dentro il bosco fitto non riusciva ovviamente a prendere bene il segnale dai satelliti e l'incertezza era troppo elevata con una relativa zona di ricerca troppo grande per il tempo che avevamo a disposizione), mentre per il secondo non ci sono stati grandi problemi.

sabato 19 maggio 2012

Geo-caching

Era da molti anni che volevo fare questa cosa e finalmente è arrivata l'occasione di provare, tutti assieme, adulti e bambini. E si, sono proprio i bambini quelli più entusiasti alla fine... oggi in occasione di una bella uscita a Söderköping ci siamo ritrovati in cinque famiglie di italiani di Norrköping, Söderköping e Linköping e tra una passeggiata e l'altra, un gelato italiano ed attrazioni per i più piccoli che riempivano davvero tutto il piccolo paesino, abbiamo fatto le prove generali per le due "cacce al tesoro" di domani, giornata dedicata al pic-nic con grigliata nel bosco.
Per chi non lo conoscesse il geo-caching è una caccia al tesoro moderna che si svolge con l'aiuto del GPS ed internet. Tramite il sito web www.geocaching.com si possono cercare dapprima i "tesori" nei dintorni delle proprie mete e studiarne le descrizioni per poi lanciarsi alla ricerca, armati di pazienza e un pochino di ingegno per risolvere i piccoli enigmi che vi si possono trovare. Oggi a Söderköping ne abbiamo provati quattro tra le vie della città e lungo il Göta kanal con una percentuale di successo del 50%. Non male per l'inizio.


Il primo tesoro è stato il più divertente forse anche perché è stato proprio il primo... un contenitore di plastica con dei piccoli oggetti, il log-book ossia un foglio dove scrivere la data di rinvenimento del tesoro e il proprio nome. Le regole del geo-caching impongono che se si preleva un oggetto dal contenitore bisogna lasciarne uno di pari o maggiore valore. Per la prima caccia ci siamo limitati ad esplorarne il contenuto e a lasciare la traccia del nostro passaggio nel log-book. 
I bambini si sono divertiti un mondo e domani nel bosco ne abbiamo altri due che ci aspettano e il piccolo Galileo, anche se non ha potuto partecipare attivamente alla ricerca del tesoro, si è comunque intrattenuto con delle simpatiche "papere" che sono venute a farci visita durante la prima ricerca...


martedì 15 maggio 2012

Passeggiata nei boschi del Övre Glottern

Domenica scorsa, grazie anche alla splendida giornata di sole, abbiamo deciso di fare la seconda uscita seria della stagione in bosco. E così ci siamo avventurati in un bosco a venti minuti di auto dalla città. Si tratta di diversi sentieri dai modestissimi dislivelli che si addentrano nei boschi che circondano il lago Övre Glottern.


Lungo la passeggiata abbiamo incontrato almeno tre posti attrezzati per la griglia e il picnic di cui il terzo è un posticino veramente carino in prossimità della riva del lago ed esposto a sud. In pratica si tratta di un vindskydd (ossia un riparo dal vento) con tanto di attrezzatura per la griglia: cassa con legna tagliata, una specie di treppiede costruito con tre rami e con appesa una griglia da disporre sopra il fuoco, fiammiferi, carta...


Ma lo stupore è continuato anche quando abbiamo scoperto l'esistenza, a poche decine di metri di distanza dal vindskydd, di una vera e propria bastu ossia una piccola sauna. L'ingresso alla minuscola casetta era ovviamente chiuso con un lucchetto ma è sufficiente telefonare al comune per prenotare ed avere così la combinazione di apertura. Tutto gratuito ovviamente.


