mercoledì 30 settembre 2009

Temperature e pomodori

Ormai ci siamo, i termosifoni in casa non sono più freddi come lo erano fino ad un paio di giorni fa ma sono tiepidi al tatto. Dopo il passaggio di un fronte freddo, le temperature grazie anche al cielo sgombro da nubi sono potute scendere nella notte e stamattina al risveglio il termometro segnava appena 2-3 gradi sopra lo zero.
Ieri sera, viste le previsioni, avevamo provveduto a portare in casa le piante grasse che durante l'estate hanno soggiornato nel nostro soleggiato terrazzo mentre la pianta di pomodoro aveva trovato riparo all'interno già qualche giorno prima. Ebbene sì è stata più che altro una scommessa quella della pianta di pomodoro, iniziata dalla Silvia quando al suo arrivo qui a maggio, acquistò una micro piantina alta non più di qualche cm... stasera mi sa tanto che è giunta l'ora di mangiarsi il nostro unico pomodoro che è giunto a maturazione... ah ah ah !

Stamattina dando uno sguardo alle temperature minime della notte ho notato che già in diverse località del sud della Svezia si è scesi sotto lo zero, mentre ovviamente nelle località più a nord siamo arrivati già a punte minime di -9°C. Ieri però uscendo in bicicletta con le massime sui 12°C e con un venticello costante di 6m/s non si stava per niente male, anzi devo dire che c'era un piacevole frescolino. Vista la bella giornata di sole, penso che anche oggi uscirò in bici alla scoperta di una nuova zona a sud-ovest della città...

lunedì 28 settembre 2009

Sei mesi ed oltre cento post

Sono passati sei mesi dal quel 28 marzo di quest'anno, il giorno in cui abbiamo inaugurato questo nostro blog con un post che allora avevamo intitolato "Inizia così la nostra avventura" e che faceva così: "Il nostro blog nasce oggi, dedicato ai nostri genitori, ai nostri parenti e a tutti gli amici e colleghi che ci vorranno seguire da lontano per farci sentire sempre vicini. Ma è anche dedicata a chi fosse semplicemente incuriosito dalla nostra nuova vita, che è la più grande di tutte le avventure che insieme abbiamo vissuto finora".
Oggi dopo 106 post siamo qui nel pieno di questa nostra nuova vita all'estero a raccontarci nel nostro "blog dell'alce che guarda oltre la staccionata". Quando all'inizio abbiamo pensato ad un logo per il nostro blog l'amore per gli animali ci ha spinto ad includere nel logo un animale nordico e poi il resto è venuto un po' da sé con la staccionata che rappresenta il confine tra il mondo che si lascia e quello che si trova quando si fa il grande salto. Così oggi mi piace pensare che il simpatico animale, il nostro alce, stia lì con il muso oltre alla staccionata quasi a scrutare e vedere chi sarà il prossimo...
Sei mesi quelli trascorsi, in cui "One way to Sweden" è cresciuto piano piano ed accanto agli amici di sempre ha visto settimana dopo settimana affiancarsi molte altre persone con le quali abbiamo stretto nuove amicizie. I contatori oggi segnano 14.000 visite uniche con oltre 26.000 pagine visitate e proprio nella giornata di ieri 28 settembre, come regalo di compleanno di questi primi sei mesi di vita abbiamo superato per la prima volta le 200 visite uniche in un solo giorno !
Voi che leggete siete la nostra linfa vitale, ciò che ci spinge a raccontare e raccontarci giorno dopo giorno ed è per questo che oggi vi ringraziamo tutti di cuore.

Canottiere, acqua dopo le ciliegie e bagni in mare...

In queste giornate ormai di inizio autunno (tra qualche giorno sono previste qui temperature massime sotto i 10°C) mi è capitato spesso di ripensare alle fantastiche e soleggiate nonchè calde giornate estive svedesi, e il pensiero è subito saltato al confronto con i ricordi delle estati italiane. E con questi immagini di sole e temperature semitropicali, ritornano anche i ricordi dei dogmi dell'italica mamma, propinati come le tavole della legge, e guai a chi osava sgarrare: 
1. Mai bere l'acqua dopo le ciliegie !
2. Mai mangiare il gelato dopo l'anguria !
3. Vietato uscire di casa senza la canottiera/maglietta della salute ! (Anche se fuori sono 35°C all'ombra e l'umidità è al 90%) Meglio ancora se la maglietta della salute è di lana-misto-seta...così si attacca meglio alla pelle se bagnata, creando un piacevolissimo velo gelido di sudore.. 
4. Mai fare il bagno/la doccia dopo i pasti
5. Mai fare il bagno/la doccia tutti i giorni 
6. Solo per le ragazze: mai (ma proprio MAI) bagnarsi durante il ciclo (e qui mi fermo... argh !)
7. Mai fare il bagno in mare/piscina se non sono passate almeno 4 ore da un qualsiasi pasto (anche se composto da minipanino da 50 g con 1-dicesi-1 fetta di prosciutto cotto e succo-di-frutta-200ml-bevuto-con-cannuccia), altrimenti si rischia la CONGESTIONE: e quale mamma italica non ha raccontato ai pargoli di aver conosciuto o visto un povero bambino vittima della temutissima congestione ??

