E cosí mentre gli esperti del gruppo passavano al Systembolaget a fare razzia di vini (italiani) altri si davano alla ricerca dei desiderati Panettone e Pandoro, pagati quasi a peso d'oro purtroppo... ma si sa... Natale arriva una volta all'anno...
venerdì 23 dicembre 2011
Buon Natale - God Jul
Eccoci qui, ormai mancano solo un paio di giorni al giorno clou dell'anno, il nostro terzo Natale in terra scandinava. Durante i primi due Natali siamo stati "sommersi" dalla neve, mentre in questa terza occasione ha fatto giusto in tempo ad arrivare con una piccola spruzzata tale da imbiancare i giardini ed i prati. Ma probabilmente non durerá a lungo... per il giorno di Natale sono previsti +5C di massima che il 26 diventeranno forse +8/+10C... roba da maglioncino leggero !
Per consolarci con un po' di freddo, dopo Natale partiremo per Kiruna dove ci attendono per fortuna temperature piú consone alla stagione tra i -5C e i -15C.
Nel frattempo per rendere ancor piú caldo questo Natale, abbiamo pensato bene di stringerci tutti ad un unico tavolo e festeggiare cosí assieme ad altre famigliole italiane di Norrköping e Linköping questa bella giornata. Tra gli ultimi arrivati e gli arrivi di vecchia data, saremo quasi in venti adulti piú bambini al seguito. Per l'occasione ho noleggiato l'intera sala ristorante del Servizio Meteorologico Nazionale, l'SMHI, ente presso il quale lavoro. Quando alla portineria mi hanno detto che il prezzo era di 200kr mi é salito un colpo al cuore pensando fosse la somma per cranio, ma poi quando mi hanno spiegato che era la cifra complessiva, non ho creduto alle mie orecchie. Per di piú mi verrá direttamente detratta dallo stipendio, bella comoditá...
Poi non é rimasto altro che confezionare un ricco menú rigorosamente italiano nel quale ogni famiglia contribuirá con le proprie specialitá.
E cosí mentre gli esperti del gruppo passavano al Systembolaget a fare razzia di vini (italiani) altri si davano alla ricerca dei desiderati Panettone e Pandoro, pagati quasi a peso d'oro purtroppo... ma si sa... Natale arriva una volta all'anno...
E nell'attesa, a voi tutti, tanti tanti auguri di Buon Natale o, come si dice da queste parti, God Jul !
lunedì 19 dicembre 2011
Kalle Anka a Julafton
Capita sempre piú spesso che, quando ci si incontra con gli amici svedesi o di altre nazionalitá con bambini piccoli al seguito, si parli anche di argomenti quali ad esempio le letture per i piccoli.
Tutti siamo cresciuti (almeno io e penso tutti quelli della mia generazione) con il mitico "Topolino" e con tutti i personaggi che costellavano le varie puntate settimanali.
E´ stato quindi molto divertente scoprire come i vari personaggi di della Disney vengono chiamati nelle varie lingue, in particolare confrontare i nomi in svedese, italiano ed inglese.
Per chi fosse curioso ecco una rapida carrellata (italiano - svedese - inglese):
Paperino - Kalle Anka - Donald Duck
Paperina - Kajsa Anka - Daisy Duck
Qui, Quo e Qua - Knatte, Fnatte och Tjatte - Huey, Dewey and Louie
Paperon de' Paperoni / Zio Paperone - Joakim von Anka / Farbror Joakim - Scrooge McDuck / Uncle Scrooge
Nonna Papera - Farmor Anka - Grandma Duck
Topolino - Musse Pigg - Mickey Mouse
Topolina - Mimmi Pigg - Minnie Mouse
Gastone Paperone - Alexander Lukas - Gladstone Gander
Pippo - Långben
Amelia - Magica de Hex
Archimede Pitagorico - Oppfinnar-Jocke
Cip e Ciop - Piff och Puff
Rockerduck - Pontus von Pluring
Qual'è il vostro nome preferito in svedese? A me piace Farbror Joakim...
Comunque l'appuntamento per tutti è per il giorno di Julafton (la vigilia di Natale) quando come da tradizione che si ripete puntualmente ogni anno dal 1959 tutte le famiglie svedesi guardano Kalle Anka alla TV trasmesso dalla SVT alle ore 15.
Con l'ultimo pallet arrivato in Svezia sono arrivati anche Biancaneve e i sette nani con cui giocavo io quando ero piccolo. Pensate che hanno 40 anni e sono ancora in ottimo stato ed adesso Galileo può giocare con gli stessi simpatici personaggi con i quali il suo papà ha trascorso molto tempo.
Ma lo sapete come si chiamano i sette nani in svedese? Spero che tutti si ricordino almeno i nomi in italiano... vabbè ecco qui un ripassino per tutti.
Biancaneve - Snövit
I sette nani - De Sju Dvärgarna
Cucciolo - Toker
Mammolo - Blyger
Gongolo - Glader
Brontolo - Butter
Dotto - Kloker
Pisolo - Trötter
Eolo - Prosit
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giovedì 15 dicembre 2011
Sankta Lucia - versione rivista e corretta
Quest'anno la festa natalizia del mio nuovo posto di lavoro è stata accorpata a quella di altri due ambulatori di medicina di base situati poco fuori città. Ritrovo in un ampio locale in città per ascoltare una presentazione sulla medicina di base, e poi via verso un ristorante del centro per il tradizionale Julbord, ovvero il buffet di cibi tipici natalizi svedesi. Scopo della serata: non solo festeggiare il Natale in compagnia con del buon cibo, ma anche socializzare con altri colleghi che lavorano altrove, e divertirsi assieme.
Nell'invito alla serata comune era anche inclusa la richiesta - per ognuno dei tre posti di lavoro - di organizzare "qualcosa", a scelta libera, per intrattenere gli altri. Da parte nostra, dopo vari pensamenti e ripensamenti (e dicussione a riguardo inclusa nell'ordine del giorno di una riunione tra colleghi - quanto sono pianificatori questi svedesi !) la decisione è caduta su un Luciatåg. Ovvero: sei canzoni tipiche natalizie (a partire ovviamente da Santa Lucia, testo svedese e italiano) in abito tipico (camicia da notte bianca lunga fino ai piedi), candele in mano per le ragazze e stelle sorrette da bastoncini per i ragazzi.
Ma cosa fare per dare un taglio scherzoso e "medico" al tutto ? Ecco comparire strumenti musicali inusuali: un misuratore di volumi polmonari, un martelletto per riflessi, un rettoscopio...
Dopo varie prove (ma quanto la prendono sul serio questi svedesi...) il risultato: una performance a tre voci esilarante e molto apprezzata ! Devo dire che vedere i miei colleghi ultracinquantenni con la camicia da notte cantare con incredibile convinzione con la stella in una mano, il rettoscopio nell'altra e il cappello a punta da stjärngosse non aveva prezzo...
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giovedì 8 dicembre 2011
Finalmente arriva
Ci siamo finalmente, eccoci arrivati alla prima nevicata seria della stagione. Per dire la veritá una veloce spruzzata di neve era giá arrivata nei giorni scorsi tanto da imbiancare leggermente i tetti ed i prati. Spruzzata che con il sole di questi ultimi due giorni in qualche posto é giá scomparsa ma che nella zona dove abitiamo noi, grazie al boschetto che fa da schermo verso sud, é rimasta praticamente intantta. Cosí abbiamo anche scoperto di abitare in un micro-clima locale dove la neve difficilmente si scioglierá al suolo almeno per il prossimo mese, ossia finché il sole non fará la sua ricomparsa al di sopra del boschetto...
Ma torniamo alle ultime notizie. La prossima bassa pressione che si sta avvicinando alla Scandinavia proveniente dalla Scozia ci regalerá stanotte una bella nevicata, nulla di trascendentale si intende, ma ci si aspetta una decina di centimetri qui nell'Östergötland. Inizio previsto delle operazioni: mezzanotte piú o meno. Questo significa una sola cosa: domattina si spala per uscire dal garage! Finalmente potró sfoggiare la pala da neve acquistata prudentemente all'inizio dell'autunno. Infatti i colleghi a cui a pranzo ho detto "no io non spalo... jag kör på... ", hanno storto il naso. Sembra infatti essere quasi un rito quello dello spalare la neve per avere un bel vialetto pulito pulito. Vedremo come andrá a finire.
lunedì 5 dicembre 2011
Pepparkakshus
La settimana scorsa con l'arrivo del periodo di Avvento ci siamo dedicati alla preparazione degli addobbi natalizi in casa. Ma oltre a quelli, di cui magari in un prossimo post metterò qualche fotografia, ci siamo cimentati in quella che a prima vista sembrava qualcosa di una banalità realizzativa imbarazzante, ma che poi nella realtà dei fatti ci ha messo alla prova. Di cosa sto parlando? Della "Pepparkakshus", la casetta di biscotto allo zenzero.
