tag:blogger.com,1999:blog-67440947996467692652024-03-14T17:30:57.009+01:00One way to Sweden - Il blog di due italiani in SveziaIl blog dell'avventura in Svezia (e non solo) di un meteorologo e un medico, inguaribili sognatori e decisi a seguire sempre le proprie passioni che si sono lasciati alle spalle l'Italia ed hanno iniziato una nuova vita all'estero.Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.comBlogger512125tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-2816619837884091122015-12-19T22:06:00.001+01:002015-12-19T22:06:15.552+01:00Buone Feste !Per il 2015 il blog ha fatto il record minimo di post, cosa per nulla strana visto che questo è stato l'anno più intenso della nostra permanenza in Svezia.<br />
<br />
Riassumendo gli eventi, per chi se li è persi:<br />
<br />
* siamo stati organizzatori di un lunghissimo e meraviglioso viaggio nell'artico, dalla Lapponia svedese al nord della Norvegia fino alle remote isole Svalbard dove l'eclisse totale di sole ha incoronato il tutto. Come sempre tutti e 3 (o meglio 4, perché c'era anche qualcuno nella pancia...), impresa non da poco viste le condizioni climatiche estreme.<br />
* sono diventata responsabile medico del vårdcentral dove lavoro, ruolo che poi ho lasciato ad una collega quando sono andata in maternità<br />
* siamo diventati cittadini svedesi<br />
* è nata Maja ! Evidentemente l'evento dell'anno :)<br />
* la premiata ditta 1013millibar Europe ha fatto il record di viaggi a caccia di aurore boreali (ed eclissi di sole) e chiuderà in gloria con l'ultimo viaggio alle Svalbard a Pasqua 2016.<br />
<br />
Per il 2015 credo che possa bastare, e speriamo che il 2016 sia anche migliore. Intanto a tutti voi auguriamo un Buon Natale e tutto il meglio per l'anno che verrà.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB_0WUukMXrIC_eE4k1yGVJtTWE9MxFA4BcWYQKh9LwcSWt00G-6gwqPpGeLOfU097kU26GV2MbHinpOCHCC9b4RRPO5RGQ8_tbis4Z90YNFvGBiT_KHW4KNgAoHBaWZoGjH_hgnhdDPE/s1600/BuonNatale2015.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="319" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB_0WUukMXrIC_eE4k1yGVJtTWE9MxFA4BcWYQKh9LwcSWt00G-6gwqPpGeLOfU097kU26GV2MbHinpOCHCC9b4RRPO5RGQ8_tbis4Z90YNFvGBiT_KHW4KNgAoHBaWZoGjH_hgnhdDPE/s320/BuonNatale2015.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-60587698635860380682015-06-14T22:08:00.000+02:002015-06-14T22:12:41.240+02:00E' nata Maja !<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Finalmente eccola fra noi, la sorellina di Galileo ! Nella serata dell'11 giugno, con il primo vero caldo di questa strana estate svedese, la prima astronauta donna italiana rientrava dalla sua lunga missione spaziale e con lei arrivava a noi la Pleiade più bella. </span><br />
<div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A te, piccola stella, dedichiamo questa poesia di Khalil Gibran:</span><br />
<br />
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>"I tuoi figli non sono figli tuoi, </i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>sono figli e le figlie della vita stessa.</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>Tu li metti al mondo, ma non li crei.</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee, </i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>perché essi hanno le loro proprie idee.</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>Tu puoi dare loro dimora al loro corpo, non alla loro anima, </i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire, </i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>dove a te non è dato entrare, neppure col sogno.</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>Puoi cercare di somigliare a loro, </i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>ma non volere che essi somiglino a te,</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>perché la vita non ritorna indietro e non si ferma a ieri.</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<i>Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani".</i></div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; min-height: 18px; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
E anche, come da tradizione svedese, una canzone primaverile scritta da Alice Tegnér, Majas visa:</div>
<div style="font-family: Arial; font-size: 16px; text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Z4zBto2T-mA" width="420"></iframe><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-32614164397083810662015-02-11T19:51:00.003+01:002015-02-11T20:47:57.577+01:00Novità di inizio 2015... con un breve filmato<div style="text-align: justify;">
Più di qualcuno si è chiesto (e ci ha chiesto) che fine abbiamo fatto. La verità è che l'autunno-inverno 2014-15 è stato abbastanza stressante per tutta una serie di motivi, e per forza di cose abbiamo dato la priorità ad altro rispetto al blog. </div>
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Per Gabriele si è trattato di molto lavoro, sia all'SMHI che con i viaggi a caccia di aurore boreali. Il che non è che bene, soprattutto nel secondo caso. Quest'anno poi è l'anno dell'eclissi totale di sole, in cui a breve partiremo per un viaggio nel nord che più a nord non si può (Svalbard). Ma è anche un anno di riflessioni su come sviluppare l'attività, con nuove avventure e nuove mete per i viaggi e gli anni a venire... se ne vedranno delle belle ! </div>
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Per quanto mi riguarda ho avuto un nuovo ruolo al vårdcentral dall'inizio dell'autunno, che ha comportato molte responsabilità ma anche un bel po' di impegno in più, e quindi le attività ludiche si sono ridotte al minimo. </div>
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Galileo intanto diventa sempre più un ometto e richiede giustamente tempo e attenzioni ! Quindi scuola di musica dopo l'asilo e scuola di nuoto nel fine settimana, teatro dei piccoli ogni tanto... e negli ultimi weekend anche qualche uscita in slittino con gli amichetti viste le abbondanti nevicate e il tempo meraviglioso. </div>
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Qualche giorno fa abbiamo anche avuto visite dall'Italia: nientemeno che RAI2 è venuta a Norrköping per un servizio sulle famiglie italiane all'estero, protagonisti i Piccoli Vichinghi e OneWayToSweden naturalmente ! Le immagini di Norrköping sono proprio belle e peccato solo che nei pochi minuti di servizio non si riescano a concentrare tutte i nostri pensieri sul vivere e lavorare in Svezia... io e Giulia avremmo avuto tante altre cose da dire !</div>
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Per chi volesse vedere (o ri-vedere) la puntata, che è andata in onda la sera del 9 febbraio per la trasmissione 2Next, ecco qui sotto il replay.<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="true" mozallowfullscreen="true" scrolling="no" src="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c8b9184b-03bf-4fc5-8395-01a30a74cf2c.html?iframe" style="border: 0px; height: 100%; margin: 0px; min-height: 200px; min-width: 355px; padding: 0px; width: 100%;" webkitallowfullscreen="true"></iframe>
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A proposito: per il 2015 ci sarà per noi anche una piccola-grande novità, che impegna un po' di energia fin da ora. Credo che nel seppur breve filmato si riesca a vedere :)</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-20065828987368424022014-12-24T19:22:00.003+01:002014-12-24T19:22:54.284+01:00Buone Feste !<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br /></div>
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A tutti voi, vicini e lontani, un augurio di Buon Natale e Felice 2015 !</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEKOEF-rH3SNAgksv0J1MkJ2Fv3-WLmTdISjJC_1wdOMh4uNQF56IWOaLSp-Cye0pI0_SVMwRAx5U8vTeJnUYcxdMXnw5aSPBI-_EqvKN2wh9vNN6aVIDT1Ow8eVjhGvMCvt6BQwf92Y8/s1600/BuonNatale2014.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEKOEF-rH3SNAgksv0J1MkJ2Fv3-WLmTdISjJC_1wdOMh4uNQF56IWOaLSp-Cye0pI0_SVMwRAx5U8vTeJnUYcxdMXnw5aSPBI-_EqvKN2wh9vNN6aVIDT1Ow8eVjhGvMCvt6BQwf92Y8/s1600/BuonNatale2014.jpeg" height="320" width="318" /></a></div>
<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-28709817309131220372014-09-17T20:13:00.003+02:002014-09-17T20:13:35.312+02:00Domandina del mercoledì sera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcaC8-6NUDeBBLcLvZgdcZ6M32w9LYCTmdajn_nfWZ8iNwzrlJjOXwE0vJ7nCITRFyuz4U4_gs-UIy-d48PgkQ-A96qaXy9Ou5Kxe1EumekQjKRG7s2_zP0LzFqli7P5VYI-p2wEeuBoE/s1600/10698448_10152660789708607_8865321095749662147_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcaC8-6NUDeBBLcLvZgdcZ6M32w9LYCTmdajn_nfWZ8iNwzrlJjOXwE0vJ7nCITRFyuz4U4_gs-UIy-d48PgkQ-A96qaXy9Ou5Kxe1EumekQjKRG7s2_zP0LzFqli7P5VYI-p2wEeuBoE/s1600/10698448_10152660789708607_8865321095749662147_n.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
Di che cosa si tratta ? E' un oggetto originale degli anni '50 ma utilissimo ancora ai nostri giorni. Non ha un nome specifico ma è comunemente chiamato "vaggan".Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-63717197003494152012014-06-26T18:51:00.000+02:002014-06-26T18:51:34.220+02:00Servizio impeccabile<div style="text-align: justify;">
Siamo qui da cinque anni e poco più, e la Svezia non finisce mai di stupirmi. Domenica mattina, piove a rovesci intermittenti. Io e Galileo decidiamo di andare in centro città con il bus (non avevamo la macchina a disposizione) e quindi, dopo aver controllato l'orario, ci dirigiamo verso la nuova fermata del 116, linea il cui tragitto è stato da poco modificato per arrivare vicino a casa nostra. Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo. 15 minuti dopo l'orario previsto di passaggio chiamo il servizio clienti per sapere che fine abbia fatto il nostro bus. "Siamo spiacenti, il conducente si è sbagliato e ha saltato tutte le fermate della vostra zona" ci risponde una cortese signorina dall'altra parte della cornetta "Ma non si preoccupi, le mandiamo subito un taxi !". Esattamente 5 minuti dopo questa conversazione compare all'angolo della strada un bianco taxi che ci porta comodamente a destinazione. E pure gratis (neanche il costo del biglietto del bus). Senza parole.</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-78817940017343499232014-06-21T10:38:00.001+02:002014-06-21T10:38:22.234+02:00Sul giornale di Norrköping: "Bytte Italien mot Sverige på vinst och förlust"Dopo il video uscito su la Repubblica.tv di cui abbiamo parlato nel precedente post eccoci qui con un'altra uscita pubblica, questa volta sul giornale della cittá l'NT, il Norrköping Tidningar. Siamo stati contattati da una giornalista che poi in un bel pomeriggio di inizio estate é venuta a trovarci a casa assieme al fotografo. Il risultato della bella chiaccherata di un'ora e mezza lo potete vedere qui sotto.<br />