Ovviamente di tali regole (e ce ne sarebbero molte altre...) la madre vikinga ignora completamente l'esistenza. Ho visto centinaia di bambini fare il picnic a bordo lago con fragole, ciliegie, angurie e abbondante quantità di gelato e bevande varie, e subito dopo tuffarsi in acqua dalla temperatura di 20°C... La canottiera è ovviamente un optional e l'abbigliamento preferito è quello a maniche corte anche quando la temperatura non è proprio "estiva", oppure (quando l'autunno si appropinqua) maglione di lunghezza alla coscia senza niente sotto.
Viene proprio da chiedersi come i poveri pargoli svedesi possano non dico crescere in salute ma SOPRAVVIVERE nonostante tutto questo :-)

domenica 27 settembre 2009

Colori d'autunno

Per la gita della domenica questa volta abbiamo deciso di puntare a nord e l'obiettivo è stato Örebro, la cittadina capitale dell'omonima contea, l'Örebro län appunto, che confina a nord con la nostra contea, l'Östergötland.
Il castello della città distante circa 130km dalla nostra Norrköping, è un'imponente struttura a pianta quadrata con possenti torrioni agli angoli del quadrato, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento in Örebro costruito su un'isoletta in mezzo al fiume che divide in due l'abitato. La visita del castello, condotta da una guida in costume in doppia lingua svedese-inglese, ci ha permesso di visitare l'interno della magione ampiamente rimaneggiato nel corso dei secoli ed ora destinato prevalentemente a sale conferenze, ricevimenti e mostre.

Durante tutta la giornata il vento insistente non ci ha mai abbandonato assieme a delle temperature che si sono sempre mantenute attorno ai 15-17 gradi, ma questo non ci ha impedito di fare delle belle passeggiate lungo il fiume dove abbiamo goduto del vero protagonista di questa domenica d'autunno: il "viraggio", ossia il cambiamento dei colori sul fogliame degli alberi.

In città infatti c'è un'ottima opportunità per riempirsi gli occhi di tutti i colori: il parco cittadino, chiamato appunto Stadsparken, è stato premiato negli anni scorsi come uno dei più belli parchi cittadini d'Europa. Ed in effetti il camminare sui prati ben curati e l'ammirare le aiuole strapiene di fiori colorati sono azioni in grado di donarti delle sensazioni sia fisiche che mentali molto piacevoli. E così mentre c'era chi si mangiava le pere e le mele cadute dagli alberi (la mamma della Silvia), io, come un bambino, mi riempivo le tasche delle "castagne matte" degli ippocastani.
Accanto al parco si trova anche la Wadköping, un piccolo villaggio di vecchie case della città qui ricostruito dove si possono vedere artigiani e figuranti all'opera con vecchi mestieri o piccoli musei di una sola stanza, dove sono state ricostruite gli ambienti di una volta come la scuola, un teatrino, i laboratori degli artigiani. Questo genere di iniziative, che abbiamo visto anche a Linköping, sono molto interessanti in quanto oltre a preservare un angolo del passato permettono a tutti, grandi e piccoli, di rivedere attività e ambienti di una volta.

venerdì 25 settembre 2009

E' difficile copiare?

Stamattina facendo colazione mi è tornato alla mente un pensiero che da quando vivo qui in Svezia ogni tanto riaffiora: siamo in Europa, i politici europei siedono tutti i giorni fianco a fianco al Parlamento Europeo, viaggiare in Europa è sempre più facile, veloce e conveniente ed internet dilaga ormai dappertutto. Ecco allora che mi chiedo: perché le buone idee dei "vicini" europei non vengono copiate in Italia?
Mi spiego facendo due esempi concreti con i quali ho a che fare, ormai piacevolmente, ogni giorno: un elemento della raccolta differenziata ed i semafori. In questo post parlerò del primo esempio, mentre la questione dei semafori la affronterò in un prossimo post. Ovviamente di esempi ne esistono anche degli altri; mi viene in mente il doppio impianto dell'acqua che si usa in Germania nella case nuove (uno per l'acqua potabile ed uno per l'acqua non potabile da utilizzare per l'irrigazione del giardino o negli sciacquoni del water).
Ma veniamo a noi: in Svezia (ma non solo) le bottiglie di plastica PET e le lattine di alluminio non possono essere gettate nei raccoglitori della raccolta differenziata della plastica ma devono essere riportate in appositi centri di raccolta che si trovano presso tutti i supermercati.

