Era inevitabile e prima o poi sarebbe successo in quest'inverno così bianco. Le tanta neve caduta in queste settimane, le temperature che a volte con l'aiuto di tiepidi raggi di sole in qualche giornata si portano in prossimità dello zero, provocano il parziale scioglimento di piccole quantità di neve sui tetti che piano piano poi si trasformano in altrettante straordinarie creature della Natura: le "stalattiti" di ghiaccio che qui chiamano "istappar".
Ovviamente il termine stalattite non è adeguato in quanto sarebbe riservato per le formazioni calcaree delle grotte ma l'effetto finale è simile: enormi ghiaccioli appuntiti che pendono come delle barbe bianche dal bordo dei tetti.
In questi giorni, andando a lezione di svedese in centro, mi diverto a percorrere vie e strade sempre diverse alla ricerca delle "istappar" più belle. Il fatto è che oltre ad essere indubbiamente spettacolari, rappresentano un serio pericolo un po' per tutti, sia per chi va a piedi sia per chi deve frequentare per una ragione o l'altra i marciapiedi. E non escluderei di togliere dalla lista anche le autovetture che sono parcheggiate a filo marciapiede. E così in questi giorni si vedono operai alle prese con gru e carrelli che vengono issati fin sui tetti per rimuovere le situazioni più pericolose. A sentire il giornale di Norrköping la questione è seria e per questo si stanno dando da fare per porvi rimedio: in passato ci sono state delle vittime per la caduta di ghiaccioli non solo in altre città della Svezia, ma anche qui da noi.
Appena si gira l'angolo di una strada è meglio svolgere lo sguardo all'insù per valutare il rischio presente e magari attraversare la strada e godersi lo spettacolo dall'altra parte. Il bello di percorrere la città a piedi, è che hai tutto il tempo per guardare, fermarti, girarti, magari fare dietro-front e tornare un attimo indietro oppure infilarti in qualche angolo per ammirare uno scorcio particolare. L'auto e a volte anche la bicicletta non permette tutto questo. Ed è così che allora ti capita di questi tempi di incontrare incredibili figure come le grondaie strette nella morsa del ghiaccio o le biciclette che, forse non utilizzate per qualche giorno di troppo, si sono trasformate in vere e proprie sculture polari...
La bicicletta é eccezionale!
RispondiEliminaA scuola ci hanno avvertito di segnalare il proprio marciapiede se cè pericolo e provvedere a rimuoverli dal proprio tetto sesi formano. Poi guardarsi in alto quando si cammina.
RispondiEliminaLa bici é proprio tremenda!
RispondiEliminaAnche se sono pericolosi, sono delle belle immagini, sembrano sculture. La bici poi è fantastica!!!
RispondiEliminaProblema simile anche dalle mie parti.
RispondiEliminaLa bicicletta ghiacciata la vedrei bene in un museo d'arte contemporanea :)
Freddo a parte... e bellissimo. La bici poi e fantastica!!! Si può scaricare la foto?
RispondiEliminaPerdinci!
RispondiEliminaProporrei a new business: bancarella con elmetti vichinghi corazzati per proteggere la capocozza....
la bici però è fenomenale... ciò che impressiona di più è il pedale incastonato nel ghiaccio a terra...
RispondiEliminacara, hai messo i surgelati in freezer? No, non serve li ho lasciati nel cestino della bici!
RispondiEliminabellissima questa foto!
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