Il titolo "<b>Bytte Italien mot Sverige på vinst och förlust</b>" si puó tradurre con "Hanno scambiato l'Italia con la Svezia, qualcosa si vince, qualcosa si perde".<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkbVaxEnvX2kIdt4k-cW1EsXxxmRh11rOTUOuw1CDShXuDxPm1NfiJvo7W-Bb5MLs0qW0Jt18aU4_8I61WC_uxD0SoZ8Rtkd_vBUwLV7m7qGHkeRKsovjbvnYJMs0pwxSKLO1raptNbswT/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkbVaxEnvX2kIdt4k-cW1EsXxxmRh11rOTUOuw1CDShXuDxPm1NfiJvo7W-Bb5MLs0qW0Jt18aU4_8I61WC_uxD0SoZ8Rtkd_vBUwLV7m7qGHkeRKsovjbvnYJMs0pwxSKLO1raptNbswT/s1600/foto.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
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Eccone la traduzione per tutti coloro che ce l´hanno chiesta e per coloro che non masticano la lingua.</div>
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<u>Norrköping. E´stata una pura coincidenza che una coppia di cacciatori di tornado italiani siano arrivati qui a Norrköping. Ora questo é il loro posto sulla Terra</u>.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Questa é quella che noi chiamiamo casa", afferma Silvia Mainardi nel suo quasi perfetto svedese. Nel 2009 non sapeva una sola parola di svedese e aveva a malapena sentito parlare la lingua. Quel giorno di gennaio di cinque anni fa, quando lei e suo marito Gabriele Formentini fecero la loro prima visita a Norrköping, era tutt'altro che ovvio che qui sarebbero poi rimasti. "Quando uscimmo dall'auto noleggiata e l'erba era completamente congelata", ricorda Silvia, "la prima reazione di Gabriele fu: Io qui non ci potrei mai vivere".</div>
<div style="text-align: justify;">
Entrambi sono interessati ai temporali e ai tornado, fenomeni meteolorogici che difficilmente si possono incontrare in Svezia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lei é medico, lui astronomo e meteorologo. La vita in Italia implica grandi limiti in termini di carriera, economia familiare e tradizioni. Non vedevano un gran futuro lá.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Sapevamo che saremmo dovuti trasferirci all'estero, ma non dove. All'inizio avevano pensato a Dubai ma la mamma di Gabriele prese male l'idea". Un'altra alternativa era l'Oklahoma negli Stati Uniti dove la coppia aveva organizzato i viaggi a caccia di tornado.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Per poter lavorare come medico negli USA avrei dovuto rifare l'intero percorso formativo. E´ piú facile in Europa", afferma Silvia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi accadde che Gabriele partecipó ad una conferenza in Germania e incontró una ragazza che gli suggerí di cercare lavoro presso l'SMHI - il Servizio Meteorologico Nazionale Svedese - a Norrköping.</div>
<div style="text-align: justify;">
E cosí é stato. Per Gabriele, che é passato attraverso lavori a tempo determinato per 10 anni, é stato fantastico ottenere un posto fisso dopo soli 10 mesi di permanenza in Svezia. Per Silvia, specialista in medicina interna, non é stato per nulla difficile ottenere un lavoro in clinica medica al Vrinnevisjukhuset (l'ospedale della cittá). Ha studiato svedese per cinque mesi e nel maggio 2009 ha iniziato a lavorare. In Italia avrebbe dovuto all'inizio lavorare gratis.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Ci piace molto qui, qui abbiamo i nostri amici e le nostre vite", dice Silvia ed aggiunge che non ritiene affatto che gli svedesi siano così riservati come si dice. Inoltre la flessibilitá italiana e la capacitá di risolvere rapidamente i problemi sono qualitá apprezzate dai colleghi svedesi. "Forse la curiositá ci ha aiutato e poi fare delle amicizie nei nostri posti di lavoro é facile".</div>
<div style="text-align: justify;">
Che le condizioni lavorative siano migliori in Svezia che in Italia non é una novitá che li ha sorpresi, mentre la l'assicurazione sociale é stata una piacevole sorpresa. Nel 2011 é nato il figlio Galileo. Con 480 giorni di maternitá-paternitá pagati é piú facile avere dei figli qui. E con la disponibilitá dell'asilo comunale entrambi hanno potuto continuare la loro vita lavorativa senza il supporto dei parenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
"E´ bello non dipendere da una terza persona, come spesso succede in Italia", dice Silvia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma allo stesso tempo mancano loro le famiglie. E cosí hanno molte visite ed ospiti dall'Italia.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Galileo impara a conoscere i nonni via Skype", spiega Gabriele.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando arrivarono a Norrköping, la forte emigrazione italiana a causa della mancanza di lavoro non era ancora cosí forte. "Oggi sappiamo che ci sono diverse famiglie qui a Norrköping. E´ bello, ma ci piace anche trovarci con gli svedesi", dice Silvia.</div>
<div style="text-align: justify;">
In assenza di tornado e temporali la coppia ha cercato nuove sfide. Da quando sono arrivati in Svezia ci sono stati molti viaggi a Kiruna dove hanno frequentato un corso universitario in studi spaziali e dove organizzano viaggi per gli italiani che vogliono vivere l'esperienza delle aurore boreali e dei cani da slitta.</div>
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"Siamo diventati cacciatori di aurore boreali", dice Silvia che contemporaneamente al lavoro che ha al Vårdcentral di Östra Husby sta studiando per ottenere la seconda specialitá in medicina generale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non si sono mai pentiti della loro decisione di trasferirsi a Norrköping.</div>
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"Alcuni ci chiedono come abbiamo potuto lasciare la bella e soleggiata Italia" dice Silvia, raccontando di quella volta che passarono un'intera mattinata tra auto in coda e diversi uffici per compilare un semplice modulo e poi disse "Mai piú in Italia!". "Ma alla prossima vacanza siamo felici di tornarci ancora", chiude Gabriele.</div>
Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-35501324152824622342014-05-29T07:09:00.000+02:002014-05-29T07:09:12.105+02:00Non capita tutti i giorni...<div style="text-align: justify;">
Un paio di giorni fa è arrivato il momento che stavamo aspettando da tre mesi oramai.<br />
A febbraio eravamo stati a Kiruna per il nostro solito viaggio a caccia di Aurore Boreali ma in quell'occasione c'era qualcuno che ci avevo seguito da vicino: un giovane regista (Giuseppe Carrieri) e un fotografo-cameramen (Giancarlo Migliore).</div>
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Durante l'intera durata del viaggio la "troupe cinematografica" ci ha seguito in ogni passo per realizzare un cortometraggio per conto di Repubblica.tv. Avrebbe dovuto rappresentare la storia di due ragazzi italiani partiti per un'avventura all'estero per il format "Italiani Fuori". E così è stato.</div>
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Oggi dopo mesi di attesa, finalmente sulla homepage di Repubblica.it è stato pubblicato il frutto di molti mesi di preparazioni, contatti, mail, telefonate, colloqui con hotel, musei, enti turistici...</div>
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Nel video si vede prima Stoccolma, con una passeggiata a Djurgården, il Nordiska Museet, il museo Vasa e il Fotografiska Museet... poi ci si sposta a Kiruna e all'Ice Hotel di Jukkasjärvi ed infine alla meta finale dei nostri viaggi: Abisko.</div>
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Molti di voi probabilmente lo avranno già visto ma è giusto riproporlo anche qui sul blog, perché rappresenta per noi un qualcosa di veramente speciale, un punto di arrivo, un regalo che ci facciamo per questi orami prossimi cinque anni in terra svedese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie a tutti coloro che in questi giorni si sono ricordati di noi, scrivendoci anche solo una parola via mail o magari su Facebook, grazie di cuore ci fate sentire più vicini !</div>
<div style="text-align: justify;">
E un grazie speciale ai nostri nuovi amici <a href="http://vimeo.com/natiadocufilm" target="_blank">Giuseppe e Giancarlo</a>: siete dei grandi professionisti e vi meritate un futuro di grandi soddisfazioni e successi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://video.repubblica.it/rubriche/italiani-fuori/italiani-fuori-svezia-gabriele-e-silvia-cacciatori-di-aurora-boreale/166789/165277?ref=HRESS-20" target="_blank"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-LfevJUj_qNX28DJpN29AParp-PCZRNUF7aQmDSaZQ3OGAKVnPLmULq0SV4lD3oUr380fEAzYWHjkb9B_ZV0itqJgC0pZOzpG2mf4g6MgD8gBadwWOYS5A9jeDkzFECnZwfeVm2LiobHE/s1600/videorepubblica.png" height="241" width="400" /></a></div>
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Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-43072164855844727912014-05-22T19:16:00.002+02:002014-05-22T19:16:11.877+02:00Corsa ad orientamento<div style="text-align: justify;">
Giornata meravigliosa, oggi a Norrköping. Il termometro ha ben superato i 25 gradi e tutto il giorno abbiamo goduto di un sole splendente: il tempo perfetto per l'evento della giornata (almeno per noi), ovvero una garetta di corsa ad orientamento organizzata dall'associazione orientamento cittadina. Con la possibilità di scegliere vari percorsi di diversa difficoltà e lunghezza nei boschetti del quartiere vicino a casa nostra, abbiamo optato per il percorso da principianti in modo che fosse piacevole anche per il più piccolo della famiglia, che effettivamente si è divertito !</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr53QllKxJ6rxOvORvlKiCYq7dYY5UWcFJyQp4TJpTYuU8fMcoIABdKYlDm9vqSs-iV7gCVqsg-OKGxdnC1-PNGtm1zoV4yqiqhU7LbA7Kk0VBdXoLArsRZaCOS8Dmo6U-I7Db_fGbTJw/s1600/bild-2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr53QllKxJ6rxOvORvlKiCYq7dYY5UWcFJyQp4TJpTYuU8fMcoIABdKYlDm9vqSs-iV7gCVqsg-OKGxdnC1-PNGtm1zoV4yqiqhU7LbA7Kk0VBdXoLArsRZaCOS8Dmo6U-I7Db_fGbTJw/s1600/bild-2.JPG" height="320" width="240" /></a></div>
