In queste ultime due giornate non potevo non prendere in
mano la tastiera e scrivere io il Blog… perché? Perché si è trattata di un paio
di giorni all’insegna dell’astronomia o meglio degli osservatori astronomici.
Ci eravamo lasciati con le avventure nel sottosuolo di
Lightning Ridge e ci ritroviamo a scrutare nei due giorni successivi il cielo,
un po’ per le mete, un po’ per le serate particolarmente limpide che ci hanno
permesso di avvistare i gioielli del cielo australe ossia la Grande e Piccola
Nube di Magellano (la galassia a noi più vicina) oltre alla famosa Croce del
Sud.
Dopo aver attraversato la maggior regione australiana
produttrice di cotone, nei dintorni di Narrabri, nella giornata di ieri abbiamo
visitato il sito dell’Australian Telescope che rappresenta il più potente e
grande sistema di radiotelescopi dell’emisfero australe. Nel sito sono presenti
cinque enormi antenne da 23 m di diametro che possono essere spostate lungo
delle rotaie a forma di croce. Sfruttando il principio dell’interferometria viene
simulata un’unica antenna del diametro di 6km. Con una breve deviazione dal
centro astronomico abbiamo avuto anche la possibilità di percorrere le sponde
di un laghetto dalle acque lattiginose e perfettamente circolare del diametro
di 3 km circa che si pensa sia stato creato in seguito all’impatto di un
meteorite.
Lasciati i radiotelescopi abbiamo attraversato la Pilliga
Natura Reserve, l’unica foresta primordiale rimasta in Australia. All’interno
del parco ci sono lunghe strade sterrate che purtroppo non possiamo percorrere
con il nostro camper e che portano a paesaggi magnifici. Tuttavia con uno
sterrato piuttosto breve riusciamo a raggiungere il punto di partenza di un
sentiero di circa 2km che ci permette di ammirare le numerose grotte di arenaria
scavate dall’azione erosiva del vento e dell’acqua. Questa zona è molto cara agli aborigeni come si può
anche osservare dalle incisioni ancora presenti in alcune rocce.
Nella giornata di oggi invece abbiamo visitato al mattino il
più importante centro di astronomia ottica dell’Australia, il Siding Spring
Observatory che annovera tra la sua decina di telescopi anche il telescopio ottico
più grande dell’Australia, l’Anglo-Australian Telescope con un diametro dello
specchio di 3.9m.
Nel primo pomeriggio abbiamo spezzato la “monotonia
astronomica” con una visita ad una miniera d’oro a cielo aperto oggi
“rigenerata”, ossia messa in sicurezza ed attrezzata con diversi sentieri
escursionistici. La miniera, aperta nel 1890, ha avuto un secondo periodo di
splendore tra gli anni ’90 e il 2002 dopodiché è stata chiusa e riconvertita.
Per porre termine alla giornata, a circa 30 km prima
dell’abitato di Parkes abbiamo ammirato “The Dish” il radiotelescopio singolo più
grande dell’emisfero australe che con i suoi 64 m di diametro è un vero mostro
del settore! Beh per un astronomo come me (almeno in origine) queste due
giornate sono state una vera e propria scorpacciata di visioni celestiali !
In serata, prima di approdare al campeggio di Parkes, abbiamo
avvistato i primi cartelli con la scritta Melbourne. A conti fatti siamo solo a
730km dal termine delle nostre peregrinazioni.