sabato 8 agosto 2009
Italia toccata e fuga
Ho passato quattro giorni in Italia e devo dire che al rientro ieri pomeriggio all'aeroporto di Skavsta ha tirato come una specie di sospiro di sollievo. Non che in Italia, o meglio in Friuli, mi sia trovato male in questa "toccata e fuga italiana", anzi devo dire che incontrare amici e parenti è sempre piacevole quando sei lontano dalla tua vecchia patria, ma rientrare "a casa", qui nella mia nuova patria in Svezia, mi ha ridonato la serenità.
Ebbene sì, da quando lunedì scorso sono atterrato a Treviso e poi ho imboccato l'autostrada A27 e la famigerata A4 per dirigermi verso est, non ho potuto fare a meno di notare alcune cose: la mancanza di verde (e pensare che non mi sto riferendo alle metropoli di Milano o Roma), il traffico, l'afa col termometro che supera i 30°C e la negligenza degli automobilisti nei confronti degli attraversamenti pedonali. Cose alle quali mi ero felicemente disabituato vivendo in quello che ora mi sembra un paradiso terrestre.
E' proprio vero che si abitua molto velocemente alle cose belle e che poi quando queste vengono a mancare le consideri ancor di più. Fortunatamente sono molto conscio di tutto ciò e da quando sono qui ho iniziato ad apprezzarlo molto di più. Ho iniziato a godere delle cose semplici, come il ritornare ad utilizzare gli atlanti stradali su carta al posto del navigatore gps, fare il picnic su un prato invece di cercare un posto "figo" dove pranzare, andare in bicicletta con la sguardo che si perde all'orizzonte invece che incollato alla strada per non finire sotto una macchina.
Sapete qual'è una delle cose per cui adesso qui vale la pena di dire "questo non ha prezzo"? Leggere le solite notizie disastrose sull'Italia dal Corriere.it o la Repubblica.it pensando: "per fortuna sono riuscito a mettere 2.000 chilometri tra me e tutto questo!", ma poi il mio pensiero va a quelli che ogni giorno continuano a lottare tra le mille difficoltà o a quelle persone che ci scrivono le email cercando in noi un aiuto prima di fare il grande salto.
Non è facile mollare tutto e partire come non è facile continuare a lottare ogni giorno, ma ancora una volta non smetterò mai di dire: "se avete un sogno, continuate ad inseguirlo sempre, non mollate mai, prima o poi l'occasione arriva, basta saperla cogliere al volo".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
eh no non vale, se la metti così a qualcuno potrebbe scappare anche la lacrimuccia!
Hai i miei stessi pensieri : )
Nono ma stiamo meglio noi!
Da voi la lingua non si capisce penniente, si mangia male, il week-end vi ubbriacate, i ggiovani si uccidono, avete i troll mannari, le cavallette!!.. e d'inverno è buio. oh ecco! che paesaccio la Svezia! Non avete nemmeno il digitale terrestre. Retrogradi! :(
P.S. grazie per la solidarietà; ma se un mattino ci trovi fuori casa a chiedere asilo politico, beh la colpa è anche un pò vostra.
Va beh! Mi avete convinto. Vado a fare le valigie!!!! ...L'invidia monta... monta! ;-)
Gran bella idea quella di aprire un blog, il vostro sta diventando la mia lettura preferita!
Ciao Gabriele, anche per me come @Carla il blog sta diventando un punto fermo ! Purtroppo sale una sana invidia nei vostri confronti, che spero si trasformi presto in un moto ondoso di trasferta in questo splendido paese ! A presto! Massimo
Beati voi che l'avete fatto. Io tempo di laurearmi scappo in Finlandia con il consorte. E addio italia..
Friuli? dove di bello?
Comunque le tue considerazioni sono tutte esatte, purtroppo
questo nell 2009. oggi nel 2014 siamo messi mooooolto peggio che 5 anni fa! come ti capisco!
Posta un commento