lunedì 14 giugno 2010

Impressioni "mondiali"

I "mondiali" di calcio, o come viene chiamata da queste parti con una parola che mette alla prova la propria pronuncia, la "Världmästerskap" (la Coppa del Mondo) è iniziata. La Svezia si sa non si è garantita l'accesso all'evento finale in Sud Africa, a favore dei "cugini" danesi che invece si erano qualificati in compagnia del Portogallo.
In ufficio ho trovato un collega che è appassionato di calcio così al mattino scambiamo due battute sulle partite della serata precedente o durante la stagione normale mi comunica le sue sensazioni sulla prossima partita del Norrköping che per il momento è primo in classifica in Superettan, la serie B svedese.
Per i mondiali alla tv trasmettono tutte le partite in diretta e così oltre che godermi lo spettacolo calcistico è anche un modo per imparare nuovi termini svedesi legati al calcio. I ruoli adesso non hanno più segreti per me, målvakt, försvarare, mittfältare, anfallare... e partita dopo partita riesco a seguire sempre di più i commenti dei telecronisti.
Ma è proprio sulla trasmissione in studio che voglio fare una breve riflessione. La prima differenza che balza subito agli occhi, e che ho riscontrato anche in altre trasmissioni, è che spesso i conduttori e gli ospiti non giacciono "stravaccati" in poltrone più o meno soffici, ma giacciono in piedi attorno ad un tavolo multimediale.

La seconda differenza è data dalla presenza dell'ospite di sesso femminile che prima di tutto è competente in materia ed esprime commenti e pareri al pari dei maschietti ma soprattutto è evidente che non si trova lì solo per mostrare le tette. Anzi l'abbigliamento è del tutto normale. I commentatori maschi sono abbastanza giovani e quasi sempre si presentano in giacca, e quasi mai indossano la cravatta...

15 commenti:

  1. Niente tette in TV parlando di calcio? Ma in che razza di paese siete capitati?

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  2. Beh, mi sembra che la foto che hai scelto non illustri tanto bene quello che hai scritto... :)

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  3. In effetti è quel che avevo notato seguendo in Svezia le fasi finali della Coppa Campioni di quest'anno.
    un saluto.
    Marco

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  4. La foto voleva mostrare la tipica giornalista italica, nevvero? Solitamente nella TV svedese si vedono facce gioiosamente NORMALI, mentre questa in foto non mi pare proprio nè me, nè la mia mamma, nè la mia vicina di casa, nè la mia collega, nè la mia commercialista. Anche se c'è da dire che per strada e non solo si incontrano sempre più spesso dei cloni delle facce e dei corpi che si vedono in TV (o meglio, io li chiamo non-facce, perchè inespressive, e non-corpi, perchè hanno perso le loro forme naturali). Inquietante :(

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  5. @ Kata: la foto é di una "presentatrice" italiana...

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  6. qui le more hanno la ricrescita bionda!

    anonimo

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  7. Le tette in TV sono li apposta per i frustrati cattolici italiani che fingono di essere casti!

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  8. Ah è vero... non avevo notato la sigla della Rai in alto a destra! Scusate! :)
    In effetti, da questo punto di vista la tv italiana purtroppo è davvero ridicola. E maschilista. Mi sono sempre chiesta che c'entravano le veline in un programma di quiz o di sport... mah...

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  9. Mi sono trasferita in Svezia per lavoro da appena 5 giorni e i mondiali stanno salvando le mie serate! Dal momento che non conosco quasi nessuno seguo ogni sera le partite...peccato però che io il commento audio ancora non lo capisca. Ancora.
    Cristina

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  10. Con le trombette non lo capiscono neanche gli svedesi!

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  11. Che stereotipi! La giornalista nella foto è molto brava e competente e se ha qualcosa da mostrare non è perchè la costringono,ok? Basta con questi luoghi comuni: i costumi dei due paesi sono diversi, lo so benissimo, ma non demonizzare e banalizzare. Grazie.

    Roxette

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  12. Ma per favore, stereotipi! Una donna bellissima può essere molto intelligente e brava, qui non si parla di bellezza ma di OMOLOGAZIONE A UN MODELLO che è quello imperante: donna in tv = faccia e corpo riaggiustati in base ai canoni televisivi, abiti succinti del tipo "fuori tutto", riduzione a bersaglio di allusioni e battutine quando va bene, di battutacce da caserma quando va male. Certo ci sono le eccezioni ma la tendenza è quella, se non la si vuol riconoscere non ci si lamenti poi del fatto che siamo un paese culturalmente arretrato in cui si offende la dignità delle donne (e non solo).

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  13. Io sono contro qualsiasi violenza sulle donne. Non voglio generalizzare e banalizzare, tutto qui. Io stavo parlando di una specifica situazione e sono cosciente delle differenzde tra le due culture (come ho già detto). Il tuo "se non la si vuol riconoscere non ci si lamenti poi del fatto che siamo un paese culturalmente arretrato" è fuori luogo. Non mi conosci, quindi, per favore, non offendere. Per quello che riguarda l'offesa, invece, alla dignità ti consiglio di informarti meglio (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/03_Marzo/31/violenza.shtml). Ciao

    Roxette

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  14. Si parlava dell'immagine della donna in tv. Anch'io posso premettere che sono contro ogni forma di violenza e che sono contraria a banalità e generalizzazioni.
    Però dico anche che generalizzare è inevitabile, quando il modello che ti propongono è tendenzialmente unico.
    Io mi sento intimamente offesa da quello che vedo, perchè nell'estetica televisiva trovo si manifesti un forte sentimento di disprezzo verso le donne. Che poi si riscontra in tante piccole e grandi umiliazioni che le donne quotidianamente subiscono.
    Per quanto riguarda l'articolo (che tra l'altro ti ringrazio di aver postato), prima di questo ne sono stati pubblicati già molti altri in cui si denuncia il lato oscuro della società svedese (e non solo svedese, purtroppo). Del resto i romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto milioni e milioni di copie, toccano proprio questa questione. Fortunatamente non solo in Svezia escono articoli libri, inchieste, ricerche, che invitano a rompere il silenzio. Io voglio seguire questo invito, per questo ogni volta che si parla di donne non mi va di stare buona e zitta, né di fare passare la cosa come una questione di 'diversi costumi'. L'offesa alla dignità dell'individuo non trova giustificazione, secondo me, in nessun costume.
    M.

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  15. Ma lo volete capire che fuori dall'Italia, in occidente, le donne sono considerate "normali", sono persone come le altre, come i maschi, fanno gli stessi lavori, sono pagate uguali, hanno le tette e il sedere ( ci mancherebbe) ma non lo usano per publicizzare una macchina o una marca di scarpe da tennis. Sveglia bambine!!!! Guardate fuori dalla finestra del vostro mondo fatto di junk-tv e silicone: il mondo aspetta voi e il vostro cervello.Non solo il vostro corpo.

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