E' da tanto che non scrivevo sul blog. Lo so, non avrei dovuto lasciare passare così tanto tempo per il rispetto verso di voi che leggete e che ci seguite dall'altra parte del monitor. Me ne scuso. Ad ogni modo è successo.
L'inverno è stato molto impegnativo e la mia attività di organizzatore di viaggi a caccia di aurore boreali ha catalizzato quasi tutto il mio tempo libero a casa, il resto l'ho passato a fare costruzioni sempre più ardite con il Lego di Galileo !
E poi c'è la casa... vivere in una casa non è come vivere in un appartamento, richiede molto più impegno ma di questo non me ne lamento, anzi ne sono felice. Adoro passare il tempo in giardino a preparare tutto per l'arrivo della primavera. E poi il piccolo Galileo non è più così piccolo, è un "bambino grande" ormai (come lui stesso afferma da quando ha abbandonato definitivamente il pannolino) ed è ovvio che il papà si diverte sempre di più a passare il tempo con lui. Fatti due conti è facile comprendere perché il numero di post sul blog si sono diradati parecchio.
Ma c'è anche un altro motivo. Alcuni giorni fa Silvia ha "festeggiato" i suoi primi cinque anni in Svezia (a me serviranno ancora un paio di mesi per raggiungere il fatidico traguardo). Non è certamente il tempo di fare considerazioni o peggio tirare delle conclusioni, certo che possiamo solo constatare che in questi cinque anni abbiamo fatto tante cose, cose impensabili proprio cinque anni fa. Per questo, tutto quello che all'inizio era una novità degna da scriverci un post sul blog, oggi fa parte della nostra routine quotidiana. Tutto quello che un giorno ci sorprendeva oggi ci sembra "normale". Da quel lontano maggio 2009 sono approdate in città a Norrköping molte altre famiglie italiane, tutte con bambini al seguito ed oggi rivediamo nelle ultime arrivate tutto quell'entusiasmo, quella scoperta di un nuovo mondo, quelle speranze che tanti mesi percorrevano i nostri pensieri e i nostri volti. Oggi questa è la nostra vita, il nostro spazio.
La primavera è arrivata presto da queste parti dopo un inverno per nulla rigido. I crocus sono fioriti ad inizio marzo (quando l'anno scorso prima di partire per il mio viaggio in nave attraverso l'Atlantico in aprile c'erano ancora 10cm di neve in giardino).
Dopo Pasqua le speranze di una bella primavera calda si sono affievolite e ci siamo nuovamente assestati sui 10-15C piuttosto che sui 20C. Ma questo non ha impedito alla Natura di fare il suo corso e il giardino si è pian piano risvegliato.
I tulipani sono sbocciati, le rose ed i cespugli di lavanda danno segni di ampio risveglio, la clematide si è ben arrampicata sulla griglia, abbiamo piantato diverse piantine aromatiche in vaso, tolte i "pissacan" o meglio i fiori di tarassaco dal prato erboso, potato e dato il concime alla siepe, ripulito le aiuole e rimesso in funzione il buon vecchio Homer (il robot tagliaerba).
Il tempo come detto nelle ultime due settimane non è stato dei migliori ma dalla prossima settimana attendiamo il sole e temperature nuovamente sui 20C, giusto in tempo per il grill-premiär (inaugurazione del grill con pranzo all'aperto). E con il caldino arrivano anche nuove idee...
I fiori sono magnifici :) e complimenti per il bel traguardo!
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