Primavera bloccata... e ieri sera per la prima volta nel 2010 ho sentito anche dei tuoni, il primo temporale della stagione. Tuoni timidi, quasi in punta di piedi per non disturbare; come sono lontani i ricordi di quei pomeriggi o serate in cui il cielo si faceva nero pece, la luce dei fulmini illuminava a giorno e il tuono dei fulmini ti faceva saltare sulla sedia. Per me abituato a correre dietro ai tornado negli States ed amante dei temporali, l'assenza di fenomeni meteorologici violenti da queste parti potrebbe a lungo andare 'annoiarmi', ma si sa che i cambiamenti nella vita bisogna accettarli sempre e possibilmente cercare di trarre il meglio da questi, conservando gelosamente i ricordi di quello che di bello si è fatto. Io dico sempre che non si chiude una porta senza che un'altra si apra...
L'Europa è bloccata da una configurazione meteorologica definita ad omega (due zone di alta pressione una sull'Atlantico e l'altra sulla Russia ed una 'saccatura' o bassa pressione in mezzo), una di quelle configurazioni che purtroppo necessitano di un certo periodo per sbloccarsi. In Italia al nord le temperature sono quasi a livello di quelle svedesi e non si contano quasi più i giorni di pioggia bensì le settimane. Anche quassù piove ma sono pur sempre piccole innaffiate che cadono dal cielo e nulla in confronto ai temporali nostrani come quello che ieri pomeriggio ha colpito la città che nemmeno un anno fa ho lasciato per salire quassù al nord.
Un temporale ha scaricato a Padova nel giro di poco tempo una sessantina di millimetri di pioggia e la città è andata in tilt proprio nel momento di maggior traffico pomeridiano. Leggere l'articolo sul giornale di stamattina mi ha messo un avvilimento dentro... per non parlare poi della vicenda giudiziaria che in questi giorni ha coinvolto i vertici dell'agenzia regionale dove ho lavorato fin dalla sua fondazione... è una strana sensazione quella che provo ma è come se mi sentissi lontano, lontano... e tutto mi arriva alle orecchie come ovattato, non mi arrabbio più per questo o per quello, non mi incavolo più se leggo della cementificazione o dei tombini che non vengono puliti... mi rattristico e basta.
Beh, dai, in fondo avvilirsi e arrabbiarsi non sempre porta a qualcosa di buono. Continuate a raccontare e a mettere a disposizione di chi legge la vostra esperienza, questo sì che serve: a capire di più come vanno le cose e quali sono alcune delle possibili alternative, e ad offrire nuove idee e prospettive.
RispondiEliminaanch'io ho smesso di arrabbiarmi. Mi rattristisco e basta. Il problema è che io vivo qui.
RispondiEliminaIn pratica qui si rischia la depressione. Non solo quella atmosferica.
Ciao Gabriele, il fatto che tu non ti arrabbi più, una volta cmq presa la decisione forte di lasciare l'Italia, è comprensibile. Altrimenti che senso avrebbe avuto affrontare l'incertezza, i disagi, l'ignoto, se poi non avessi almeno il vantaggio di esserti tirato fuori da situazioni scomode? Piuttosto temo che il problema grande di questo paese risieda proprio nell'evidenza che neppure noi che ci viviamo riusciamo più a trovare la forza per indignarci. Ecco cosa ci manca... una sana, dura, pura indignazione! Tanti in bocca al lupo sempre...
RispondiEliminaSe c'è una cosa che fa veramente arrabbiare è leggere i commenti di persone più giovani di me (vado per i 51) che sono tristi per quello che la nostra nazione è, di quello che potrebbe essere, di quello che sta perdendo, un lento dissanguamento delle giovani forze... e anche io, che giovane non sono più, ho deciso che contribuirò a questo dissanguamento. Un saluto.
RispondiEliminaCiao Gabriele,
RispondiEliminaparli dell'Arpav quando dici delle vicende giudiziarie? Io sono fortemente ecologista e sentire parlare di queste vicende mi rattrista incredibilmente, soprattutto quando chi deve controllare diventa l'artefice di errori ambientali imperdonabili (ma si sa che con i soldi si compra tutto in Italia). Io sono di Bologna ma ho avuto contatti con Arpav per uno studio GIS che sto facendo sulla Prov di Verona, e si sono dimostrate essere assolutamente cordiali e disponibili in tutto. A proposito io vorrei trasferirmi in Svezia con famiglia nel giro di tre anni, li dove lavori cercano Analisti GIS che tu sappia? A presto. Stefano
Benvenuto nella fase 2 : )
RispondiEliminaMah...
RispondiEliminaDirei che c' è poco da avvilirsi.
C' è da prendere atto che questa città meravigliosa in cui abbiamo fatto l' Università in altri anni.
(Ho 44 anni ed ho fatto Ingegneria a Padova) è morta.
Semplicemente non esiste piu'.
E' stata stuprata,razziata,drogata
da politici che sono, alla fine,la rappresentazione di chi sono i Veneti.
Lo dico da veneto (minuscolo).
A proposito di Drago, sapevi che come famiglia, possiedono molti terreni nella zona di Arqua' ?
Sapevi che hanno lottizzato quasi interamente loro la Zona Industriale di Monselice negli anni '90?
Pensi che veramente la politica a Padova e nel veneto sia immune dalla gestione mafiosa del Sud?
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Quando ho letto la vostra storia mi sono commosso.Ho versato 2 lacrime veramente. E sono felice per Voi,che appartenete forse alla parte migliore di chi è vissuto in queste zone.
Ma francamente questi luoghi non ci meritano.
Anch' io sto preparando la mia fuga.Questo posto,questa gente,questo (P)paese mi ha fatto troppo male.
Neanche la secessione lo puo' salvare.
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Un augurio sentito per Voi.
Che la vita Vi riservi il meglio