Noi l'avevamo comprata per qualche corona in occasione della nostra ultima visita all'Ikea (per l'acquisto dei famosi cancelletti per bimbi da installare alla sommità e alla base della scala che va al piano di sopra, di una specchio e di qualche cornice per quadri). Si tratta di una scatola dove all'interno ci sono i pezzi già stampati della casa: due falde del tetto, le quattro facciate e i pezzi del camino.
Per mettere in piedi la casa serve fondamentalmente una sola cosa: il caramello (da preparare con semplice zucchero). Ma per completare la casa con gli addobbi sono necessari degli "smarties" di cioccolato e la pasta decorativa colorata in tubetto.
Il primo problema è arrivato all'apertura della scatola visto che alcune strutture della casa presentavano delle fratture. Quindi prima abbiamo dovuto provvedere a saldare le fratture di tetto e pareti e poi con tanta pazienza e qualche scottatura abbiamo messo in piedi la casetta. Al caramello avanzato poi abbiamo aggiunto delle noci spezzettate e confezionato un dolcetto extra.
Una volta messa sulle fondamenta la casa siamo passati alla sistemazione del camino e poi Silvia ha dato vita alle decorazioni di tetto e pareti. Infine il sottoscritto si è occupato della sistemazione delle "tegole" a forma di smarties.
Giudicate voi il risultato. La casetta ha fatto bella mostra di sé per qualche giorno, poi pezzo per pezzo è stata smontata e mangiata... molto gustosa devo dire.
sabato 26 novembre 2011
Ultimi preparativi per il viaggio di fine anno
Ormai il conto alla rovescia sta per iniziare siamo ai -30 giorni alla partenza. Per dove? Ma per Kiruna ed Abisko ovviamente per festeggiare la fine dell'anno e l'inizio del 2012, magari sotto una splendida aurora boreale! E sì perché uno degli obiettivi del nostro viaggio è quello di riuscire ad ammirare lo spettacolo delle Northern Lights oltre ovviamente a vivere il vero inverno artico.
Se l'anno scorso eravamo in diciasette e già ci sembrava un numero veramente importante, quest'anno saremo in venti più due bimbi piccoli di meno di un anno (Galileo e la cuginetta). Sarà un vero spasso e speriamo che arrivi anche la neve in abbondanza. Per il momento qui al "sud" della Svezia non se ne parla (in modo serio) almeno fino a metà dicembre, mentre al nord per fortuna la prima neve è già caduta e speriamo che continui sul trend delle temperature negative almeno lassù.
Ecco un'immagine di qualche minuto fa da Jukkasjärvi dove hanno già iniziato da qualche settimana a costruire l'Ice Hotel 2011-12.
Anche noi avremo modo di visitare questo incredibile hotel con le sua stanze trasformate in opere d'arte da artisti che arrivano ogni anno da tutto il mondo; nel viaggio ci saranno anche altre mete come la miniera di Kiruna (la più grande miniera di ferro d'Europa), l'Abisko Sky Station, il centro di ricerche in Fisica dello Spazio di Kiruna ed un simpatico museo dedicato alle renne e ai Sami.
A proposito, ieri abbiamo ricevuto una disdetta e così si sono liberati due posti. Se c'è qualcuno che vuole aggiungersi alla comitiva in partenza il 27 dicembre da Stoccolma per il grande nord (rientro previsto il 1° gennaio) ci scriva una mail al più presto.
martedì 22 novembre 2011
Un pomeriggio italiano
Eravamo in trendadue... dalla bimba di cinque mesi di ad una simpatica coppia ormai dotata di bisnipoti, proprio un bel gruppo gli Östergötaitalienare, gli italiani di Ostrogozia! A sentire Vitaliano, il capostipite del gruppo, sono passati un po' di anni dall'ultima volta che un gruppo di italiani si ritrova a Linköping. E sì perché 50 anni fa c'era l'associazione italiani di Linköping, un folto gruppo di immigrati arrivati a partire dalla fine degli anni '40 grazie ad un accordo tra il governo italiano e quelle svedese stipulato nel 1947 al fine di far arrivare manodopera italiana. Tale accordo portò un flusso di circa 500 lavoratori all'anno fino agli anni '60 cosicché nel 1973 gli italiani residenti erano circa 6.800 che poi si ridussero, ridotti a meno di 4.800 nel 1980 e a 4.000 nel 1990.
La giornata di domenica è stata un regalo per tutti. Ma soprattutto un regalo per tutti noi "quelli più giovani", grazie al nostro amico dal nome italianissimo, che con un romantico tuffo nei ricordi vecchi di quaranta-cinquanta anni ci ha donato uno scorcio di una bellissima storia di immigrazione in Svezia "per amore". E sì perché la bionda e giovane svedese Anita che sorrideva dalle diapositive ingiallite del 1959 sullo sfondo del Colosseo, aveva trafitto il cuore del conquistatore romano... un sorprendente viaggio tra la Roma e la Stoccolma di fine anni '50 che ha fatto emozionare tutti, giovani e meno giovani.
Stoccolma 1959, fotografie di Vitaliano Corvo
Per il resto è stata la solita "grande abbuffata" all'italiana dove per un pomeriggio intero la Svezia è stata lasciata fuori dalla porta. Melanzane alla parmigiana, lasagne ai funghi, torte salate, una mega spaghettata al pomodoro, dolci e dolcetti di ogni tipo, birra, vino e spumante.
E noi, come quasi tutti gli altri amici che sedevano alla grande tavolata siamo i nuovi immigrati, giovani istruiti che hanno lasciato il proprio paese per motivi diversi ma che ci accomunano nel fine ultimo; chi per una formazione universitaria o post universitaria, chi per i propri figli, chi per il lavoro, chi per la propria vita. Quella degli anni duemila non sarà certa un'immigrazione di massa, ma chissà che Wikipedia alla parola "Italo-svedesi" tra qualche anno non parli anche di noi... nel frattempo "skål" !
Per una cronaca più dettagliata suggerisco anche il racconto di Marco.
domenica 20 novembre 2011
Natale con la neve: si o no?
Ma quando arriverá la neve quest'anno? I primi due inverni che abbiamo trascorso in Svezia c'é da dire sono stati piuttosto speciali, il primo con un sacco di neve e con temperature che sono rimaste sotto le zero per tre mesi di fila toccando la minima di -27°C, il secondo con la prima nevicata all'inizio di novembre e l'ultima a maggio... tutti ci chiediamo quindi cosa ci riserverá il futuro.
In effetti a dare un'occhiata ai dati del passato sembra proprio che gli ultimi due inverni siano stati decisamente "anormali", uno vuoi per la quantitá di neve e l'altro per i tempi in cui é arrivata. La carta qui sotto realizzata dal SMHI e che rappresenza il primo giorno in cui nevica calcolato sui dati del periodo 1961-1990 (cliccare sull'immagine per ingrandire la mappa) fa ben capire come in un'annata normale la prima neve non arriva prima di metá dicembre al sud, verso fine novembre qui da noi e a Stoccolma, mentre la "dama bianca" cade giá ad inizio ottobre nel Norrland. Quest'anno a guardare le mappe meteorologiche di previsione per novembre ormai sembra che non ci siano speranze e la tendenza é a chiudere con temperature sopra la media e quindi con una fine d'autunno piú calda del normale.
Ma Natale sará bianco oppure no? Difficile se non impossibile dirlo ora, ma la statistica ci aiuta con un'altra mappa realizzata con i dati dal 1961 al 1980 che rappresenta la frequenza di Natali bianchi ossia la probabilitá che la neve sia giá presente al suolo. Risultato: uno su cinque é bianco al sud, uno su due qui da noi e a Stoccolma, quasi tutti al nord.
