sabato 30 aprile 2011

La nostra vacanza italiana dalla A alla Z

A come Amici: quelli con la maiuscola si riconoscono perchè quando ci si rivede dopo mesi o anni, è come se fosse passato solo un giorno.
B come Bambini: quest'anno è un tripudio di neonati. Tra cuginetta e figli di amici, è bello sapere che Galileo avrà tanti coetanei con cui crescere. E per il genitori è bello parlare delle reciproche esperienze e scambiarsi pareri e consigli.
C come Casa: per noi è dove si sta bene, sia in Svezia che in vacanza in Italia grazie alla calorosa ospitalità in Veneto e in Friùl.
D come Discendenza: nella settimana friulana grazie a preziosi documenti storici e ad una ricerca sul web si è iniziati a ricostruire l'albero genealogico della famiglia dove Galileo attualmente è l'unico maschietto dell'ultima generazione...
E come erba: è verde e primaverile qui in Italia, mentre in Svezia la natura si risveglia con un mese circa di ritardo, giusto in tempo per quando torneremo su !
F come Friùl: dove si parla furlàn e a tavola si beve il vino nel bicchiere dell'acqua :-)
G come Galileo: in questa vacanzina italiana è lui il protagonista ! Ma anche come Globetrotter: la classe si riconosce fin da piccoli.
H come HTH: la nostra cucina di questa marca danese è arrivata nella nuova casa mentre noi eravamo qui... ma grazie ai nostri vicini di casa abbiamo ricevuto una foto che ne immortalava l'arrivo.
I come Inviti: tra pranzi e cene siamo sempre in giro !
L come Latte in polvere: costa in Italia come oro bianco...
M come Montegrotto Terme: la terza tappa della nostra vacanza, nel nostro primo appartamento da morosetti e sposini.
N come Nonni: questa volta anche la bisNonna (98enne) ha potuto abbracciare il frugoletto ed il momento è stato immortalato in una foto ricordo con le quattro generazioni in posa.

O come Ottantaquattro: il numero di persone incontrate fino ad oggi durante questa vacanza italiana.
P come Progetti e Pianoforte: dei primi ce ne sono in ballo tanti di cui facciamo partecipi amici e parenti; del secondo si prepara la spedizione dalla casa dei nonni di Latisana affinché possa trovare giusta collocazione nella nostra nuova casa in Svezia dove finalmente dopo tanti anni entrambi potremo riprendere in mano lo strumento.
Q come Quarantesimo: l'anniversario di matrimonio dei miei genitori che è stato festeggiato nel giorno di Pasqua con tutte le famiglie riunite.
R come Ricordi: molti quelli riaffiorati alla memoria sfogliando i tanti album di fotografie gelosamente custoditi dai nonni.
S come Spritz e Sole: il primo gustato dopo tanti mesi sotto il secondo ha un sapore tutto speciale.
T come Teolo: bellissima la festa a sorpresa degli ex colleghi di Gabriele in onore dell'arrivo del piccolo.
U come Uterum: la veranda vetrata che andremo a costruire quest'autunno a completamento della nuova casa, e il cui progetto stiamo portando avanti durante questi giorni di ferie.
V come Vino: cerchiamo di fare il pieno finchè si può... no, non pensate male: abbiamo solo caricato 2 casse sul pallet che spediremo in Svezia tra qualche settimana !
Z come Zzz: dopo mesi di notti dal sonno interrotto, grazie ai nonni siamo riusciti a dormire per qualche notte anche 8 ore filate !

sabato 23 aprile 2011

Il mistero di Pasqua

Stamattina nella cassetta della posta a casa dei miei genitori abbiamo inaspettatamente trovato due quotidiani svedesi, un Dagens Nyheter datato 20 aprile e un Expressen datato 22 aprile. Ancora più inaspettatamente, sfogliando tra le pagine dell'Expressen, abbiamo trovato un articolo sui cacciatori di tornato nelle Grandi Pianure statunitensi ! Chi ha recapitato questi due giornali al nostro indirizzo ? Di sicuro qualcuno che capisce lo svedese e che segue il blog e sa/ha scoperto dove abitiamo. Chi l'ha visto ? Saremmo molto curiosi di conoscere questo misterioso personaggio e ringraziarlo di persona :-) 

