sabato 24 marzo 2012
Tempo di passeggiate !
E' primavera ! In queste ultime due settimane le temperature sono state particolarmente clementi e ci sono state regalate delle giornate di sole splendido che sarebbe stato un peccato trascorrere in casa. Già da tempo pregustavamo questo momento e, nell'attesa, ci eravamo dotati di un interessante ed utile libretto:
Lo scorso finesettimana ci siamo quindi attrezzati a dovere ed iniziato ad esplorare i sentieri più belli dell'Östergötland: meta della prima uscita il lago Glottern, appena a nord di Norrköping. L'acqua del laghetto era ancora parzialmente ghiacciata ma si poteva intuire l'inizio del risveglio della natura dal cinguettio degli uccellini e altri rumori di animali che però non abbiamo avuto la fortuna di avvistare. Galileo, dall'alto del suo zainetto da escursione, sembra abbia apprezzato la prima uscita della stagione !
Abbiamo iniziato con un percorso semplice di pochi chilometri, ma per i mesi a venire c'è proprio di tutto, fino a passeggiate di 4-5 giorni con pernottamenti intermedi: chissà se arriveremo a tanto... Abbiamo tutta l'estate per cimentarci nell'impresa e coinvolgeremo anche tutti coloro che vorranno venire a trovarci in Svezia !
Etichette:
natura,
Östergötland,
Svezia,
tempo libero
giovedì 22 marzo 2012
La religione in Svezia - parte 2
Da quando siamo qui in Svezia l'argomento "religione" è stato sollevato più volte da parenti e conoscenti rimasti in Italia: c'era chi semplicemente era curioso sulle tradizioni svedesi, chi si chiedeva se la chiesa cattolica esistesse in qualche modo anche qui, chi si domandava quale religione avremmo professato in Svezia.
Bene, per gli interessati alle tradizioni svedesi il precedente post sulla religione più diffusa in Svezia dovrebbe essere abbastanza esauriente. Si tenga conto, come ben scriveva Carin in un suo commento, che molti svedesi, pur appartenendo sulla carta alla Svenska Kyrkan, di fatto non partecipano a nessuna attività religiosa (men che meno alla messa della domenica) e in chiesa con tutta probabilità ci sono stati per il battesimo e il matrimonio (quelli che sono sposati), e ci torneranno solo per il loro funerale.
Per chi invece si ponga delle domande sulla chiesa cattolica in Svezia, questa esiste ed anche nella nostra città c'è una chiesetta dove viene celebrata la messa domenicale in varie lingue: dato che la comunità più numerosa a Norrköping è quella serbo-croata, seguita da quella polacca, viene da sè che la messa sia a volte in serbo-croato e a volte in polacco (più raramente in svedese, mai in italiano nè tantomeno in latino).
Quello che in ogni caso balza all'occhio è la diversa influenza della chiesa (protestante o cattolica che sia) nella vita del cittadino: a parte il volantino pubblicitario della Svenska Kyrkan che ci viene recapitato nella cassetta della posta tutte le settimane assieme alle offerte speciali dei vari supermercati cittadini, non abbiamo mai ricevuto altri "inviti" più o meno espliciti a partecipare alle iniziative religiose protestanti o cattoliche, nè tantomento visite del parroco o benedizioni della casa, nemmeno in corrispondenza delle ricorrenze più solenni. A scuola non esiste l'ora di religione, nè ovviamente l'"attività alternativa" per chi religione non la fa. Di catechismo come attività "regolamentare" per i bimbi svedesi non si è mai sentito parlare. Nei vari discorsi tra colleghi e amici, non vi è mai stato nulla di carattere vagamente religioso e nessuno ci ha mai chiesto a che religione apparteniamo.
Ecco, perchè è appunto questa la questione: per chi non si sente di appartenere ad alcuna religione o magari si sente cristiano ma non accetta ad occhi chiusi tutto quello che la religione cattolica impone, vivere in Svezia non fa sentire "diversi". E questa è una cosa positiva, soprattutto per i bambini.
