martedì 17 settembre 2013

Diventare medico di medicina generale in Svezia

In molti mi scrivono chiedendo lumi sulla specialità in medicina generale in Svezia e alcuni si chiedono se vi siano delle differenze con il corso triennale di formazione specifica in medicina generale italiano. 
Ecco qui qualche spiegazione e alcuni dettagli in più. 

Diventare medico di medicina generale in Svezia implica un corso di specializzazione di 5 anni, che quindi per durata e impegno non è per nulla diverso da una qualsiasi altra specializzazione in ambito medico (es. medicina interna, chirugia o dermatologia). Come per le altre specialità, esistono degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti e documentati, dei corsi di formazione obbligatori e un numero preciso di "piazzamenti clinici" obbligatori, per fornire al futuro specialista anche competenze in specialità diverse dalla propria che però trovano applicazione nel lavoro come medico di base. 

Il curriculum quindi consiste in un totale di 5 anni così suddivisi
- medicina generale (presso un vårdcentral): minimo 3 anni
- medicina interna/medicina d'emergenza-urgenza (6 mesi)
- ginecologia e ostetricia (2 mesi)
- psichiatria (3 mesi)
- pediatria (2 mesi) [si consideri che qui il medico di base è anche pediatra di base], ginecologia (2 mesi)
- cure palliative (2 mesi)
- ricerca clinica (2 mesi e mezzo) 
- a scelta, durata variabile ma in generale 2 mesi: chirurgia, otorinolaringoiatria, oculistica, dermatologia e ortopedia. Per chi legge lo svedese e fosse interessato ai dettagli, ecco il link al documento ufficiale con gli obiettivi formativi stabiliti dal ministero e dall'associazione dei medici specialisti in medicina generale. 
Il lavoro di uno specializzando in medicina generale presso un vårdcentral è esattamente uguale a quello di un medico di base già specialista: lavorando 40 ore alla settimana si hanno i propri pazienti (casi acuti, subacuti, cronici con controlli periodici) e si è relativamente indipendenti nel proprio lavoro, con la possibilità di consultare uno specialista in qualunque momento. Un'ora alla settimana è dedicata al colloquio con il proprio "tutor" (discussione di casi clinici complessi, oppure il tutor assiste come spettatore ad una visita per valutare come lo specializzando gestisce la consultazione medica) e una mezza giornata alla settimana è riservata allo studio.
Lo stesso modello si applica durante i piazzamenti clinici esterni, ovvero lo specializzando dopo un (breve) periodo di introduzione inizia a lavorare indipendentemente, sempre naturalmente con la possibilità di consultare un collega specialista in caso di bisogno. 

Al momento sono alla terza settimana del mio piazzamento obbligatorio in psichiatria. Dopo una settimana di introduzione (regole della clinica, alcune lezioni di ripasso e anche un corso di difesa personale - non si sa mai !) ho iniziato con una settimana in ambulatorio e ora sono nel pieno di una settimana di turno notturno. Come guardia medica psichiatrica (un unico medico fisicamente presente durante la notte, più un reperibile telefonico) si è responsabili dei pazienti in arrivo al pronto soccorso psichiatrico, delle consulenze in arrivo da altri reparti e anche dei degenti nei 31 posti letto della clinica psichiatrica (2 reparti ordinari e la terapia intensiva psichiatrica). Fortuna che c'è sempre un telefono a portata di mano con un aiuto a disposizione in caso di bisogno !
Diciamo che da parte mia un po' di stress da inizio c'è stato e d'altra parte mi trovo a lavorare su un terreno al di fuori della mia "area di confort", ma me la sto cavando :) 


giovedì 5 settembre 2013

Un'estate intensa

E' da un po' che siamo assenti. Che dire ? Dopo la breve vacanza polacca, l'estate è stata per noi di lavoro e di visite dall'Italia. I nonni materni, sfuggendo al caldo di fine luglio, sono venuti a fare un po' di compagnia a Galileo e a godersi un'estate svedese meteorologicamente meravigliosa (che tuttora continua !). Lavorare d'estate d'altra parte a me non dispiace. Mi godo il meraviglioso paesaggio nei 20 minuti di macchina tra casa e lavoro: cielo azzurro, qualche innocente nuvoletta e campi verdi e gialli di colza. Al vårdcentral poi il lavoro diminuisce a mano a mano che i pazienti partono per le vacanze e i casi "acuti" sono più che altro traumi e ferite dei villeggianti che si cimentano in improvvisazioni falegnameristiche estive (record bizzarro dell'estate 2013: nella stessa settimana ho visto e suturato 3 pazienti con identica ferita da sega circolare nello stesso punto della stessa mano...) D'estate si pranza sempre al sole con i colleghi, nel nostro angolino esposto a sud con vista prato, e alla fine si riesce anche a prendere un po' di tintarella nelle pause caffè, chiacchierando con le nuove tirocinanti che un po' timorose e titubanti hanno iniziato il loro periodo in medicina generale proprio all'inizio del periodo estivo.
In agosto, proprio in corrispondenza del ritorno di tutti, ce ne andiamo noi: quest'anno il caso ha voluto che facessimo un'(imprevista) breve vacanza in Italia, dopo molte elucubrazioni e valutazioni sulle più convenienti destinazioni Ryanair in partenza dall'aeroporto più vicino. Quello che si prospettava come un ripiego rispetto alla nostra destinazione iniziale (la Grecia) che abbiamo dovuto nostro malgrado abbandonare, si è rivelata in realtà una divertente vacanza di mare in compagnia degli zii e delle cuginette di Galileo.
E voilà... eccoci di nuovo qui... troppo breve quest'estate e troppo breve la settimana balneare !
E con settembre arriva anche una novità: per un paio di mesi lavorerò in psichiatria, come previsto dal piano di formazione specialistica che sto seguendo. Sono quasi alla fine della prima settimana di "introduzione" al nuovo posto di lavoro, e devo dire che la cosa mi sta prendendo parecchio (al contrario delle mie aspettative). Aggiornamenti a breve !