venerdì 22 aprile 2011

Eppur si muove

Dopo esserci ripresi dal rientro in Italia con il botto e dalle emozioni di essere zii eccoci in strada per giri e giretti di piacere ad incontrare parenti ed amici. Quando si rientra in Italia e specialmente in questa occasione con un pupo fresco di fabbrica al seguito, tutti vogliono vederlo ed incontrarlo dal vivo. Una foto o una skypata possono raccontare molto, ma spesso le emozioni che si colgono guardando in faccia un pupetto di meno di due mesi sono cose che non si possono immortalare in nessuna foto.
E così l'elenco delle visite si allunga giorno dopo giorno. Ma oggi voglio raccontare qualcosa di speciale che, oltre ad essere una bella sorpresa, ci ha fatto un enorme piacere. 
Ogni volta che rientro in Italia faccio di tutto per trovare il tempo per andare a trovare i miei ex colleghi al Centro Meteo di Teolo: primo, perché i primi dieci anni della propria carriera non si dimenticano mai e secondo, perché lassù sui colli ci sono sempre comunque molti amici.
Ma l'accoglienza di mercoledì è stata proprio speciale ed al nostro arrivo non solo il piccolo Galileo è stato al centro dell'attenzione, ma è stato pure festeggiato con tanto di torta a sorpresa con dedica - "Eppur si muove... Galileo" - e annessi brindisi più o meno alcolici (come mi mancava il vinello ad ora di pranzo...). Ma che bello ! Proprio non ce l'aspettavamo e siamo stati felicissimi. Grazie di cuore a tutti !


Nel pomeriggio di ieri invece una visita non in programma. Marc, il mio compagno di stanza al collegio universitario Antonianum di Padova ed ora ricercatore universitario in Astronomia, era di passaggio a Padova e così ha pensato di farci una bella sorpresa venendoci a trovare qui a casa a Vicenza.
Con Marc ho condiviso la vita universitaria padovana e ne abbiamo combinate di tutti i colori assieme e nonostante ora viviamo entrambi all'estero per lavoro, noi in Svezia e lui tra Parigi ed Oxford (quando non è in giro per il mondo), siamo sempre riusciti a tenerci in contatto e le poche volte che ci si incontra c'è sempre un bel feeling tra di noi ed è come se non fosse passato così tanto tempo dall'ultima volta  (5-6 mesi fa quando era venuto a trovarci a Norrköping). Immancabile la foto di rito con Galileo tra i due astronomi.

Tra qualche giorno è Pasqua e la settimana prossima ci aspetta un trasferimento in quel di Latisana a casa dei miei genitori dove ugualmente la lista degli incontri è fitta. A noi piace incontrare e parlare con amici e parenti e per fortuna che anche Galileo sembra gradire (almeno per ora) avere tante persone attorno...

mercoledì 20 aprile 2011

La Siemens cerca personale

Oggi leggendo il giornale di Norrköping via web (giusto per tenersi informati su quello che succede a casa) ho visto che la prima notizia riguardava la Siemens ed ho pensato bene (come abbiamo fatto alcune settimane fa per dei posti di dottorando di ricerca disponibili) utilizzare le pagine di questo blog per veicolare la notizia.
Nell'articolo si parla appunto della Siemens che nel corso dei prossimi anni dovrà assumere circa 900 persone, di cui ben 450 a Finspång che è un paese a pochi chilometri da Norrköping.
Il personale viene cercato nel settore dello sviluppo, vendita e consegna delle turbine. L'esperienza richiesta è principalmente ingegneristica nel settore dell'energia, della meccanica, degli impianti elettrici, delle tecniche industriali e dell'economia.
In questo momento sono una sessantina i posti disponibili in tutta la Svezia di cui circa una trentina a Finspång. La pagina di ricerca dei posti disponibili è in inglese ma se non mi sbaglio la descrizione dettagliata dei singoli lavori è in svedese ma con l'aiuto di Google Translate non sarà difficile capire di cosa si parla.  Per inviare il curriculum bisogna registrarsi. In bocca al lupo. 

lunedì 18 aprile 2011

Un arrivo con il botto

Per fortuna doveva essere una partenza per una vacanza di tranquillità e relax. In effetti tutto è filato liscio come l'olio fino all'arrivo a Treviso. Galileo ha dormito per tutto il tempo del volo in braccio della mamma (con l'aggiunta della dormita in auto da Norrköping a Skavsta). Si è destato solo per un breve pranzo sopra la Germania e poi non ha battuto più ciglio, nemmeno quando il pilota ha cacciato giù la punta dell'aereo sulla pista un po' allegramente con un bel botto !