Ed è proprio al supermercato che inizia il ciclo di riciclaggio quando all'acquisto di una bottiglia in PET si paga una piccola cauzione (variabile tra la mezza corona e le due corone) che viene poi restituita nel momento in cui le bottiglie e le lattine vengono riportate in un qualsiasi dei supermercati della Svezia ed inserite in apposite macchine che ne leggono il codice a barre. La macchina stessa rilascia poi uno scontrino che rappresenta un credito da scalare dalla spesa.
A Norrköping dove viviamo ha sede la Returpack, un marchio che include due società (la prima fondata nel 1984 quando la Svezia introdusse il concetto di deposito in denaro sulle lattine in alluminio) con 45 dipendenti complessivi e dove si raccolgono le bottiglie di plastica PET e le lattine di alluminio di tutta la Svezia!
L'impianto è il più grande del suo genere in Europa e ricicla 1,3 miliardi di pezzi all'anno che equivale a qualcosa come 360.000 pezzi al giorno ! Tra i compiti più importanti della società c'è anche quello di fare informazione presso il cittadino sul sistema di deposito e riciclaggio e coordinare tutto il sistema che va dalla restituzione del credito al consumatore al ritorno del materiale al centro di riciclaggio.
Oggi le percentuali di recupero delle lattine in alluminio e delle bottiglie di PET in Svezia sono rispettivamente al 87% e al 80% e l'obiettivo dichiarato dal governo è quello di raggiungere il 90%. Il modello svedese è stato introdotto anche in altri paesi come Norvegia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Olanda ed Islanda.
In Italia la situazione è cambiata parecchio negli ultimi anni, in Veneto dove noi abitavamo prima di trasferirci, la raccolta differenziata è abbastanza diffusa (la plastica però si raccoglie senza differenziarne troppo il tipo) e le percentuali non sono male, ma purtroppo la situazione in Italia è estremamente differenziata.

Ma un sistema del genere per PET e lattine, che vada bene per un intero paese ha anche altri indubbi vantaggi: responsabilizza maggiormente il cittadino che è chiamato a giocare un ruolo fondamentale nella catena, riduce praticamente a zero le bottiglie e le lattine che vengono abbandonate in giro (quelle poche rappresentano una micro fonte di reddito per qualcuno), e ne ottimizza la raccolta differenziata (mi ricordo che dai noi, nonostante i cartelli di divieto di mettere nei bidoni per la plastica altri rifiuti, dentro purtroppo qualche incivile ci buttava di tutto...). Senza contare poi che produrre una nuova lattina in alluminio con questo sistema vuol dire risparmiare il 95% di energia !
Per una volta copiare penso non sia vietato vero?

giovedì 24 settembre 2009

Grattis på födelsedagen !

Ed è arrivato anche il momento di festeggiare, nel fine settimana appena trascorso, il mio primo compleanno svedese. Oggi poi si bissa, e tanti auguri anche alla mia mamma in visita qui !
Ecco per l'occasione la canzone tipica svedese con cui si augura al festeggiato/a una vita lunga (e felice) - sono riuscita a trovare qui solo la versione "dance" ma dovrebbe rendere l'idea:

e qui il testo: 

Ja må hon leva

Ja, må hon leva!
ja, må hon leva!
ja, må hon leva uti hundrade år!
javisst ska hon leva!
javisst ska hon leva!
javisst ska hon leva uti hundrade år!
och när hon har levat!
och när hon har levat!
och när hon har levat uti hundrade år!
ja, då ska hon leva!
ja, då ska hon leva!
ja, då ska hon leva uti hundrade år!



domenica 20 settembre 2009

E' arrivata l'ora del Surströmming

Alle porte dell'autunno la stagione è perfetta per "affrontare" una tradizione della Svezia del nord: il Surströmming. Per coloro che non sanno cosa questa strano termine significa, basti sapere che vuol dire "aringa fermentata" o forse sarebbe meglio dire marcia.
Si tratta di aringhe del Mar Baltico che vengono chiuse in scatole di latta e lasciate fermentare tanto che le lattine tendono a gonfiarsi sempre più mano a mano che il tempo passa. Quando si apre la lattina si sprigiona un odore a dir poco nauseabondo.
Dopo alcuni tentativi organizzativi, ieri sera è giunta l'ora di sperimentare sulla nostra pelle questa nuova esperienza svedese. Grazie ai soliti amici svedesi Anna e Martin che hanno organizzato la serata, abbiamo avuto la possibilità di sederci a tavola con dei loro amici originari proprio del nord della Svezia e quindi, esperti di Surströmming.

Il tempo, come in tutte queste ultime giornata, è stato stupendo, con un tramonto e dei colori meravigliosi. La "cerimonia" di apertura della scatola di latta si è svolta ovviamente all'aperto e la scatola è stata aperta tenendola immersa in una tinozza di acqua. Questo evita esplosioni e schizzi ma solo la risalita di nauseabonde bolle di aria.
L'odore è sicuramente forte ma non tremendo... poi è arrivato il momento di portare la scatola in tavola e tentare l'assaggio. Grazie all'esperienza dei "nordici" amici ci è stato spiegato in dettaglio come spolpare il pesce e confezionare il piatto tipico.