Trovando il posto e la camminata così piacevole abbiamo pensato di organizzare una vera e propria gita della grande famiglia di "nuovi italiani" di Norrköping/Linköping/Söderköping (famiglia che tra l'altro continuerà ad aumentare con l'arrivo degli ultimi due nuclei famigliari previsti per quest'estate).
Domenica prossima il tempo sembra presentarsi buono e quindi zainetti in spalla, attrezzature di picnic e bambini al seguito e via tutti nel bosco !

giovedì 10 maggio 2012

Pappaledig e gita nel bosco

Ecco adesso sono cosa vuol dire fare il papà a tempo pieno! Ebbene sì, dal primo di maggio sono "pappaledig på heltid" come si dice qui, ossia in paternità a tempo pieno. Ma solo per un periodo limitato di tempo, circa due mesi, maggio e giugno... e così oltre deliziarsi tra fornelli, lavori in giardino e quant'altro, occorre anche inventarsi un po' come passare il tempo.
Uno dei miei passatempi preferiti, che ci permette di passare almeno un'oretta di tempo all'aperto, è quello di passeggiare nei due boschetti che fanno da contorno alla nostra casa. Grazie ad una specie di zainetto, Galileo si accomoda in spalle e da lì può gustarsi il paesaggio che gli scorre attorno, annusare i profumi del bosco di prima mattina con le goccioline di rugiada che ancora il Sole deve asciugare, ascoltare il cinguettio degli uccellini e perché no, rimanere incuriosito dagli incontri che si possono fare.


Stamattina abbiamo incontrato ben tre gruppetti di piccoli esploratori con maestre dell'asilo al seguito, tutti con le loro pettorine gialle per non perdersi. Sono troppo belli mano nella mano, li vedi avanzare dal sentiero e li scruti da dietro un albero poi quando ti sbucano davanti arriva la loro domanda di rito: "Hej, vad heter du?", "ciao come ti chiami?", oppure "Vad heter bebisen?" guardando il piccolo Galileo accovacciato in spalle che li guarda incuriositi. Le maestre spesso chiudono le file lasciando che i piccoli vadano avanti... troppo bello !


Per il resto la solita visita ai cavalli che iniziano a godere dell'erbetta fresca appena nata e un sacco di piante di mirtilli dove i frutti sono appena spuntati. Quest'anno, all'approssimarsi della stagione della raccolta, dovremo monitorare la situazione attentamente, prima che i "bärplockare" professionisti entrino in azione, razziando tutto il sottobosco.

 

venerdì 4 maggio 2012

Gräsmatta

Gräsmatta: questa strana parola svedese intraducibile in un'unica parola italiana... tappeto erboso forse si addice ma non rende completamente l'idea di quello che si tratta.
E' arrivato su pallet in rotoli di 2 metri e 60 centimetri di lunghezza e quaranta di larghezza, in pratica delle fette di erba con tanto di substrato terroso dallo spessore di un paio di centimetri. 


Ogni rotolo pesa tra i 12 e i 20 kg. Fresco fresco perché appena raccolto o meglio prelevato dal suo luogo di origine a Skänninge. Per ritagliare i rotoli dal terreno viene usata una speciale macchina che taglia le fette già nella misura predefinita.


Il nostro gräsmatta è stato coltivato a Skänninge a circa 75km di distanza da casa nostra. Oggi sono iniziati quindi i lavori per, come si dice, "rullare il gräsmatta", frase di misto svedese-italiano, quello strano linguaggio che tutti gli italiani alle prese con lo studio dello svedese capiscono perfettamente... ;)


Le raccomandazioni per le prossime settimane sono quelle di non camminarci sopra o meglio cercare di farlo il meno possibile facendo attenzione a mettere il piede piatto lungo le saldature questo per non caricare il peso sul tallone che altrimenti andrebbe a rovinare le piccole radici che nel corso dei prossimi giorni salderanno piano piano il tappeto al substrato di terra. Anche la terra ha la sua importanza e le venti tonnellate che ci sono state consegnate nei giorni precedenti sembrano di buona qualità a sentire gli esperti con il giusto contenuto di sabbia e la giusta grana...
Un'altra raccomandazione che ci è stata fatta è quella di non lasciare assolutamente che l'erba si asciughi. Ossia il substrato deve essere sempre umido e quindi, specie se nei prossimi giorni il sole splenderà, occorrerà bagnare il prato alla sera. Per questo oggi pomeriggio andrò ad acquistare uno di quegli accessori oscillanti che servono appunto a tale scopo.
Per il resto occorrerà solo aspettare queste tre settimane. L'erba la prima volta non dovrà essere tagliata  fintantoché non avrà raggiunto l'altezza di sei centimetri. Insomma c'è un sacco da imparare con questo gräsmatta, speriamo solo che il risultato finale sia buono, ma già dalle prime battute sembra che siamo sulla buona strada.