Focalizzando l'attenzione invece sulle ultime annate diciamo pure dal 2004 in poi si riscontra che le temperature medie di dicembre sono state sotto lo zero nella parte centro-meridionale della Svezia (da Stoccoolma in giú) solo nelle annate 2005, 2009 e 2010, con il dicembre piú caldo il 2006. Per fortuna Natale arriva il 25 dicembre, e quindi verso la fine del mese... tuttavia nel 2005, 2007 e 2008 perfino a gennaio le temperature medie sono rimaste sopra lo zero. Vedremo come andrá a finire...
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martedì 15 novembre 2011
Östergötaitalienare
La Blogfesten quest'anno si è svolta a Norrköping ed eravamo quasi una ventina di cui tre "gruppetti" intervenuti dall'Italia. C'è da dire che la festa vuoi per impegni dell'ultimo minuto, vuoi per malattie o vuoi perché questa volta ci si è spostati da Stoccolma, ha visto un'ottima partecipazione dalla nostra regione e dall'Italia ma praticamente nulla dalla capitale.
Tra quelli che hanno preso l'aereo per arrivare fin qui, due famigliole erano già assidue frequentatrici di Blogfesten ed un ragazzo arrivato dalla provincia di Torino vi era già stato in Svezia in vacanza. Qualche giorno fa proprio lui mi ha mandato una mail segnalandomi un bell'articolo corredato da tantissime fotografie scritto in occasione della sua visita al Flygvapenmuseum di Linköping a due passi da Norrköping. Si tratta di un museo dell'aviazione consigliato da noi al nostro amico appassionato del mondo degli aerei, museo che ha vinto tra l'altro nel 2011 il premio come migliore museo svedese dell'anno. La descrizione del museo è veramente bella e fa venire voglia di ritornare a visitarlo, magari chissà con la prossima tornata di ospiti che avremo a casa per Natale... intanto consiglio l'articolo di Ricardo Baldassarre.
Ad ogni modo gli intervenuti alla Blogfesten si sono trovati talmente bene in quella bella giornata di ottobre che hanno deciso di ripetere una simile esperienza dedicandola agli italiani dell'Ostrogozia, ossia agli "Östergötaitalienare" gli italiani che abitano nell'Östergötland, la nostra regione.
Così dopo un giro di mail abbiamo fissato l'appuntamento a domenica 20 novembre a Linköping, anzi precisamente a Ljungsbro, un piccolo paesino in riva allo Göta kanal dove tra l'altro ha sede il famoso produttore svedese di cioccolato Kloetta; il tutto grazie alla disponibilità di Vitaliano (un simpatico professore di italiano arrivato in Svezia da Roma molto molto prima di noi...) che ha trovato un locale in grado di contenere le 20-25 persone che interverranno.
P.S. nota del 18 novembre. La foto della Blogfesten é finita anche sul Corriere.it nella rubrica Italians.
P.S. nota del 18 novembre. La foto della Blogfesten é finita anche sul Corriere.it nella rubrica Italians.
sabato 12 novembre 2011
Nebbia novembrina
L'alta pressione si sa bene se è accompagnata da venti scarsi porta prima o poi alla formazione di nebbia e non c'è luogo che ne scampi... così in questi giorni durante i quali l'alta pressione regna sovrana su tutta la Scandinavia qui da noi, grazie anche alla vicinanza del mare, si formano delle belle nebbie che in alcune giornate sono risultate piuttosto persistenti facendomi ritornare con i ricordi alle nebbie padane.
Stamattina per di più le temperature minime hanno iniziato a portarsi verso valori più consoni al periodo toccando i primi valori negativi della stagione. Così mentre mamma Silvia sgambettava in palestra, io e il pupo abbiamo pensato bene di avventurarci in una bella passeggiata in campagna accompagnati anche dalla nuova macchina fotografica (la vecchia digitale purtroppo dopo un onorato servizio di 7 anni e mezzo è passata a miglior vita). Bastano cinque minuti di orologio e le case presto scompaiono alla vista e ci si può inoltrare nelle tante stradine sterrate che percorrono la campagna circostante. Nei dintorni ci sono tanti appezzamenti di terreno recintati con i cavalli e sembra che a Galileo non dispiaccia affatto fermarsi per studiarli da vicino e osservarli mentre brucano l'erba ancora verde. La nebbia e le temperature appena sotto lo zero hanno fatto il resto donando alla campagna un che di spettrale ma regalando anche qualche interessante scatto fotografico.
Dopo un'ora e mezza di girovagamenti i due uomini hanno pensato bene di far ritorno a casa dove ci siamo lasciati coccolare dal tepore dei 21C interni sdraiandoci entrambi sul tappetone dei giochi di Galileo. A volte anche le giornate che apparentemente possono sembrare brutte, se si riesce a vincere la voglia di rimanere tappati in casa, possono regalare sempre qualche piacevole sorpresa... e poi è tutta salute (checché ne dicano le nonne italiche).
giovedì 10 novembre 2011
Esperienze dentistiche
Io sono un tipo affezionato al dentista, quella poltrona morbida che si inclina, lo specchietto, tutti quei simpatici rumorini da trapani e soci... sì, perché ci sono sempre andato mio malgrado fin da piccolo. Ma quando si lascia il proprio dentista di fiducia in Italia e si approda ad altri lidi c'é sempre un po' di timore all'inizio proprio perché non si sa bene dove sbattere la testa.
Tuttavia la mia esperienza in Svezia devo dire sia stata piú che positiva soprattutto dal punto di vista economico. La prima volta che ebbi bisogno del dentista fu nell'estate del 2009 quando arrivammo in Svezia e quella volta mi rivolsi al servizio dentistico di guardia qui in cittá per una piccola emergenza. Quel giorno scoprii che esistono anche le lastre computerizzate che utilizzano, a sentire i dentisti, una quantitá di raggi-x molto inferiori rispetto alle classiche lastre fotografiche (magari ci sono anche in Italia ma non le avevo mai viste prima).
Poi feci la scelta del dentista privato per essere seguito piú da vicino, grazie ad incontro fatto in occasione di una festa prima di Natale del 2009 a casa dei nostri amici del B&B. E con il mio dentista di fiducia feci altre scoperte come i rimborsi della Forsäkringkassa per le cure e visite odontoiatriche.
Ultimamente dovró affrontare la prima sostituzione di un piccolo pezzo del mio corpo (non posso dire che i 40 anni mi abbiamo portato fortuna....). Si tratta di un dente che verrá sostituito da un impianto. Quando ho sentito la parola "impianto" mi sono subito cadute le braccia mentre ancora il dentista mi spiegava le possibili soluzioni con tanto di disegni su blocco di carta A4. Conosco il prezzo di questo genere di cure in Italia e si parla di migliaia di euro; per questo nulla faceva sperare bene per le economie del mio portafoglio. Ma poi quando le spiegazioni tecniche sono state corredate dai relativi costi mi sono sentito leggermente meglio... ed ho fatto la scelta migliore. Non mi posso dire sollevato, ma almeno contento di trovarmi in questa situazione proprio qui "in quella che adesso é casa", qui in Svezia.
E' quindi giunto il momento di spiegare come funzionano le cose da queste parti. Esistono delle regole relative ai rimborsi statali che si basano su una base temporale annua, ossia di dodici mesi. A prescindere da queste regole é importante sottolineare che tutti i controlli e tutte le cure per i bambini ed i giovani fino a 20 anni sono GRATUITI (avete letto bene). Mi verrebbe voglia di fare i conti di quante lire i miei poveri genitori hanno dovuto spendere nella mia gioventú!
Poi da quando si superano i 20 anni, si entra a far parte del sistema che prevede due cose in sintesi: un contributo una tantum a perdere ed una protezione verso gli alti costi odontoiatrici. Cosa significa in pratica?
Il contributo una tantum pari a 300kr all'anno (12 mesi) per chi ha dai 20 ai 29 anni, di 150kr per chi ha dai 30 ai 74 anni e di 300kr di nuovo quando si sono superati i 75 anni, puó essere utilizzato in qualsiasi momento per diminuire i costi di un controllo o di una cura e puó essere anche "risparmiato" per essere utilizzato l'anno successivo.
La protezione verso gli alti costi odontoiatrici é nel mio caso una cosa molto ma molto importante quasi impossibile da credere abituati come siamo ai costi "stratosferici" dei dentisti italiani. Fino a 3.000kr (circa 330 euro) si paga tutto. Per i costi compresi tra 3.001 e 15.000kr (fino a circa 1.650 euro) si paga solo il 50% ma attenzione attenzione, oltre le 15.000kr lo stato rimborsa l'85% dei costi. GULP !