Gli ingredienti sono: pane del tipo "tunnbröd", che in svedese significa pane sottile che può essere di due tipi, morbido o croccante entrambi in forma di grandi rettangoli. Patate bollite tagliate sottili, anelli di cipolla, una spalmata di burro ed un paio di cucchiai di una sorta di panna acida, il tutto per cercare di "coprire" il sapore del pesce.

Beh cosa possiamo dire... certo non è una leccornia, specie per me che non vado matto in generale per il pesce, ma coloro che lo apprezzano di più hanno detto che il sapore era forte ma non poi così male.
La serata poi è stata allietata da altro pesce (degli spettacolari gamberoni), torte salate con rispettivamente renna ed alce, un liquore tipico della Lapponia chiamato Lakka (faceva solo 21 di gradazione alcoolica), dolci e qualche canto tipico.

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Ma lo sapevate che il Surströmming è finito nella lista del materiale che è proibito portare a bordo degli aerei? Dicono per il rischio di esplosione in cabina... in realtà sembra che la causa possa essere anche diversa. Abbiamo infatti saputo dai commensali (alcuni dei quali lavorano nell'ambito dell'aviazione civile) che una compagnia aerea, a causa di alcune gocce di liquido fuoriuscite da una scatola di latta di Surströmming che si è aperta in cabina e finite nel circuito di areazione, hanno causato una buona perdita di denaro per l'impossibilità di far volare l'aereo per l'odore sempre presente in background... finché non ne è stata scoperta la causa, ed ora eliminato il problema definitivamente alla fonte con il divieto.
La vendita del famosa pesce è stata bandita dall'aeroporto di Stoccolma, con le conseguenti proteste dei produttori che hanno definito la scelta "culturalmente ignorante" visto che l'esplosione della scatola di latte dicono essere più che altro un mito...

venerdì 18 settembre 2009

Partita iva e... tasse

Stamattina è giunta l'ora finalmente di aprire la mia partita iva. Nei giorni scorsi eravamo stati in un ufficio apposito del comune di Norrköping chiamato Näringslivets Hus, che equivale ad un centro per l'inprenditoria a fissare un appuntamento per alcuni chiarimenti.
Alle 8.30 puntuali ci siamo presentati con i moduli ritirati precedentemente allo Skatteverket (l'ufficio tasse) ed una bella lista di domande.
Il colloquio si è svolto parte in inglese e parte in svedese, visto che la Silvia era presente e questo ha facilitato la spiegazione del consulente, un signore sulla sessantina molto gentile (il servizio offerto dal comune è stato gratuito, abbiamo dovuto solo compilare un modulo per la statistica).
Tra una domanda nostra e un racconto delle sue vacanze romane, tutte le nostre curiosità sono state soddisfatte. Ecco quindi un riassunto di alcune delle cose che abbiamo capito e che forse potrebbero tornare utili a chi volesse iniziare una propria attività in terra svedese.
La prima cosa che mi ha colpito è il fatto che chiunque può avere più di un lavoro. Ricordo con molto disappunto che in Italia, quando vinsi un concorso pubblico e venni assunto presso un ente pubblico regionale come meteorologo, mi costrinsero a chiudere la partita iva che avevo, anche se gli eventuali altri lavori non sarebbero stati in conflitto di interessi.
Lo stesso consulente, per fare un esempio concreto, ci ha detto che lui era dipendente pubblico, aveva una partita iva personale, una seconda ditta assieme ad un'altra persona ed era anche socio di una Spa. Quattro per uno quindi !
Quando poi gli abbiamo chiesto se in Svezia esistevano gli studi di settore che stanno mettendo in difficoltà non pochi italiani, soprattutto tra i giovani che iniziano un'attività, il signore ci ha guardato molto strano annullando così tutti i nostri timori; in Svezia non esiste nulla del genere.
Iva anticipata? Non se ne parla. Regola n.1: prima hai i soldi e poi li versi allo stato.
Veniamo ora alle tanto discussa questione delle tasse. La cosa funziona così.
Dal lordo, detratte le spese incontrate per svolgere la propria attività, viene concesso un abbattimento forfettario del 25%. Su quello che resta si calcolano le tasse comunali (da noi al 32%) e quelle statali che sono variabili in funzione della fascia di reddito.
Le tasse statali sono calate di un punto percentuale dal 2008 e coprono tra l'altro la pensione di anzianità, l'assistenza sanitaria, l'assicurazione sul lavoro e dei familiari...

