Eccoci qui, down under ! Il viaggio, seppure lungo (21 ore totali incluso lo scalo da due ore a Doha in Qatar) è filato liscio e Galileo non ha dato segni di scompenso. Il piccolo esploratore ha viaggiato comodamente in pole-position, potendo addirittura dormire in posizione orizzontale in un "bassinette" (una specie di culla appesa alla parete davanti ai nostri sedili) mentre noi ci siamo dovuti accontentare della economy class (nonostante Gabriele avesse sperato in un upgrade visto che compiva gli anni proprio a bordo). Unico problema la statura del piccolo, visto che le gambette dal ginocchio in giù erano fuori dalla "scatola".
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Galileo affila i canini spuntati durante il viaggio ! |
Dopo esserci rifatti la piega dei capelli con il phon caldo di Doha (35 gradi ventosi alle ore 22) ed essere rimasti colpiti dagli uomini d'affari arabi con vestito tradizionale bianco e quattro-cinque mogli completamente velate nere al seguito e borse supergriffate a tracolla, siamo stati accolti da una piacevole temperatura primaverile all'arrivo a Melbourne (se confrontata con l'autunno svedese...). Per questi primi giorni siamo ospiti da cugini che abitano in un grazioso quartiere residenziale alla periferia di Melbourne, caratterizzato da saliscendi continui in mezzo al verde. Le case sono prevalentemente villette in mattoncini con piccolo giardino senza recinto, garage ed auto enorme (per le dimensioni europee) parcheggiata nel driveway, fattori che un po' ci ricordano qualche stato degli USA.
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La casa di Harry Potter? |
Il mio primo sbaglio è quello di aver provato a salire in auto sul sedile anteriore destro in qualità di passeggero ma ops... c'era il posto di guida ! Poi ovvio qui tutto è rovescio con la guida ma di questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni.
Smaltite le nove ore di fuso orario (di cui parleremo sicuramente in un altro post visto la complicatezza dei fusi orari in Australia), abbiamo dedicato le prime due giornate alla visita di Melbourne. Per me ritornarci dopo sedici anni ha fatto un certo effetto: molte cose e persone erano esattamente come le ricordavo. A coronamento di tutto ciò ci è stata organizzata anche una cena-barbecue-rimpatriata con le amiche che avevo conosciuto a scuola nel lontano 1996. Chi si è sposato, chi divorziato, chi ha avuto figli... ma sembrava che fosse passato solo qualche giorno.
Ecco qualche piccola curiosità di queste due giornate tra casa e città. In cucina abbiamo trovato un sinistro oggetto onnivoro nel lavandino della cucina, dal nome inquietante di un supereroe: l' "in-sink-erator". Ovvero un potente tritatutto da 0,65 cavalli di potenza !
Le altre curiosità si incontrano a spasso per la città: i cavi dell'elettricità sono tutti sopraelevati e grossi e tutte le case sono allacciate con due-tre di questi cavi pendenti in bella vista;
le combinazioni di cartelli stradali spesso lasciano spazio a dubbie interpretazioni;
la vegetazione e la fauna sono decisamente esotiche (piante di specie e dimensioni mai viste);
i negozi di prodotti farmaceutici sono dei veri e propri supermarket ed anche le confezioni di prodotti sono sovradimensionate.
Infine è proprio vero che l'Australia è un "melting-pot": per le strade le facce sono di ogni colore e tratto somatico come anche il modo di vestire è molto eterogeneo.
Domani inizierà l'avventura vera e propria perché dell'Australia abbiamo in programma di vedere parecchio e di spostarci senza usare l'aereo. Alla prossima !
1 commento:
Ora non per essere pignoli, ma cinque mogli non credo proprio. La regola dell'Islam è che è consentito avere massimo quattro mogli contemporaneamente. :) Magari alcune erano figlie.
I cavi dell'elettricità sono esattamente così come nella foto anche in Ungheria!
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