Nemmeno il tempo di comporre il numero di telefono dei genitori di Silvia - che come da programma dovevano venirci a prendere a Treviso con Giulia (la sorella di Silvia) e Daniele (moroso di Giulia) - ecco la prima sorpresa della giornata che inizia a scombussolare tutti i piani. Giulia, incinta e con una data prevista del parto fissata al 2 maggio, lungo la strada per l'aeroporto ha rotto le acque e con Daniele è finita in ospedale a Cittadella. Coooosaaaa? Galileo non fa nemmeno in tempo a mettere piede in patria che viene già accolto dalla nascita della cuginetta ! Fatto sta che noi siamo appiedati in aeroporto... vabbè, ce la prenderemo con calma.
Raccattiamo i nostri bagagli, si aprono le porte che danno sull'accoglienza visitatori e chi vediamo con un mazzo di fiori in mano? I miei genitori (che ovviamente non sanno nulla e che sono venuti a salutarci non avendo ancora visto Galileo se non attraverso Skype e che avrebbero dovuto vederci per la prima volta il giorno di Pasqua per quando era organizzato un pranzo tutti assieme)! Ma che fortuna... baci, abbracci e il piccolo Galileo conosce i nonni dalla parte del papà che non stanno dalla pelle dalla felicità e quando apprendono la notizia che Giulia è in sala parto rimangono ancor più basiti.
Il programma viene stravolto e da qui inizia una specie di avventura serale/notturna sulle strade tra Treviso, Castelfranco, Cittadella e Vicenza per cercare di raggiungere l'ospedale dove ad aspettarci c'era la mamma di Silvia (il papà nel frattempo era arrivato in aeroporto con una macchina) e Daniele.
Intanto il tempo passa, quando parcheggiamo nei pressi dell'ospedale sono le otto e mezzo di sera e giustamente Galileo reclama la cena che gli viene servita prontamente direttamente in auto. 
Ma anche noi dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti, tanto la Giulia, dopo la prima visita di controllo sembra debba metterci tutta la notte per partorire. Ma di cenare non vi è nemmeno una vaga possibilità. I locali sono tutti strapieni, in una pizzeria nei pressi dell'ospedale mia mamma riesce ad ottenere un piccolo tavolo per cinque in un locale super affollato con una confusione ed un caldo oltre i nostri limiti di sopportazione "svedesi", ma "fortunatamente" quando il proprietario apprende che abbiamo anche una carrozzina con un neonato appresso scuote la testa e ci dice che per noi non c'è più posto. Siamo di nuovo in strada, un po' stanchi, nel buio della sera che cerchiamo di racimolare la poca lucidità rimasta per capire cosa sia meglio fare e ad un tratto squilla il telefono, è Daniele: è nata Sofia ! Ma come ? Se doveva metterci tutta la notte? Incredibile, dopo quello della Giulia svedese (la collega di Silvia) ecco un altro parto "precipitoso".


I nonni e Silvia decidono di andare a vedere la piccola (tanto siamo vicini all'ospedale) mentre io dedico che è ora di cambiare il pannolino a Galileo che poverino se lo merita. Per non cambiarlo in strada mia mamma pensa bene di andare alla guardiola dell'ospedale per chiedere se era possibile procedere all'operazione all'interno. Si presenta da sola al portiere e chiede ingenuamente: "Mi scusi, è possibile cambiare un neonato?". Il portiere fa una faccia semi stravolta e di tutta risposta le dice: "Siora non la capisso...." ["Signora, non la capisco", per chi non è veneto], pensando che mia mamma fosse forse in preda ai fumi dell'alcool e volesse restituire un neonato per cambiarlo con un altro... dopo i chiarimenti di rito e le successive risate procediamo al cambio di pannolino direttamente sui seggiolini di una stanza d'attesa... viaggiare è anche questo, ma noi non ci spaventiamo davanti a nulla...
Alle nove e mezzo salutato il neo papà Daniele e vista la piccola pupa attraverso il vetro decidiamo che è ora di avviarci verso casa, Vicenza. I miei prendono la strada verso est ritornando a Latisana e noi con due auto ci portiamo verso casa. Alle dieci passate ritiriamo quattro pizze da asporto (dove tra l'altro apprendo che l'Udinese aveva vinto a Napoli - altra forte emozione della giornata come se non bastasse), che ci mangiamo finalmente con le chiappe sulle sedie della cucina di casa.
All'una di notte tutti collassiamo sui letti di casa addormentandoci stanchi ma felici, chi un po' zio (noi), chi bi-nonno (doppiamente nonno papà e mamma di Silvia e Giulia)...

