Dopo un'estate molto indaffarata, soprattutto per mettere a posto la casa dopo il trasloco, per sistemare il garage e dipingere l'esterno, davvero non vedevamo l'ora di riposarci e rilassarci un po'. La meta per questa vacanza di fine estate è stata abbastanza difficile da scegliere, in quanto dovevano coincidere diversi fattori: condizioni climatiche favorevoli (da bravi neo-svedesi abbiamo infatti optato per un luogo dove ancora si senta il sapore dell'estate - ma non così caldo da essere fastidioso per il piccolo Galileo), raggiungibilità dall'aeroporto a noi più vicino e possibilità di collegamento con l'Italia al rientro (eh sì, perchè a seguito di questa breve vacanza ci sarà anche la solita tappa veneto-friulana), posizione sul mare in ambiente adatto a famiglie con bambini e infine costo abbordabile. Dopo mille ragionamenti la scelta è caduta su una destinazione credo ancora abbastanza sconosciuta al turismo italiano e anche svedese: la penisola Calcidica, in greco Halkidiki.
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La tranquilla spiaggia di Agios Ioannis |
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"capitelli" votivi ortodossi |
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La laguna di Vourvourou |
Con un comodo volo dell'onnipresente Ryanair su Salonicco (che a sentire i locali merita di per sè una visita, che noi riserveremo al prossimo giro da queste parti), abbiamo noleggiato una macchina e in un'ora e poco più di strada eccoci arrivati ! Destinazione: Nikiti, sul secondo "dito" della penisola triforcuta, un paesello di 2000 abitanti direttamente sul mare. Qui ci aspettava un appartamentino con vista mare, tranquillo e poco distante dal centro del paese e a pochi chilometri dalle spiagge più belle della zona, raggiungibili in qualche minuto di auto.
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You are my sunshine! |
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Siamo sicuri che devo proprio farlo il bagno? |
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Cuginetti a mollo |
Sembra che la penisola Calcidica sia una meta turistica piuttosto apprezzata dai Greci, e in questo momento popolata soprattutto da Bulgari, Serbi, Macedoni ed Albanesi, molto probabilmente in virtù della vicinanza geografica. Di italiani o scandinavi ben pochi, al contrario. Nonostante questa sia una meta prevalentemente turistica, la nostra impressione (confermataci poi anche da conoscenze greche fatte sul posto) è che gli operatori turistici non abbiano ancora molta mano con i visitatori stranieri: autonoleggio di nota catena internazionale assolutamente disorganizzato, ristoranti con personale generalmente frettoloso e poco "al servizio del cliente", paesello poco curato dall'urbanistica caotica e dall'edilizia eterogenea e spesso incompiuta.
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Uno dei mille esempi di edilizia incompiuta |
Sarà la crisi ? O era così da prima ? La sensazione è di disorganizzazione generale e approssimazione diffusa... D'altra parte la natura, il clima, il mare e le spiagge sono fantastici e valgono davvero la visita. Peccato che tutto questo non sia adeguatamente valorizzato.
La nostra vacanza quindi è trascorsa in completa tranquillità e relax, tra bagni di mare, pranzi e cene all'aperto con frutta e verdura di stagione "dal terra (dietro l'angolo) alla tavola", in divertente compagnia di mia sorella e famiglia (ovvero moroso e bimba quasi coetanea di Galileo).
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GNAM! |
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Più tipico di così... |
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Moussaka e kotopoulou souvlaki |
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Pescanoce XXL |
I bimbi sembrano gradire, i genitori anche. Non male per questa fine estate, ci voleva davvero !
bravi, ve la siete meritata la vacanza!
RispondiEliminaChe bei posti... ancora non invasi dal turismo di massa :)
RispondiEliminaDalla Calcidica, al tempo in cui cercavo di fondare un'associazione per aiutare i neoprecari, ho conosciuto oun ragazzo italiano fuggito che lì aveva messo su un'agenzia di viaggio. Me ne aveva parlato molto bene, come un posto ancora naif, lontano dal turismo di massa. Del cibo greco, non posso dire che bene, visto che lo "pratico" anche a casa con risultati che vanno dal discreto all'ottimo. E ho ricordi goduriosi del mio viaggio in Grecia con zaino, tenda, bus e pochi spicci, sei anni fa... ricordo le "sberle" di moussaka cucinata con le melanzane dell'orticello dietro il ristorante di "Thomas", il bigliettaio sull'autobus di Corfù, che ci vendeva i biglietti, ci aiutava con gli zaini e poi gridava "Pame! Pame!" all'autista per farlo partire.
RispondiEliminaBella scelta, per voi.
Voglia di tornarci, per me.