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Ottima iniziativa ed esperienza sicuramente da ripetere in occasione durante l'estate !</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-72311183538713538902014-05-21T20:43:00.003+02:002014-05-21T20:43:42.835+02:00Chi vuole studiare in Svezia ?<div style="text-align: justify;">
Un paio di settimane fa mi è sembrato di fare un salto indietro nel tempo di quasi vent'anni (ahimè): due giorni all'università di Linköping, dipartimento linguistica, per sostenere il TISUS che altro non è che una certificazione della conoscenza dello svedese a livello tale da poter sostenere gli studi universitari. Due prove scritte e una prova orale, di tutto rispetto. </div>
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Mi sono guardata un po' intorno per capire chi, non svedese, sia interessato a frequentare l'università qui. Di gente come me (ovvero sopra i 30 anni, con probabilmente un lavoro e studi alle spalle, che studia all'università più per diletto che per necessità) gran pochi. Con mia sorpresa la stragrande maggioranza aveva un età ad occhio e croce di non più di 25 anni e gli occhi a mandorla. Ora si sa che gli studenti asiatici invadono le università americane e britanniche, famose nel mondo accademico. Evidentemente qualcosa di particolarmente attraente dev'esserci anche in Svezia, tanto più che si deve imparare una lingua minoritaria come lo svedese per poter frequentare. E in Italia, quanti orientali fanno a pugni per poter entrare in un qualsiasi corso di laurea in una qualsiasi università pubblica ? </div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-8736394799671729462014-05-11T21:58:00.002+02:002014-05-11T21:58:52.860+02:00Risveglio dopo il letargo invernale?<div style="text-align: justify;">
E' da tanto che non scrivevo sul blog. Lo so, non avrei dovuto lasciare passare così tanto tempo per il rispetto verso di voi che leggete e che ci seguite dall'altra parte del monitor. Me ne scuso. Ad ogni modo è successo.</div>
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L'inverno è stato molto impegnativo e la mia attività di organizzatore di viaggi a caccia di <a href="http://www.auroreboreali.it/" target="_blank">aurore boreali</a> ha catalizzato quasi tutto il mio tempo libero a casa, il resto l'ho passato a fare costruzioni sempre più ardite con il Lego di Galileo !</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifAXJBpczXdqKknIf-EoQ62C3dsMQegcoifcCamPfVBfs3HHpxXsediue2ujPQSrWaA_J5ctf0LBz_409prTvH8odjhO-TUwXeYxglH3VH6SmBOzmrLLkgupLcl_q4zI4jWy3XbwX6gCeJ/s1600/navepirati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifAXJBpczXdqKknIf-EoQ62C3dsMQegcoifcCamPfVBfs3HHpxXsediue2ujPQSrWaA_J5ctf0LBz_409prTvH8odjhO-TUwXeYxglH3VH6SmBOzmrLLkgupLcl_q4zI4jWy3XbwX6gCeJ/s1600/navepirati.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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E poi c'è la casa... vivere in una casa non è come vivere in un appartamento, richiede molto più impegno ma di questo non me ne lamento, anzi ne sono felice. Adoro passare il tempo in giardino a preparare tutto per l'arrivo della primavera. E poi il piccolo Galileo non è più così piccolo, è un "bambino grande" ormai (come lui stesso afferma da quando ha abbandonato definitivamente il pannolino) ed è ovvio che il papà si diverte sempre di più a passare il tempo con lui. Fatti due conti è facile comprendere perché il numero di post sul blog si sono diradati parecchio.</div>
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Ma c'è anche un altro motivo. Alcuni giorni fa Silvia ha "festeggiato" i suoi primi cinque anni in Svezia (a me serviranno ancora un paio di mesi per raggiungere il fatidico traguardo). Non è certamente il tempo di fare considerazioni o peggio tirare delle conclusioni, certo che possiamo solo constatare che in questi cinque anni abbiamo fatto tante cose, cose impensabili proprio cinque anni fa. Per questo, tutto quello che all'inizio era una novità degna da scriverci un post sul blog, oggi fa parte della nostra routine quotidiana. Tutto quello che un giorno ci sorprendeva oggi ci sembra "normale". Da quel lontano maggio 2009 sono approdate in città a Norrköping molte altre famiglie italiane, tutte con bambini al seguito ed oggi rivediamo nelle ultime arrivate tutto quell'entusiasmo, quella scoperta di un nuovo mondo, quelle speranze che tanti mesi percorrevano i nostri pensieri e i nostri volti. Oggi questa è la nostra vita, il nostro spazio. </div>
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La primavera è arrivata presto da queste parti dopo un inverno per nulla rigido. I crocus sono fioriti ad inizio marzo (quando l'anno scorso prima di partire per il mio viaggio in nave attraverso l'Atlantico in aprile c'erano ancora 10cm di neve in giardino).</div>
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Dopo Pasqua le speranze di una bella primavera calda si sono affievolite e ci siamo nuovamente assestati sui 10-15C piuttosto che sui 20C. Ma questo non ha impedito alla Natura di fare il suo corso e il giardino si è pian piano risvegliato.</div>
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I tulipani sono sbocciati, le rose ed i cespugli di lavanda danno segni di ampio risveglio, la clematide si è ben arrampicata sulla griglia, abbiamo piantato diverse piantine aromatiche in vaso, tolte i "pissacan" o meglio i fiori di tarassaco dal prato erboso, potato e dato il concime alla siepe, ripulito le aiuole e rimesso in funzione il buon vecchio Homer (il robot tagliaerba).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQMAR2Z4eaeqoa6FZ6LFSvbZ4HoYnzzRTed2ajK2IXPURUd-2EVsppiXWYQARth0DtNdeKZMMHoNQq3POu9mmx2Niyy9xU9qjjL_31IildiyZSPryUIx_ot_Sn0wEkQ-0wGdz7_XxaFIFV/s1600/IMG_8560.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQMAR2Z4eaeqoa6FZ6LFSvbZ4HoYnzzRTed2ajK2IXPURUd-2EVsppiXWYQARth0DtNdeKZMMHoNQq3POu9mmx2Niyy9xU9qjjL_31IildiyZSPryUIx_ot_Sn0wEkQ-0wGdz7_XxaFIFV/s1600/IMG_8560.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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Il tempo come detto nelle ultime due settimane non è stato dei migliori ma dalla prossima settimana attendiamo il sole e temperature nuovamente sui 20C, giusto in tempo per il grill-premiär (inaugurazione del grill con pranzo all'aperto). E con il caldino arrivano anche nuove idee... </div>
Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-73868815261548473992014-05-06T21:00:00.000+02:002014-05-06T21:02:00.480+02:00La dolce vita<div style="text-align: justify;">
Brevi vacanze italiane che aspettavamo da mesi, speranzosi di trovare caldo e sole e di goderci le meraviglie del turismo dello stivale. </div>
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Piove in Friuli, piove in Veneto. Allagamenti qua e là. Due giorni di tempo decente su otto. Avevamo prenotato due giorni in un famoso parco di divertimenti del nord Italia. Su due giorni, a fine aprile, qual è la probabilità che piova a dirotto entrambi i giorni ? Al tempo non si comanda, e chi lo sa meglio di un meteorologo e della sua famiglia ? Ma anche a inizio gennaio avevamo trovato una settimana di pioggia ininterrotta e se questa non è sfortuna… Facciamo comunque nostra la filosofia nordica che "non esiste il cattivo tempo ma solo vestiti inadeguati" e ben bardati seguiamo il nostro programma originale, ma che amarezza.</div>
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Almeno speriamo di godere della proverbiale ospitalità turistica italiana, ma anche qui non un gran successo. Attenzione al cliente, questa sconosciuta. Chissà se gli stranieri hanno la stessa impressione, o magari interpretano la disorganizzazione come un tratto tipico dello Stivale, qualcosa che fa "folclore"…</div>
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Altro giorno, altro posto. Questa volta un ristorantino in zona centrale. Promette bene, ma subito casca l'asino. E noi non siamo pretenziosi, davvero. Ma almeno 3 forchette e 3 coltelli quando si paga per 3 coperti mi sembra il minimo. No: 3 forchette, un solo coltello ve lo dovete far bastare. Sbuffando, pure. Va bene che è il primo maggio e chi lavora non lo fa volentieri, ma suvvia…</div>
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Ad un certo punto, tra giri vari, ci serve il pieno di benzina. Su 7 distributori self-service che espongono il marchio di una carta di credito internazionale (la più diffusa), non in uno riusciamo ad usare la carta svedese dello stesso circuito. Dobbiamo alla fine rassegnarci a prelevare contanti. Come fanno i turisti stranieri se hanno bisogno di rifornire la macchina e non c'è personale ? </div>
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Da ultimo cogliamo anche l'occasione per sbrigare una (banalissima) pratica burocratica che ci era rimasta in sospeso da mesi. Giriamo nel traffico per 6 (!) uffici diversi senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Sotto la pioggia battente, per di più. Abbiate pazienza se mi innervosisco un tantino. </div>
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Italia mia, che delusione. Non sono parole di disprezzo, ma solamente un'amara constatazione di un Paese con mille potenzialità sprecate.</div>
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Per fortuna che ci sono la famiglia, gli amici. Solo quelli valgono il viaggio. Per il resto, cara Italia, ci rivedremo (forse) nel 2015, sperando che fino ad allora almeno qualcosa riesca a cambiare in meglio.</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-46023417683680381682014-01-24T15:47:00.000+01:002014-01-24T15:47:45.480+01:00C'è malattia e malattia...<div style="text-align: justify;">
Ho in passato scritto un bel po' sul sistema sanitario, e a questo proposito mi sembra interessante parlare un po' anche di come funziona il sistema della retribuzione in caso di malattia e assenza dal lavoro (sjukskrivning) visto che è piuttosto diverso dall'Italia. In questo post si parla (premessa doverosa) del "nuovo" sistema visto che qualche anno fa è stata introdotta una riforma notevole soprattutto per limitare il numero crescente di invalidità (discutibili) per malattia.</div>
