domenica 4 aprile 2010

Facciamo i turisti

Eccoci qui a fare a tutti voi i nostri più cari auguri di Buona Pasqua. Quest’anno per noi è una Pasqua speciale mezza italiana e mezza svedese. Infatti, come anticipato, siamo rientrati in Italia per una vacanza in compagnia di amici, parenti e compagni di viaggio svedesi.
Per la prima volta un nostro rientro in Italia è stata una vera e propria vacanza anche se finora piuttosto impegnativa dal punto di vista del numero di cose da fare e vedere. Come organizzato, tutto sta filando secondo i programmi… lo scopo era far conoscere da vicino e da un punto di vista personale la vita che facevamo quando vivevamo e lavoravamo in Veneto. E così la prima giornata con Anna e Martin è stata dedicata alla visita al Centro Meteo dove lavoravo con annesso pranzo sui Colli Euganei a base di piatti tipici. Nel pomeriggio invece è stata la volta della visita all’Ospedale di Padova dove Silvia lavorava. Per entrambi più o meno le stesse domande magari con diverse sfumature e velati consigli: “Tornate?”, “Quando tornate?”, “Non tornerete mica?” e via di seguito. E’ stato bello riabbracciare i compagni di lavoro e vedere che ti accolgono sempre con un sorriso…

E dopo le visite alle persone è stata la volta della visita alla città di Padova nei suoi luoghi più belli e più preziosi, per poi aspettare l’ora di cena seduti ai tavoli all’aperto di un bar del centro per riassaporare uno spritz all’Aperol. Per la cena avevamo scelto un trattoria del centro molto conosciuta dove si possono apprezzare piatti tipici della cucina veneta. Il giorno seguente, complice una splendida giornata di sole, ci siamo trasferiti in treno a Venezia dove ci siamo sbizzarriti a percorrere calli più o meno nascoste, salire e scendere per ponti grandi e piccoli. Per una volta tanto ci siamo sentiti dei veri turisti e così l’abbiamo vissuta, questa bellissima giornata. Spesso quando si vive per molto tempo in uno stesso luogo finisce che non si riesce mai a visitare qualche museo che magari invece la maggior parte dei turisti vede. E così siamo saliti sulla balconata della Basilica di San Marco per vedere da vicino la splendida quadriglia di cavalli in bronzo, il museo annesso e gettare uno sguardo dall’alto sull’interno della Basilica splendidamente decorata da milioni e milioni di micro tessere di mosaico. Ci siamo persino concessi una sosta pranzo sulla Riva degli Schiavoni con un sole che quasi quasi scottava… per la prima volta abbiamo usati gli occhiali da sole !

Una completato il tour turistico veneziano e soddisfatte le richieste informative e visive dei nostri amici, solcato il nuovo ponte di Calatrava siamo rientrati alla base. Per cena non ci siamo fatti scappare l’occasione di cucinare degli ottimi bucatini… prima però siamo passati al supermercato dove i nostri amici sono rimasti colpiti dall’elevato numero di tipi di pasta disponibili. Per loro è difficile comprendere la differenza tra pennette rigate e mezze penne o tra bucatini, spaghetti-tini o bavette, per gli svedesi spesso c’è un unico nome: pasta.
Così in serata tra un bicchiere di Tocai friulano ed una grappa li abbiamo istruiti nel perfetto metodo di cottura e nel corretto utilizzo della forchetta per “avvolgere” i bucatini e scacciare le “pessime” abitudini di spezzare la “pasta lunga” per farla entrare nella pentola o peggio ancora utilizzare il coltello per tagliare gli spaghetti sul piatto. Il resto della serata, grazie anche alla compagnia di due amici italiani vicini di casa, abbiamo riso a crepapelle, grazie al confronto dei modi di dire, delle abitudini, dei comportamenti di italiani e svedesi.
E così abbiamo scoperto delle cose divertentissime come il modo di dire che si usa in Svezia quando, magari dopo una festa si beve e beve fino a star male tanto da doversi trasferire in bagno… bene, loro dicono: “Ieri sera ho guidato il buss di Gustavsberg”. A primo acchito è incomprensibile ma poi quando scopri che i sanitari in Svezia invece di essere firmati “Dolomite” sono firmati “Gustavsberg” e così l’azione di abbracciare il water può è essere facilmente connessa con il guidare il bus di Gustavsberg ! Qualcun altro però preferisce usare un altro: “Ho usato il grande telefono bianco”…

3 commenti:

  1. Auguri di Buona Pasqua a tutti voi dalla provincia di torino!!!

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  2. divertente la storia del modo di dire di quando si è "leggermente" ciucchi e si deve correre in bagno.

    Spero vi siate goduti le feste.
    ad occhio mi pare di si :)

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