Questi costi si riferiscono ad un listino standard approvato dalla Tandvårds och Läkemedelsförmånsverket (ossia l'Agenzia governativa che decide quali medicinali e cure possono essere incluse nel supporto economico statale). Certo che dentista privato puó fare i suoi prezzi che possono essere allineati, piú alti ma anche piú bassi, ma in generale questi non si discostano molto dal listino standard. Gli interessati possono consultarlo qui: http://www.tlv.se/tandvard/referensprislista/.
Inutile sottolineare che il singolo cittadino non deve fare nulla, ossia non deve compilare né spedire moduli particolari ma il dentista é collegato in tempo reale alla FK (Försäkringkassa) e puó controllare in qualsiasi momento il bidrag (ossia la deduzione che spetta). Il mio dentista lo ha fatto direttamente dal computer presente nella saletta quando ancora sedevo sulla poltrona e dallo stesso computer l'infermiera fissava direttamente i nuovi appuntamenti.
Una cosa che ho notato (ma non posso confermare che sia sempre cosí) é che il mio dentista é sempre attento ai costi ai quali andró incontro ed anzi l'ultima volta mi ha anche detto che non mi fará pagare i costi della cura canalare visto che adesso dobbiamo fare un impianto (cosa che inizialmente non era prevista). Dopo due anni e mezzo trovo ancora qualcosa che mi riesce a sorprendere... positivamente...
domenica 6 novembre 2011
Il medico di campagna
Bene: lunedì scorso arrivava il mio primo giorno di lavoro nel posto nuovo, un vårdcentral di campagna. Le mie prime tre settimane sono dedicate ad un po' di introduzione, visto che non ho esperienza diretta della medicina di base in Svezia, e visto che questa presenta molte differenze con la sua controparte italiana. Quindi, in questo periodo iniziale non farò ambulatorio. Invece seguirò come un'ombra colleghi medici e tutto il personale (infermieri, fisioterapisti, personale del laboratorio, segretarie, receptionist) per capire come funziona lì. Sì, perchè le conoscenze strettamente mediche sono importanti, ma altrettanto lo è sapere come muoversi, a chi chiedere in caso di bisogno. E serve anche a conoscere meglio le persone con cui si lavorerà e a farsi conoscere, ad instaurare un buon rapporto fin dall'inizio. Quindi, dopo il primo giorno dedicato a questioni amministrative, il secondo giorno si esce: in giro per visite domiciliari con l'auto di servizio in compagnia di una delle infermiere di distretto, nella campagna di Vikbolandet, tra boschetti e strade sterrate (dubito che alcune di queste siano segnate sulle cartine stradali). Il territorio che afferisce al vårdcentral è molto vasto, e per girarlo è necessario avere una buona conoscenza della zona: la persona con cui lavoro è cresciuta da queste parti e conosce le strade come le proprie tasche, mentre il mio orientamento è in tilt dopo un paio di visite. I pazienti sono gentili e accoglienti: alcuni di loro ricevono la visita domiciliare quotidianamente o quasi da parecchi anni e ormai considerano il personale sanitario come "di famiglia". E così faccio la conoscenza della coppia anziana ultraottantenne ancora arzilla, della vecchia signora novantenne che coltiva frutta e verdura nella serra, di pazienti più giovani che vivono nel bosco in deliziose case di legno massiccio... il tutto è decisamente diverso dal tipo di pazienti che si vedono in città !
Insomma, una giornata davvero istruttiva, uno sguardo sulla vita delle persone che vivono qui da decenni ed hanno molto da raccontare, che abitano in case con arredamento d'altri tempi dove si vedono talvolta esposti premi vinti in occasione di gare sportive degli anni '50 e '60...
Insomma uno sguardo su una Svezia allo stesso tempo attuale e d'altri tempi, e un modo meno impersonale di vivere la medicina: mi piace ! La mia prima settimana lavorativa finiva con mercoledì ma domani mi attendono altre novità: ogni giorno qui è una scoperta.
Nota tecnica: le visite domiciliari effettuate dal medico sono una rarità qui in Svezia, e la mia presenza in questa occasione aveva uno scopo puramente didattico. Se un paziente sta male, va con le proprie gambe o adeguato mezzo di trasporto al proprio vårdcentral (o alla guardia medica, o al pronto socccorso). Le visite domiciliari sono qui effettuate da un'infermiera specializzata il cui compito è quello di somministrare terapie croniche parenterali, eseguire medicazioni di piaghe croniche, ecc. per pazienti che per età e/o condizioni cliniche non riescono oggettivamente a recarsi da soli in ambulatorio.
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martedì 1 novembre 2011
Da oggi ho un nuovo lavoro !
Da oggi ho un nuovo lavoro ! No tranquilli... si tratta di un lavoro part-time, che svolgo due-tre giorni alla settimana tra le mura di casa ma che fortunatamente posso portare avanti anche all'aperto per godermi ancora qualche giornata ricca di colori di quest'autunno che fino ad oggi è relativamente più caldo del normale. Di cosa si tratta? Beh... sono in paternità, al 50%.
Questo significa che gli uomini di casa si faranno compagnia ogni lunedì, martedì e il mercoledì delle settimane pari. Oggi è appunto il mio primo giorno di lavoro full-time con il pupo. Ieri i miei colleghi mi hanno salutato scherzando sul fatto che giovedì sarei tornato al lavoro contento e felice... vediamo come andrà. Per il momento mi godo un po' il pupo che sta diventando sempre più divertente e poi Silvia oramai non vedeva l'ora di iniziare con il suo nuovo lavoro, lei sì che ha cambiato. Sono proprio curioso di sentire i suoi racconti questa sera...
venerdì 28 ottobre 2011
Tutto è relativo
Tratto da un articolo di giornale di qualche giorno fa:
Una modella succinta sorride da un cartellone pubblicitario: "Get in shape for all the action you're gonna get" dice il titolo della pubblicità. Ma la catena d'abbigliamento Jack and Jones non vende bikini. In realtà vende abbigliamento da uomo. Secondo le regole della camera di commercio internazionale la pubblicità dev'essere fatta tenendo in considerazione anche una certa responsabilità sociale.
L'immagine in questione è questa:
L'azienda in questione è appena stata condannata per questo dall'ente pubblico di controllo della pubblicità, con la motivazione che la pubblicità risulta sessualmente discriminatoria.
Paese che vai, metro di misura che trovi.
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domenica 23 ottobre 2011
Come sará il prossimo inverno?
La domanda che piú di qualcuno si fa da queste parti é: ma dopo due inverni come quelli passati (2009-2010 e 2010-2011) cosa ci aspetta la prossima stagione invernale? Ci si puó affidare al detto "non c'é due senza tre"? In realtá le cose non sono cosí semplici e come molti (spero) sapranno la meteorologia o meglio la climatologia é una scienza molto complessa dove i parametri in gioco sono tantissimi e spesso non completamente compressi appieno.
E' ovvio che pensando al prossimo inverno non possiamo pensare di affidarci alle previsioni tradizionali visto che con quelle, se va bene e in certe particolari situazioni, ci si puó spingere al massimo a 10-15 giorni. In questi casi un po' di aiuto puó venire dalla climatologia e dalla statistica. Ma vediamo di spiegarlo in parole semplici.
La climatologia in Europa per cercare di trovare delle correlazioni sostenibili si affida a quella che viene chiamata NAO, Northern Atlantic Oscillation, che non é altro che una misura della differenza di pressione atmosferica tra l'Islanda e le Azzorre. Se questa differenza é piccola l'indice risulta negativo, se la differenza é grande, l'indice diventa positivo. Con una differenza piccola le basse pressioni che si formano in Atlantico si spostano verso est lungo un percorso che le porta sull'Europa centrale evitando quindi la Scandinavia e lasciando quindi aperta la porta per l'arrivo di aria fredda dalla Russia o dall'Artico, quindi se l'indice basso significa inverni freddi sulla Svezia.