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Quando una persona è malata e non può andare a lavorare, il primo giorno di assenza è definito "karensdag", ovvero non è pagato. Questo nel caso un lavoratore sia dipendente. Per i liberi professionisti, quanti karensdagar vi siano in caso di malattia lo sceglie lo stesso professionista al momento di aprire la propria attività (si può scegliere da un minimo di 1 ad un massimo di 90 giorni). Dal 2° al 14° giorno di malattia si ha diritto ad un indennizzo pari all'80% della retribuzione, che viene pagato dal datore di lavoro (in caso di lavoro dipendente) o dalla Försäkringskassan in caso di lavoro autonomo (in questo caso l'indennità di malattia è l'80% del reddito dichiarato, motivo in più per non lavorare in nero quando si sta bene…).</div>
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La cosa interessante è che nel caso dei lavoratori dipendenti non è necessario alcun certificato medico per la prima settimana di malattia. Per la seconda settimana il certificato va presentato al datore di lavoro solo se questo lo richiede (alcuni non lo fanno nemmeno, ma sono una minoranza) e su questo certificato è sufficiente che sia scritto che il paziente è ammalato, senza obbligo di specificare di che problema di salute si tratta. </div>
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Dal 15° giorno di malattia in poi tutti gli indennizzi vengono presi in carico dalla Försäkringskassan. A questo punto è necessario produrre un certificato di malattia con tutti i crismi, che contenga diagnosi, prognosi, dettagli specifici sul perché il malato non può svolgere un certo tipo di lavoro e "quanto malato" è il malato (ovvero se è in grado di lavorare 25%, 50% o 75% o proprio nulla). </div>
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La cosa interessante è che l'essere messi in malattia dipende dal tipo di malattia in relazione al tipo di lavoro. Per esempio, una frattura ad una gamba può comportare una malattia al 100% per un lavoratore che faccia un lavoro fisicamente impegnativo, ma nessuna malattia per chi ha un lavoro sedentario dove la gamba proprio non serve. Se la frattura alla gamba inoltre impedisce per es. di guidare la macchina per andare al lavoro ma non costituisce un ostacolo al lavoro in sé, è possibile avere un compenso per i viaggi da/per il lavoro con altro mezzo (taxi per es.).</div>
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Il certificato che il medico produce non è considerato come tutta la verità e nient'altro che la verità. </div>
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La Försäkringskassan, una volta ricevuto il certificato, controlla che il periodo di malattia indicato dal medico sia in linea con la diagnosi. Esistono delle linee guida generali stilate dal Socialstyrelsen (corrispondente al Ministero della Salute) sull'opportuna durata della malattia in base alla diagnosi. Nel caso di complicazioni o di decorsi anomali che prolunghino il periodo di malattia oltre le aspettative, è necessario completare con una dettagliata motivazione riguardo al perché il periodo di malattia non rientri in quanto previsto.</div>
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Dopo la valutazione medica, l'ok all'indennità di malattia spetta sempre e comunque alla Försäkringskassan (per cui lavorano naturalmente dei consulenti in materia sanitaria che controllano i dati sui certificati di malattia), il che vuol dire che il medico ha solamente la facoltà di "proporre" che il paziente stia a casa senza lavorare, ma non la facoltà di approvarlo.</div>
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Il problema della valutazione del sjukskrivning (lo stare a casa in malattia) non si pone tanto per quei pazienti con disturbi acuti e passeggeri (2 settimane a casa per una polmonite, oppure a seguito di un intervento chirurgico) quanto per chi ha disturbi di natura più o meno cronica.</div>
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In base alle regole della Försäkringskassan, dopo il 90° giorno di malattia la capacità lavorativa del malato va rivalutata (da un team composto da vari rappresentanti delle professioni sanitarie - solitamente medico, fisioterapista, psicologo, terapista del lavoro - e da un rappresentante della Försäkringskassan e dell'ufficio del collocamento). Questo per capire se il lavoratore, nel caso in cui non possa più svolgere lo stesso lavoro di prima a causa della malattia, possa avere un'altra mansione presso lo stesso datore di lavoro (che è obbligato ad offrigliela). In caso negativo, il periodo di malattia può venire prolungato fino al 180° giorno, il cui la capacità lavorativa viene messa a confronto con tutti i lavori disponibili sul mercato del lavoro svedese.</div>
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Un esempio pratico: Un paziente inizialmente sano che lavora come muratore rimane paralizzato alle gambe e finisce su una sedia a rotelle. Dopo 90 giorni al datore di lavoro (ditta di costruzioni) viene chiesto se vi è la possibilità di un'assunzione in un'altra mansione, cosa che non è possibile. Dopo 180 giorni la capacità lavorativa del paziente viene messa a confronto con il mercato del lavoro su scala nazionale, e - considerando che vi sono molti lavori che non richiedono l'uso delle gambe - al paziente non spetta più l'indennità di malattia. Potrà avere in ogni caso un sussidio per riqualificarsi e rendersi adatto a svolgere un altro tipo di lavoro (per es. impiegato amministrativo).</div>
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Nel caso in cui un malato cronico sia completamente o parzialmente irrecuperabile dal punto di vista della capacità lavorativa, può fare domanda di "sjukersättning" (la vecchia "sjukpension" - "pensione di malattia") ovvero di invalidità parziale o totale a tempo indeterminato dopo 365 giorni.</div>
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Detto così, sembra un sistema abbastanza "quadrato" dove stare a casa in malattia per lunghi periodi sembra molto difficile a meno di una gravità conclamata. La realtà è tuttavia un po' diversa, poiché molti pazienti (appartenenti a due categorie primarie: disturbi psichiatrici e disturbi dolorosi specifici dell'apparato muscolo-scheletrico, dove non a caso i sintomi sono poco oggettivabili) continuano a rappresentare un problema per l'aumento costante delle richieste di malattia e di pensione anticipata.</div>
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Dove sta l'inghippo ? Gli svedesi sono sempre più malati ? No, molto più semplice: il paziente si aspetta che il Sistema Stato si prenda cura dei problemi della vita ("dalla culla alla tomba") e quindi spesso succede che per esempio dietro ad un certificato di malattia per "depressione e disturbi ansiosi" si nasconda invece un problema sociale che di malato non ha proprio nulla. Di qui si innesca un meccanismo a spirale per cui chi è in malattia da lungo tempo, e tutto sommato "comodo" nella propria condizione di percettore di sussidio statale, non ha alcuna motivazione a ritornare sul mercato del lavoro anche se le premesse che avevano portato alla "malattia" sono nel frattempo cambiate.</div>
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Ora le cose stanno cambiando lentamente, grazie ad una maggiore consapevolezza del problema da parte del personale sanitario, ma la mentalità dello "stato-balia" è ancora dura a morire.</div>
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Concludo (senza la presunzione che questo piccolo post sia stato esaustivo) con una divertente storiella che esemplifica molto bene il problema. </div>
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Tre pazienti - un americano, un russo e uno svedese - hanno il privilegio di incontrare di persona Dio. L'americano si rivolge a Dio dicendo: "Dio, ti prego, guariscimi dalla mia sciatalgia cronica. Oltre al dolore fisico, mi causa molte assenze dal lavoro". Allora Dio gli impone le mani e - zac ! - l'americano guarisce, ringrazia profusamente e torna contento al suo lavoro. A sua volta il russo si rivolge a Dio e chiede: "Dio, ti prego, guariscimi dai miei dolori cronici alla spalla. Faccio il muratore e non posso lavorare dal dolore". Dio allora gli impone le mani e lo guarisce all'istante. Libero dal dolore, il russo ringrazia di cuore e torna contento al suo lavoro. Infine Dio si rivolge allo svedese e chiede: "Ora sei rimasto solo tu, in che cosa ti posso aiutare ? Al che lo svedese risponde inorridito: "Non azzardarti a toccarmi !!! Ho la fibromialgia e sono a casa in malattia !!!".</div>
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<i>(liberamente tratto da "Svensk sjukvård till vanvett: om patienten får bestämma", di Åsa Kadowaki) </i></div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-20958688635429197942013-12-24T15:44:00.001+01:002013-12-24T15:44:16.080+01:00Buone Feste !<div style="text-align: center;">
<i>A tutti voi, vicini e lontani, auguri di Buon Natale e felice 2014 !</i></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4tmdC8JOHE-A31yHxee6arFEtIZUVzttspw7tuotrwU_IuScmGrdvP-iahV3etk2aBFlQz8Yme3Z_M7Cm-6MAVkM8hHQMWqqAH2NKEqRXxIuSvQfAttuqdSMk5KTRnFB-tKnThTy47nk/s1600/Natale2013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4tmdC8JOHE-A31yHxee6arFEtIZUVzttspw7tuotrwU_IuScmGrdvP-iahV3etk2aBFlQz8Yme3Z_M7Cm-6MAVkM8hHQMWqqAH2NKEqRXxIuSvQfAttuqdSMk5KTRnFB-tKnThTy47nk/s320/Natale2013.jpg" width="240" /></a></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-15158679061096754312013-12-17T22:11:00.003+01:002013-12-17T22:20:26.177+01:00In visita da Babbo Natale<div style="text-align: justify;">
Ed eccoci alle porte del Natale. Quest'anno l'inverno, dopo un'inizio abbastanza promettente con una bella nevicata la prima settimana di dicembre, è "caldo" e senza neve. L'atmosfera dell'Avvento decisamente non è la stessa senza il bianco dappertutto, l'aria cristallina e i gradi sottozero. Al contrario, con un bel po' di pioggia e di umidità, questo inverno risveglia in noi vividi ricordi della stagione fredda padana, davvero poco piacevole e pittoresca. </div>
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Questo è per Galileo il primo Natale "consapevole": ha partecipato attivamente alla decorazione dell'albero, ha "scritto" la lettera a Babbo Natale e con molto interesse sta aprendo ad una ad una le finestrelle del calendario dell'Avvento. Che cosa poteva essere più entusiasmante di andare a conoscere Babbo Natale e la sua signora in carne ed ossa, nella loro casetta in mezzo al bosco ?</div>
