martedì 9 febbraio 2010

L'onestà comincia anche da questo

Da inizio gennaio sto seguendo un corso di lingua e letteratura svedese. La scuola (comunale e gratuita) che organizza il corso, per venire incontro alle necessità di molti che durante il giorno lavorano, offre anche l'opzione "corso a distanza", che consiste in una parte di studio individuale, con obbligo di consegna via mail dei compiti a casa a scadenze programmate, e in una serie di prove scritte o orali (3-4 per semestre) che si devono sostenere di persona a scuola.
Ebbene ieri per la prima volta ho dovuto consegnare la prima parte del lavoro svolto a casa, loggandomi al sito della scuola, dove campeggiavano le "regole" della casa, chiare e concise:
- alla prima "infrazione" (leggi: chi copia da altri, o scarica materiale da internet per utilizzarlo illecitamente nelle proprie produzioni letterarie, o commette qualche altro tipo di irregolarità simile): invalidazione del compito, che dev'essere rifatto;
- alla seconda: espulsione dal corso;
- alla terza: espulsione dalla scuola.
Three strikes and you're out, senza eccezioni.
Chi controlla ? Ogni singolo compito (non a campione) viene sottoposto ad un controllo tramite un software (Ephorus, usato anche in alcune scuole e università nordiche e nordamericane) in grado di identifiare i plagi.
Mi è impossibile non immaginare cosa succederebbe in Italia, dove chi copia o imbroglia è spesso visto come il più furbo e "figo" e gli insegnanti spesso e volentieri lasciano correre... e la mia memoria è corsa subito ai tempi del liceo e dell'università, in cui durante i compiti in classe e gli esami l'aula si trasformava in un campo di battaglia con bigliettini volanti, o più o meno nascosti.
Sarebbe molto semplice, in Italia, non tollerare gli imbrogli, anche di minimo conto, fin dalle elementari, stabilire con fermezza punizioni certe e valorizzare invece l'onestà. Ma tutto questo non sembra molto di moda ultimamente.

8 commenti:

  1. In Italia? Il paese (sì, con la p piccola) dove ti insegnano fin da piccolo che se vuoi fare strada devi per forza imparare a incul**e il prossimo con qualsiasi mezzo, e sei venerato se ci riesci?

    RispondiElimina
  2. Ho sempre pensato che l'onestà alla lunga pagasse.. mi piacerebbe continuare a pensarlo, carino il blog.. un saluto da padova...

    RispondiElimina
  3. sicuramente l'onestà ti ripaga a livello morale e...non è poco!!! Ma a lungo andare potrebbe non farti pagare le bollette! Per me, però, è sempre più importante sentirmi pulita dentro.

    RispondiElimina
  4. Onestà significa anche rispetto per l'altra persona, ma questo in Italia non si insegna perché non è considerato un valore. Il senso civico, purtroppo, non è entrato a far parte del Dna del popolo italiano...

    RispondiElimina
  5. Ho trovato il vostro Blog sul giornale Sole24Ore. Siete diventati famosi. Vi seguirò da questo momento sul blog. In bocca al lupo e beati Voi che le strade della Vita vi hanno permesso di lasciare l'Italia.
    Saluti
    Walter

    RispondiElimina
  6. Purtroppo hai detto bene: chi copia, chi imbroglia, in questo paesucolo è considerato furbo. A tutti i livelli.
    Basti pensare ai commenti che sentivo quando Vanna Marchi e il suo compare brasiliano truffarono un sacco di persone e il tizio riuscì a fuggire in patria portandosi dietro un grasso bottino.
    Nessuno, e sottolineo nessuno fra amici e conoscenti, li prendeva per quello che erano (e sono), cioè dei ladri truffatori parassiti, NO!, il sedicente mago Do Nascimento "sì che aveva capito tutto della vita" e quindi era un furbone figo da invidiare.
    E io ormai non ho più, da tempo, alcun rispetto per la grande massa che costituisce il popolo bue italiota. D'altronde, quando i peggiori esempi vengono dall'alto e la legge NON E' uguale per tutti, cosa ci si può aspettare?

    Ciao Silvia, avete fatto la mossa più giusta della vostra vita, probabilmente...

    RispondiElimina
  7. Vabbè, "controllare" la versione di latino col microfono spia non fa testo...solo un pò di folklore..hi hi

    RispondiElimina
  8. Anch'io ho trovato il vostro blog per caso, sono molto contento per voi, vi seguo spesso, il vostro blog e messo tra i miei preferiti continuate così mi piacciono molto i vostri racconti...

    Dall'Italia...
    Saluti
    Fabio.

    RispondiElimina

Tutti sono liberi di esprimere la propria opinione commentando quanto noi scriviamo. Tuttavia qualche Anonimo preferisce ancora continuare a nascondersi dietro un commento senza firma. Questa é la nostra casa virtuale e ci fa sempre piacere sapere chi vi entra, visto che comunque la porta é sempre aperta.

Chi non vuole registrarsi puó sempre usare l'opzione OpenID.

NON sono in ogni caso tollerati commenti che possano risultare offensivi sia a chi scrive, sia a chi legge. Si prega quindi di utilizzare un linguaggio consono e soprattutto non volgare.