giovedì 11 marzo 2010

Habemus skyltarna (abbiamo le targhe)

Vi ricordate che avevamo iniziato le procedure per immatricolare la nostra auto, la "Brontolina" in Svezia? Per chi si fosse perso i primi passaggi qui c'è il link al post che avevamo scritto a suo tempo.
Eravamo rimasti che dopo aver restituito le targhe italiane in patria ce ne eravamo tornati qui in Svezia con tutti i documenti necessari per provvedere all'immatricolazione svedese.
Il passo fondamentale è stato il collaudo che qualche giorno fa finalmente abbiamo potuto fare. Come già ricordato avevamo dovuto procurarci un'assicurazione provvisoria valida solo per il giorno in cui ci era stato fissato l'appuntamento dal "Bilprovningen", ossia il "centro collaudi" che qui non è un ente privato ma è parastatale.
Girare per la città senza targhe è stata una bella sensazione e devo dire che tra andata e ritorno avremo incrociate almeno quattro automobili delle polizia senza ovviamente conseguenze... in fin dei conti chi si sognerebbe di gironzolare in pieno giorno per il centro senza targhe se non ci fosse un reale motivo?

Arriviamo con dovuto anticipo sull'orario fissato per il collaudo sul luogo del delitto. Ad attenderci in zona industriale un enorme parcheggio con qualche macchina ed un lungo fabbricato con parecchie "porte" e tanto di display alfanumerico. La prima cosa da fare era la auto-registrazione presso un kiosko dove bisognava inserire il proprio numero di targa. In questo modo il personale all'interno potevano sapere che il cliente era già arrivato ed attendeva il suo turno puntualmente nel piazzale. Noi però le targhe ancora non le avevamo così ci siamo registrati di persona e poi abbiamo atteso il nostro turno. Silvia era molto preoccupata tanto che non ha voluto nemmeno guidare, temeva il peggio, ma la giornata di sole non poteva che presagire un lieto fine alla lunga storia.
Alle 14.40 puntuali come un orologio svizzero sul display compare il nostro numero di prenotazione (e non ovviamente la targa) e cautamente ci dirigiamo verso la porta indicata.

Lasciamo l'auto in mano ad un ragazzo che inizia a sottoporre la povera "Brontolina" a diversi test soprattutto di tipo meccanico (diversi da quelli che di solito vengono effettuati in Italia, ad esempio non c'è stata la prova dei gas di scarico...) seguiti anche da una prova su strada. Il risultato è che quando l'addetto al collaudo è venuto a riportarci le chiavi ci ha consolato con un "bra bil". Evvai la "Brontolina" aveva passato l'esame, poteva finalmente sentirsi una di loro...
Il passo successivo è stata la scelta di apporre il simbolo "S" europeo sulla targa anteriore e la richiesta di una targa di dimensioni più piccole per il posteriore (visto che parecchi fuoristrada in Italia hanno il porta-targhe quadrato dietro... le famose ZA....). Poi non ci è restato che pagare la cifra richiesta per l'immatricolazione ed il collaudo annuale (solo 150 euro!) e tornarcene felici a casa. In un paio di giorni le targhe sarebbero arrivate... e puntualmente oggi il postino ha infilato dentro la buca delle lettere il pacco con le due targhe svedesi, con tanto di kit per il montaggio.

6 commenti:

  1. quando si dice l'efficenza svedese... :)

    ciao

    RispondiElimina
  2. certo che in Svezia....il postino suona sempre una volta sola...

    RispondiElimina
  3. Ormai ho una certa esperienza di bilprovning :) Comunque costa 300SEK, si vede che la prima immatricolazione é piú cara.

    RispondiElimina
  4. Bene bene... la vostra "integrazione" è quasi al completo??
    Mi basta chiudere gli occhi e rivivere le mie meravigliose vacanze....
    Vi leggo sempre
    a presto
    pat

    RispondiElimina
  5. vi invidio... oh, quanto vi invidio!

    Auguri alla brontomacchina!

    RispondiElimina
  6. oggi anche la mia macchinina ha passato l´esame e il posto era lo stesso vostro.
    Confido che le targhe mi arrivino per posta come a voi. Quindi aspetto un paio di giorni.
    :-)

    RispondiElimina

Tutti sono liberi di esprimere la propria opinione commentando quanto noi scriviamo. Tuttavia qualche Anonimo preferisce ancora continuare a nascondersi dietro un commento senza firma. Questa é la nostra casa virtuale e ci fa sempre piacere sapere chi vi entra, visto che comunque la porta é sempre aperta.

Chi non vuole registrarsi puó sempre usare l'opzione OpenID.

NON sono in ogni caso tollerati commenti che possano risultare offensivi sia a chi scrive, sia a chi legge. Si prega quindi di utilizzare un linguaggio consono e soprattutto non volgare.