Durante il freddo inverno 2009-2010 si é registrato un valore NAO molto negativo, diciamo pure il valore piú basso dagli anni ´50. L'inverno scorso invece é stato per certi versi ancora piú freddo del precedente in alcuni luoghi, ma non dappertutto e l'indice NAO non era cosí basso come l'anno precedente. Purtroppo peró ci sono altri fattori che possono portare ad inverni freddi, come ad esempio forti alte pressioni di blocco che si instaurano nel Nord Atlantico o sulla Scandiavia ne é un esempio.
Purtroppo peró non si possono fare previsioni dell'indice NAO piú lunghe di alcune settimane, quindi non si ha alcun'idea su come potranno essere effettivamente i prossimi mesi.
E la statistica cosa dice? In quante occasioni ci sono stati tre inverni particolarmente freddi uno dietro l'altro? Non molti in effetti. L'ultima volta é stato nel 1985-1987. (Anche in Italia nevicó molto come piú di qualcuno che legge si ricorderá visto che a quel tempo almeno io ero ancora un ragazzino). Per ritrovare la precedente tripletta bisogna risalire al periodo 1940-1942. Ma a credere al detto popolare "non c'é due senza tre" si rischia di cadere nell'assurda spirale che tutti gli inverni da qui all'eterno saranno freddi !
Forse é meglio allora andare a spulciare nelle vecchie serie storiche come ad esempio quella delle temperature misurate a Stoccolma che risale al 1756. Se prendiamo in considerazione gli inverni in cui la temperature media é stata di 2 gradi inferiore al valore medio 1756-2010 troviamo 11 casi in cui si sono avuti due anni di fila con inverni cosí freddi. Di questi undici, 7 sono stati seguiti da un terzo inverno freddo che poi in quattro casi si é rivelato il piú freddo della terna?
Che si fa allora? Ci buttiamo sulla statistica o teniamo e piedi per terra e viviamo alla giornata? Ad ognuno le sue scelte, ce n'é per tutti i gusti, sia per i freddofili/nevofili sia per chi non ama il freddo intenso.
lunedì 17 ottobre 2011
Il lupo cattivo non c'é piú
Erano mesi che se ne parlava. Ieri pomeriggio la storia ha avuto l'epilogo che le ha fatto guadagnare la prima pagina del giornale della cittá. Il lupo cattivo non c'é piú, é stato ucciso.
Ebbene sí, quello che per mesi aveva terrorizzato diversi proprietari di animali da fattoria nel corso di questa estate da maggio ad ottobre era proprio un lupo adulto che si aggirava indisturbato per i boschi ad est di Norrköping. Per settimane e settimane se ne é parlato e nonostante le scorribande notturne dell'animale che hanno portato in diversi attacchi alla morte di ben 104 tra pecore ed agnelli, fino a fine agosto ne era stata vietata la caccia nonostante le continue proteste dei proprietari degli animali uccisi (pensate che in una sola fattoria il lupo ha ucciso ben 27 pecore in una sola notte, lasciando il proprietario con solo la metá dei suoi animali).
Poi, dopo un lungo dibattito portato avanti anche attraverso alcune assemblee pubbliche, a fine agosto il Naturvårdsverket ha dato il permesso di caccia al lupo a ben 260 cacciatori che si erano nel frattempo registrati. Molti di questi giá facevano i volontari presso alcune fattorie per delle guardie notturne.
E cosí sabato pomeriggio un gruppo di cacciatori ha finalmente messo fine allo spauracchio ed oggi la foto del lupo ucciso primeggia sulla prima pagina del giornale delle cittá mentre sulla versione on-line si scatenano i commenti giá arrivati a quota 200. Per chi é curioso e mastica un po' di svedese ecco tutta la storia tra racconti e fotografie un po' truci del "lupo di Vikbolandet", proprio la localitá dove tra qualche settimana prenderá servizio Silvia con il suo nuovo lavoro!
venerdì 14 ottobre 2011
Rifiuti pericolosi
Domani (prima di partecipare alla Blogfesten qui in cittá) mi libereró di tutti i bidoni di colore vuoti o semivuoti assieme ai vasetti di diluente rimasti dopo la dipintura della casa. In cittá c'é uno specifico Returpunkt (di cui abbiamo giá parlato in precedenza) dove é possibile portare tutti i rifiuti compresi quelli pericolosi.
Ma domani é una giornata speciale perché é una di quelle due giornate all'anno in cui sará possibile lasciare i propri rifiuti pericoli direttamente al personale che a bordo di due camion speciali percorreranno la cittá in lungo e in largo per la raccolta senza per forze di cose dover recarsi al Returpunkt. Visto che il percorso di uno dei due camion inizia proprio dal supermercato vicino a casa nostra ho pensato bene che sarebbe stata una buona idea. Appuntamento domattina quindi dalle 9 alle 9.20 e guai ad essere in ritardo altrimenti bisognerá correre dietro al camion nella sua scaletta giá prefissata in perfetto stile svedese:
Smedby, ICA 9.00-9.20 20 min
Navestad centrum 9.30-9.50 20 min
Hageby centrum, nedre parkeringen 10.00-10.20 20 min
Ljura centrum, ICA Ljura 10.30-10.50 20 min
Vilbergen centrum, parkeringen 11.00-11.20 20 min
Skarphagen centrum, parkeringen 11.30-11.50 20 min
Klockaretorpet centrum 12.00-12.20 20 min
mercoledì 12 ottobre 2011
Ohhhh - issa !
Il rientro dalle vacanze ha portato alla pianificazione delle attività ludiche per l'autunno-inverno che ci aspetta. Gabriele, da buon appassionato di sport di racchetta, per il terzo anno consecutivo ha rinnovato l'iscrizione al club di badminton. La sottoscritta, che pur non avrebbe disdegnato continuare ugualmente con il badminton ma non poteva evidentemente lasciare il piccolo Galileo a bordo campo per giocare in coppia con la propria metà, ha optato per un cambiamento radicale. Prima di arrivare ad una decisione, il primo pensiero era stato quello di dedicare tutta la stagione a un itinerario di 5 km di corsa, un po' su e giù, qui intorno a casa. Nonostante il tutto fosse molto attraente in termini di bellezza del paesaggio, vicinanza geografica e costo zero, l'idea è stata presto accantonata al pensiero che le povere vie aeree non sarebbero andate molto d'accordo con un'attività fisica sostenuta a temperature vicine allo zero (o con il meno davanti al numero). Alla fine, dopo vari ragionamenti, la scelta è ricaduta su una paio d'ore a settimana in palestra, in compagnia di Giulia (ottima fonte di motivazione quando la tentazione sarebbe quella di trasformarsi istantaneamente in una soffpotatis alle prime temperature inferiori ai 15 gradi).
Ebbene: fatta la tessera, abbiamo la possibilità di scegliere tra un numero illimitato di ore alla settimana di ginnastica con pesi, tapis roulant, vogatori, ecc, nonchè un numero illimitato di ore di aerobica, danza, step, ecc (a vari livelli). Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta.
Ci facciamo un primo giro ai pesi, e da brave neofite ci facciamo assegnare per la volta successiva un istruttore che ci ritaglia un programma personalizzato. Ottimo, ora abbiamo da lavorare sodo per i prossimi sei mesi ! Facciamo un altro giro per provare un'attività di gruppo. Mentre aspetto di entrare, do un'occhiata alla lezione precedente, ovvero aerobica intensiva: allenamento supertosto, gente invasatissima e sudatissima... e ad un certo punto l'occhio mi cade su uno dei partecipanti: "senior" direbbero qui... 80 anni ad occhio e croce... dotato di fascetta e completo supertrendy fa le flessioni su due braccia con una gamba sollevata. Poi vengo a sapere che è un affezionato della palestra, si fa almeno due giri del genere alla settimana (leggete qui !). A questo punto mi sento veramente una schiappa e con curiosità e un po' di trepidazione iniziamo la nostra lezione, "aerobica con intensità media", ovvero il corso che sembra vada per la maggiore. Siamo una trentina, uomini e donne di cui una decina a occhio sono over 60. Neanche i "senior" del nostro gruppo perdono colpi, accidenti.
Uscendo, buttiamo l'occhio in un'altra sala, dov'è in corso un'altra attività. Il nome di questa cosa (skivstång) l'avevo letto sul programma, non capendo bene in cosa consistesse. Con musica pompata a 80 bpm un'ottantina di persone distese per terra solleva pesi a ritmo. La scena era proprio così:
Oh-issa, oh-issa... senza parole... Mi sa che oltre alla palestra mi servirà anche un corso di autostima.
venerdì 7 ottobre 2011
Tiriamo le somme sulla stagione estiva
Eccoci arrivati all'inizio dell'autunno vero. Sembra quasi che l'estate abbia voluto aspettarci per salutarci visto che al nostro ritorno, la settimana scorsa, abbiamo ancora potuto godere di qualche bella giornata con temperature gradevoli appena sotto i 20°C. Ora peró é tempo di cambiare stagione e tirare fuori le giacche dagli armadi.