domenica 17 aprile 2011

Rush finale

Tra poco si parte per l'Italia, per le nostre vacanze di Pasqua che arrivano proprio al momento giusto per riuscire a tirare un po' il fiato tra i tanti impegni di queste settiamane che ci hanno tenuto anche un pochino lontano dalla nostra casa virtuale, il blog. Venerdí é stata una giornata campale tra visita dal pediatra per il controllo bisettimanale del piccolo Galileo che cresce come un vitellino - dopo sette settimane ha messo su giá due chili e 10 cm! - un incontro in banca per aprire un conto corrente per il pupo e diverse visite alla casa in costruzione.
Abbiamo deciso di risparmiare per Galileo l'intero contributo statale di 1.050 kr mensili (chiamato qui barbidrag) cosicché quando sará "grande" avrá il suo piccolo gruzzolo sul quel fare affidamento. Tra le righe qui si usa vincolare il conto corrente fino ad una certa etá (che puó essere ad esempio 18 anni) fino al compimento della quale sono entrambi i genitori che hanno il completo controllo del conto sebbene il ragazzo puó avere un suo conto da 13 anni con tanto di bancomat; la cosa curiosa é che tale etá non puó essere spostata in avanti ma solo indietro (non si puó decidere di impedire l'utilizzo fino a 25 anni se si aveva giá deciso 18 anni in precedenza).
Se con la banca é filata liscia e ce la siamo cavati in mezz'ora con pupo che dormiva nell'ovetto, gli appuntamenti presso la casa sono stati piú impegnativi e complessi. Abbiamo incontrato in sequenza tra prima e dopo pranzo: l'impresario, il piastrellista, il responsabile del terreno e dei vicini.
Con l'impresario abbiamo chiesto lumi sulla costruzione di quella che qui si chiama altan ossia una pedana in legno da esterni sul lato della casa che da verso il giardino ed il sole del pomeriggio. Sopra la pedana troverá poi posto una "uterum", ossia una stanza aggiunta dove é possibile "vivere" dalla primavera all'autunno inoltrato. Le "uterum", letteralmente "stanza esterna", servono proprio per poter godere del giardino e della vita "all'aperto" anche quando la stagione o le serata non sono cosí calde. Ma si rivela anche un ottimo riparo in caso di pioggia e perché no anche per le piante durante l'inverno. Ancora non abbiamo scelto il modello ma ci sono delle precise regole comunali che dettano dimensioni e relativi permessi. Ve ne parleró in un prossimo post.
Il secondo incontro é stato con il piastrellista direttamente in casa. Galileo orami sveglio ed affamato ha ricevuto la pappa direttamente in braccio mentre parlavamo di fughe, tipo di posa e colori. Infatti quando rientreremo dall'Italia la casa avrá tutt'altro aspetto con pavimenti terminati e la cucina il cui arrivo é previsto per l'inizio di maggio! Quando si costruisce casa ci sono mille cose da pensare e ad esempio i colori delle fughe non sono un dettaglio da trascurare...
Nel proseguio del pomeriggio abbiamo incontrato anche il responsabile dello scavo e del terreno per dare le istruzioni sulla sistemazione dei livelli del terreno e per la preparazione del fondo per l'altan. Da ultimo un colloquio con i vicini per dedicere come sistemare il confine. Alla fine loro hanno scelto di costruire un piccolo muretto di contenimento sul loro lato (sono piú bassi e devono evitare che la nostra terra vada a finire sul loro terreno) e noi metteremo sul nostro lato una siepe che decideremo con calma assieme al nostro ritorno.
Chiaccherando con la simpatica coppia (svedesi che hanno vissuto in Lussemburgo per lavoro e conoscono tra l'altro qualche parola di italiano) abbiamo scoperto che nelle quattro case in riga sulla nostra via ci sono in tutto ben 8 bambini/e piú uno in pancia ! Ancora qualche sforzo e possiamo fare una squadretta di calcio mista...

giovedì 14 aprile 2011

Per i genitori in congedo parentale: la öppen förskola

Assai comune, qui in Svezia, è che i figli in età adulta vivano lontano dalla famiglia di origine, e che quindi, quando decidono di mettere su famiglia, non possano godere dell'aiuto di genitori e parenti nella cura dei figli piccoli. Insomma, un po' come noi, con la differenza che la distanza chilometrica nel nostro caso è a 4 cifre e non a 3... ma la sostanza non cambia. 
Il rischio, per tutti, è quello di sentirsi isolati, soprattutto nel caso del genitore che è a casa in congedo parentale con il bambino appena nato. E per ovviare a questo problema esiste qui un servizio chiamato "öppen förskola", ovvero "asilo aperto", gratuito, aperto tutti i giorni lavorativi e rivolto ai genitori con bambini che non possono ancora frequentare l'asilo comunale. E qui appunto sta la differenza con un normale asilo: la öppen förskola è per il bambino SOLO SE accompagnato da un genitore, ovvero è sia per il bambino che per il genitore. Si tratta di locali simili a quelli di un normale asilo, con personale dedicato, giochi per bambini di varie età, libri, stanze per il riposo e una cucina self-service: qui si può andare e venire a piacimento, e il personale presente organizza giornalmente attività di vario tipo (giochi, canti, incontri informativi dedicati a vari temi) indirizzate a bambini di diverse età.


