Qualche giorno fa abbiamo letto su un quotidiano una notizia che ci ha fatto capire che avevamo fatto la cosa giusta con la casa. Ma andiamo con ordine. Tutti sapete che verso la fine dell'anno scorso avevamo iniziato a guardarci intorno in relazione all'argomento casa ed avevamo anche provato a cercare informazioni in relazione ai terreni disponibili in città. Ci sono in pratica due possibilità.
La prima opzione quando si desidera acquistare una casa è quella di comprarla usata, mentre la seconda è quella di costruirla nuova. Ma per costruire una casa occorre conoscere le aree dove sono disponibili dei terreni edificabili e le zone dove il piano-regolatore della città prevede nel futuro le nuove lottizzazioni.
Cercando nel sito web del comune di Norrköping eravamo giunti a scoprire due cose importanti. Primo: le lottizzazioni in città si contano sulla punta di un paio di dita mentre sono più numerose nei paesi vicini alla città ma che ricadono comunque all'interno dei confini comunali. Secondo: l'esistenza della "coda".
La coda, o come si chiama qui tomtkö, consiste nel fatto che se qualcuno vuole edificare su un terreno di proprietà del comune deve mettersi in fila ed attendere il proprio turno.
Fatti due conti, vista la disponibilità di terreni e valutata la lunghezza della cosa che a fine 2010 ammontava a circa 700 persone, avevamo a suo tempo deciso di abbandonare questa via. Come sapete poi girovagando per la città alla ricerca della "casa perfetta" ci siamo imbattuti in una nuova lottizzazione non di proprietà del comune bensì di un'impresa di costruzione che vendeva direttamente e dalla quale alla fine abbiamo acquistato il nostro terreno.
Così l'altro giorno quando abbiamo visto sul giornale che la coda adesso è arrivata a più di 800 persone con una consegna di nuovi terreni che ammonta ad una manciata di unità per quest'anno, ci siamo fregati le mani contenti di aver fatto la scelta più giusta.
Questa cosa della coda è qualcosa di molto particolare... quando i terreni diventano disponibili il comune chiama i primi in lista che hanno a disposizione qualche giorno per rispondere si o no e poi si scorre la lista.
Nel frattempo il nostro terreno ha iniziato ad essere lavorato. O meglio è stato spianato. Lo scorso weekend in occasione di una visita-pellegrinaggio al terreno abbiamo avuto anche il piacere di conoscere i nostri futuri vicini. Mentre eravamo lì che contemplavamo il quartierino e provavamo a prendere le misure ad occhio di dove sarebbe posizionata la casa sul terreno, si è fatta avanti una signora abbronzata dalla casa adiacente che subito è stata poi seguita dal marito: una coppia svedese che ha lavorato per quasi 15 anni in Lussemburgo e che ora è ritornata a vivere in Svezia con al seguito due bambini piccoli. Una coppia gentilissima che conosce anche qualche parola di italiano e che ci ha già invitato a prendere un caffè da loro e a vedere la loro casa. Ulteriore dimostrazione del calore e dell'accoglienza di questi svedesi...
silvia nella foto sembri elettrificata !
RispondiEliminama avete aperto un mutuo ? e se si a che tasso e per quanti anni ? tanto per fare paragoni
RispondiEliminaDai che bella avventura farsi costruire casa :D Un giorno mi devo divertire pure io, sará che guardo troppo spesso "grand design" in TV!
RispondiEliminaE' da un po' di tempo che seguo il Vostro blog, e sono incuriosita dagli aspetti piacevoli e nuovi di questo popolo.
RispondiEliminaCerto che a seguirvi, dopo un pò nasce un pò di fastidio, non nel sentire il Vostro entusiasmo, che fa sempre piacere, ma nel sentire che le Vostre scelte sono sempre quelle giuste... che non sbagliate mai... che ogni cosa che toccate è perfetta.
Ma mi chiedo, non sarà che cercate di convincervi da soli?
Alla fine quella che vorreste far credere gioia, genera un certo disturbo.
@Anonimo: leggere da un po' un blog non significa affatto conoscere le persone che lo scrivono. E si vede proprio che non ci conosci affatto. Noi siamo due persone molto positive, cerchiamo di vedere nella vita sempre il bicchiere mezzo pieno, ma non per auto-convincerci di alcunché, bensì perché è semplicemente molto più facile risolvere i problemi con un atteggiamento positivo. E ti garantisco che di problemi ne abbiamo avuto soprattutto all'inizio (come è stato anche raccontato... ma si vede che hai letto solo gli ultimi post...).
RispondiEliminaE' ovvio che poi dopo aver passato dieci mesi a casa ad aspettare un lavoro o magari non capire un'acca per mesi di quello che la gente ti dice per strada, quando arrivano le soddisfazioni non puoi che gioirne.
Comunque ti consiglio di passare un po' di tempo in Svezia così puoi renderti conto che spesso quello che raccontiamo non è poi così lontano dalla realtà.
