lunedì 10 agosto 2009

Un weekend tra santi e re

Una splendida giornata d'estate all'insegna di cultura e natura alla scoperta dell'Östergötaland, in compagnia di Alessandra e Giovanni, ospiti per un paio di settimane: ecco in poche parole il nostro weekend. In due giorni abbiamo percorso quasi 400 chilometri spingendoci sabato ad est verso il mare e domenica ad ovest verso il lago Vättern. Il sole e le temperature intorno ai 26-28 gradi ci hanno riempito di energia, accompagnandoci costantemente nel nostro peregrinare a destra e a sinistra.
Sabato l'intento era quello di visitare il promontorio che si estende a partire da Norrköping verso est per circa 40 chilometri fino a raggiungere il mare aperto nella località di Arkösund. Un luogo costellato da una miriade di isole e isolotti, molti dei quali riserve naturali ed ai quali in determinati periodi dell'anno non è possibile nemmeno avvicinarsi. Ad Arkösund eravamo determinati a noleggiare dei kayak per poter visitare nel modo migliore quel paradiso di isolotti; purtroppo però bisognava prenotare in anticipo i mezzi di trasporto e così ci siamo dovuti accontentare di un pic-nic in riva al mare appollaiati come gli svedesi su massi e scogli. Qualche temerario locale si rinfrescava pure dalla "calura" tuffandosi in mare, nuotando in mezzo alle anatre e ad altri pennuti.

C'è da dire che qui in Svezia, anche quando si arriva in un luogo "gettonato" non c'è mai la ressa alla quale si è abituati sulle spiagge dell'Adriatico, non devi mai lottare fianco a fianco con il vicino per stendere l'asciugamano o per guadagnarti uno spazio vitale.
Nel pomeriggio di sabato abbiamo percorso lunghi tratti tra boschi e campagne in un continuo dolci saliscendi, finendo a mostrare il funzionamento delle chiuse sullo Göta Kanal ai nostri amici nei pressi di Norsholm.
Per domenica invece il programma prevedeva la visita della bella cittadina di Vadstena sul lago Vättern. Anche se oggigiorno per "città" in Svezia si intendono località con almeno 10.000 abitanti, l'appellativo le era stato donato nel 1400 in quanto località molto importante per il tempo. Infatti Vadstena è famosa per due costruzioni che ivi si trovano ancor oggi. Il monastero di Santa Brigitta del 1350 circa, protettrice di Svezia e dell'Europa ed il castello di Vadstena appunto, uno dei meglio conservati e fatto costruire non meno che dal Re Gustav Vasa nel XVI secolo.

Visitando il museo del monastero e la imponente chiesa in riva al lago, grazie alla splendida ricostruzione storica ci si addentra nel XIV secolo alla scoperta della storia di questa santa e della vita monastica del tempo. Brigitta una donna che, dopo aver partorito otto figli ed in seguito alla morte del marito, si dedicò interamente alla vita religiosa percorrendo in lungo mezza Europa nel suo peregrinare. Morì a Roma nel 1373 dopo aver ottenuto il permesso da Papa Urbano V di fondare un ordine di suore, le brigittine e di costruire un monastero. Una delle sue figlie ne fu la prima badessa. Nel 1999 Papa Giovanni Paolo II elesse Santa Brigida a protettrice d'Europa.

Di tutt'altro genere invece la storia che sta dietro la costruzione del castello Vadstena voluto dal Re Gustav I Vasa per difendere i territori svedesi dagli attacchi danesi. L'abile guida del castello, una ragazza svedese con tanto di vestito tipico, ci ha fatto strada nelle immense stanze del castello coinvolgendoci con le storie del tempo riguardo al Vasa, re che diede inizio alla scissione della chiesa, confiscandone tutti i beni. Un Re che ha avuto tre mogli ed undici figli.
In particolare dopo la morte della seconda moglie, dalla quale aveva avuto 10 figli in soli 13 anni, Re Gustav ormai quasi sessantenne sposò la terza moglie, una ragazza di 19 anni e di 40 anni più giovane di lui. Le nozze si tennero il 22 agosto 1552 proprio al castello Vadstena dove la giovane sposa arrivò attraversando il lago Vättern in barca. Il suo abito completamente rosso contrastava con l'abito completamente bianco del Re Vasa che, andando incontro alla futura sposa a cavallo percorrendo un viale completamente cosparso di rose cercava, invano, di sembrare più giovane.


Nel resto della giornata abbiamo immerso i piedi nel lago Vättern con l'acqua alla temperatura di 18°C (mentre qualche svedese faceva tranquillamente il bagno), visitato un sito preistorico contraddistinto da una grande ellisse di enormi pietre conficcate a simboleggiare una nave per rientrare infine a Norrköping percorrendo il lato nord del lago Roxen, lo stesso lago che qualche giorno prima avevamo fiancheggiato in bicicletta !

5 commenti:

  1. Ci sono stato a Vadstena. Per la ressa ovvio, con tutto lo spazio che c'é : )

    RispondiElimina
  2. uffa, io volevo vedere gli isolotti!...

    RispondiElimina
  3. E' la città della Patrona di Svezia (assieme a St. Erik). Le avete notate le tombinature in giro per la città?

    RispondiElimina
  4. Scusa, ma deve essere "1552", non "1522". Magari potete modificare questo dettaglio. È importante perché nel 1522 il re non era ancora re e aveva solo circa 26 anni e Caterina non era ancora nata. Caterina aveva 17 anni e Gustavo aveva circa 56 anni il 22 agosto 1552. Grazie x un blog interessante. :)

    RispondiElimina
  5. @susub75: grazie per l'osservazione, ho provveduto a correggere. ;)

    RispondiElimina

Tutti sono liberi di esprimere la propria opinione commentando quanto noi scriviamo. Tuttavia qualche Anonimo preferisce ancora continuare a nascondersi dietro un commento senza firma. Questa é la nostra casa virtuale e ci fa sempre piacere sapere chi vi entra, visto che comunque la porta é sempre aperta.

Chi non vuole registrarsi puó sempre usare l'opzione OpenID.

NON sono in ogni caso tollerati commenti che possano risultare offensivi sia a chi scrive, sia a chi legge. Si prega quindi di utilizzare un linguaggio consono e soprattutto non volgare.