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Andare a trovare il "Tomte di Kolmården" è ormai una poetica tradizione che dura da 15 anni per i bambini di Norrköping. Uscendo dalla città, dopo una decina di chilometri di strada asfaltata, ci si inoltra per un lungo sterrato fiancheggiato per qualche chilometro da sole fiaccole. Si lascia quindi la macchina in un parcheggio improvvisato in una radura e, armati di torcia, ci si incammina lungo un sentiero in salita - anche qui segnalato da fiaccole e candele e illuminato per il resto solo dalla luna piena - attraverso il bosco silenzioso </div>
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Alla fine della suggestiva passeggiata, ecco apparire diverse casette illuminate solo da candele: una di queste è la "stuga" di Babbo Natale, dove Lui in persona e la gentile consorte allietano i bambini con le storie di Natale. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPpIg7DiMdCPFWOScNHfkPbG_yom3T6UBUz8Rls4L6xHhSUYMlmNykWY4lB4Xb64BvNITODWp4L0aAJSLJsq6RXXMT4XCXW01o9Va7dJF_D4CKhsHMOZazli8sQFNo34o4LOS2sxJ8PZY/s1600/IMG_7795.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPpIg7DiMdCPFWOScNHfkPbG_yom3T6UBUz8Rls4L6xHhSUYMlmNykWY4lB4Xb64BvNITODWp4L0aAJSLJsq6RXXMT4XCXW01o9Va7dJF_D4CKhsHMOZazli8sQFNo34o4LOS2sxJ8PZY/s320/IMG_7795.jpeg" width="320" /></a></div>
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Ma non solo: mentre i più grandi possono contribuire alla tradizione con il dono di qualche candela, i bimbi più piccoli possono regalare a Babbo Natale i proprio ciucci ormai definitivamente dismessi, come anche Galileo ha voluto fare con gioia.</div>
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E per concludere in bellezza, una visita alla "scuola degli aiutanti di Babbo Natale",</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSndb_rE6MwmZ9IJ9uRaqotjRq90Kdp3xC0zb3fBDeMK7pRFp_qGZBltU1Icw6uSOkbIUO2lIB3_I9ZBBz5rgicMmPzQ7J4yGhXegy5rb2-5s86iiJvRvz6mZbjMrwKJ55MGwmg93NHY4/s1600/IMG_7773.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSndb_rE6MwmZ9IJ9uRaqotjRq90Kdp3xC0zb3fBDeMK7pRFp_qGZBltU1Icw6uSOkbIUO2lIB3_I9ZBBz5rgicMmPzQ7J4yGhXegy5rb2-5s86iiJvRvz6mZbjMrwKJ55MGwmg93NHY4/s320/IMG_7773.jpeg" width="320" /></a></div>
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alla stalla con i cavalli, al garage con la "macchina" di legno che trasporta Babbo Natale nelle viscere della terra fino alla fabbrica dei giocattoli… ed ovviamente una cioccolata calda e un "korv med bröd" attorno al fuoco in un'atmosfera da fiaba.</div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-8213720584096611242013-10-31T21:50:00.002+01:002013-10-31T21:51:13.823+01:00Zucche e maghettiDolcetto o scherzetto ?<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-g-jaZb5SEf_8ZABl-Z51mv4eosWaQgp3hhuXlS7_VK6szVG2UE4Ne0QGAbS9EexSJD115NQbNoLMjh5ZAoa-NN9ZsQ7bCHYuMJy4I94RjMmxm8WzSDqAJyFj-IcJINR-5O1e1vPPjT4/s1600/IMG_7078.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-g-jaZb5SEf_8ZABl-Z51mv4eosWaQgp3hhuXlS7_VK6szVG2UE4Ne0QGAbS9EexSJD115NQbNoLMjh5ZAoa-NN9ZsQ7bCHYuMJy4I94RjMmxm8WzSDqAJyFj-IcJINR-5O1e1vPPjT4/s320/IMG_7078.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaeto5tcHaVWFLqyaNPHvRBiGl7UODdRtYb_B7v5vlCop_v4lT_e6Goq-WDFqtAv4bttVg2dCJcNtNBzW2khu338UkregAmb5kXLMi5E4EaYVhrTL-mYGvU9dWzwJH88q0VOdGbhyfPAo/s1600/IMG_7052.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaeto5tcHaVWFLqyaNPHvRBiGl7UODdRtYb_B7v5vlCop_v4lT_e6Goq-WDFqtAv4bttVg2dCJcNtNBzW2khu338UkregAmb5kXLMi5E4EaYVhrTL-mYGvU9dWzwJH88q0VOdGbhyfPAo/s320/IMG_7052.jpg" width="320" /></a></div>
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Buon Halloween e buon fine settimana di Tutti i Santi a tutti voi !<br />
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<br />Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-39004148909154885402013-10-29T12:46:00.001+01:002013-10-29T12:46:37.128+01:00Aurore Boreali: il nostro video<div style="text-align: justify;">
Dopo la tempesta di vento di questa notte, ecco che torna il Sole fuori dalla finestra, un Sole in piena attivitá in questi giorni. Almeno tre esplosioni sulla sua superficie sono state di livello X (piuttosto elevato) e daranno luogo ad abbondanti aurore boreali alle alte latitudini in questo periodo. </div>
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In questi giorni siamo riusciti finalmente a terminare un video relativo ai nostri viaggi a caccia di aurore boreali nella Lapponia svedese che ogni anno organizziamo.</div>
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Quest'anno siamo giunti alla quarta edizione del viaggio di gruppo (quasi al completo) e con diverse altre date disponibili per viaggi in autonomia <a href="http://www.auroreboreali.it/" target="_blank">da inizio dicembre a fine marzo</a>. Ecco a voi il video, meno di due minuti che speriamo vi possano emozionare. Tutte le foto sono state scattate durante le nostre esperienze artiche di questi anni.</div>
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Se lo volete vederlo in alta definizione questo é il <a href="http://www.youtube.com/watch?v=t_I6YMlerNQ&hd=1#action=share" target="_blank">link</a>. Alzate il volume e lasciate che siano le immagini a parlare. </div>
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<object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://i1.ytimg.com/vi/t_I6YMlerNQ/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/t_I6YMlerNQ?version=3&f=user_uploads&c=google-webdrive-0&app=youtube_gdata" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/t_I6YMlerNQ?version=3&f=user_uploads&c=google-webdrive-0&app=youtube_gdata" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br />Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-67399706489128337912013-10-22T20:53:00.001+02:002013-10-22T20:53:30.936+02:00Abitudini del fine settimana<div style="text-align: justify;">
"Fredagsmys" e "lördagsgodis": ovvero cosa fanno le famiglie svedesi con bambini (meglio se piccoli) nel fine settimana. E cosa noi cerchiamo di evitare nonostante abitiamo in Svezia. </div>
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Per chi non conosce lo svedese, il "fredagsmys" è il rituale del venerdì sera, ben radicato nella tradizione svedese a partire dagli anni '60, in cui l'intera famiglia si ritrova a casa dopo la settimana lavorativa e si rilassa. Fin qui tutto bene, ma in cosa consiste il "relax" ? Nel mangiare cibo solitamente d'asporto o finger food, patatine e dolci vari innaffiati da abbondanti quantità di bibite gasate (nella versione "famiglia con bambini") o alcolici (nella versione adulta). Il tutto possibilmente in posizione semisdraiata sul divano, davanti alla TV, guardando qualche programma di intrattenimento vestiti in tutona informe da casa. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbaqzUNEQYmEAYQQhAvsCH_kFjZN4Rogjpt3kpOF6C8abQzAbGRvJe-8FGu6rruk1VfKMKvtULwbXjjkopLWsnH6xyeV2H2oOEAUhuiDYjaGc2fxHo1hWDWrp8dRVDJw_B9xQl2T8XmF0/s1600/fredagsmys.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbaqzUNEQYmEAYQQhAvsCH_kFjZN4Rogjpt3kpOF6C8abQzAbGRvJe-8FGu6rruk1VfKMKvtULwbXjjkopLWsnH6xyeV2H2oOEAUhuiDYjaGc2fxHo1hWDWrp8dRVDJw_B9xQl2T8XmF0/s320/fredagsmys.jpg" width="320" /></a></div>
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E a stretto giro, giusto per non farsi mancare un'altra bella dose di zucchero e sostanze non certo salutari, ecco a voi i "lördagsgodis". Anche questa un'abitudine presente in Svezia fino almeno dagli anni '50, consiste nel limitare l'acquisto e il consumo di caramelle e dolciumi da parte dei bambini alla sola giornata del sabato. Certo, l'intenzione di fondo era forse buona, per limitare i problemi derivati da un consumo giornaliero di zuccheri semplici. Ma non sono proprio sicura che l'introito di zuccheri, pur non essendo giornaliero, sia effettivamente stato abbassato in questo modo: facendo la spesa in un qualsiasi supermercato nella giornata di sabato, è difficile non vedere orde di bambini fermi nel reparto dolciumi con sacchetti a dir poco strabordanti di caramelle gommose dai colori (e sapori) che di naturale hanno ben poco. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq6x9hgy-5BF8Zm3i3T9dC23B1KsdtTabypUpfhG7jo1uIYErohWc8sKFyNM8JLIal7aOt2jfoji5g-udX8630eyTyWFtLTswHa7gwvqwP3yagHiXVJHEBlom8BSP7YakI0_8nH_SHjTg/s1600/Lo%CC%88rdagsgodis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq6x9hgy-5BF8Zm3i3T9dC23B1KsdtTabypUpfhG7jo1uIYErohWc8sKFyNM8JLIal7aOt2jfoji5g-udX8630eyTyWFtLTswHa7gwvqwP3yagHiXVJHEBlom8BSP7YakI0_8nH_SHjTg/s320/Lo%CC%88rdagsgodis.jpg" width="320" /></a></div>
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Ora, vi chiederete, dove sussiste il problema per noi ? Effettivamente, quando eravamo una coppia senza figli, non ci toccava per nulla. Il nostro consumo di dolciumi è in generale pari a zero e in quanto al divertimento del venerdì sera, beh, il fredagsmys non coincide decisamente con il nostro stile (anche perché non serve che sia venerdì sera per ritrovarsi tutti a casa e fare qualcosa di divertente). Il problema ha cominciato a porsi quando il piccolo svedesino di casa ha iniziato a capire cosa si nasconde nel reparto dagli scomparti colorati e dai sacchettini ad altezza di bambino vicino alle casse del supermercato, specialmente quando ha scoperto alcuni amichetti intenti a riempirsi la saccoccia. Probabilmente qualcuno ne parla già all'asilo (eh, di cosa non si discute a 2 anni e 8 mesi !!) e chiaramente qui non si vuole essere da meno. Finora siamo riusciti a contenere il tutto e a "deviare" le richieste verso cose più salutari ma prevedo che il gioco si farà duro nei prossimi anni...</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-55291807565519557862013-10-16T21:47:00.002+02:002013-10-16T21:47:17.240+02:00Hockey "in libertà"<div style="text-align: justify;">
Purtroppo i tanti impegni ci tengono spesso lontani da queste pagine più di quello che in verità vorremmo. Ma oggi ho l'occasione per raccontare qualcosa di nuovo che mai avevamo fatto prima in Svezia. </div>
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Mentre i nonni si godevano il nipotino, noi ne abbiamo approfittato per trascorrere almeno una mezza giornata da "coppia senza figli". Tali occasioni sono più che rare e fino ad ora non sono state più degli anni di Galileo... ma lo scorso sabato è successo: pomeriggio e cena da soli !</div>
