venerdì 28 ottobre 2011
Tutto è relativo
Tratto da un articolo di giornale di qualche giorno fa:
Una modella succinta sorride da un cartellone pubblicitario: "Get in shape for all the action you're gonna get" dice il titolo della pubblicità. Ma la catena d'abbigliamento Jack and Jones non vende bikini. In realtà vende abbigliamento da uomo. Secondo le regole della camera di commercio internazionale la pubblicità dev'essere fatta tenendo in considerazione anche una certa responsabilità sociale.
L'immagine in questione è questa:
L'azienda in questione è appena stata condannata per questo dall'ente pubblico di controllo della pubblicità, con la motivazione che la pubblicità risulta sessualmente discriminatoria.
Paese che vai, metro di misura che trovi.
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discriminazione sessuale,
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domenica 23 ottobre 2011
Come sará il prossimo inverno?
La domanda che piú di qualcuno si fa da queste parti é: ma dopo due inverni come quelli passati (2009-2010 e 2010-2011) cosa ci aspetta la prossima stagione invernale? Ci si puó affidare al detto "non c'é due senza tre"? In realtá le cose non sono cosí semplici e come molti (spero) sapranno la meteorologia o meglio la climatologia é una scienza molto complessa dove i parametri in gioco sono tantissimi e spesso non completamente compressi appieno.
E' ovvio che pensando al prossimo inverno non possiamo pensare di affidarci alle previsioni tradizionali visto che con quelle, se va bene e in certe particolari situazioni, ci si puó spingere al massimo a 10-15 giorni. In questi casi un po' di aiuto puó venire dalla climatologia e dalla statistica. Ma vediamo di spiegarlo in parole semplici.
La climatologia in Europa per cercare di trovare delle correlazioni sostenibili si affida a quella che viene chiamata NAO, Northern Atlantic Oscillation, che non é altro che una misura della differenza di pressione atmosferica tra l'Islanda e le Azzorre. Se questa differenza é piccola l'indice risulta negativo, se la differenza é grande, l'indice diventa positivo. Con una differenza piccola le basse pressioni che si formano in Atlantico si spostano verso est lungo un percorso che le porta sull'Europa centrale evitando quindi la Scandinavia e lasciando quindi aperta la porta per l'arrivo di aria fredda dalla Russia o dall'Artico, quindi se l'indice basso significa inverni freddi sulla Svezia.
Durante il freddo inverno 2009-2010 si é registrato un valore NAO molto negativo, diciamo pure il valore piú basso dagli anni ´50. L'inverno scorso invece é stato per certi versi ancora piú freddo del precedente in alcuni luoghi, ma non dappertutto e l'indice NAO non era cosí basso come l'anno precedente. Purtroppo peró ci sono altri fattori che possono portare ad inverni freddi, come ad esempio forti alte pressioni di blocco che si instaurano nel Nord Atlantico o sulla Scandiavia ne é un esempio.
Purtroppo peró non si possono fare previsioni dell'indice NAO piú lunghe di alcune settimane, quindi non si ha alcun'idea su come potranno essere effettivamente i prossimi mesi.
E la statistica cosa dice? In quante occasioni ci sono stati tre inverni particolarmente freddi uno dietro l'altro? Non molti in effetti. L'ultima volta é stato nel 1985-1987. (Anche in Italia nevicó molto come piú di qualcuno che legge si ricorderá visto che a quel tempo almeno io ero ancora un ragazzino). Per ritrovare la precedente tripletta bisogna risalire al periodo 1940-1942. Ma a credere al detto popolare "non c'é due senza tre" si rischia di cadere nell'assurda spirale che tutti gli inverni da qui all'eterno saranno freddi !
Forse é meglio allora andare a spulciare nelle vecchie serie storiche come ad esempio quella delle temperature misurate a Stoccolma che risale al 1756. Se prendiamo in considerazione gli inverni in cui la temperature media é stata di 2 gradi inferiore al valore medio 1756-2010 troviamo 11 casi in cui si sono avuti due anni di fila con inverni cosí freddi. Di questi undici, 7 sono stati seguiti da un terzo inverno freddo che poi in quattro casi si é rivelato il piú freddo della terna?