Anche per gli appartamenti in affitto solitamente c'è da fare la kö (la fanno anche gli studenti - non quelli stranieri per ovvi motivi, quelli hanno dei posti 'dedicati'); in alcune città la coda è lunghissimissima! Questo tipo di mercato non viene lasciato in mano ai privati, e neanche si permette di costruire a sproposito. In TV ho visto a volte pubblicità che invitavano a trasferirsi in cittadine periferiche, dove c'è possibilità di avere casa in tempi molto brevi e a prezzi migliori, e in effetti un mio amico che era in coda a Uppsala da 4 anni mi diceva che sua sorella a Sundsvall aveva trovato un appartamento adatto alle sue esigenze in un giorno solo %) lui era un po' scornato!
RispondiEliminafelice molto felice per voi ! ! !
RispondiEliminabenvenuti, anche se da un pò nel club "la mia casa me la faccio io", e aspettatevi, anche se la vostra casa avete dovuto sceglierla su disegni già prestabiliti, altre gioie elettrizzanti: una volta posate le fondamenta sembrerà enorme la casa, una volta saliti i muri sembrerà piccola, un'altra volta eventualmente pitturati i muri ritornerà grande e infine una volta arredata ritornerà ad essere piccola-meno spaziosa ! ! ! comunque riuscire a far da sè (non in lato fisico di costruirsela con le proprie mani)la propria casa è impareggiabile mentre si crea ed soprattutto dopo !!! scusate la solita prolissità...
Vamos! Io avrei fatto una guidatina simbolica sulla ruspa...magari in Svezia te lo lasciano fare...
RispondiEliminaBella mossa, ragazzi!!! Complimenti!!! E se mi permettete, avrei 2 righe per l'anonimo di prima:
RispondiEliminala storia di Gabriele e Silvia non è altro che la prova eloquente di ciò che vuol dire avere uno scopo preciso nella vita e del fatto che la FORTUNA si tiene alla larga dai pessimisti. Certo che ci vuole coraggio e mente lucida e rimboccarsi le maniche, perchè come si dice in Romania: Dio ti da, ma non ti mette anche nella tasca!!! Spero che avete afferatto il senso. E poi, il fatto di vivere in un paese governato in un modo +onesto, +trasparente(ovvio), +lagom, ti semplifica di molto la vita, la scelta delle decisioni, il cammino verso la tua meta, senza dover sempre guardarti dietro le spalle.Ok, ho finito per ora, grazie!!!
Avete sicuramente fatto la giusta scelta. Mi chiedo soltanto pero' quale siano i vantaggi di comprare i terreni che appartengono al comune. Se ci sono 800 persone in lista, ci deve essere un motivo.
RispondiElimina@Marilena: i terreni del comune a mio avviso dovrebbero costare leggermente di meno. Non ho idea di quanto possa costare al metro quadro un terreno edificabile in Italia in città ma qui costa meno di 100 euro al metro quadro...
RispondiEliminaè ovvio che agli ex colleghi ex amici di scuola conoscenti cugini e parenti devono far vedere che tutto va alla meraviglia. altrimenti sarebbe come pubblicare sul web un fallimento. diciamo che raccontano solo il bicchiere "mezzo pieno" , ma noi sappiamo che c'è anche la parte vuota come ce l'han tutti.
RispondiElimina@ Anonimo: fortunatamente non abbiamo bisogno del blog per far vedere a chi ci è caro che qui le cose ci vanno bene. I nostri genitori, sorella+moroso, cugini vari, ex colleghi, e una buona fetta degli amici che frequentavamo in Italia prima di partire sono venuti di persona a vedere come stiamo qui e a toccare con mano la nostra nuova vita svedese. Molti hanno fatto anche il bis/tris da quanto gli è piaciuto e lascio la parola a loro (se vorranno commentare) riguardo al cambiamento che abbiamo vissuto. Come dicevamo nel post precedente, abbiamo avuto anche visite inaspettate da parte di persone che non conoscevamo da prima e che ci hanno contattato proprio attraverso il blog. Anche loro sono liberi di commentare e di dirci la loro opinione sulla vita che facciamo qui.
RispondiEliminaSul fatto che i problemi ci siano ovunque sono ovviamente d'accordo: per chi se lo ricorda, ne abbiamo parlato in alcuni dei nostri post senza considerarlo affatto un fallimento.
Come abbiamo giá ribadito altre volte accettiamo tutti i commenti che siano in qualche modo costruttivi (anche se critici). Tuttavia desidero sottolineare che questo blog é la nostra casa virtuale. Chi lascia commenti é come se entrasse in casa nostra ed é buona norma quindi che abbia una buona educazione nel farlo. Nascondersi dietro un anonimato e poi dimenticarsi questa regola base non é un comportamento ben visto in casa nostra.