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Per il pomeriggio abbiamo optato per qualcosa che fino a quel momento non ci aveva mai entusiasmato più di tanto, anzi... una partita di SHL - la Svenska hockyligan - il campionato d'eccellenza dell'hockey (ricordo che la Svezia è campione mondiale in carica).</div>
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Per fare questo siamo andati al Cloetta Center di Linköping per vedere i "White Lions" nella partita contro la squadra di Luleå, città del nord della Svezia. L'esperienza è stata molto al di sopra delle nostre aspettative anche grazie all'ottima visuale dello stadio del ghiaccio e allo spettacolo di musica e luci che contorna l'evento sportivo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyUDPtqK6jye0jCJJv74BM65ZC4e1pghB1rtDADLHOU1VQkL4GUxWSEeIM9QlZSDs3P5rWB3u8K2YMrfwTcRzI3b55SADx0q9uTILnyZYQiY3WyHbTsBT6Rc45O6tXXZQLEwUND0WFtT8r/s1600/20131016_Hockey.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyUDPtqK6jye0jCJJv74BM65ZC4e1pghB1rtDADLHOU1VQkL4GUxWSEeIM9QlZSDs3P5rWB3u8K2YMrfwTcRzI3b55SADx0q9uTILnyZYQiY3WyHbTsBT6Rc45O6tXXZQLEwUND0WFtT8r/s320/20131016_Hockey.jpg" width="320" /></a></div>
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L'hockey me lo ricordavo come qualcosa di non particolarmente divertente da vedere in televisione per la difficoltà di seguire il disco nelle sue evoluzioni sul ghiaccio. Ma dal vivo è tutta un'altra storia, la partita è godibilissima e molto divertente. A parte il risultato, che ha visto la squadra dell'Östergötland soccombere ai rigori per 3 a 2 con gli avversari venuti dal nord, l'evento ci è piaciuto molto e non appena si ripresenterà l'occasione riproveremo sicuramente.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQ05Cd75jH1iNQtVfAMgdsdmZFI4RN8THPvyPZJ4wYYHB3qoMpsTa4ZF_TO4Rnx-hwFG-Jbf59Q8SD1fUJ90X6G737_g8hW22S3epof_s8POb8i5QOzR21uz8oCh8tZ2zxegPxzYnG6Mo/s1600/20131016_Hockey3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQ05Cd75jH1iNQtVfAMgdsdmZFI4RN8THPvyPZJ4wYYHB3qoMpsTa4ZF_TO4Rnx-hwFG-Jbf59Q8SD1fUJ90X6G737_g8hW22S3epof_s8POb8i5QOzR21uz8oCh8tZ2zxegPxzYnG6Mo/s320/20131016_Hockey3.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXYUUmJWMPB5ACW6SVs2qkchfdtu_86hzgA_vk6O0e_A11fpBvfxeEvXjFuu83HrGMk2RebkY8iUJT5JQtRd3NIRy9PH6h4I_RFqnEGqSS6qXjYkySnl_MytjMYM4uZCiriO4jfkocwLv2/s1600/20131016_Hockey2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXYUUmJWMPB5ACW6SVs2qkchfdtu_86hzgA_vk6O0e_A11fpBvfxeEvXjFuu83HrGMk2RebkY8iUJT5JQtRd3NIRy9PH6h4I_RFqnEGqSS6qXjYkySnl_MytjMYM4uZCiriO4jfkocwLv2/s320/20131016_Hockey2.jpg" width="320" /></a></div>
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Ovviamente anche la città di Norrköping ha la sua squadra anche se meno blasonata di quella di Linköping visto che milita nel terzo campionato svedese. I nostri si chiamano "Vita hästen" - i Cavalli Bianchi - e giocano nel palazzo del ghiaccio dove si pratica anche il pattinaggio. </div>
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Per la serata invece ci siamo concessi una cena romantica in un ristorante indiano in centro città.</div>
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La domenica, continuando a cavalcare l'onda di semi-libertà, Silvia si è concessa un paio d'ore di pattinaggio libero (tra l'altro completamente gratuito) assieme a parecchi altri amici italiani presenti con figlie al seguito (i maschi sono ancora pochi, solo tre ed in tenera età, contro le nove bambine...).</div>
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Ad ogni modo Galileo ha potuto vedere la mamma in azione prima ed è ovviamente rimasto affascinato dal ghiaccio, tanto da volerlo assaggiare (come solitamente fa sempre a casa con i cubetti estratti del freezer)... ma ha anche detto che la prossima volta vuole provare anche lui, così anche il papà ha deciso di mettersi i pattini ai piedi per provare qualcosa di nuovo... </div>
Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-14429338122058654012013-09-17T10:53:00.000+02:002013-09-17T10:58:30.166+02:00Diventare medico di medicina generale in Svezia<div style="text-align: justify;">
In molti mi scrivono chiedendo lumi sulla specialità in medicina generale in Svezia e alcuni si chiedono se vi siano delle differenze con il corso triennale di formazione specifica in medicina generale italiano. </div>
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Ecco qui qualche spiegazione e alcuni dettagli in più. </div>
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<br /></div>
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Diventare medico di medicina generale in Svezia implica un corso di specializzazione di 5 anni, che quindi per durata e impegno non è per nulla diverso da una qualsiasi altra specializzazione in ambito medico (es. medicina interna, chirugia o dermatologia). Come per le altre specialità, esistono degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti e documentati, dei corsi di formazione obbligatori e un numero preciso di "piazzamenti clinici" obbligatori, per fornire al futuro specialista anche competenze in specialità diverse dalla propria che però trovano applicazione nel lavoro come medico di base. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il curriculum quindi consiste in un totale di 5 anni così suddivisi</div>
<div style="text-align: justify;">
- medicina generale (presso un vårdcentral): minimo 3 anni</div>
<div style="text-align: justify;">
- medicina interna/medicina d'emergenza-urgenza (6 mesi)</div>
<div style="text-align: justify;">
- ginecologia e ostetricia (2 mesi)</div>
<div style="text-align: justify;">
- psichiatria (3 mesi)</div>
<div style="text-align: justify;">
- pediatria (2 mesi) [si consideri che qui il medico di base è anche pediatra di base], ginecologia (2 mesi)</div>
<div style="text-align: justify;">
- cure palliative (2 mesi)</div>
<div style="text-align: justify;">
- ricerca clinica (2 mesi e mezzo) </div>
<div style="text-align: justify;">
- a scelta, durata variabile ma in generale 2 mesi: chirurgia, otorinolaringoiatria, oculistica, dermatologia e ortopedia. Per chi legge lo svedese e fosse interessato ai dettagli, ecco il <a href="http://www.sfam.se/media/documents/pdf/malbeskr_2012.pdf" target="_blank">link</a> al documento ufficiale con gli obiettivi formativi stabiliti dal ministero e dall'associazione dei medici specialisti in medicina generale. </div>
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Il lavoro di uno specializzando in medicina generale presso un vårdcentral è esattamente uguale a quello di un medico di base già specialista: lavorando 40 ore alla settimana si hanno i propri pazienti (casi acuti, subacuti, cronici con controlli periodici) e si è relativamente indipendenti nel proprio lavoro, con la possibilità di consultare uno specialista in qualunque momento. Un'ora alla settimana è dedicata al colloquio con il proprio "tutor" (discussione di casi clinici complessi, oppure il tutor assiste come spettatore ad una visita per valutare come lo specializzando gestisce la consultazione medica) e una mezza giornata alla settimana è riservata allo studio.</div>
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Lo stesso modello si applica durante i piazzamenti clinici esterni, ovvero lo specializzando dopo un (breve) periodo di introduzione inizia a lavorare indipendentemente, sempre naturalmente con la possibilità di consultare un collega specialista in caso di bisogno. </div>
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Al momento sono alla terza settimana del mio piazzamento obbligatorio in psichiatria. Dopo una settimana di introduzione (regole della clinica, alcune lezioni di ripasso e anche un corso di difesa personale - non si sa mai !) ho iniziato con una settimana in ambulatorio e ora sono nel pieno di una settimana di turno notturno. Come guardia medica psichiatrica (un unico medico fisicamente presente durante la notte, più un reperibile telefonico) si è responsabili dei pazienti in arrivo al pronto soccorso psichiatrico, delle consulenze in arrivo da altri reparti e anche dei degenti nei 31 posti letto della clinica psichiatrica (2 reparti ordinari e la terapia intensiva psichiatrica). Fortuna che c'è sempre un telefono a portata di mano con un aiuto a disposizione in caso di bisogno !</div>
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Diciamo che da parte mia un po' di stress da inizio c'è stato e d'altra parte mi trovo a lavorare su un terreno al di fuori della mia "area di confort", ma me la sto cavando :) </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGLfzm4RQ1n7INcFT_dqvBV0bNHGymFAFZJB9xqzCe_0UqOunRyF3-KJMZiEorhqP6qkiiJudNhe1x9BupXGsICJ3AYreEhHNKZy_x_Yxzsv_gpvA36FjkEunpwku9aU83HK33dd7W-rM/s1600/Schulz+Lucy+Doctor+Is+In.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGLfzm4RQ1n7INcFT_dqvBV0bNHGymFAFZJB9xqzCe_0UqOunRyF3-KJMZiEorhqP6qkiiJudNhe1x9BupXGsICJ3AYreEhHNKZy_x_Yxzsv_gpvA36FjkEunpwku9aU83HK33dd7W-rM/s320/Schulz+Lucy+Doctor+Is+In.gif" width="250" /></a></div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-82788578665688463242013-09-05T20:58:00.001+02:002013-09-05T20:59:56.324+02:00Un'estate intensa<div style="text-align: justify;">
E' da un po' che siamo assenti. Che dire ? Dopo la breve vacanza polacca, l'estate è stata per noi di lavoro e di visite dall'Italia. I nonni materni, sfuggendo al caldo di fine luglio, sono venuti a fare un po' di compagnia a Galileo e a godersi un'estate svedese meteorologicamente meravigliosa (che tuttora continua !). Lavorare d'estate d'altra parte a me non dispiace. Mi godo il meraviglioso paesaggio nei 20 minuti di macchina tra casa e lavoro: cielo azzurro, qualche innocente nuvoletta e campi verdi e gialli di colza. Al vårdcentral poi il lavoro diminuisce a mano a mano che i pazienti partono per le vacanze e i casi "acuti" sono più che altro traumi e ferite dei villeggianti che si cimentano in improvvisazioni falegnameristiche estive (record bizzarro dell'estate 2013: nella stessa settimana ho visto e suturato 3 pazienti con identica ferita da sega circolare nello stesso punto della stessa mano...) D'estate si pranza sempre al sole con i colleghi, nel nostro angolino esposto a sud con vista prato, e alla fine si riesce anche a prendere un po' di tintarella nelle pause caffè, chiacchierando con le nuove tirocinanti che un po' timorose e titubanti hanno iniziato il loro periodo in medicina generale proprio all'inizio del periodo estivo.</div>