Veniamo a degli esempi concreti che farò su due fasce (in realtà ce ne sono sette).
La quarta fascia si applica ai redditi lordi tra i 116.300 ai 336.600 corone annue, che equivalgono alla forchetta tra i 950 e i 2900 euro lordi al mese quindi abbastanza ampia. In questa fascia si paga il 30% di tasse statali. Se sommiamo questo 30% al 32% di tasse richieste dal comune, abbiamo un totale di 62% che però tenendo conto del 25% di riduzione forfettaria portano ad un totale di 46,5% di tasse.
Se invece il reddito è più alto le tasse aumentano e di parecchio. In ultima fascia, che è quella per i redditi superiori alle 538.800 corone annue (ossia più di 4.400 euro al mese lordi) la percentuale statale sale al 57%. Nel complesso si arriva a circa 67% di tasse.
Una cosa che abbiamo capito in Svezia è la seguente: tutti qui stanno mediamente bene, non ci sono gli estremi (tanti ricchi e tanti poveri) che si possono trovare in Italia, perché semplicemente non conviene guadagnare troppo.
Le tasse che si versano si concretizzano poi in servizi ed i soldi ritornano indietro ai cittadini con gli interessi; pensiamo solamente a quanto si spende in Italia per mandare a scuola i propri figli tra tasse scolastiche e libri. Qui le tasse che si pagano permettono di non spendere nemmeno un euro, anzi una corona per la scuola. Ed è solo uno degli esempi possibili.
Rientrati a casa, ci siamo collegati al sito web del Bolagsverket e in 15 minuti di orologio abbiamo compilato on-line tutti i moduli, li abbiamo firmati con la e-legitimation elettronica della banca, inviati e pagato la tassa di apertura che è di 900 corone. Se non avessimo avuto bisogno dei chiarimenti, il tutto si sarebbe potuto svolgere tranquillamente dal computer di casa... una comodità non da poco.

mercoledì 16 settembre 2009

Meteo a testa in giù

Metà settembre è già passato e quest'ultimo scorcio di estate astronomica (l'autunno inizierà ufficialmente tra qualche giorno) ci ha regalato davvero delle belle giornate di sole e solo qualcuna inframmezzata da un po' di nuvole e qualche goccia di pioggia (ma davvero poche gocce).
Stamattina leggendo i giornali italiani non posso non pensare alla situazione meteorologica che sembra davvero per qualche giorno invertita nel confronto Italia-Svezia.
Pensare che in questi giorni qui c'è il sole e le temperature sono gradevoli (tanto da uscire a fare la spesa in maniche corte) e vedere le montagne di Cortina imbiancate dalla neve mi suona un po' insolito. Sicuramente ci sarà tempo per recuperare con l'inverno svedese... ma per ora mi godo questa fine estate....
Più avanti farò proprio fare un post della serie "Italia-Svezia a confronto" dedicato alla meteo!
Intanto mentre mezza Italia è sotto piogge abbondanti e vento, qui le piogge che ogni tanto bagnano i boschi, fanno crescere vertiginosamente i funghi. L'altro giorno, in una passeggiata pomeridiana, sono rimasto sorpreso dal numero e dal colore degli "svampor" che spuntavano qui e là da sotto le felci e le piante di mirtillo che ricoprono il sottobosco.
Alla prossima passeggiata mi porterò un bel libro per riconoscere le diverse specie, potrebbe essere davvero divertente!

lunedì 14 settembre 2009

And the winner is...

Ecco svelata la soluzione dell'arcano : si tratta, come molti hanno giustamente immaginato, di una pompa per gonfiare gomme. Uno dei due tubi viene utilizzato per le gomme delle carrozzine, l'altro per quello delle biciclette :-) D'inverno, se qualcuno vuole portare la bici al caldo, esiste una sorta di parcheggio interno all'ospedale, e lì vicino appunto c'è la pompa se all'occorrenza serve. 
Cosa vince chi ha dato la risposta giusta ? Beh... ovviamente uno spritz veneto d.o.c. a Norrköping!

domenica 13 settembre 2009

Animali e bambini

E poi arrivò il sabato. Avevamo atteso tutta l'estate per riuscire finalmente ad andare a visitare Kolmården, il più grande parco-zoo della Scandinavia che si trova a nemmeno mezz'ora di auto da Norrköping.
Il parco è veramente grande e comprende diverse attrazioni dal safari al delfinario. Chi è stato al parco Natura Viva sul Garda dove c'è anche là un safari, potrà rendersi conto della grandezza pensando che il Kolmården ha un'estensione che più di quattro volte superiore a quella del parco veronese.
Anche se gli animali sono comunque all'interno di un recinto, la ricchezza dell'ambiente circostante e lo spazio a loro riservato, rendono i confini molto meno visibili. Spesso abbiamo visto diversi cuccioli nati da pochi mesi ma persino animali di grossa taglia come le tigri giocare in allegria (mentre spesso negli zoo le vedi passeggiare nervosamente su e giù davanti al vetro...).