In Italia, dove tutti "devono" andare in chiesa, a catechismo, all'ACR, e appena qualcuno esce dichiaratamente dagli schemi è considerato diverso. E nessun bambino vuol essere diverso dagli altri, per cui molti genitori accettano passivamente l'educazione cattolica "prevista" dalla scuola e "attesa" da parenti e conoscenti, semplicemente per amore del quieto vivere. Come spesso accade l'apparenza conta molto piú della sostanza.
Qui in Svezia il problema semplicemente non si pone. La scuola è del tutto laica, e nella realtà dei fatti anche la società. Non si tratta di rinnegare le proprie origini tradizioni: credo si possa credere nel Bene e metterlo in pratica senza per forza appartenere ad una delle grandi religioni, e si possono sempre insegnare ad un bambino la storia e i principi del cristianesimo che per forza di cose appartiene alla nostra cultura e alla nostra storia europea, si può coltivare la spiritualità come anche parlare di religione e spiegare come si puó conciliare il credere in un essere creatore con le evidenze e le evoluzioni continue della conoscienza e della scienza, quella stessa scienza che pervade in qualche modo ogni lato delle nostre vite (viste anche le nostre personali formazioni universitarie e situazioni lavorative).
Il fatto di vivere all'estero puó anche aiutare ad aprire gli occhi su diverse aspetti e permettere di conoscere piú da vicino altre realtá che altrimenti sarebbero rimaste completamente sconosciute. Chi in Italia conosce bene ad esempio le differenze tra cattolicesimo e protestantesimo? Eppure entrambe sono religioni cristiane...
Il far girare le rotelline nella testa, porre domande, sollevare interrogativi, dovrebbe essere considerata come una cosa positiva. E qui lo è davvero.
Qui in Svezia il problema semplicemente non si pone. La scuola è del tutto laica, e nella realtà dei fatti anche la società. Non si tratta di rinnegare le proprie origini tradizioni: credo si possa credere nel Bene e metterlo in pratica senza per forza appartenere ad una delle grandi religioni, e si possono sempre insegnare ad un bambino la storia e i principi del cristianesimo che per forza di cose appartiene alla nostra cultura e alla nostra storia europea, si può coltivare la spiritualità come anche parlare di religione e spiegare come si puó conciliare il credere in un essere creatore con le evidenze e le evoluzioni continue della conoscienza e della scienza, quella stessa scienza che pervade in qualche modo ogni lato delle nostre vite (viste anche le nostre personali formazioni universitarie e situazioni lavorative).
Il fatto di vivere all'estero puó anche aiutare ad aprire gli occhi su diverse aspetti e permettere di conoscere piú da vicino altre realtá che altrimenti sarebbero rimaste completamente sconosciute. Chi in Italia conosce bene ad esempio le differenze tra cattolicesimo e protestantesimo? Eppure entrambe sono religioni cristiane...
Il far girare le rotelline nella testa, porre domande, sollevare interrogativi, dovrebbe essere considerata come una cosa positiva. E qui lo è davvero.
domenica 11 marzo 2012
Cactus e orchidee
Alla fine dovrò rassegnarmi, la Svezia non è fatta per le piante grasse. Durante quest'inverno abbiamo dovuto traslocare in garage alcune piante grasse diventate troppo pericolose in casa per il piccolo Galileo e difficilmente altrimenti localizzabili. Tuttavia le temperature anche all'interno del garage, seppure l'inverno sia stato tutto sommato mite, sono scese di poco sotto lo zero (il garage non è riscaldato) ed hanno purtroppo dato il colpo di grazia ad un povero cactus.