Che si fa allora? Ci buttiamo sulla statistica o teniamo e piedi per terra e viviamo alla giornata? Ad ognuno le sue scelte, ce n'é per tutti i gusti, sia per i freddofili/nevofili sia per chi non ama il freddo intenso.
lunedì 17 ottobre 2011
Il lupo cattivo non c'é piú
Erano mesi che se ne parlava. Ieri pomeriggio la storia ha avuto l'epilogo che le ha fatto guadagnare la prima pagina del giornale della cittá. Il lupo cattivo non c'é piú, é stato ucciso.
Ebbene sí, quello che per mesi aveva terrorizzato diversi proprietari di animali da fattoria nel corso di questa estate da maggio ad ottobre era proprio un lupo adulto che si aggirava indisturbato per i boschi ad est di Norrköping. Per settimane e settimane se ne é parlato e nonostante le scorribande notturne dell'animale che hanno portato in diversi attacchi alla morte di ben 104 tra pecore ed agnelli, fino a fine agosto ne era stata vietata la caccia nonostante le continue proteste dei proprietari degli animali uccisi (pensate che in una sola fattoria il lupo ha ucciso ben 27 pecore in una sola notte, lasciando il proprietario con solo la metá dei suoi animali).
Poi, dopo un lungo dibattito portato avanti anche attraverso alcune assemblee pubbliche, a fine agosto il Naturvårdsverket ha dato il permesso di caccia al lupo a ben 260 cacciatori che si erano nel frattempo registrati. Molti di questi giá facevano i volontari presso alcune fattorie per delle guardie notturne.
E cosí sabato pomeriggio un gruppo di cacciatori ha finalmente messo fine allo spauracchio ed oggi la foto del lupo ucciso primeggia sulla prima pagina del giornale delle cittá mentre sulla versione on-line si scatenano i commenti giá arrivati a quota 200. Per chi é curioso e mastica un po' di svedese ecco tutta la storia tra racconti e fotografie un po' truci del "lupo di Vikbolandet", proprio la localitá dove tra qualche settimana prenderá servizio Silvia con il suo nuovo lavoro!
venerdì 14 ottobre 2011
Rifiuti pericolosi
Domani (prima di partecipare alla Blogfesten qui in cittá) mi libereró di tutti i bidoni di colore vuoti o semivuoti assieme ai vasetti di diluente rimasti dopo la dipintura della casa. In cittá c'é uno specifico Returpunkt (di cui abbiamo giá parlato in precedenza) dove é possibile portare tutti i rifiuti compresi quelli pericolosi.
Ma domani é una giornata speciale perché é una di quelle due giornate all'anno in cui sará possibile lasciare i propri rifiuti pericoli direttamente al personale che a bordo di due camion speciali percorreranno la cittá in lungo e in largo per la raccolta senza per forze di cose dover recarsi al Returpunkt. Visto che il percorso di uno dei due camion inizia proprio dal supermercato vicino a casa nostra ho pensato bene che sarebbe stata una buona idea. Appuntamento domattina quindi dalle 9 alle 9.20 e guai ad essere in ritardo altrimenti bisognerá correre dietro al camion nella sua scaletta giá prefissata in perfetto stile svedese:
Smedby, ICA 9.00-9.20 20 min
Navestad centrum 9.30-9.50 20 min
Hageby centrum, nedre parkeringen 10.00-10.20 20 min
Ljura centrum, ICA Ljura 10.30-10.50 20 min
Vilbergen centrum, parkeringen 11.00-11.20 20 min
Skarphagen centrum, parkeringen 11.30-11.50 20 min
Klockaretorpet centrum 12.00-12.20 20 min
mercoledì 12 ottobre 2011
Ohhhh - issa !
