Ma non possiamo fare a meno anche di stupirci per molte cose che consiredereremmo impossibili in un Paese occidentale e "ricco": perchè l'America è un Paese ricco, no ?
Ad esempio, il grande numero di anziani (e con anziani intendo gente sicuramente sopra gli 80 anni) che ancora lavorano: cassiere ai supermercati, casellanti nelle poche autostrade a pagamento, portieri nei motel durante il turno di notte - neri, ispanici ma anche bianchi. Fa una certa tristezza pensare che per alcuni l'età della pensione non arriva mai semplicemente perchè non possono permetterselo (come non si possono permettere molte altre cose, ad esempio una casa decente invece della roulotte parcheggiata permanentemente in un "trailer park", le 4-5 settimane di ferie che per un lavoratore europeo sono sacrosante, oppure la sanità gratuita o quasi, ma non vogliamo entrare nel merito qui e ora).
Non si può fare a meno di notare, in generale, un certo egoismo di fondo, che è sì alla base dell'"imprenditorialità" all'americana, ma che a volte ci fa riflettere come chi abita qui sia ben poco sensibile a ciò che succede altrove. Come ben ha sintetizzato qualcuno in un adesivo applicato al posteriore del proprio SUV: "I want to keep my money, my freedom and my guns. You kan keep the "change" " Oltre al fatto di non aver certo votato Obama, il personaggio in questione non sembra molto attento ai problemi del mondo a cui lascerebbe volentieri solo le monetine...
E poi, il badare all'apparenza più che alla qualità e alla sostanza: questo si può davvero applicare a molte cose, qui. E' "meglio" chi è più grosso (che si tratti del pickup, della casa, del cartello pubblicitario, della temperatura dell'aria condizionata o dell'offerta di 4 pizze maxi + bibita al prezzo di una pizza normale sullo stesso menu: e allora perchè non strafogarsi ? ...). Poco importa che magari le colonne del portico della casa siano fatte di polistirolo e si stacchino malamente perchè la colla non tiene, che l'aria condizionata venga tenuta a 18 gradi anche quando fuori ce ne sono appena 20, che il pickup cilindrata 5.7 venga usato solo per il tragitto casa-Wal Mart, o che se si vuole fare in caffelatte il "latte in polvere" non contenga assolutamente nulla di caseario, ma solo una decina di sostanze che ne riproducono alla perfezione il gusto e il colore, magari anche meglio...
Insomma: l'America sì ci piace, ma solo per una vacanza: è il paese dei balocchi e dello zucchero filato, e come tale è bene prenderlo a piccole dosi per non farne indigestione. Ma viverci, questo no non farebbe per noi !
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RispondiEliminasenza contare che i medici, magari hanno tutti la villa con piscina, pero' lavorano 120 ore a settimana e hanno sulla coscienza una quantita' di pazienti a cui hanno dovuto dire "lei ha il cancro e la sua assicurazione non copre le cure"...
RispondiEliminapoi mi fa venire in mente questa:
"the things that I always wanted
I guess I'll never have
I'll be working for somebody else
until I'm in my grave
I'll be dreaming of a life of ease
and mountains, oh mountains of things"
di Tracy Chapman
pensandoci bene, non sembra il massimo. ma ci stiamo scordando di una cosa. che stiamo andando anche noi in questa direzione, solo con una mentalità totalmente impreparata. io ammiro molto l'uomo imprenditore che si fa da sè, quella mentalità vincente e quel mettersi in gioco tipico dell'america. però in italia non siamo molto meglio. tra pochissimo tempo, non avremo più pensioni, sanità (che alla fine già non c'è perchè si va sempre a visita privata e i farmaci costano un sacco!), istruzione e compagnia bella. solo che a diferenza che negli stati uniti persistono i monopoli e le tasse più alte del mondo. praticamente abbiamo il peggio dei due modelli: stato liberale e stato sociale. ci becchiamo gli svantaggi di uno stato sociale sottoforma di burocrazia e tassazione, e stiamo perdendo tutti i servizi pubblici come uno stato liberale. questo solo per nutrire l'apparato burocratico-parassita che c'è qui.
RispondiEliminaa buon rendere.