Ma la curiosità che ha suscitato il nostro maggior stupore è stato vedere la straordinaria quantità di bambini con mamma e papà in giro per il parco.
Passeggini, carrozzine, carretti porta-tutto, da ogni parte dove si poteva volgere lo sguardo e coppie di giovani e meno giovani con minimo un bimbo, più spesso due e perché no, uno in arrivo a giudicare dalla generosa dimensione del pancione delle mamme.
Alla fine della giornata, a lasciare il segno non sono stati i parecchi chilometri accumulati sotto le suole delle scarpe su e giù per le colline, fuori e dentro dai boschi, ma proprio questa immensa folla di famiglie numerose, ma mai rumorose...


Insomma un giorno che ci ha riempito di gioia, in cui siamo ritornati bambini per un po' d'ore, divertendo un sacco tra gli animali di cui siamo molto amanti.
Pensate che Silvia ieri sembrava la persona più felice del mondo quando ha realizzato uno dei suoi tanti sogni: accarezzare un maialino !

sabato 12 settembre 2009

...e per iniziare un bel brindisi sul lago

Quello che stiamo vivendo è l'ennesimo weekend all'insegna della vita all'aria aperta. Finalmente sono arrivati Alessandro ed Elisa, novelli sposini e così non ci siamo persi l'occasione di far loro vivere un fine settimana da veri svedesi.


Grazie ai nostri amici svedesi "di vecchia data" (si tratta della prima coppia che qui abbiamo conosciuto) abbiamo potuto vivere un inizio di weekend diciamo pure "al naturale". Nel pomeriggio da Norrköping ci siamo spostati a Linköping (la città gemella che dista circa 45 km in direzione ovest) ed abbiamo atteso Anna e Martin (gli amici svedesi) nei pressi dello Kinda Kanal (un canale artificiale che collega il lago Roxen ad altri laghi più verso sud) che puntualmente sono arrivati a bordo della "Loke", la loro imbarcazione dedicata proprio alla navigazione in canale.
Saliti a bordo, gli abili naviganti (dovete sapere che Anna e Martin nel 2004 hanno preso un anno di aspettativa dal lavoro per solcare in barca a vela l'Atlantico, andata e ritorno dalla Svezia ai Caraibi - qui trovate le foto del loro viaggio) hanno portato la barca sul lago Roxen dove, nelle luci del tramonto, estratta una bottiglia di spumante ed i calici abbiamo brindato cullati da un piacevole dondolio dell'acqua.


Cosa si può avere di più dalla vita? Un brindisi in mezzo al lago con nessuno intorno, solo qualche oca in volo sopra le nostre teste e dei gabbiani che volando a pelo d'acqua cercano l'antipasto della cena. E pensare che solo un anno prima, ad inizio settembre 2008, avevo appena incontrato Anna ad un convegno di meteorologia a Darmstadt in Germania che là mi parlò per la prima volta della Svezia (e figuratevi che Silvia non sapeva che neppure esistesse una città di nome Norrköping...).
Tramontato il sole, parcheggiamo la barca al molo e mentre io, Anna, Elisa ed Alessandro con la "brontomacchina" (il mio Discovery) ci avviamo verso la loro casa che si trova quasi in riva al lago sulla sponda occidentale qualche chilometro più a nord, Martin e Silvia rientrano via acqua con una micro motoscafo.
E' venerdì sera, la serata migliore del weekend e così tutti ci mettiamo a dare una mano sotto la sapiente guida dei nostri amici che ci preparano una cena tipica svedese in onore di Ale ed Elisa per la prima volta in Svezia. Così c'è chi spela le patate, chi prepara il vino, chi appallottola le kötbullar (le palle di carne) e chi si mette ai fornelli.


Tra un bicchiere di Chianti ed uno di Barric spagnolo, ci siamo gustati uno spettacolare puré di patate, dei funghetti simili ai finferli e le kötbullar, il tutto condito dall'immancabile salsa di lingonberry (mirtilli rossi). Tra un discorso e l'altro siamo infine arrivati a "sbafarci" tutta la torta al cioccolato preparata dalla Silvia accompagnata da uno spettacolare "Porto".
Come inizio di weekend non è male davvero !

venerdì 11 settembre 2009

Ospedale, detenuti, polizia e altre amenità

Italia, scena tipica in un pronto soccorso: un detenuto che necessita di cure mediche arriva con il cellulare della polizia penitenziaria, in manette e scortato da 2-3 guardie. Le manette vengono tolte solo durante la visita medica, e solo se strettamente necessario. Se viene ricoverato, viene piantonato in reparto da 2 guardie che si danno il turno giorno e notte. Alla dimissione, viene riportato in prigione sempre sotto scorta. 