Il rientro dalle vacanze ha portato alla pianificazione delle attività ludiche per l'autunno-inverno che ci aspetta. Gabriele, da buon appassionato di sport di racchetta, per il terzo anno consecutivo ha rinnovato l'iscrizione al club di badminton. La sottoscritta, che pur non avrebbe disdegnato continuare ugualmente con il badminton ma non poteva evidentemente lasciare il piccolo Galileo a bordo campo per giocare in coppia con la propria metà, ha optato per un cambiamento radicale. Prima di arrivare ad una decisione, il primo pensiero era stato quello di dedicare tutta la stagione a un itinerario di 5 km di corsa, un po' su e giù, qui intorno a casa. Nonostante il tutto fosse molto attraente in termini di bellezza del paesaggio, vicinanza geografica e costo zero, l'idea è stata presto accantonata al pensiero che le povere vie aeree non sarebbero andate molto d'accordo con un'attività fisica sostenuta a temperature vicine allo zero (o con il meno davanti al numero). Alla fine, dopo vari ragionamenti, la scelta è ricaduta su una paio d'ore a settimana in palestra, in compagnia di Giulia (ottima fonte di motivazione quando la tentazione sarebbe quella di trasformarsi istantaneamente in una soffpotatis alle prime temperature inferiori ai 15 gradi).
Ebbene: fatta la tessera, abbiamo la possibilità di scegliere tra un numero illimitato di ore alla settimana di ginnastica con pesi, tapis roulant, vogatori, ecc, nonchè un numero illimitato di ore di aerobica, danza, step, ecc (a vari livelli). Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta.
Ci facciamo un primo giro ai pesi, e da brave neofite ci facciamo assegnare per la volta successiva un istruttore che ci ritaglia un programma personalizzato. Ottimo, ora abbiamo da lavorare sodo per i prossimi sei mesi ! Facciamo un altro giro per provare un'attività di gruppo. Mentre aspetto di entrare, do un'occhiata alla lezione precedente, ovvero aerobica intensiva: allenamento supertosto, gente invasatissima e sudatissima... e ad un certo punto l'occhio mi cade su uno dei partecipanti: "senior" direbbero qui... 80 anni ad occhio e croce... dotato di fascetta e completo supertrendy fa le flessioni su due braccia con una gamba sollevata. Poi vengo a sapere che è un affezionato della palestra, si fa almeno due giri del genere alla settimana (leggete qui !). A questo punto mi sento veramente una schiappa e con curiosità e un po' di trepidazione iniziamo la nostra lezione, "aerobica con intensità media", ovvero il corso che sembra vada per la maggiore. Siamo una trentina, uomini e donne di cui una decina a occhio sono over 60. Neanche i "senior" del nostro gruppo perdono colpi, accidenti.
Uscendo, buttiamo l'occhio in un'altra sala, dov'è in corso un'altra attività. Il nome di questa cosa (skivstång) l'avevo letto sul programma, non capendo bene in cosa consistesse. Con musica pompata a 80 bpm un'ottantina di persone distese per terra solleva pesi a ritmo. La scena era proprio così:
Oh-issa, oh-issa... senza parole... Mi sa che oltre alla palestra mi servirà anche un corso di autostima.
venerdì 7 ottobre 2011
Tiriamo le somme sulla stagione estiva
Eccoci arrivati all'inizio dell'autunno vero. Sembra quasi che l'estate abbia voluto aspettarci per salutarci visto che al nostro ritorno, la settimana scorsa, abbiamo ancora potuto godere di qualche bella giornata con temperature gradevoli appena sotto i 20°C. Ora peró é tempo di cambiare stagione e tirare fuori le giacche dagli armadi.
Le temperature al mattino si aggirano sui 7-8°C e per i prossimi giorni é previsto un ulteriore abbassamento grazie al paio di giornate serene che caratterizzeranno il weekend; aspettiamoci quindi la colonnina del termometro scendere ancora di qualche grado ma per il momento le prime brinate sembrano ancora scongiurate. Al grande nord invece sta giá cadendo la prima neve e guardate qui la situazione stamattina a Kiruna alle 8.30.
