domenica 26 febbraio 2012
Un anno di Galileo
Buon compleanno piccolo ! Che anno incredibile abbiamo trascorso insieme, noi tre !
Ti avevamo organizzato una superfesta con molte persone care, ma all'ultimo la sorte ha voluto che questo giorno lo passassi a casa solo con mamma, papà e un bel febbrone. Pazienza, ma l'importante è comunque sapere che in molti ti vogliono bene, vicini e lontani.
Durante la festa che avevamo organizzato avremmo voluto condividere con tutti gli amici anche le parole, scritte per te da un caro amico, che speriamo ti possano guidare nei tuoi passi nella vita. Ne riportiamo invece un estratto qui, per te e per tutti, augurandoti di vivere la vita con amore e passione.
"... Altri, pochi, vivono il mondo come amante. Invece che teatro delle nostre battaglie morali o prigione da cui fuggire, vivono il mondo come la sontuosa espressione di una relazione erotica con il mondo stesso. Negli inni Vedici, si canta in versi il desiderio degli occhi scintillanti della divinità, del contatto con le sue labbra, della sfumatura azzurrina della sua pelle, simile alle nubi di tempesta che portano le piogge rinfrescanti e fertilizzanti del monsone, e il mondo intero assume così la sua bellezza e la dolcezza della sua pelle: ci si sente abbracciati nel gioco erotico primario della vita, la brama erotica di unione tra corpo e anima. Se tu, Galielo, lo vedrai come “Dio”, come principio spirituale laico, o come altro, non farà una gran differenza: questa stuzzicante e amorevole presenza è contenuta nelle nuvole, nel verso degli uccelli che preannunciano l’arrivo delle piogge, nel volto di un amico e anche in un buon piatto di tagliatelle. Perché quando vedrai il mondo come amante, ogni cosa, ogni persona, potrà divenire, al tuo sguardo accurato e pieno di apprezzamento, un’espressione di questo impulso erotico che continua nel tempo. Appena riconoscerai l’amante in ogni forma vivente, ti troverai coinvolto in una danza sacra, dove godrai del dolce gioco di essere compagno di ogni cosa che danzi con te, amanti moltiplicatisi. In una moltitudine in cui il mondo stesso è il tuo amante. Ti auguro, caro Galileo di vivere il mondo in questo modo.
"... E ti auguro di vivere il mondo come “Sé”, perché gli amanti ricercano la vicinanza, e quando ci innamoriamo del mondo siamo capaci di fonderci con esso: l’albero che crescerà da quel seme, quello sei tu; l’acqua che scorre, quello sei tu; il sole nel cielo, e tutto e tutto ciò che è, quello sei tu.
"... Ti auguro, crescendo, di sentire un giorno che tu non termini con la tua pelle, che solo tutto ciò che è al tuo interno sei “tu”, e tutto ciò che sta al di fuori non lo è.
...
"... Per questo, Galileo, ti auguro di percepire il mondo come un “me stesso esteso”, e la sua storia come la tua stessa storia ampliata, perché questo non comporta l’annullamento della tua personalità individuale. Anzi. Il sole sorge su di te: tu sei il tuo mondo. Potrai abbandonare la tua spensieratezza, tornare a casa e partecipare alle vicende del nostro mondo in modo ricco, responsabile, smaliziato.
Tutti noi compiamo questo lungo viaggio e torniamo, arricchiti, alla casa cui apparteniamo: torniamo per sperimentare che siamo sia il nostro mondo che il suo amante, e che il nostro destino non è distruggere il mondo con avidità, ma fecondarlo ed esserne fecondati."
Buon compleanno allora, Galileo, e sorridi sempre !
domenica 19 febbraio 2012
Chi ha camminato nel nostro giardino?
Grazie al candido manto nevoso che in diverse occasioni si è creato nel giardino intorno a casa durante le nevicate delle ultime settimane, abbiamo scoperto che non siamo soli! E' evidente che i due boschetti vicino a casa facilitano la presenza di diversi esseri viventi che poi di notte, indisturbati, se ne vanno in giro per i giardini... normalmente le tracce che troviamo sono abbastanza piccole, diciamo pure della taglia di lepri e affini. Ieri notte però deve essere successo qualcosa di diverso.
Sul giardino lato cucina, dove abbiamo una finestrella larga e stretta e dove trovano posto delle piantine verdi, sono comparse delle tracce diverse dal solito, più grandi e abbastanza numerose, quasi a testimoniare il fatto che l'animale ha sostato davanti alla finestra per un po'. Forse era abbastanza alto da riuscire a guardare dentro e vedendo le piante ha immaginato di poterle mangiare? Il pensiero che un giovane alce abbia fatto visita al nostro giardino ci solletica la mente, ma occorre un esperto di tracce per sciogliere il mistero. Ecco qui di sotto un paio di foto che potrebbero aiutare gli esperti zoologi.
