La città di Kiruna riserva molte sorprese ed interessanti opportunità. Viverci per tre settimane significa poi riuscire ad ottenerne il meglio. Per oggi pomeriggio, terminato il "corso spaziale", avevamo in programma una piccola gita a Jukkasjärvi, un villaggio poco a nord-est di Kiruna che è conosciuto direi quasi unicamente per l'ormai famoso Icehotel. Vi chiederete che cosa ci sia da vedere il 20 agosto in un Icehotel... Ebbene, il piccolo villaggio ci ha riservato ben più di quello che ci aspettavamo.
Per iniziare, nell'attesa della visita guidata all'Icehotel, abbiamo avuto modo di visitare un piccolo caffè-museo Sami all'aperto con tanto di allevamento di renne. E' stato molto interessante leggere qualcosa di più sulla popolazione Sami, scoprire le loro tradizioni (a questo proposito, a chi ha l'occasione di andare a Stoccolma consigliamo anche una bellissima esposizione al Nordiska Museet), e come il ritmo di vita e le stagioni durante l'anno siano sempre state scanditi da un continuo spostamento sul territorio al fine di poter offrire l'ambiente migliore alle varie mandrie di renne. Abbiamo anche potuto provare la cattura della renna al lazo, con tanto di tecnica tradizionale Sami, che di per sè si impara velocemente: quello che è più difficile è centrare il bersaglio... magari poi farlo a cavallo di corsa con le renne che corrono di qua e di là è tutt'altra cosa...
Ovviamente per noi appassionati di animali, poter camminare tra le renne libere e vederle da molto vicino - un po' timide, con le corna ricoperte da una morbida peluria - mentre brucavano l'erbetta e passeggiavano indisturbate qua e là è stato molto emozionante. Sono degli animali molto interessanti, Una delle cose che non tutti forse conoscono (perché bisogna sentirlo con le proprie orecchie da vicino) è quello strano rumore che assomiglia ad un ticchettio che producono gli zoccoli quando la renna cammina, molto particolare.
Dopo aver visitato anche una chiesetta vecchia di quattrocento anni siamo ritornati all'Icehotel. La stagione sta per finire, l'hotel chiude il prossimo weekend e così siamo stati fortunati ad avere una guida tutta per noi (e per l'altra coppia di tedeschi presenti). Quanti di voi sapevano che il ghiaccio che verrà utilizzato per la costruzione del prossimo Icehotel è già stato raccolto fiume antistante? Ebbene sì... tantissimi blocchi di due tonnellate ciascuno vengono raccolti dal fiume ogni primavera tra marzo ed aprile quando il ghiaccio ha raggiunto uno spessore di almeno ottanta centimetri o un metro. Il fiume, dall'acqua perfettamente pura e bevibile, scorre lentissimo e questo garantisce un ghiaccio perfettamente trasparente e privo di ogni tipo di impurità. Vi garantisco che guardare attraverso un blocco di ghiaccio di due metri e non vedere niente se non qualche micro bollicina di aria rimasta intrappolata è qualcosa di veramente particolare.
Durante la visita ci è stato spiegato con l'aiuto di belle immagini come ogni anno l'hotel prenda forma dal ghiaccio e dallo snice (un mix di ghiaccio e neve sparato artificialmente con i cannoni) e come poi gli artisti che arrivano da tutto il mondo lo trasformino in vere e proprie opere d'arte. Chiuse le giacche a vento, siamo poi entrati nel deposito del ghiaccio dove tutti i blocchi aspettano pazientemente ad una temperatura di -5°C che l'estate passi... c'è persino un macchinario che intaglia i bicchieri di ghiaccio; solo l'anno scorso ne sono stati intagliati 700.000 ! Tutti gli Icebar che si trovano in giro per il mondo sono costruiti con il ghiaccio che viene estratto dal fiume qui a Jukkasjärvi.
Per completare la visita poi siamo entrati nell'Icebar dove si può gustare un drink speciale con i bicchieri di ghiaccio (se poi qualcuno vuole, può anche mangiarsi il bicchiere stesso !). All'interno sono conservate alcune sculture e una volta con tanto di lampadario con una miriade di pendenti di ghiaccio oltre a qualche sedia dove ci si può comodamente sedere per gustarsi il drink in tutta calma.
Oggi c'eravamo solo quasi noi e questo ci ha permesso di goderci appieno il silenzio e la purezza del ghiaccio. D'inverno però deve essere un'altrettanto particolare esperienza... quando entrare a -5°C provenendo dai -40°C esterni potrebbe essere un vero sollievo !
Ma che belle cose raccontate! Io sono stata nella zona di Kiruna una volta sola e per giunta mentre ero in transito per la Norvegia, però mi piacerebbe tanto tornarci con più calma. Se l'anno prossimo riesco a convincere il sardo a non fare le ferie sulla sua isola magari riusciamo anche a tornare nel Lappland. :)
RispondiEliminaA Kiruna sono ambientati i romanzi gialli di Asa Larsson.
RispondiEliminaCiao.
Be' dopo i vostri racconti e i depliant suggestivi che mi ha lasciato la mia collega non potrò che fare un salto...magari non in inverno, però!
RispondiEliminaIl suono del ghiaccio è davvero speciale. Caldamente consigliata al riguardo una visita allo Jökusárlón in Islanda!
RispondiEliminaE magari quest'inverno convinco Eli a fare un viaggio dalle parti di Kiruna...
Bellissima città, entra di diritto a far parte della nostra lista dei desideri.
RispondiEliminaLa vostra foto al bar vestiti da cybersami merita una menzione speciale.
Buon divertimento :)
che bello! anche io e Alberto siamo stati in un Ice Bar, quello di stoccolma al Nordic Sea hotel! molto bello! sedili, tavoli e bicchieri di ghiaccio anche il bancone! =)
RispondiEliminache bei racconti che ci son oin questo blog!! complimenti e tanti auguri
Lucy