In questi giorni, in cui la temperatura è scesa di parecchio e le massime non superano i -8°C, il paesaggio di Norrköping, soprattutto in periferia, sembra abbastanza "siberiano". Questo ovviamente agli occhi di chi, come noi, è abituato ad inverni miti e piovosi più che nevosi o meglio ghiacciati.
E ieri sera, mentre eravamo ospiti da Francesco e Nastya per i festeggiamenti dei tre anni della piccola Nina, abbiamo avuto modo di parlare proprio di Russia visto che Nastya è originaria di una città ad ottocento chilometri ad est di Mosca dove le temperature scendono anche di più, e tra gli argomenti di conversazione, viste le rigide temperature della serata (da -18°C a -15°C) che ci hanno imposto un'accurata operazione di sbrinamento dei vetri dell'auto della Giulia, si è parlato appunto di freddo.
Così ci è stato raccontato del "frigorifero Kruscev", un'invenzione a noi del tutto sconosciuta, per avere il massimo risultato con il minimo sforzo: negli spessi muri di diverse decine di centimetri veniva ricavato una specie di nicchia sul lato interno del muro lasciando solo un piccolo spessore di muro a separare l'ambiente esterno. Poi veniva tolto un mattone lasciando aperto un buco corrispondente alla dimensione dello stesso mattone. In questo modo l'inserimento del mattone nel buco faceva da regolatore della temperatura del frigo !
Ne abbiamo avuta una dimostrazione pratica proprio ieri sera quando un paio di bevande che erano state lasciate qualche minuto di troppo in terrazzo sono state riportate in casa trasformate in speciali bottiglie antigravitarie !
Una delle due bottiglie antigravitarie era il famoso Julmust. Questa è una bevanda tipica svedese che si vende nel tempo natalizio, creata nel 1910 come bevanda non alcolica alternativa alla birra. E' fatta principalmente da acqua gasata, zucchero, estratto di luppolo e di malto, spezie e caramello. Il luppolo e il malto donano alla bevanda un gusto che ricorda un po' quello della birra anche se più dolce, tuttavia non essendo fermentata non contiene appunto l'alcol. Sapore per i nostri gusti un po' troppo dolciastro (qui in Svezia hanno un po' la fissa di mettere zucchero dappertutto, anche nel pane e nei salumi - bleah !)
Natsya ci ha anche sfatato quella che per noi era una leggenda metropolitana. Forse anche qualcuno di voi aveva sentito delle automobili che nei posti più freddi della Russia d'inverno venivano tenute sempre accese anche di notte. Ebbene sembra che si tratti proprio di leggenda. In compenso ci è stato raccontato dei metodi non proprio ortodossi di scaldare il motore come l'uso di fornello a gas tipo da campeggi o i secchi di acqua bollente.
Silvia e Giulia sono molto affascinate dai racconti di Natsya e scommetterei anche qualcosa che Silvia voglia, prima o poi, iniziare lo studio del russo !!