giovedì 15 novembre 2012

Outback

E’ proprio vero che le cose inaspettate sono le più belle e divertenti: pensavamo di non avere molto da fare nella terra di nessuno dell’outback australiano, se non vedere sterminate distese dove l’occhio raggiunge l’orizzonte in ogni direzione, ma questi ultimi due giorni si sono rivelati una scoperta, al di sopra delle nostre aspettative.

Da Rockhampton imbocchiamo di buon mattino la Capricorn Highway, in direzione ovest: la strada corre parallela al tropico del Capricorno in un paesaggio abbastanza monotono che diventa con il passare dei chilometri sempre più piatto. Se ne vedono poche, di macchine, e la maggior parte dei mezzi che incontriamo sono enormi camion a più rimorchi.

Il nostro paesaggio lungo quasi tutta la highway...

Decidiamo sulla carta di fermarci per una prima sosta-pranzo a Blackwater, convinti che non ci sia nulla di particolare da vedere (sulla nostra guida turistica non c’era alcuna menzione del paesello) ma ci sbagliamo di grosso: Blackwater è sede dell’International Coal Centre, un grande centro educativo sull’industria dell’estrazione del carbone, dal momento che nelle vicinanze di Blackwater vi è la più grande miniera australiana di carbone a cielo aperto. Leggiamo e ci documentiamo, e approfittiamo anche di una passeggiata in un bel giardino in stile giapponese sul retro dell’edificio (la società che gestisce la miniera è parzialmente di proprietà giapponese).
Maciniamo un altro po’ di chilometri e, passata Emerald, ci dirigiamo verso la nostra meta, ovvero la località di Willows Gemfields, un po’ appartata rispetto alla Highway. L’intera regione (come forse qualcuno avrà capito dal nome dei paesi) è ricca di pietre preziose, principalmente zaffiri e opali e a poca distanza vi sono anche i paeselli di Rubyvale e Sapphire. Arrivati a destinazione, cominciamo a capire di essere abbastanza fuori stagione: il primo dei due caravanpark è in chiusura stagionale, e arrivati al secondo e ultimo non troviamo nessuno alla reception, che sembra completamente chiusa. Per la sera ci serve assolutamente la corrente elettrica per il camper e quindi speriamo di trovare almeno qualcuno che ci dia informazioni su dove poterci fermare. Curiosando qua e là dietro la reception del campeggio (che oltre a questo è anche: ufficio postale, supermercatino del paese,  ufficio informazioni, biblioteca pubblica e “centro culturale”) ci imbattiamo con nostra fortuna nella proprietaria del posto, che ci accoglie e ci permette di sistemarci e, sopresa, c’è anche la connessione internet 4 G (e con questo anche la mia lezione settimanale di russo a frequenza obbligatoria è salvata !).  Con nostro stupore siamo quasi gli unici in questo campeggio a zero stelle (definirlo spartano è decisamente un eufemismo, ma quanto a charme e “carattere” si meriterebbe decisamente il massimo dei voti). 

Minaccioso cartello nel bagno degli uomini

Tra le "amenità" del campeggio anche la sala comune con TV e divanetti
Abbiamo la compagnia di una coppia di pensionati di Brisbane, qui residenti “a lungo termine” con la loro roulotte, e un’altra coppia di anziani anche loro qui da parecchi mesi. Ma perché restarsene qui così a lungo, in questo posto sperduto che a malapena esiste sulla carta geografica, 80 residenti permanenti ??? Ma per cercare le pietre preziose, naturalmente ! Willows gemfields è un immenso terreno di ricerca, dove lo scavo “industriale” non è permesso e quindi solo le singole persone possono provare a trovare qualche zaffiro o altra pietra preziosa. Con l’apposito permesso, naturalmente. 
Richiesta di permesso per cercare le pietre preziose....
...ottenibile naturalmente all'ufficio multi-funzione !
Ci risvegliamo il giorno successivo con un po' di emozione: è oggi il giorno dell'eclisse totale di sole  ! Avremmo dovuto essere a Cairns, e l'abbiamo mancata di poco ma non ci perdiamo d'animo e cerchiamo di vedere il possibile anche da qui: l'eclisse qui arriva all'87% ma nonostante la non completezza l'atmosfera è comunque strana, la luce surreale, gli uccelli smettono di cantare e la temperatura cala sensibilmente. Ecco cos'abbiamo visto:


Dopo colazione torniamo con la mente all'avventura della giornata, la ricerca delle pietre ! Dopo aver chiesto lumi su attrezzatura e zona migliore, vi dedichiamo qualche ora con passeggiata fino al terreno di scavo, recupero di un secchio di pietre, ritorno al campeggio, pulitura e setacciamento… Purtroppo non abbiamo molta fortuna ma il divertimento è tanto !
Cercatore nell'outback (notare l'abbigliamento)

All'opera con l'avanzata strumentazione
Ripartiamo, questa volta con meta Barcaldine e  - ancora più a ovest - Longreach: è qui l’outback, il far west australiano, caldo torrido, con i suoi bovini e le sue distese brulle di erba secca, i pub ancora in stile fine ottocento e i pozzi artesiani che riforniscono d’acqua l’intera regione. La temperatura è ben diversa da quella che avevamo lasciato sulla costa: siamo oltre i 30 gradi, umidità sotto il 30%, poco vento, sole a picco. Anche qui vi sono un bel po’ di cose da vedere: la sede originale della compagnia aerea Qantas, con tanto di Boeing 747 che fa bella mostra di sé sulla highway, e soprattutto la Stockman Hall of Fame, uno splendido museo sulla storia dei pionieri e sulla vita in quest’area remota, nonché sulla storia dei Royal Flying Doctors di cui una sede è proprio a Longreach.

Chissà un giorno.... ?
Longreach è l’avamposto dell’outback situato più ad occidente sulla Capricorn Highway, che a questo punto finisce: dopodiché solo piste sterrate per spingersi ancora più all’interno. Noi non possiamo che rivolgere la nostra rotta indietro e poi verso sud, per approdare infine a Blackall, da dove vi scriviamo. Come ogni paesino, anche questo ha le sue attrazioni, tra cui un piccolo museo dedicato al più veloce tosatore di pecore della storia (per la cronaca: 321 pecore in 7 ore e 40 minuti, con rasoio non elettrico). Ci sistemiamo infine in un piccolo campeggio di cui siamo gli unici ospiti e festeggiamo la nostra avventura nell’outback con una gustosa cena all’aperto e con i pipistrelli che svolazzano sopra le nostre teste al calare delle tenebre. Un saluto a tutti dalla gang dell'Outback !


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