Ma allora é tempo di tirare le somme e valutare com'é stata realmente questa estate in Svezia. Si é trattata senz'altro di un'estate piú calda del normale nei mesi di luglio ed agosto e specialmente al nord dove nella localitá di Haparanda si é addirittura raggiunto il nuovo recordo di temperatura massima da 150 anni a questa parte con il valore di 31.4°C. Il record di caldo assoluto per il 2011 va peró a Markusvinsa sempre nel nord con 33.5°C (valori che faranno sorridere piú di qualche nostro lettore... ma questa é la Svezia miei cari...).
Oltre ad essere stata un'estata calda é stata anche ricca di pioggia, non tanto nel numero totale di giorni quanto piú nella quantitá di acqua caduta in alcuni eventi piovosi piuttosto intensi con temporali e forti rovesci. In alcune zone della nostra regione sono caduti un numero di mm di pioggia doppio del normale. Mi ricordo bene il sabato notte del 23 luglio quando alcune zone a Norrköping si sono allagate e la mattina della domenica andando al lavoro ho dovuto fare una lunga deviazione per un sottopasso compeltamente allagato.
Tanti sono stati anche i fulmini caduti al suolo (pensate che invece la scorsa estate mi ricordo di pochissimi tuoni). Il 7 giugno in Svezia si sono registrati 41.000 fulmini (record dal 2002) e il 27 agosto poco piú di 30.000, numeri del tutto paragonabili a quanto succede normalmente in Italia in estate.
Nel complesso possiamo dire che si é trattata di un'estate piú a carattere mediterraneo che scandinavo... e adesso come sará il prossimo inverno? Riusciremo a tenere testa agli ultimi due inverni molto ricchi di neve? La speranza é quella, anche perchè veder la neve cadere copiosa stando alle finestre della nostra nuova casa con il piccolo Galileo in braccio sará qualcosa di veramente divertente...
martedì 4 ottobre 2011
Borta bra men hemma bäst
Eccoci di nuovo qui, di ritorno da cinque settimane di pereginazioni vacanziere, tra Grecia e le nostre due città natali in Veneto e Friuli. Ne sono successe tante in questa vacanza: dai meravigliosi giorni al mare al viaggio della speranza per tornare in Italia, dalla prima tappa vicentina dove tutta l'allegra brontofamigliola si è ammalata in contemporanea (con malanni diversi l'uno dall'altro) e non ha sfruttato a dovere i giorni disponibili per fare cose e vedere gente, alla seconda tappa friulana dove ci si è sostanzialmente riposati e si è goduto di un clima settembrino inaspettatamente caldo e soleggiato.
Un mese è davvero volato e - disavventure a parte (fisiologico che ci siano in una vacanza così lunga) - è stato come al solito bello tornare da turisti in patria. E no, personalmente la sensazione che ho avuto è che non ci tornerei a vivere.
Alla fine avevo proprio voglia di tornarmene a casa, perchè sì, in vacanza siamo stati bene, ma la nostra vita è qui ed è proprio vero quello che dicono gli svedesi: "borta bra men hemma bäst". Ora ci aspettano un autunno ed un inverno pieni di eventi: in primo luogo la Blogfesten (accorrete numerosi, voi che leggete !), ed a seguire il mio rientro al lavoro all'inizio di novembre, per poi concludere con una serie di visite di parenti ed amici sotto Natale che culminerà con il viaggio Northern Lights a Kiruna. Insomma, non c'è da annoiarsi !
Un mese è davvero volato e - disavventure a parte (fisiologico che ci siano in una vacanza così lunga) - è stato come al solito bello tornare da turisti in patria. E no, personalmente la sensazione che ho avuto è che non ci tornerei a vivere.
Alla fine avevo proprio voglia di tornarmene a casa, perchè sì, in vacanza siamo stati bene, ma la nostra vita è qui ed è proprio vero quello che dicono gli svedesi: "borta bra men hemma bäst". Ora ci aspettano un autunno ed un inverno pieni di eventi: in primo luogo la Blogfesten (accorrete numerosi, voi che leggete !), ed a seguire il mio rientro al lavoro all'inizio di novembre, per poi concludere con una serie di visite di parenti ed amici sotto Natale che culminerà con il viaggio Northern Lights a Kiruna. Insomma, non c'è da annoiarsi !
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