Questa qui sotto invece è un'altra foto scattata diversi giorni dopo la precedente nevicata e dimostra come il posto di notte sembra essere piuttosto visitato. Che valga la pena mettere una videocamera ad infrarossi magari? Chissà che sorprese potremmo trovare...
Aggiunta delle 13:02. Ecco un'altra foto che forse può aiutare a risolvere il mistero... l'impronta interna è di almeno 15-17cm.
martedì 14 febbraio 2012
Una guida ai servizi sanitari
Il grado di urgenza di un problema di salute è un fattore che gioca un ruolo importante nell'accesso appropriato ai servizi sanitari. Quando è in gioco "la propria pelle" molti disturbi possono venire percepiti erroneamente come urgenti e bisognosi di cure indifferibili, portando ad un accesso inappropriato alle risorse sanitarie, che sono per forza di cose limitate. Il "qui e subito" è un problema comune sia alla Svezia che all'Italia, affrontato in modo diverso nei due Paesi.
In Svezia si punta da tempo sull'informazione del paziente: quali sono i problemi effettivamente meritevoli di cure urgenti nel senso stretto del termine, e quali invece sono problemi da medicina di base ? Quali possono essere visti dalla guardia medica, e quali possono aspettare fino al giorno successivo ? Che cosa si può fare "da soli" quando si ha un problema di salute ?
Il pronto soccorso in Svezia è tenuto ad accettare tutti i pazienti che vi si presentano, ma al triage i casi "inappropriati" possono essere invitati a rivolgersi al posto più adeguato (con risultati alterni, a seconda della capacità di persuasione del personale o dell'ostinazione del paziente).
Per accedere ai servizi medici di base in orario lavorativo (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17) è necessario fissare un appuntamento per telefono, oppure in certi casi è sufficente presentarsi alla porta ("drop-in", presente solo in certi ambulatori con distribuzione disomogenea, e disponibile solo per patologie banali come tonsilliti e otiti - che non richiedono più di 15 minuti a paziente).
Cosa succede invece di notte ? In Italia la guardia medica ha un numero a cui il singolo cittadino può chiamare a qualsiasi ora durante l'orario di servizio, e a cui risponde direttamente il medico responsabile. Le richieste variano molto (appropriate, inappropriate, scherzi telefonici, persone che hanno solo bisogno di parlare con qualcuno...) e il lavoro della guardia medica non dev'essere particolarmente divertente, se a questo si aggiungono anche le visite domiciliari notturne.
In Svezia, per problemi che non sono di competenza del pronto soccorso (leggi: tutto quello che non implica immediato pericolo di vita o invalidità, oppure sofferenza estrema e acuta), esiste un numero centralizzato nazionale (1177) aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a cui rispondono infermieri specializzati. La funzione di questo numero è principalmente informativa: si occupa di consigliare il cittadino sui provvendimenti più adeguati per un determinato problema medico. Ovvero: quello che si può fare da soli (essendo banale e semplice) a domicilio; se e quando si deve richiedere la consulenza di un medico; che tipo di livello sanitario è il più indicato per il problema in questione (medicina di base/guardia medica o pronto soccorso). In orario di apertura della guardia medica, il 1177 si occupa anche della prenotazione degli appuntamenti, dove il medico si limita a visitare i pazienti che arrivano e non impiega il proprio tempo in consultazioni telefoniche.
Chi non volesse telefonare all'1177 e preferisse documentarsi su internet avendone il tempo, ha invece a disposizione un bel sito - http://www.1177.se/ - dove le stesse informazioni sono spiegate con linguaggio "comune" e illustrazioni chiarificatrici.
Per i meno tecnologici esiste anche una pubblicazione cartacea orrispondente - disponibile gratuitamente in ospedale e in tutti gli ambulatori - chiamata "Guida per curarsi in autonomia". Avendola letta recentemente, posso dire di averla trovata molto fruibile e ben fatta. Quanti pazienti per esempio in Italia sanno cosa fare in caso di otite (quando andare dal medico o quando aspettare, a seconda che si tratti di un bambino o di un adulto, e quando è indicata la terapia antibiotica) ? O ancora, che cos'è la VES e quando è indicato fare un tale esame del sangue ?
Insomma, credo che il puntare sull'informazione e avere a che fare con pazienti "competenti" sia positivo sia per il paziente che per il sistema sanitario. Qualcuno nel post precedente commentava raccontando di essere stato visitato dalla guardia medica in Svezia e poi "rimpallato" inutilmente (?) al pronto soccorso. Paziente competente e medici asini ? Questa persona è a conoscenza di quali esami possono venire effettuati alla guardia medica, e quali invece al pronto soccorso ? Sarebbe interessante ascoltare l'intera storia...
Iscriviti a:
Post (Atom)