E così dopo uno scambio di alcune mail in cui noi abbiamo raccontato la nostra esperienza ecco che una mattina un amico ci manda un sms comunicandomi l'avvenuta pubblicazione.
Ecco quindi l'articolo dal titolo un po' "avventuroso" e che in fin dei conti rispecchia la nostra vita sempre alla ricerca di nuove emozioni: "Inseguendo i tornado... diventa medico in Svezia". Un grazie particolare all'autore Antonio Di Lorenzo.
Che dire? Bellissimo l'articolo (purtroppo sia così corto), la vostra foto pure...grazie al cielo ci sono italiani come voi che all'estero ci rappresentano più che degnamente! Ancora un in bocca al lupo per tutti i progetti futuri...
RispondiEliminaBell'articolo!
RispondiEliminaLa vostra storia la conoscevo, ma ogni volta che la rileggo mi emoziona!
un saluto.
Marco
ho letto l' articolo ma in tutta sincerità trovo che il giornalista non abbia messo bene in risalto la storia. c'era qualcosa che non andava..
RispondiEliminaBello! Ma ha ragione "Anonimo" la vostra storia è ancora più bella di quello che si capisce dall'articolo!
RispondiEliminaUna cosa che mi chiedo e' come mai avete scelto la Svezia piuttosto che un paese di lingua inglese per esempio? Cosa pensavate che la Svezia poteva offrirvi di piu'?
RispondiElimina@ Marilena: abbiamo scartato gli USA perché per me sarebbe stato impossibile lavorare (problemi di riconoscimento dell´abilitazione professionale e della specializzazione); Irlanda e Gran Bretagna perché economicamente parlando non avevamo granché da guadagnare fatti i dovuti conti; SudAfrica e Australia per la distanza geografica.
RispondiEliminacome sempre....VAMOS!
RispondiEliminaHo letto l'articolo e così ho trovato il vostro sito...
RispondiEliminaSu qualsiasi sito che pubblica storie di emigrati, prima o poi ci siete voi che lasciate la vostra testimonianza. (repubblica per ultima, oggi).
RispondiEliminami chiedo: ma sono loro che vi contattano o voi che vi proponete? Per esempio, su radio 24 vi hanno chiamato loro?
@rafeli: ci ha contattato Radio 24 come anche il Giornale di Vicenza nell'ultima occasione. Sulla Repubblica di oggi tutti sono liberi di raccontare la loro storia e la nostra testimonianza è solo una delle moltissime decine di quelle che ci sono...
RispondiEliminaUna mia amica mi ha segnalato il vostro blog dicendo che vi ha letto su Repubblica, per l'appunto :D
RispondiElimina"magari già lo conosci ma te lo segnalo".
non che voi abbiate aperto questo spazio per stare sotto i riflettori, però è una piccola soddisfazione.
infondo potevate vivere la vostra esperienza senza condividerla con tutti quelli che vi seguono qui ed invece siete stati molto altruisti.
complimenti :)