Le temperature al mattino si aggirano sui 7-8°C e per i prossimi giorni é previsto un ulteriore abbassamento grazie al paio di giornate serene che caratterizzeranno il weekend; aspettiamoci quindi la colonnina del termometro scendere ancora di qualche grado ma per il momento le prime brinate sembrano ancora scongiurate. Al grande nord invece sta giá cadendo la prima neve e guardate qui la situazione stamattina a Kiruna alle 8.30.
Ma allora é tempo di tirare le somme e valutare com'é stata realmente questa estate in Svezia. Si é trattata senz'altro di un'estate piú calda del normale nei mesi di luglio ed agosto e specialmente al nord dove nella localitá di Haparanda si é addirittura raggiunto il nuovo recordo di temperatura massima da 150 anni a questa parte con il valore di 31.4°C. Il record di caldo assoluto per il 2011 va peró a Markusvinsa sempre nel nord con 33.5°C (valori che faranno sorridere piú di qualche nostro lettore... ma questa é la Svezia miei cari...).
Oltre ad essere stata un'estata calda é stata anche ricca di pioggia, non tanto nel numero totale di giorni quanto piú nella quantitá di acqua caduta in alcuni eventi piovosi piuttosto intensi con temporali e forti rovesci. In alcune zone della nostra regione sono caduti un numero di mm di pioggia doppio del normale. Mi ricordo bene il sabato notte del 23 luglio quando alcune zone a Norrköping si sono allagate e la mattina della domenica andando al lavoro ho dovuto fare una lunga deviazione per un sottopasso compeltamente allagato.
Tanti sono stati anche i fulmini caduti al suolo (pensate che invece la scorsa estate mi ricordo di pochissimi tuoni). Il 7 giugno in Svezia si sono registrati 41.000 fulmini (record dal 2002) e il 27 agosto poco piú di 30.000, numeri del tutto paragonabili a quanto succede normalmente in Italia in estate.
Nel complesso possiamo dire che si é trattata di un'estate piú a carattere mediterraneo che scandinavo... e adesso come sará il prossimo inverno? Riusciremo a tenere testa agli ultimi due inverni molto ricchi di neve? La speranza é quella, anche perchè veder la neve cadere copiosa stando alle finestre della nostra nuova casa con il piccolo Galileo in braccio sará qualcosa di veramente divertente...
martedì 4 ottobre 2011
Borta bra men hemma bäst
Eccoci di nuovo qui, di ritorno da cinque settimane di pereginazioni vacanziere, tra Grecia e le nostre due città natali in Veneto e Friuli. Ne sono successe tante in questa vacanza: dai meravigliosi giorni al mare al viaggio della speranza per tornare in Italia, dalla prima tappa vicentina dove tutta l'allegra brontofamigliola si è ammalata in contemporanea (con malanni diversi l'uno dall'altro) e non ha sfruttato a dovere i giorni disponibili per fare cose e vedere gente, alla seconda tappa friulana dove ci si è sostanzialmente riposati e si è goduto di un clima settembrino inaspettatamente caldo e soleggiato.
Un mese è davvero volato e - disavventure a parte (fisiologico che ci siano in una vacanza così lunga) - è stato come al solito bello tornare da turisti in patria. E no, personalmente la sensazione che ho avuto è che non ci tornerei a vivere.
Alla fine avevo proprio voglia di tornarmene a casa, perchè sì, in vacanza siamo stati bene, ma la nostra vita è qui ed è proprio vero quello che dicono gli svedesi: "borta bra men hemma bäst". Ora ci aspettano un autunno ed un inverno pieni di eventi: in primo luogo la Blogfesten (accorrete numerosi, voi che leggete !), ed a seguire il mio rientro al lavoro all'inizio di novembre, per poi concludere con una serie di visite di parenti ed amici sotto Natale che culminerà con il viaggio Northern Lights a Kiruna. Insomma, non c'è da annoiarsi !
Un mese è davvero volato e - disavventure a parte (fisiologico che ci siano in una vacanza così lunga) - è stato come al solito bello tornare da turisti in patria. E no, personalmente la sensazione che ho avuto è che non ci tornerei a vivere.
Alla fine avevo proprio voglia di tornarmene a casa, perchè sì, in vacanza siamo stati bene, ma la nostra vita è qui ed è proprio vero quello che dicono gli svedesi: "borta bra men hemma bäst". Ora ci aspettano un autunno ed un inverno pieni di eventi: in primo luogo la Blogfesten (accorrete numerosi, voi che leggete !), ed a seguire il mio rientro al lavoro all'inizio di novembre, per poi concludere con una serie di visite di parenti ed amici sotto Natale che culminerà con il viaggio Northern Lights a Kiruna. Insomma, non c'è da annoiarsi !
mercoledì 21 settembre 2011
Blogfesten - data definitiva
Dopo un sondaggio aperto a tutti coloro che sono interessati a partecipare alla Blogfesten 2011 a Norrköping, la maggioranza ha deciso per il finesettimana del 15-16 ottobre 2011.
L'appuntamento per i più mattinieri - in occasione del Öringens Dag - é per le ore 10 allo Strömparken nei pressi del Cityfiskes café a due passi dalla stazione del treno in Fleminggatan 1, dove ci sarà la possibilità di seguire una visita guidata (gratuita) alla scoperta dei salmoni e del paesaggio cittadino lungo il fiume che rende famosa la città. Il ritrovo per tutti sarà invece qui:
Caffè del Museo del Lavoro
(Arbetets Museum - Strykjärnet)
(Arbetets Museum - Strykjärnet)
a partire dalle ore 11
Durante la mattinata e il primo pomeriggio chi vorrá potrá dare un'occhiata ad entrambi i "Museo del lavoro" e "Museo della cittá" (aperto fino alle ore 17) che si trovano uno di fronte all'altro con entrata gratuita.
Al piano terra del Museo del Lavoro é presente il Café Strykjärnet mentre per qualcosa di più sostanzioso ci sarà anche il Restaurang Knäppingen presso il Museo della cittá.
Piccola nota: per chi vuole scoprire qualcosa di più su Norrköping e godersi qualche attività "autunnale", al Visualiseringcenter oltre alle mostre gratuite é possibile assistere a degli spettacoli nel sala a cupola a 360 gradi.
Alle 17 il Visualiseringcenter ed i musei chiudono i battenti e per chi vuole stare in compagnia ci si potrà trasferire in un adiacente Pub o gustare un'ottima pizza italiana.
La festa continua la domenica ! A seconda di quanti saremo, troveremo qualche attività interessante da fare insieme !
Vi aspettiamo numerosi, e per chi non si fosse ancora iscritto, vi invitiamo a farlo (link in alto a destra su questa pagina del blog) e a pubblicizzare l'evento.
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sabato 17 settembre 2011
Perchè le parolacce sono così poche in Svezia?
Avvertenza: questo post a qualcuno non piacerà.... ma non potevo non scriverlo. Non vorrei scrivere queste cose ma il tacere non è meglio e fare finta che tutto sia normale non la ritengo un'opzione valida. Ormai l'opinione del singolo non conta più, nessuno ti ascolta. Per fortuna si può ancora scrivere quello che si pensa. Mi chiedo se prima fosse tutto davvero così e vivendoci dentro mi ero in qualche modo abituato e rassegnato... il fatto è che io non ci sto più. Due anni di Svezia mi hanno modificato dentro, il mio modo di vedere le cose e di comportarmi non è più lo stesso di prima e mi chiedo come sarebbe se tornassi indietro. Non riuscirei più a sopportarlo, sarei un pesce fuor d'acqua. La Svezia non è il paradiso e non è il paese perfetto ma il nuotare in quel mare adesso mi fa star bene.
Ecco qualche esempio che ha solleticato il mio panorama di parolacce italiane in questi giorni...