Invece le piante che godono di ottima salute sono le orchidee. Grazie alle temperature costanti all'interno della casa di 20-21C ed alla luce mai troppo intensa dei mesi più invernali, sono potute stare tutto il tempo sulle finestre ed ora sono in splendida forma, con un sacco di grandi foglie ed una bella fioritura. Mi sa tanto che dovremo spostare il nostro interesse verso le piante tropicali, piuttosto che sui cactus del deserto...
domenica 4 marzo 2012
La religione in Svezia. Parte prima: i fatti
La Svenska Kyrkan (letteralmente "Chiesa Svedese"), evangelico-luterana, è l'apparato religioso che in Svezia conta il maggior numero di fedeli e che al pari degli altri credi religiosi riconosciuti è registrata presso un apposito ente (Kammarkollegiet). Esistono poi, a lato della Svenska Kyrkan, tutta una serie di "frikyrkor", ovvero altre chiese protestanti che contano un numero minore di fedeli, come anche sono presenti - qui in netta minoranza - la chiesa cattolica, quella ortodossa, quella copta e molti altri credi religiosi non cristiani (musulmano in primis).
In Svezia è diritto di ognuno professare la religione in cui crede, o anche di non appartenere a nessun credo religioso, e i rapporti stato-chiesa non sono così stretti come per esempio in Italia: nonostante la Svenska Kyrkan in passato abbia avuto un legame particolare con lo stato svedese come "chiesa di stato", questo legame venne meno per legge nel 2000.
La Svenska Kyrkan è organizzata gerarchicamente e i rappresentanti dei fedeli vengono eletti tramite elezioni pubbliche democratiche in cui i candidati sono raggruppati in "partiti" proprio come nel caso delle normali elezioni politiche statali. Le elezioni della Svenska Kyrkan non hanno tuttavia nulla a che vedere con le elezioni politiche, e i risultati sono nettamente diversi (per esempio alle ultime elezioni religiose del 2009 vinsero su scala nazionale i Socialdemocratici che invece sono in minoranza nel governo laico).
I membri della Svenska Kyrkan sono in totale poco più di 6.5 milioni, pari al 70% della popolazione svedese totale, e questa percentuale è in costante calo dagli anni '70 ad oggi (negli ultimi 20 anni il calo è stato dell'1% annuo) [fonte: archivio statistico della Svenska Kyrkan]. Entrare ed uscire come membri della Svenska Kyrkan è relativamente facile: per diventarne membri è sufficiente venire battezzati nella Svenska Kyrkan (per i bambini quindi è automatico) oppure per gli adulti è necessario farne richiesta spedendo un apposito modulo (è possibile farlo anche se si apparteneva precendentemente ad un altro credo religioso, e in questo caso ci si impegna a frequentare un corso di preparazione al battesimo, o - se già battezzati in un altro credo cristiano- un corso di introduzione al credo della Svenska Kyrkan).
Cancellare attivamente la propria appartenenza alla Svenska Kyrkan è altrettanto semplice: è sufficiente, anche in questo caso, inviare un modulo di richiesta. Sia il modulo per l'ammissione alla chiesa che quello per la cancellazione dai registri sono facilmente visibili nel sito internet della chiesa.
Tutti i membri della Svenska Kyrkan sono tenuti a pagare una tassa annuale, pari all'1% del reddito imponibile. Questa tassa viene addebitata automaticamente in corrispondenza dell'annuale dichiarazione dei redditi.
Il bilancio della Svenska Kyrkan è anch'esso trasparente e pubblicato sul sito internet ufficiale.
Sbirciando sullo stesso sito, si nota subito come sia strutturato come quello di un'azienda, ed infatti la chiesa svedese è un importante datore di lavoro per diversi tipi di professioni: oltre al prete e al diacono, c'è un po' di tutto (commercialisti, telefonisti, receptionist, organisti, ecc.) con relativi stipendi di tutto rispetto. Cosa curiosa: il "catechista" è un lavoro pagato e in regola !
Iscriviti a:
Post (Atom)