Gli ultimi due giorni sono stati dedicati allo spostamento
da Halbrook a Canberra, la nostra prima grande destinazione. L’itinerario
migliore prevedeva purtroppo un bel po’ di autostrada: bene per la tempistica, perché
lo spostamento è agevole e veloce, ma non molto da dire sul paesaggio, se non
che si tratta di una gran distesa di prati dove a volte si vedono mucche o
pecore al pascolo.
Arriviamo a Canberra nel primo pomeriggio e, visto l’orario
non molto tardo, ci sembra un peccato parcheggiarci di già in campeggio, e
quindi decidiamo di procedere con una deviazione di circa 40 km a sud-ovest per
visitare due cose: in primo luogo
il “Canberra deep space communication complex” e successivamente il parco
naturale di Tidbinbilla. La strada per arrivare al centro spaziale è un
saliscendi tortuoso ma alla fine la nostra ricerca è premiata: in una valle
molto isolata appare davanti ai nostri occhi un enorme radiotelescopio.
Fortunatamente il visitor center è aperto ancora per un’oretta e quindi ne
approfittiamo per una visita: in esposizione la storia del centro, da dove si
monitoravano le missioni spaziali della NASA come l’Apollo, nonché un bel po’
di materiale storico come tute spaziali e campioni di cibo liofilizzato
spaziale. Chi l’avrebbe mai detto che saremmo riusciti a visitare anche questo ?
Gioia pura per noi, appassionati di spazio e scienza.
A poca distanza dal centro spaziale si trova la riserva
naturale, la cui visita riserviamo
al giorno successivo, sistemandoci per la notte in un campeggio nelle
vicinanze. Si tratta di un campeggio “libero”, ovvero senza cancelli o
sbarramenti, ma gestito dal parco naturale e dove si può sostare previo
pagamento della modesta quota direttamente in una “busta dell’onestà” da
infilare in una cassettina di legno all’ingresso… Siamo proprio da soli: non
c’è connessione internet, il cellulare non prende, non ci sono altri
campeggiatori e i nostri vicini di casa sono pappagalli variamente colorati che
svolazzano a breve distanza e canguri che invece aspettano l’imbrunire per
saltellare qua e là molto vicino al nostro camper da dove li osserviamo dopo
cena al buio completo (per fortuna c’è la luna piena).
Al risveglio ci sgranchiamo le gambe con una breve
passeggiata verso una cascata lì nelle vicinanze, e successivamente procediamo
con la visita del parco: 20 km di itinerario in camper con varie soste per
procedere a piedi lungo vari sentieri ed ammirare la fauna locale. Canguri,
emù, pappagalli, volatili di varie specie, cigni neri, anatre… ci mancano
ancora i koala e gli ornitorinchi ma speriamo nei prossimi giorni ! La netta
sensazione è quella di trovarsi in un luogo primordiale, probabilmente non
molto diverso da com’era migliaia di anni fa…
Nel pomeriggio facciamo ritorno a Canberra dove ci troviamo
a risolvere un piccolo problema tecnico (per fortuna siamo in una grande città
dove c’è il negozio con la Mela, altrimenti questo post avrebbe dovuto
aspettare parecchio !). Non disperiamo e risolto il tutto cogliamo l’occasione
per fare una passeggiata per le vie del centro, concludendo degnamente con un
giro su un colle in periferia da dove si può ammirare la struttura geometrica
di questa città spaziosa, che a me per molti aspetti ricorda la svizzera Ginevra.
Domani ci aspetta un bel giro per la città: in programma la visita al
Parlamento, al Museo Nazionale Australiano e ai Giardini Botanici.
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