Svezia, qualche settimana fa: un detenuto che necessita di cure mediche viene spedito in taxi al pronto soccorso, da una località che dista circa 20 minuti di macchina. Attende in sala d'aspetto come tutti gli altri, senza scorta. Viene visitato, senza manette. Ricoverato, non ha scorta nè piantonamento in ospedale. Alla dimissione, viene prenotato un taxi che lo riporta in prigione. 

Mi sembrava di vivere in un film surreale. Aggiunta sugosa: il personaggio in questione si trovava in galera per evasione fiscale :-)

mercoledì 9 settembre 2009

Dagens fråga (domandina del giorno)

Dedicato ai non svedesi, e agli italiani che non vivono in Svezia: a cosa serve l'oggetto che si vede nella foto ? Il cartello dice: "aria compressa" e l'aggeggio si trova in ospedale, in un corridoio qualsiasi, al piano terra. 
La risposta tra qualche giorno !

lunedì 7 settembre 2009

Come risparmiare grazie alla scarsa efficienza... italiana

Stamattina i miei genitori sono ritornati in Italia dopo aver trascorso per la prima volta una settimana qui da noi in Svezia. Sono venuti per vedere il posto, visto che non vi erano mai stati qui dal nostro trasferimento. Anche loro, come tutti gli amici che ci hanno fatto visita in questi giorni (ed adesso aspettiamo Ale ed Elisa, i novelli sposi...), sono rimasti piacevolmente sorpresi dal paese che qui hanno trovato.
Grazie alle nostre biciclette ed al clima della tarda estate svedese, si sono potuti godere la città ed i dintorni. Non so quante volte mio papà si è mangiato la lingua a vedere il verde dei prati e dei giardini ripensando al loro giardino italiano che è mezzo bruciacchiato dal sole... me li vedo ancora con il naso dentro le staccionate dei giardini a fare foto ed a morire d'invidia !
Ma il vero motivo per cui oggi ho deciso di scrivere queste righe è il seguente: la scorsa domenica, 30 agosto, lasciavamo l'Italia dall'aeroporto di Treviso dopo esservi giunti a bordo dell'automobile dei miei.
Dopo averla posteggiata al parcheggio a pagamento gestito dal comune (il P3) che si trova proprio di fronte al piccolo aeroporto della città, avevamo notato che la cassa automatica per il pagamento era fuori uso. Infatti un improvvisato cartello di cartone attaccato malamente con lo scotch sul macchinario recitava qualcosa come "non funzionante, uscire sbarra aperta"; in effetti poco prima avevamo notato che la sbarra per uscire dal parcheggio era insolitamente alzata.



"Tanto domani mattina (lunedì) lo ripareranno dai..." queste erano state le mie ultime parole prima di lasciare il parcheggio. Oggi, lunedì 7 settembre, i miei genitori appena arrivati a Treviso con il volo Ryanair da Skavsta, ritornano al famigerato parcheggio e con enorme sorpresa trovano la situazione immutata: sbarra alzata e stesso cartello appeso sulla cassa automatica. Ringraziano ed escono con i 64,50 euro che avrebbero dovuto pagare in tasca.
Cosa? Ma è possibile che in otto giorni non siano riusciti a riparare o a cambiare quel macchinario? Quante migliaia di euro può aver perso il Comune in questo tempo?
Per una volta la "scarsa" efficienza italiana è stata dalla nostra parte, triste consolazione comunque...

sabato 5 settembre 2009

Svezia-Italia al confronto: l'automobile

Con questo post inauguriamo una serie di discussioni dove cercheremo di mettere a confronto l'Italia e la Svezia su diversi argomenti. Ovviamente non pretendiamo di dare una visione completa nè esaustiva di quanto andremo ad affrontare ma porteremo solo il nostro punto di vista e quindi saranno ben accetti commenti, precisazioni, suggerimenti.

Oggi parliamo di: automobile.
Partiamo con il significato che l'automobile ha per le persone che la usano. In Svezia l'automobile è fondamentalmente un mezzo di trasporto e gli svedesi non sono molto inclini a spendere un mucchio di corone o ad indebitarsi per avere una macchina lussuosa. L'automobile in Svezia non è vissuta come uno status-symbol. Il numero di SUV che si vedono in giro è molto inferiore rispetto a quello a cui eravamo abituati in Italia. Anche i fuoristrada sono pochi e di vecchi Discovery come il nostro in giro per Norrköping ne ho visti solo un paio.
Il fatto che l'auto non sia uno status-symbol fa sì che purtroppo le macchine siano spesso piuttosto sporche; questo non vuol dire che gli svedesi non lavano le automobili (gli autolavaggi ci sono anche qui) ma generalmente c'è meno cura verso l'estetica dell'auto, soprattutto d'inverno quando le strade diventano piuttosto polverose.
Ovviamente le marche più diffuse sono quelle di casa come "Volvo" e "Saab", ma non mancano anche le classiche tedesche o giapponesi. Molto meno sono le "Punto" che si vedono in giro, mentre un'Alfa Romeo non passa assolutamente inosservata.
Ma qual è l'automobile e la sua dotazione tipo in Svezia? Io mio sono fatto un'idea ormai abbastanza precisa di essa: l'auto sicuramente è di tipo familiare. Sul davanti dell'auto possono prendere posto tre-quattro fari di profondità, spesso di generose dimensioni. Sul tettuccio invece è agganciato un "guscio" portatutto. Tantissime sono le auto che poi sul posteriore hanno il gancio di traino al quale gli svedesi ci attaccano di tutto, dai carrelli per fare il trasloco della casa (e che si possono noleggiare alle stazioni di servizio), al carrello per trasportare la barca, il cavallo, la moto o perché no anche la roulotte.
Per quanto riguarda i colori, non penso ci sia un colore che la spunta sugli altri (mentre in Italia mi sembra che il grigio vada per la maggiore) e non sono la maggioranza le automobili metallizzate.
E in Italia qual è la macchina tipo? Così su due piedi non riesco a farmi un'idea generale, magari coloro che vivono nelle grandi città come Milano e Roma potrebbero dare dei suggerimenti...


