Consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie debolezze.
Capacità di lavorare in gruppo minimizzando gli attriti nonostante le differenze caratteriali e attitudinali, sfruttando proprio queste al meglio per creare un team completo.
Capacità di comunicare in modo adeguato (anche dal punto di vista emotivo) con il paziente.
Nozioni di economia sanitaria e legislazione nell'ambito medico.
Come - in futuro - sapere ricoprire adeguatamente un ruolo di leader e saper interagire in modo corretto con i proprio collaboratori.
Ecco, i corsi su queste tematiche sono molto costosi per il datore di lavoro (nel mio caso la regione) ma nondimeno sono OBBLIGATORI per ottenere la specialità.
In Italia il mio unico ricordo dei corsi fatti durante la specializzazione è di lezioni accademiche tecniche dall'utilità a volte molto discutibile (vedi, ancora una volta, il post di Giulia). Nessuno sembrava porsi la domanda di come rendere un gruppo di lavoro efficiente, di come sfruttare al meglio le competenze - le più svariate - di colleghi e personale vario, di come gestire i conflitti e risolverli in modo positivo. In Italia il mio ricordo è di molte primedonne, a cui la buona gestione dell'ambiente lavorativo, "l'aria" che si respirava sul lavoro e il rispetto per i colleghi e sottoposti erano secondo piano rispetto all'interesse personale e alla volontà di apparire e affermare la propria superiorità.
In Svezia invece il "politically correct" sul lavoro è portato quasi all'estremo e l'esaltazione dell'eccellenza individuale è cosa sconosciuta (attenzione: non è l'eccellenza che manca, ma la volontà di farne sfoggio). Di sicuro però non manca la capacità di creare gruppi di lavoro funzionanti, che non significa semplicemente aggregare singoli individui affinché lavorino insieme. Il capo in tutto questo non è in posizione di evidente superiorità ma è solamente chi ha una visione d'insieme, tira le fila e provvede a fare in modo che le attività procedano senza intoppi e con uno sguardo al futuro. Questo su piccola, media e grande scala.
Esulando poi dalla medicina e dando uno sguardo ad altri campi, lavorativi e politici, si ritrova in molti altri ambiti esattamente lo stesso pensiero. Se ne discuteva recentemente con un amico svedese, che da diversi anni ricopre una posizione importante in organismi pubblici: per un leader sono inaccettabili atteggiamenti superbi o sopra le righe, e un tale comportamento porterebbe con certezza ad una richiesta di dimissioni. Che ne dite, utopia in Italia... ?
5 commenti:
Utopia purtroppo....
Quello che e' difficile e' far capire agli italiani che questo tipo di atteggiamento non e' una sorta di oppressione social-democratica che vuole appiattire le persone.
Inoltre una azienda, statale o privata che sia, trae vantaggio da questo tipo di organizzazione perche' in questo modo il lavoro viene compiuto dalla squadra e noi dai singoli, se dovesse venire a mancare un genio-primadonna- facciotuttoio il lavoro viene comunque portato a termine senza problemi.
Ciao,
da collega desiderosa di iniziare una specializzazione in medicina in Svezia mi chiedevo: in che senso la specializzazione che tu stai facendo ora e' diversa dal corso triennale Italiano?
Ciao Silvia, mi sembra un sogno quello che scrivi! io sono una collega italiana che lavora in un piccolo ospedale di provincia, unica con la mia specializzazione in tutto l'ospedale, e non mi sono mai sentita più sola! corsi del genere li sto facendo a mie spese e nei fine settimana, perchè la totale incapacità di lavorare in team è un nostro grande limite. perchè in Italia non si riesce a fare capire questo? perchè dobbiamo andarcene da questo Paese per riuscire a lavorare con serietà e umiltà e poter aiutare i malati??? non è forse per questo che abbiamo deciso di fare i medici?..... qui mi sembra non sia più così...
Ciao, questo atteggiamento esiste anche in materie umanistico-scientifiche come la mia. All'inizio sembra limitante ma non lo è. Buona specializzazione : )
Ale
Posta un commento