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In agosto, proprio in corrispondenza del ritorno di tutti, ce ne andiamo noi: quest'anno il caso ha voluto che facessimo un'(imprevista) breve vacanza in Italia, dopo molte elucubrazioni e valutazioni sulle più convenienti destinazioni Ryanair in partenza dall'aeroporto più vicino. Quello che si prospettava come un ripiego rispetto alla nostra destinazione iniziale (la Grecia) che abbiamo dovuto nostro malgrado abbandonare, si è rivelata in realtà una divertente vacanza di mare in compagnia degli zii e delle cuginette di Galileo.</div>
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E voilà... eccoci di nuovo qui... troppo breve quest'estate e troppo breve la settimana balneare !</div>
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E con settembre arriva anche una novità: per un paio di mesi lavorerò in psichiatria, come previsto dal piano di formazione specialistica che sto seguendo. Sono quasi alla fine della prima settimana di "introduzione" al nuovo posto di lavoro, e devo dire che la cosa mi sta prendendo parecchio (al contrario delle mie aspettative). Aggiornamenti a breve !</div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/14212078983263925366noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-83537974223871672542013-07-17T13:08:00.000+02:002013-07-17T13:09:12.657+02:00Riflessioni dalla Polonia<div style="text-align: justify;">
Dopo il mio rientro dal viaggio in nave attraverso l'Atlantico avevamo ricevuto un invito a visitare la Polonia perché un membro dell'equipaggio abita proprio sulla costa che si raggiunge facilmente da Danzica (con traghetto dal sud della Svezia). Cosí abbiamo deciso di lanciarci in questa piccola avventura polacca per una settimana di ferie nel mese di luglio. Oggi peró non sono qui per parlarvi dei lati piacevoli della nostra vacanza, che sono stati molti (a parte le strade piene di buche) ma piuttosto dei risvolti negativi connessi.</div>
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La persona con cui avevo condiviso quei indimenticabili dieci giorni in nave, oggi purtroppo é ammalata di leucemia mieloide acuta. Dopo essere rientrato a casa all'inizio del mese di maggio é stato ricoverato subito in ospedale per accertamenti ma da quel giorno non ne é ancora uscito. Dopo due chemio adesso é in isolamento in attesa che il suo corpo riprenda un po´ di forze ed anticorpi per poter affrontare i pericoli che i normali batteri e virus di tutti i giorni arrecano. </div>
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Durante questi due mesi ho potuto sentirlo via email ed un paio di volte al telefono e per sua volontá l'invito a trascorre un paio di giorni presso la sua famiglia era rimasto valido. Cosí lungo il tragitto da Danzica alla Germania, ci siamo fermati in un un paesino in riva al Baltico. Siamo stati accolti dalla moglie, dal figlio e dalla suocerca come meglio non si poteva. In due giorni abbiamo incontrato tante persone, siamo stati invitati ad un barbecue serale a casa di amici, abbiamo mangiato e vissuto "polacco". In poche parole siamo entrati nella quotidianitá di una famiglia che in questo periodo sta vivendo una situazione molto delicata.</div>
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Prima di lasciare il suolo polacco, seppur non sapessimo in quale ospedale il mio amico fosse ricoverato ma solo la cittá - Stettino, con un po´ di buon senso e con l'aiuto del navigatore, abbiamo individuato il nome di un ospedale che si trovava in una via il cui nome poteva somigliare ad universitá. Secondo Silvia avrebbe dovuto essere ricoverato in un reparto di ematologia presso un policlinico universitario. Beh non ci crederete, ma siamo riusciti ad arrivare proprio nel suo reparto. Sapevamo che sarebbe stato impossibile vederlo, ma abbiamo comunque deciso di scrivergli una lettera sul posto facendogliela consegnare da un'infermiera. Nessuno é uscito dalla stanza e solo un cenno della ragazza ci ha fatto capire che il messaggio era stato recapitato. Ce ne siamo andati con il cuore pieno di tristezza ma felici di aver fatto sentire in un modo un po´ particolare la nostra vicinanza.</div>
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Silvia che ovviamente conosce fin troppo bene come vanno a finire queste storie, mi ha spiegato che le speranze di guarigione risiedono nel trapianto di midollo. Purtroppo peró, come forse giá saprete, non é facile trovare un donatore compatibile proprio perché i donatori sono ancora troppo pochi nel mondo (sebbene spesso i donatori siano i familiari stessi). Cosí al nostro rientro anche io (Silvia lo era giá da parecchio tempo) mio sono iscritto al registro svedese dei donatori di midollo ossero.</div>
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Entro un paio di giorni mi é arrivata a casa una busta con una provetta per la spedizione di un campione di saliva che verrá utilizzato per l'analisi del DNA. Non saró sicuramente io ad aiutare il mio amico, ma il leggere le storie dei donatori e dei riceventi sul sito del registro svedese <a href="http://www.tobiasregistret.se/" target="_blank">Tobias Register</a> non mi ha fatto dubitare un attimo su questa scelta.</div>
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Oggi utilizziamo il nostro blog per cercare di fare nel nostro piccolo qualcosa per gli altri. Il nostro quindi é un invito ad iscrivervi e ad invitare i vostri amici/conoscenti ad iscriversi in uno dei registri di donatori di midollo disponibili nel mondo. In Italia c'é il <a href="http://www.ibmdr.galliera.it/" target="_blank">Registro Italiano Donatori Midollo Osseo</a> ed é possibile iscriversi attraverso uno degli <a href="http://plzero.galliera.it:9090/ibmdr/organizzazione/centri-donatori" target="_blank">80 centri disponibili</a>. Ad oggi in Italia ci sono circa 340.000 potenziali donatori mentre in Svezia 40.000, che significa circa 4-5 persone ogni 1.000, una percentuale ancora molto bassa.</div>
Tutti le informazioni sui donatori entrano in un database mondiale attraverso il quale vengono effettuate le ricerche della compatibilitá. Da oggi inseriamo anche dei link permanenti nella fascia qui a destra per cercare si aumentare la sensibilitá delle persone verso questo argomento.Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-24359171822314328812013-06-16T16:00:00.000+02:002013-06-16T16:00:11.636+02:00Emigrare in Svezia for dummies<div style="text-align: justify;">
Il post precedente ha riscontrato sicuramente successo innescando discussioni sui social network e qui sul blog. Per cercare di rendere ancora più chiara la situazione abbiamo approfittato delle solite due ore di sonno pomeridiano di Galileo per realizzare qualcosa che speriamo sia utile: una guida visuale (chiamato in gergo diagramma di flusso) con la quale è possibile individuare i passi necessari per riuscire ad ottenere il diritto di residenza in Svezia e di conseguenza il famoso ed indispensabile personnummer.</div>
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Lo abbiamo chiamato "<b>Emigrare in Svezia for dummies</b>" proprio come quelle famose guide che cercano di semplificare al massimo argomenti anche complessi rendendoli alla portata di tutti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoGgHZ7Kzysw4qn8CFIIF0K4h_kc4l2ZezQ8oncFLZ0B_XVWAQg8hkbfHhbDX4FMpgAnBM-3InN2cLLkIjr0DI5MNyMpze4ES3XOqaA5rckw_gR8vkcykEw1oFhZndoVoiHEypdeq7vFCo/s1600/EmigrareInSveziaForDummies.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoGgHZ7Kzysw4qn8CFIIF0K4h_kc4l2ZezQ8oncFLZ0B_XVWAQg8hkbfHhbDX4FMpgAnBM-3InN2cLLkIjr0DI5MNyMpze4ES3XOqaA5rckw_gR8vkcykEw1oFhZndoVoiHEypdeq7vFCo/s320/EmigrareInSveziaForDummies.png" width="320" /></a></div>
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Buona lettura ! Se qualcuno volesse ripubblicare questa guida sul web è libero di farlo, chiediamo solo di citare il nostro blog come fonte.</div>
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P.S. Se ci dovessero essere degli errori nella guida siete pregati di segnalarceli e provvederemo ad aggiornarla.</div>
Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-82450510544479683422013-06-10T21:15:00.000+02:002013-06-10T21:15:28.634+02:00"Ma io mi adatto a fare qualsiasi cosa, aiutami"<div style="text-align: justify;">
Prima o poi dovevo scriverlo un post così. Mi sono sempre detto che non sarebbe servito, ma siccome la situazione sta a mio avviso diventando sempre più complicata, ho ritenuto giusto mettere nero su bianco alcuni concetti.</div>
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Vi chiederete cosa starò per dire di così drammatico. Il fatto è che oltre alle tante mail di persone che desiderano lasciare la patria e vorrebbero da noi i consigli su come arrivare in Svezia ed iniziare una nuova vita all'estero, ultimamente ho ricevuto una mail che mi ha fatto male, che mi ha fatto pensare e pensare, tanto da coinvolgere in questi pensieri tutti gli amici italiani che in questi ultimi quattro anni sono arrivati qui nell'Östergötland. La mail è stata scritta da una famiglia che si è trasferita diversi mesi fa in Svezia ma non è mai riuscita ad avere il personnummer, tanto meno un lavoro ed ora si trova a fare i conti con i soldi che stanno scarseggiando ed una vita con mille punti interrogativi. Mi chiedono un aiuto.</div>
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L'avevamo già scritto in un altro post parecchio tempo fa, che la Svezia non è il Paradiso e nemmeno il Bengodi. Tuttavia a molti può piacere, complice anche la buona reputazione che hanno i paesi scandinavi. Ma non sono qui per parlare delle cose buone o cattive che si qui possono trovare, piuttosto analizzare la decisione di lasciare il proprio paese per arrivare fino a qui.</div>
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Noi siamo immigrati a Norrköping con un contratto di lavoro a tempo indeterminato (Silvia). Questo ci ha dato la sicurezza di partire con delle basi abbastanza solide. Certo, sapevamo cosa lasciavamo e non quello che avremmo trovato (soprattutto dal punto di vista culturale) ma non rischiavamo di certo di trovarci con il sedere per terra dopo qualche mese. Non c'erano blog da leggere o persone da contattare. Abbiamo preso armi e bagagli, siamo partiti ed abbiamo girato una pagina della nostra vita. Le cose sono andate bene grazie anche ad un buona dose di coraggio e di adattamento (e non pensate che non sia stato faticoso). Il blog racconta appunto questa storia, dal nostro punto di vista.</div>