RispondiEliminadai Anonimo continua così sei il tipico italiano rompiscatole che non si trova in Svezia! (per fortuna!)
RispondiEliminaSilvia e Gabriele, continuate così. Leggervi è un piacere e anche se non vi conosco di persona si capisce che siete in gamba. Il bicchiere è sempre mezzo pieno per chi vive in maniera entusiasta e coraggiosa.
RispondiEliminapremetto la mia ignoranza in fatto di gestione di blog...ma non sarebbe tecnicamente fattibile un'approvazione degli autori su ciò che è scritto dai commentatori? avete valutato tra di voi i pro e i contro di questa eventualità? ok libertà di parola ma certi atteggiamenti alla lunga un certo fastidio lo lasciano!
RispondiElimina@sdonatelli77: da qualche giorno infatti abbiamo attivato la moderazione dei commenti sul blog, moderazione che cercheremo comunque di non usare mai se non sui commenti fuori tema.
RispondiEliminaInvece, come sempre, pubblicheremo anche le voci fuori dal coro che sono sempre spunto di riflessione e discussione.
Vorrei lasciare un messaggio a chi a scritto commenti negativi e "provocatori" su questo e precedenti post. Posso dire di conoscere abbastanza bene Silvia e Gabriele, visto che Silvia e io siamo colleghe da 6 anni, prima in Italia e ora qui in Svezia. Allo stesso tempo conosco bene la situazione lavorativa e di vita che hanno vissuto in Italia prima di trasferirsi perchè ci siamo passati anche mio marito e io.
RispondiEliminaSilvia e Gabriele raccontano il "bicchiere mezzo pieno", è innegabile. Chiaramente ci sono anche le cose negative.
Però per la mia esperienza queste sono ESATTAMENTE le stesse che si incontravano in Italia. Al lavoro è dura a volte, è stata durissima soprattutto all'inizio adattarsi ad un nuovo sistema e una nuova lingua. Però Silvia non scrive "stamattina sono smontata dal turno di notte in Pronto Soccorso e sono distrutta" perchè non è una novità, anche i turni italiani erano massacranti e per di più malpagati. E così via per molte altre situazioni.
Conoscendoli bene posso dire che gli autori di questo blog hanno affrontato con grande ottimismo ed energia le molte difficoltà che chi si propone di trasferirsi all'estero incontra, consapevoli che il proprio futuro ce lo si crea da soli e con le proprie forze, e ora sono VERAMENTE soddisfatti della loro scelta e godono di una qualità di vita prima inimmaginabile.
PS io non metterei il clima nel "bicchiere mezzo vuoto". Quest'inverno è stato il più freddo e nevoso da 20 anni ma non ci siamo trovati affatto male... in confronto agli inverni umidi della pianura padana, ma ovviamente è questione di gusti!
Penso che il problema per "'anonimo" o "gli anonimi" sia accettare che si possano realizzare i propri sogni e scegliere di vivere una vita migliore. Silvia e Gabriele rappresentano un modello per molti di noi che hanno intrapreso questo viaggio in questa splendida nazione. Il loro bicchiere mezzo pieno è quello con cui vorremmo trovarci a brindare.
RispondiEliminaCiao Gabriele, Silvia, quando sento parlare di Piano regolatore, di Urbanizzazione, beh, mi lascio travolgere,vuoi perchè sono, come già detto un Tecnico Comunalem per giunta laureato in Urbanistica a Milano.
RispondiEliminaAllora volo "utopicamente" piacerebbe confontarmi con i tecnici del Comune, verificare come "interpretano" le trasformazioni urbanistiche rispetto alle notre "pedanterie" Italiane...
Purtroppo però, ecco subito le difficoltà, la carenza di conosceza della lingua, la famiglia .. non si può avere tutto nella vita.
Una cortesia, non è che si possono trovare CD di corsi Italiano - Svedese.. almeno posso applicarmi nel mio picoclo.
Grazie ancora per le immagini della lottizzazione.
Asperti Giorgio (BG)
@ Giorgio: guarda su www.swedenbookshop.se, ci sono alcuni corsi e grammatiche (alcuni con CD), spediscono anche in Italia
RispondiEliminaBravi ad organizzarvi in Svezia poichè il paese merita di viverci, ho un'amore infinito per la Svezia per il modo di vivere, per la natura che ti circonda ed in pochi minuti ci se dentro fino al collo, per l'organizzazione della vita svedese e tante altre cose! Però la cosa che non condivido con gli svedesi, e si può notarlo anche dalle foto, e la creatività nelle case, nei colori: SONO TUTTE SIMILI O ADDIRITTURA UGUALI E DI COLORE SPENTO!!!Ma dico io nei momenti bui e grigi dell'autunno ed inverno svedese che sono piuttosto lunghi non sarebbe più bello vedere delle case più colorate da ravvivare la vista?
RispondiEliminaCiao e continuate così e soprattutto da lì!!!