Un'altra particolarità che differenzia a suo modo l'Italia dalla Svezia è l'uso di macchine di altri tempi. In Italia non è raro vedere d'estate o nei weekend di bel tempo qualche appassionato uscire con l'auto d'epoca o magari con una macchina vecchia ben restaurata. Qui c'è anche una parola in inglese che serve per descrivere l'andare in giro con un'auto o una moto per il solo piacere di farlo, senza una meta precisa: "cruising".
Quello che abbiamo notato qui durante quest'estate è l'utilizzo di vecchie macchine americane degli anni '50 e '60, di quelle per intenderci che si vedono nei film americani di una volta o in giro per Cuba, insomma auto dai colori sgargianti e spesso con le famose "pinne".
Moltissime macchine poi hanno il seggiolino per i bimbi, ma questo viene agganciato anche a rovescio (rivolto verso il posteriore) al sedile anteriore.

giovedì 3 settembre 2009

Chi sono i nostri lettori?

Abbiamo pensato che fosse carino cercare di capire meglio chi sono i nostri lettori, chi si "nasconde" dall'altra parte del computer. Alcuni di loro li conosciamo perché sono amici di vecchia data, ex colleghi o parenti, alcuni li abbiamo incontrati virtualmente grazie ai commenti e alle mail che ci lasciano o spediscono; in alcuni casi queste conoscenze virtuali si sono trasformati in incontri veri e propri, proprio grazie al blog. Ma molti sono anche quelli che ci leggono solamente.
Oggi ci rivolgiamo a tutti con un sondaggio completamente anonimo con il quale avremo un'idea migliore sull'età dei lettori. Potremo sicuramente fare delle considerazioni interessanti collegate all'argomento trattato dal blog. Invitiamo quindi tutti ad aderire al sondaggio !
Inoltre vi chiediamo quali secondo voi potrebbero essere degli argomenti interessanti, collegati alle tematiche trattate sul blog, su cui realizzare altri sondaggi nel futuro, potrebbe essere uno strumento interessante per sviluppare la discussione sul blog.

martedì 1 settembre 2009

Conversione patente: non prima di 6 mesi

I nodi (della patente) arrivano al pettine. Stamattina ha ricevuto una telefonata da un impiegato dell'ufficio preposto alla conversione della mia patente italiana in quella svedese che in perfetto inglese mi ha spiegato i tre problemi che ci sono relativamente alla mia pratica.
Problema 1: chi è residente da meno di 6 mesi non può convertire la sua patente; io sono residente dall'inizio di luglio cosicché dovrò aspettare fino alla fine dell'anno.
Problema 2 (risolto in parte): prima di inviare la mia patente all'ufficio ne avevo fatto una scansione e successiva copia a colori che è sufficiente per guidare in Svezia. La polizia infatti è in grado di collegarsi agli archivi del Länsstyrelsen controllando così che la mia patente originale è in quell'ufficio e che è in corso la pratica di conversione. Cosa diversa se invece si vuole guidare all'estero. Così, visto che prima della fine dell'anno avremo bisogno di guidare al di fuori dei confini della Svezia, l'impiegato mi ha gentilmente spiegato che mi ritorneranno la patente originale giusto per il tempo che mi servirà all'estero, poi dovrò riportargliela per completare le pratiche.
Problema 3: ad inizio dicembre probabilmente cambierà l'ufficio preposto alla conversione delle patenti e, a sentire l'impiegato, ad oggi ancora non sanno se sarà il suo ufficio a sbrigare le pratiche in sospeso o se sarà il nuovo.
Ad ogni modo, nonostante questi inghippi, l'impiegato è stato molto gentile e mi ha fornito piena disponibilità nel risolvere la questione nel migliore dei modi, nel frattempo guiderò con la mia bella fotocopia a colori...