Il grado di urgenza di un problema di salute è un fattore che gioca un ruolo importante nell'accesso appropriato ai servizi sanitari. Quando è in gioco "la propria pelle" molti disturbi possono venire percepiti erroneamente come urgenti e bisognosi di cure indifferibili, portando ad un accesso inappropriato alle risorse sanitarie, che sono per forza di cose limitate. Il "qui e subito" è un problema comune sia alla Svezia che all'Italia, affrontato in modo diverso nei due Paesi.
In Svezia si punta da tempo sull'informazione del paziente: quali sono i problemi effettivamente meritevoli di cure urgenti nel senso stretto del termine, e quali invece sono problemi da medicina di base ? Quali possono essere visti dalla guardia medica, e quali possono aspettare fino al giorno successivo ? Che cosa si può fare "da soli" quando si ha un problema di salute ?
Il pronto soccorso in Svezia è tenuto ad accettare tutti i pazienti che vi si presentano, ma al triage i casi "inappropriati" possono essere invitati a rivolgersi al posto più adeguato (con risultati alterni, a seconda della capacità di persuasione del personale o dell'ostinazione del paziente).
Per accedere ai servizi medici di base in orario lavorativo (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17) è necessario fissare un appuntamento per telefono, oppure in certi casi è sufficente presentarsi alla porta ("drop-in", presente solo in certi ambulatori con distribuzione disomogenea, e disponibile solo per patologie banali come tonsilliti e otiti - che non richiedono più di 15 minuti a paziente).
Cosa succede invece di notte ? In Italia la guardia medica ha un numero a cui il singolo cittadino può chiamare a qualsiasi ora durante l'orario di servizio, e a cui risponde direttamente il medico responsabile. Le richieste variano molto (appropriate, inappropriate, scherzi telefonici, persone che hanno solo bisogno di parlare con qualcuno...) e il lavoro della guardia medica non dev'essere particolarmente divertente, se a questo si aggiungono anche le visite domiciliari notturne.
In Svezia, per problemi che non sono di competenza del pronto soccorso (leggi: tutto quello che non implica immediato pericolo di vita o invalidità, oppure sofferenza estrema e acuta), esiste un numero centralizzato nazionale (1177) aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a cui rispondono infermieri specializzati. La funzione di questo numero è principalmente informativa: si occupa di consigliare il cittadino sui provvendimenti più adeguati per un determinato problema medico. Ovvero: quello che si può fare da soli (essendo banale e semplice) a domicilio; se e quando si deve richiedere la consulenza di un medico; che tipo di livello sanitario è il più indicato per il problema in questione (medicina di base/guardia medica o pronto soccorso). In orario di apertura della guardia medica, il 1177 si occupa anche della prenotazione degli appuntamenti, dove il medico si limita a visitare i pazienti che arrivano e non impiega il proprio tempo in consultazioni telefoniche.
Chi non volesse telefonare all'1177 e preferisse documentarsi su internet avendone il tempo, ha invece a disposizione un bel sito - http://www.1177.se/ - dove le stesse informazioni sono spiegate con linguaggio "comune" e illustrazioni chiarificatrici.
Per i meno tecnologici esiste anche una pubblicazione cartacea orrispondente - disponibile gratuitamente in ospedale e in tutti gli ambulatori - chiamata "Guida per curarsi in autonomia". Avendola letta recentemente, posso dire di averla trovata molto fruibile e ben fatta. Quanti pazienti per esempio in Italia sanno cosa fare in caso di otite (quando andare dal medico o quando aspettare, a seconda che si tratti di un bambino o di un adulto, e quando è indicata la terapia antibiotica) ? O ancora, che cos'è la VES e quando è indicato fare un tale esame del sangue ?
Insomma, credo che il puntare sull'informazione e avere a che fare con pazienti "competenti" sia positivo sia per il paziente che per il sistema sanitario. Qualcuno nel post precedente commentava raccontando di essere stato visitato dalla guardia medica in Svezia e poi "rimpallato" inutilmente (?) al pronto soccorso. Paziente competente e medici asini ? Questa persona è a conoscenza di quali esami possono venire effettuati alla guardia medica, e quali invece al pronto soccorso ? Sarebbe interessante ascoltare l'intera storia...
Abbiamo avuto modo di sperimentare il pronto soccorso svedese proprio ieri, purtroppo io in persona. Prima, siccome stavo così male, avevamo pensato di chiamare il 118 pensando che fosse il numero internazionale per l'emergenza (invece lo è il 112, ma non ce lo ricordavamo). Poi Gabriele ha trovato su internet il numero 118100 da dove ci hanno indirizzato al 1177 che hai scritto tu, però ha risposto una voce automatica, quindi abbiamo deciso di andare in ospedale noi (meno male che è vicino). Erano le 2 e mezza di notte.
RispondiElimina@ Kata: ho letto, mi dispiace... :( molto poco divetente.
RispondiEliminaLa voce registrata dell'1177 c'e' sempre all'inizio, Ti indirizzano verso il centralino in svedese o in inglese e poi digiti il personnummer e poi ti fanno parlare con l'operatore.
Solita differenza tra i due paesi: organizzazione vs disorganizzazione...
RispondiEliminaVorrei sperare che si possa chiamare l'ambulanza anche senza personnummer però... Se no gli stranieri come fanno?
RispondiEliminaPoi, figurati, quando l'infermiera mi ha chiesto il personnummer, non me lo ricordavo (le ultime quattro cifre) e ho dato quello di Gabriele per sbaglio. Stavo malissimo e non era il momento giusto per chiedermi di ricordarmi dei numeri. (Che in condizioni normali so benissimo però.)