Vodafone: nella nostra vacanza in Grecia ho effettuato delle chiamate con tariffa Passport verso l'Italia che dovrebbero essere tutte tariffate ad 1 euro o poco più l'una. Per scrupolo al rientro in Italia controllo il traffico effettuato e mi ritrovo con delle tariffe completamente inspiegabili alcune ad 1 euro e altre ber più alte. Mi armo di pazienza (durata non più di 5 minuti) e chiamo il 190. Riesco a districarmi tra i vari tasti da premere e riesco a parlare con un operatore. Cerco di spiegargli il problema evidenziando la completa incongruità degli addebiti. Pensate che addirittura siamo arrivati ad avere due chiamate allo stesso numero una di quasi 7 minuti addebitata ad 1 euro ed una di 5 minuti addebitata ad 2,3 euro. Il tipo si arrampica sugli specchi per spiegarmi le varie tariffe e poi messo davanti all'evidenza di quest'ultima incongruità cosa fa... riattacca !! Impreco in italiano e me la metto via. Se potessi farne a meno di banche e numeri di telefono italiani...
Durante un pomeriggio mi capita sotto mano la "rivista" Panorama e mi leggo un paio di articoli: uno sui ricchi in Italia che risultano essere un qualche decina di migliaia (mentre di ville, barche, macchinoni ce ne sono a milioni...) e il secondo è sui braccialetti elettronici di uso comune in Svezia ed altri paesi ma quasi mai usati in Italia e la cui sperimentazione è ancora in atto e costati di solo canone Telecom (altra buona...) 100 milioni di euro !!
A cena parliamo di come stanno andando le cose... un'amica mi dice di aver visto Matrix dove uno studio riportava nel 75% la percentuale di evasori delle tasse al sud italia e 25% (se non ricordo male) in Veneto con un recupero crediti in qualche proporzione accettabile nella regione del nord e quasi inesistente al sud. Parlo con un altro paio di amici seduti al tavolo e questi mi dicono che è la prassi fare preventivi per gli artigiani senza IVA tanto è SCONTATO che nessuno la mette in conto... "mica vorrà la fattura?". Ed io cosa mi ritrovo nella cassetta delle lettere: una bella lettera di Equitalia con una multa di 170 euro da pagare perché nel 2007 (quando avevo la partita iva) avevo versato una rata con qualche giorno di ritardo!! 170 euro??? E per quelli che non pagano quale sarà mai la multa???? Ma fatemi il piacere...
L'altra coppia ci racconta delle loro agognate vacanze a Vasto, 600 km in auto per un mare che non sia il brodo dell'alto Adriatico. Arrivano là e trovano un mare stranamente sporco (ma il mare al sud non era bello?) tanto che la visibilità era azzerata a pochi centimetri, prendono il pattino/moscone e si portano al largo e trovano sacchetti di plastica, immondizia galleggiante... tornano a casa disperati, cercano su Google e scoprono che la fognatura si era rotta per uno smottamento e che tutti i liquami erano finiti in mare...
Ma continuiamo con ordine sparso... nel pomeriggio precedente vado in esercizio commerciale per un servizio, pago e non ricevo alcuna ricevuta (non si trattava di scontrino...) come se tutto fosse normale (nemmeno mi viene chiesto se poteva...)... torno a casa e una persona mi racconta di quando è andato a pagare il pane e lo scontrino riportava un importo fittizzio (tipo 1 euro invece di 5) e alla sua osservazione si è beccato anche "ma quanto fiscale è lei !"
In Svezia abbiamo costruito una casa e tutti, dico tutti gli artigiani che hanno lavorato da noi, ci hanno mandato la loro fattura con il dettaglio dei lavori e con gli estremi del pagamento, IVA al 25% INCLUSA.
La Telia (analogo della Telecom in Svezia) ci ha consegnato l'accesso ad internet in fibra ottica con quasi un mese di ritardo e nella prima bolletta abbiamo avuto un accredito di 800 kr (quasi 90 euro) come compensazione per il disguido.
Siamo a Montegrotto e percorriamo una strada a doppia corsia che in prossimità delle rotonde si stringe ad una sola; sono quasi arrivato alla rotonda, davanti a me lascio uno spazio dalla macchina precedente e (già con la corsia ridotta) mi vedo piombare una Y10 sulla sinistra a velocità folle che mi taglia la strada e si infila nel poco spazio davanti a me, freno bruscamente e mi fermo a 10 cm dal suo paraurti, scarica di adrenalina e mi appoggio sul clacson per segnalare la pazzia alla ragazza al volante... tempo 5 secondi ed arriva il "vendicatore", un terzo automobilista da dietro quasi sopra il cordolo sinistro mi supera e si affianca alla tipa e con il finestrino abbassato la riempie di parole e gestacci... siamo nel Far West?
Io mi sento un pesce fuor d'acqua quando mi aggiro tra i luoghi natii... è bello rivedere parenti ed amici, mangiare una pizza come si deve, godere di un'estate che è ancora quasi troppo calda, ma il divertimento dura poco, il tempo di leggere il giornale, accendere la tv, parlare con le persone, girare in auto per le strade... quanto mi fa incazzare tutto questo! Il passatempo rimane sempre quello: tu freghi me... ed io frego te in un altro modo... tanto c'è sempre qualcuno in fondo alla piramide che paga per tutti.
In Svezia il panorama delle parolacce è piuttosto ridotto, mentre in Italia siamo dei professionisti del settore... chissà perchè ! Välkommen till Italien.
mercoledì 14 settembre 2011
FS e Ryanair, disguidi di un rientro in patria
Dopo l'idilliaca vacanza greca ci aspettava il rientro in patria per la prosecuzione della nostra vacanza in terra italica. In realtà per il sottoscritto si tratta del primo mese di "pappaledighet" ossia paternità, una vera e propria pacchia. Per Silvia invece si tratta di veri e propri giorni di vacanza grazie alla notevole quantità di giorni di ferie arretrati dall'anno scorso.
Il viaggio prevedeva il trasferimento in auto dalla penisola Calcidica all'aeroporto di Salonicco, cento chilometri tranquilli tranquilli seguito dal volo Ryanair su Bergamo. Da Bergamo il rientro in quel di Vicenza sarebbe dovuto avvenire in auto ma purtroppo per un imprevisto dell'ultimo minuto abbiamo dovuto ripiegare sui mezzi pubblici. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata ed eravamo quindi pronti al peggio, tuttavia le varie vicissitudini hanno messo a dura prova il nostro self-control. Non posso negare che qualche improperio l'ho pronunciato... ma andiamo con calma.
I primi lievi disguidi arrivano subito a Salonicco. Per il piccolo Galileo c'era bisogno di acqua per la pappa e visto che non è possibile attraversare i controlli di sicurezza con bottiglie d'acqua avevamo programmato l'acquisto al dutyfree o ad un bar dopo la sezione controlli. Peccato che di bar non ce n'era nemmeno l'ombra e dai controlli siamo stati subito rinchiusi al gate formato recinto per pecore dove nel trascorrere dei minuti si sono ammassate sempre più persone che hanno iniziato a disporsi in una classica coda a ventaglio senza ordine. Galileo così ha dovuto attendere il decollo dell'aereo e l'inizio del servizio a bordo per la sua bottiglietta d'acqua.
Il secondo inconveniente, molto più grave, è arrivato al ritiro del passeggino sotto l'aereo a Bergamo che ritroviamo evidentemente danneggiato. I supporti della capotte a soffietto erano stati completamente spaccati rendendo la capotte completamente inutilizzabile. L'addetto allo scarico delle valigie interpellato sul posto ha negato l'accaduto sostenendo di aver scaricato il passeggino già in quello stato. Non ci rimaneva altro che rivolgerci al Lost&Found per fare il nostro reclamo da quale ne siamo usciti con un numero di denuncia che poi entro 7 giorni deve essere completata tramite il sito della Ryaniar. Di questo riparleremo più avanti...
L'autobus di collegamento dall'aeroporto di Orio al Serio alla stazione FS è comodo tuttavia dobbiamo segnalare l'assurda norma secondo la quale il neonato non paga, ma il passeggino sì ! Tre biglietti al posto di due... se lo sentissero in Svezia... ma il peggio doveva ancora arrivare.
