In questi sgoccioli di vacanze italiane stiamo cercando di ottimizzare tempi e visite. Ieri pomeriggio c’è stato però anche un attimo di malinconia quando alle ore 15:09 abbandonavo, seppure in buone mani, la Brontomacchina. Il destino ha voluto che l’acquirente italiano si sia dileguato all’ultimo momento dopo mesi di trattative ed un accordo quasi ultimato su prezzo e condizioni, cosa che mi ha fatto incavolare e non poco... fortunatamente un amico, proprietario di un’officina e vecchio compagno d’avventure in fuoristrada, nonché colui che per primo mi ha introdotto al mondo dell’offroad, mi ha offerto la possibilità di tenere la Brontomacchina nella sua officina in attesa che qualche cliente si faccia vivo o in attesa di trasformare l’amata macchina, in base ad un suo progetto, in un veicolo elettrico. Sarebbe una prestigiosa seconda vita per la nostra compagna di mille viaggi ed avventure !!
In serata poi è venuta l’ora di re-incontrare una famigliola della provincia di Vicenza che prima di Natale ci aveva fatto visita a Norrköping. La cena, splendidamente preparata da Suzana e Carlo, è stata una bella occasione per fare il punto sul loro progetto di emigrazione in Svezia (corso di svedese a Venezia e scambio casa con famiglia svedese previsto per quest’estate) che piano piano viene portato avanti e sul nostro primo anno in Scandinavia.
In serata poi è venuta l’ora di re-incontrare una famigliola della provincia di Vicenza che prima di Natale ci aveva fatto visita a Norrköping. La cena, splendidamente preparata da Suzana e Carlo, è stata una bella occasione per fare il punto sul loro progetto di emigrazione in Svezia (corso di svedese a Venezia e scambio casa con famiglia svedese previsto per quest’estate) che piano piano viene portato avanti e sul nostro primo anno in Scandinavia.
Così abbiamo avuto modo di confrontare le motivazioni che sono state alla base della nostra partenza e quelle che invece rappresentano le loro. Nonostante la nostra situazione lavorativa alla vigilia della partenza fosse completamente diversa dalla loro (Silvia non aveva un lavoro…) quello che ci accomuna è il fatto di non condividere più il sistema-Italia. Così è ovvio che qualche frase o parola che compare in queste pagine può contenere un po’ di malinconia verso il nostro Paese d’origine ma è bene precisare che le cose che ci mancano sono quelle che fortunatamente non possono essere rovinate dal malcostume della gente, dalla corruzione e dal marcio: cibo, clima e arte … tre cose magnifiche che pochi altri al mondo possono vantare, e che però non sono gli ingredienti indispensabili per costruire in modo “sano” una vita per noi e per i nostri futuri figli.
Grazie a voi.
RispondiEliminaMi sono perso un passaggio.
RispondiEliminala brontomacchina non era diventata Svedese?
per la guida invernale non vi farebbe comodo una macchina come quella?
curiosità a parte, il distacco dalla macchina è un trauma.
è un fatto romantico, una cosa inspiegabile che ti capita pure con un utilitaria scassata.
nell'epoca dell'usa e getta pochi capiranno questo attaccamento :)
Si vede che il destino della brontomacchina é quello di diventare un'auto di nuova generazione, non male :D
RispondiEliminaPer quanto riguarda voi due potrebbe essere una sistemazione definitiva in Svezia ma non farei tanto conto sui futuri figli...date uno sguardo a questo blog: http://australiatoitaly.blogspot.com/search/label/italy ed in particolare leggete i testi intitolati "My move to Italy".
RispondiEliminaA me come lettore è un sollievo leggere i motivi che allontanano voi dall' Italia e quelli che invece fanno tornare in patria figli di emigrati italiani.
Leggere testimonianze e scelte così diverse mi fa capire che ognuno infine cerca la propria felicità. Auguro a voi di trovarla in Svezia.
Giorgio - Vicenza
"le cose che ci mancano sono quelle che fortunatamente non possono essere rovinate dal malcostume della gente, dalla corruzione e dal marcio: cibo, clima e arte !"
RispondiEliminaNon sono proprio d'accordo su questo:purtroppo anche cibo,clima e arte sono notevolmente peggiorati per colpa del malcostume italiano!!
ricordi d'infanzia e di famiglia allora :)
RispondiEliminahttp://www.agi.it/indiscreto/notizie/svezia-imbarazzo-a-corteil-principe-innamorato-di-una-pornostar
RispondiElimina....tutto il mondo è paese.....
Il clima e' di molto peggiorato, e per quanto mi riguarda, incide sulla qualita' della vita..
RispondiEliminaLe estati italiane ormai hanno temperature da nord africa!
@ Giorgio: ho dato un´occhiata al blog dell´australiana emigrata in Calabria. Hai proprio ragione, ognuno cerca la sua felicitá, e quello che va bene per uno per altri non funziona. Io una cugina della mia etá di genitori italiani emigrati in Australia negli anni ´60, che qualche anno fa é emigrata in Italia (e pure si é trovata il marito italiano) ma dopo qualche anno hanno fatto tutti e due le valigie e se ne sono tornati a Melbourne !
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