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Dietro al blog oggi ci sono centinaia di mail di persone che ogni settimana ci scrivono, forse illudendosi che iniziare una nuova vita qui sia facile. Ci scrivono a volte implorando un aiuto, come se noi potessimo disporre della bacchetta magica che risolve tutti i problemi. Mi rendo conto che la spinta ad emigrare oggi sia molto più forte di quello che poteva essere quattro anni fa, quando varcammo il Brennero con la macchina stracarica delle nostre cose e la situazione socio-economica in Italia non era al livello odierno. Ma...</div>
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Dal 2009 ad oggi otto famiglie italiane si sono trasferite a Norrköping e Linköping. Con tutti abbiamo avuto contatti via mail e con qualcuno anche di persona prima del loro trasferimento. Per qualcuno è stato più difficile di altri e non c'è ombra di dubbio che per qualcuno ancora non sia facile. Qualcuno oggi festeggia un posto fisso dopo 3 anni dal proprio arrivo, qualcuno l'inizio di un praticantato, qualcun altro però è arrivato con un lavoro già in tasca, altri invece hanno invece mollato tutto e sono partiti senza avere grandi aspettative se non qualche soldo da parte.</div>
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Lo stato svedese ci ha messo del suo in questi quattro anni tanto che ora le regole del gioco sono cambiate. Tutti ormai sappiamo che il punto cruciale è quello di riuscire ad ottenere il famoso personnummer, senza il quale non si è praticamente nessuno: nessun permesso di soggiorno o residenza, nessun corso di lingua gratuito, nessun conto in banca, nessun documento. Oggi non basta presentarsi agli uffici dello Skatteverket implorando l'impiegato di turno per ottenere questa specie di codice fiscale. Le regole qui sono regole e la flessibilità è zero. E la regola dice che se non hai un lavoro, se non sei studente presso un'università svedese, se non sei un pensionato o non hai un'azienda in Svezia (o se non sei il marito-moglie-convivente di uno dei precedenti) il personnummer non ti sarà mai dato. C'è una sola scappatoia alla quale alcuni ultimamente hanno fatto ricorso: avere una certa somma di denaro in banca (dimostrabile con un estratto conto) che permetta di mantenersi per un determinato periodo di tempo in Svezia, ma qui bisogna avere MOLTA fortuna e a riuscire ad ottenere dall'ALS italiana il fantomatico modulo S1 che certifichi il diritto all'assicurazione sanitaria all'estero (nessuno che noi conosciamo ancora c'è riuscito).</div>
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Supponiamo che comunque si sia ottenuto questo personnummer. Il punto dolente poi è trovare un lavoro. Il lavoro in Svezia non si trova senza conoscere lo svedese, a meno che non si tratti di particolari professionalità tipo: il medico (anche se ultimamente anche in questo campo si sono riscontrate alcune difficoltà), il ricercatore, il programmatore specializzato o l'ingegnere (che a volte possono lavorare in inglese). Per tutto il resto serve lo svedese. Non basta dire "ma io mi adatto a fare qualsiasi cosa", perché ci sono comunque un buon numero di immigrati da paesi come Iraq, Siria, Somalia che sono qui da diversi anni (come rifugiati di guerra, che hanno potuto avere la residenza e accedere ai corsi di lingua gratuiti) che ormai lo svedese lo masticano e ovviamente hanno maggiori probabilità di ottenere un "qualsiasi lavoro", rispetto ad un europeo appena arrivato (per non parlare del fatto che ci sono anche un bel po' svedesi disoccupati e disposti a fare "tutto"). </div>
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Il lavoro poi si trova nelle città. Stoccolma offre di più rispetto alle città più piccole ma costa anche molto di più. Trovare lavoro in un paesello sperduto in mezzo alla campagna o nei boschi seppure sia idilliaco, è molto, molto più difficile.</div>
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Non vogliamo tarpare le ali a nessuno, ma le nostre risposte alle mail che riceviamo sono sempre piene di punti di domanda perché cerchiamo di mettere in luce i problemi che inevitabilmente vengono al pettine una volta arrivati qui senza un piano di battaglia funzionante. La Svezia, senza un lavoro, non è il paradiso. Partire lasciando tutto con la sola certezza di avere qualche soldo da parte e con la speranza di iniziare una nuova vita felice all'estero è vivamente sconsigliato perché potrebbe trasformarsi in una lunga e costosa vacanza senza via di uscita.</div>
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Scusate lo sfogo. Mettendo nero su bianco questi concetti spero di poter far riflettere un pochino di più tutti coloro che cercano in noi una speranza, un'approvazione che non ci sentiamo e non ci possiamo permettere di dare (oltre a non avere conoscenze specifiche del mercato del lavoro svedese al fuori del nostro campo lavorativo). Pensateci non una, non dieci, ma cento volte prima di prendere una tale decisione.</div>
Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com44tag:blogger.com,1999:blog-6744094799646769265.post-6537454848385300122013-05-28T20:33:00.001+02:002013-05-28T20:33:54.589+02:00Tempo libero nelle giornate di primavera<div style="text-align: justify;">
Finalmente riesco a trovare un po' di tempo per aggiornare il blog. Gran parte del tempo libero quando rientriamo dal lavoro cerchiamo di trascorrerlo all'aperto in compagnia di Galileo che una volta anche lui rientrato a casa dall'asilo non ne vuole sapere di stare dentro.</div>
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In questo periodo il suo migliore amico è Homer, il nostro tagliaerba robotizzato. Galileo al mattino si sveglia con "<i>Homer taglia</i>" e si addormenta con "<i>Homer nanna</i>" e quindi non appena arriviamo a casa è tutto indaffarato a correre dietro a Homer o a fare qualche altro lavoro con pala, rastrello piuttosto che con martello e avvitatore.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRQbdOANrr5JJCIqN7cfstWqKPNkuzon9CXHMq53CyLVy_AGz491sNJg8SRYPdGiLYgCF4HmPOJme2Ynd1caCuBBiULQ7eswqgGnYjl6hWxpSaqhtuzeGUisyNEbysH_8yCdJejerVCC1-/s1600/GalileoHomer.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRQbdOANrr5JJCIqN7cfstWqKPNkuzon9CXHMq53CyLVy_AGz491sNJg8SRYPdGiLYgCF4HmPOJme2Ynd1caCuBBiULQ7eswqgGnYjl6hWxpSaqhtuzeGUisyNEbysH_8yCdJejerVCC1-/s320/GalileoHomer.jpg" width="320" /></a></div>
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Così in questo tempo libero cerchiamo di seguire il giardino al meglio oltre che a prenderci cura delle due "<i>lådor</i>" dove abbiamo seminato rucola e radicchietto da taglio di diversi tipi.</div>
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In queste settimane quindi ci siamo goduti al meglio la fioritura dei tulipani che è stata veramente bella e anche duratura. Solo adesso i primi hanno iniziato a lasciar cadere i petali. Il prato è di un bellissimo colore verde intenso ed ogni "dente di leone" che spunta viene puntualmente tolto (sono abbastanza infestanti). Le clematidi si sono arrampicate in maniera esplosiva, specie quella che farà i fiori viola scuro, mentre una delle quattro piante di rosa sembra non stare molto bene (non dà ancora segni di risveglio mentre le altre tre hanno già da qualche tempo emesso i nuovi rami).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7c76TaLPHy357CG4bBYo3oZpzksGZo8qupykJQzbW7eQOns39_hDS95ZzbZDgs4UEO2vRVJR-bTV13hNUAd5thDIhMkKKZeRzhyTlnT70EC1Zn6fHrHwmRnSMzR4CBLF6qRIEvsAoRUo/s1600/Tulipani2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7c76TaLPHy357CG4bBYo3oZpzksGZo8qupykJQzbW7eQOns39_hDS95ZzbZDgs4UEO2vRVJR-bTV13hNUAd5thDIhMkKKZeRzhyTlnT70EC1Zn6fHrHwmRnSMzR4CBLF6qRIEvsAoRUo/s320/Tulipani2.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrKFikanuWXp89HUKzZ31ngdu8ZBqIazuqIorSMaMGkiCvCvQrFgiT5BccGAUkexcHuOXpb0fOm5QfBU6OwjR0BHvlXIkHkPiuzPtVIJEAHcty6aLTbPaEh6b_V54gqZG5cNOgeBrg3y7l/s1600/Tulipani1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrKFikanuWXp89HUKzZ31ngdu8ZBqIazuqIorSMaMGkiCvCvQrFgiT5BccGAUkexcHuOXpb0fOm5QfBU6OwjR0BHvlXIkHkPiuzPtVIJEAHcty6aLTbPaEh6b_V54gqZG5cNOgeBrg3y7l/s320/Tulipani1.jpg" width="320" /></a></div>
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Anche le peonie e i flox stanno crescendo a ritmo vertiginoso. In una casa dei vicini ho visto una pianta di rabarbaro incredibile, ogni giorno che ci passo accanto in bici è sempre più grande. Penso che se ci si siede accanto e la si osserva attentamente la si potrebbe veder crescere in tempo reale !</div>
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Un paio di settimane fa avevo anche lavato tutta la pedana posteriore per poi spennellarla con il "<i>terrassolja</i>" ossia un olio protettivo con un pigmento per ridonarle il colore originale (50 metri quadri !).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQJRHU2-mvVCP_I_QqoEaiih-EqnXljB9RoQ6ipAnPArW9ooWJpogkKTzxsQPx3_Z8CfJZsYBoeimIQQK2sJ1ADyASHaZQN-Cr8C1Fii6FFVGXP39MDp_sKHc0uQNiF1k3xBg8ivmYo6_z/s1600/AltanaTerassolja.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQJRHU2-mvVCP_I_QqoEaiih-EqnXljB9RoQ6ipAnPArW9ooWJpogkKTzxsQPx3_Z8CfJZsYBoeimIQQK2sJ1ADyASHaZQN-Cr8C1Fii6FFVGXP39MDp_sKHc0uQNiF1k3xBg8ivmYo6_z/s320/AltanaTerassolja.jpg" width="320" /></a></div>
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Poi durante lo scorso weekend abbiamo anche tirato fuori dal garage il tavolo e le sedie per l'altana posteriore e sistemato l'ombrellone. Da Biltema abbiamo anche acquistato un piccolo tavolo-panca per bambini così Galileo può pranzare o far merenda con gli amichetti in modo più consono.</div>
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La primavera è finalmente scoppiata e il tempo alterna belle giornate di sole con temperature che per il momento non hanno superato i 20-22C (ma si sta benissimo), a giornate più instabili con piogge e cieli più grigi (ma l'erba e i fiori ringraziano). Le serate sono lunghissime, ormai non mi ricordo più com'è il cielo buio perché quando andiamo a nanna il Sole è appena tramontato e quando ci alziamo il Sole è già stanco di starsene sopra l'orizzonte da diverse ore. Secondo me il mese di maggio è uno dei più belli in Svezia.</div>
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Gabrielehttp://www.blogger.com/profile/05338282457238684500noreply@blogger.com2