E sono le Ferrovie dello Stato italiane che hanno solleticato maggiormente il nostro aplomb. Quando si viaggia con un bambino piccolo con un passeggino adatto al clima nordico dal peso di 12kg, due valigie da 15kg e due bagagli a mano da 10kg tra i servizi indispensabili ci sono gli ascensori. Peccato che la stazione di Bergamo ne è completamente sprovvista (abbiamo dovuto utilizzare un passaggio sui binari che si trovava a più di 100 metri dal centro della stazione) ma peggio ancora a Brescia l'ascensore riservato ai portatori di handicap era fuori servizio e al citofono dove si poteva chiedere assistenza non ha risposto nessuno. Risultato due rampe di scale... e tra tutti i passeggeri che passavano e ci vedevano in evidente difficoltà gli unici che si sono offerti di darci una mano sono state due persone di colore !
Vabbè... il resto faceva parte dei brutti ricordi che però sono tornati subito attuali: un viaggio su un treno regionale a velocità impensabili, con soste inspiegabili in stazioni sperdute in un caldo afoso con tutti i finestrini abbassati senza ovviamente aria condizionata... il povero Galileo ha iniziato a sudare come mai aveva fatto prima.
Per fortuna che l'Eurostar da Brescia a Vicenza aveva almeno l'aria condizionata... tuttavia ci ha pensato il piccolo a tenerci sull'attenti facendo la cacca all'altezza di Verona. Il primo cambio di pannolino è stato effettuato sui sedili del regionale Bergamo-Brescia visto che di bagni e cestini non ce n'era nemmeno l'ombra nelle carrozze più vicine (tra l'latro ho dovuto buttare il pannolino in un cestino di una stazioncina di campagna saltando giù dal treno in una sosta lampo). Per il secondo cambio i tavolini dell'Eurostar strapieno di gente non mi sembravano molto adatti visto che sarebbe stato anche di cattivo gusto, così il sottoscritto si è cimentato nel microbagno con virtuosismi ad una mano sul minuscolo lavandino.
L'arrivo a Vicenza è stato senza contrattempi grazie agli ascensori funzionanti. A conclusione dell'avventura però ci aspettava ancora il completamento della pratica di danneggiamento tramite il sito web Ryanair. Avete mai provato a farla? Prima di tutto non c'è alcun link evidente ma bisogna curiosare tra le FAQ. Poi si deve compilare in sequenza tre moduli con tutti i dati relativi al danneggiamento (ricordarsi di tenere sempre tutti i documenti e le carte di imbarco). Ma la cosa che ha più dell'incredibile succede tra il secondo e terzo modulo con la domanda "Vi è stato offerto un bagaglio/passeggino sostitutivo?". Risposte possibili SI/NO. Se si barra NO (come nel nostro caso) non è possibile in alcun modo proseguire al terzo modulo, la pagina web si rifiuta. Se si seleziona SI, si può accedere al terzo modulo. Robe da pazzi! Per fortuna che avevamo acquistato il passeggino sul web visto che veniva richiesta la prova di acquisto, così siamo riusciti a scaricare la fattura di acquisto direttamente dal sito del venditore. Adesso incrociamo le dita e speriamo che Ryanair riconosca il danno.
Välkommen till Italien.
P.S. A meno di 36 ore di distanza dall'inoltro del nostro reclamo a Ryanair abbiamo ricevuto una mail molto cortese con le scuse per quanto accaduto e con la comunicazione che ci rimborseranno il danno! Questa volta non possiamo che essere contenti del comportamento della amata-odiata Ryanair.
P.S. A meno di 36 ore di distanza dall'inoltro del nostro reclamo a Ryanair abbiamo ricevuto una mail molto cortese con le scuse per quanto accaduto e con la comunicazione che ci rimborseranno il danno! Questa volta non possiamo che essere contenti del comportamento della amata-odiata Ryanair.
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domenica 11 settembre 2011
Finalmente in vacanza in... Calcidica (Halkidiki)
Dopo un'estate molto indaffarata, soprattutto per mettere a posto la casa dopo il trasloco, per sistemare il garage e dipingere l'esterno, davvero non vedevamo l'ora di riposarci e rilassarci un po'. La meta per questa vacanza di fine estate è stata abbastanza difficile da scegliere, in quanto dovevano coincidere diversi fattori: condizioni climatiche favorevoli (da bravi neo-svedesi abbiamo infatti optato per un luogo dove ancora si senta il sapore dell'estate - ma non così caldo da essere fastidioso per il piccolo Galileo), raggiungibilità dall'aeroporto a noi più vicino e possibilità di collegamento con l'Italia al rientro (eh sì, perchè a seguito di questa breve vacanza ci sarà anche la solita tappa veneto-friulana), posizione sul mare in ambiente adatto a famiglie con bambini e infine costo abbordabile. Dopo mille ragionamenti la scelta è caduta su una destinazione credo ancora abbastanza sconosciuta al turismo italiano e anche svedese: la penisola Calcidica, in greco Halkidiki.
La tranquilla spiaggia di Agios Ioannis |
"capitelli" votivi ortodossi |
La laguna di Vourvourou |
Con un comodo volo dell'onnipresente Ryanair su Salonicco (che a sentire i locali merita di per sè una visita, che noi riserveremo al prossimo giro da queste parti), abbiamo noleggiato una macchina e in un'ora e poco più di strada eccoci arrivati ! Destinazione: Nikiti, sul secondo "dito" della penisola triforcuta, un paesello di 2000 abitanti direttamente sul mare. Qui ci aspettava un appartamentino con vista mare, tranquillo e poco distante dal centro del paese e a pochi chilometri dalle spiagge più belle della zona, raggiungibili in qualche minuto di auto.
You are my sunshine! |
Siamo sicuri che devo proprio farlo il bagno? |
Cuginetti a mollo |
Sembra che la penisola Calcidica sia una meta turistica piuttosto apprezzata dai Greci, e in questo momento popolata soprattutto da Bulgari, Serbi, Macedoni ed Albanesi, molto probabilmente in virtù della vicinanza geografica. Di italiani o scandinavi ben pochi, al contrario. Nonostante questa sia una meta prevalentemente turistica, la nostra impressione (confermataci poi anche da conoscenze greche fatte sul posto) è che gli operatori turistici non abbiano ancora molta mano con i visitatori stranieri: autonoleggio di nota catena internazionale assolutamente disorganizzato, ristoranti con personale generalmente frettoloso e poco "al servizio del cliente", paesello poco curato dall'urbanistica caotica e dall'edilizia eterogenea e spesso incompiuta.
Uno dei mille esempi di edilizia incompiuta |
Sarà la crisi ? O era così da prima ? La sensazione è di disorganizzazione generale e approssimazione diffusa... D'altra parte la natura, il clima, il mare e le spiagge sono fantastici e valgono davvero la visita. Peccato che tutto questo non sia adeguatamente valorizzato.
La nostra vacanza quindi è trascorsa in completa tranquillità e relax, tra bagni di mare, pranzi e cene all'aperto con frutta e verdura di stagione "dal terra (dietro l'angolo) alla tavola", in divertente compagnia di mia sorella e famiglia (ovvero moroso e bimba quasi coetanea di Galileo).
GNAM! |
Più tipico di così... |
Moussaka e kotopoulou souvlaki |
Pescanoce XXL |
I bimbi sembrano gradire, i genitori anche. Non male per questa fine estate, ci voleva davvero !
mercoledì 7 settembre 2011
Il debutto di Galileo allo stadio del basket
Qualche sera fa ci siamo concessi un altro momento di relax prima del rush finale con la casa e siamo andati a vedere una partita di pallacanestro. In particolare si trattava di una partita di qualificazione agli europei di basket del 2013. La Svezia milita nella divisione B ma é prima nel suo girone ed accederá quindi ai gironi principali di qualificazione. La partita che abbiamo visto era Svezia-Arzebaijan finita in gloria per la Svezia che ha stravinto 128-61... ma a parte il divertimento possiamo dire che sia stato il debutto di Galileo ad un evento sportivo di massa.
Il piccolo si é comportato benissimo ed ha passato parte del tempo a guardare incuriosito quegli spilungoni correre dietro al pallone a destra e a sinistra (a proposito c'era un giocatore dell'Azerbaijan che era alto 225cm) e gli altri sembravano dei nani in confronto anche se erano tutti alti piú di 190... sarebbe stato bello mettergli vicino Galileo e vedere che faccia avrebbe fatto.
Per il resto sono anche riuscito a dargli la cena con il biberon senza troppi lamenti... insomma un successo, speriamo che sia di buon auspicio per altri eventi.
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