Si tratta quindi non solo di una forma di intrattenimento per i piccoli, ma anche di un'occasione d'incontro per i rispettivi genitori, che possono così avere una forma di contatto "adulto" ed un supporto in caso di problemi: vi è infatti anche la possibilità di contattare al bisogno l'assistente sociale che collabora con la struttura, come anche il pediatra di base è coinvolto in alcune attività come gli incontri sullo svezzamento, sulle vaccinazioni e sui controlli pediatrici di base. Davvero una bella cosa, questa öppen förskola: noi ci siamo andati per la prima volta martedì scorso, insieme ad un amico in "paternità" che portava il proprio piccolo, e personalmente sono rimasta piacevolmente colpita. Di sicuro sarà tappa fissa nei prossimi mesi, quando torneremo dalla lunga vacanza pasquale in Italia: lì invece concentreremo in meno di un mese il numero massimo possibile di visite ad amici e parenti !

sabato 9 aprile 2011

I nuovi nati di Norrköping

Riconoscete qualcuno tra queste foto?
Il giornale di Norrköping ogni sabato pubblica le foto dei nuovi nati e tutti hanno l'usanza di inviare la propria foto o farsi fotografare appositamente a tal scopo.
Qual'è la prima cosa che vi viene in mente mentre guardate queste foto? Beh a me è saltato subito all'occhio il numero di bambini presenti in ogni singola famiglia...
Se siete curiosi e volete vedere gli scatti delle altre settimane questo è il link.

giovedì 7 aprile 2011

Progressi in casa nuova

Ieri in un giorno di primavera piuttosto ventoso ed un pochino uggioso (pioggerellina.. quando mai piove forte qui !) abbiamo effettuato un sopralluogo alla casa visto che era qualche settimana che non mettevamo piede sulla proprietá.
E´ stata quindi l'occasione per parlare con i ragazzi che stanno lavorando all'interno e di toccare con mano i progressi fatti. L'impianto elettrico é quasi completamente preparato e si sta lavorando di buon passo con il cartongesso. Il piano superiore sta giá prendendo forma tanto che tutto il cartongesso é giá stato sistemato sulle pareti. Adesso si sta lavorando soprattutto al piano inferiore che comunque é ancora strapieno di materiale.



Nel bagno del piano terra che é stato praticamente terminato é stato stipato tutto il legno del pavimento, le porte (che sono di legno massiccio) e le soglie delle finestre (in marmo).
La visita in casa é stata utile anche perchè abbiamo capito il funzionamento delle finestre che si é rivelato quanto mai geniale. Tutte le finestre apribili (ossia tutte quelle del piano superiore e un buon numero di quelle del piano terra) si aprono in senso verticale (non orizzontale come le nostre finestre italiane) ed é possibile girarle a 180 gradi cosa che si rivela utilissima se si vuole pulire le fineste esternamente senza rischiare di cadere giú.



Ma il prossimo passo che ci attende é l'incontro con la persona che deve sistemare il terreno visto che i livelli tra i terreni dei vicini e il nostro sono tutti diversi (visto che é tutto terrazzato). In particolare dal lato nord abbiamo un dislivello marcato (almeno 60 cm nel punto piú interno del giardino). E´ probabile che ci sia bisogno di un piccolo muretto di contenimento. La cosa strana é questo dislivello, chi piú chi meno, ce l'hanno un po´ tutti ma quasi nessuno si é preoccupato di sistemare il confine con i vicini con un muretto; ci sará un motivo?
Sará buona cosa anche parlare con i vicini per vedere se si puó fare qualcosa assieme onde evitare di dove mettere tutto il muretto sul proprio terreno. Fatto sta che adesso abbiamo un enorme cumulo di terra sul retro della casa che dovrá essere utilizzato per livellare il terreno che presenta diversi avvallamenti (come é ovvio che sia visto che si é lavorato solo sulla casa fino ad ora).
Tra poco partiremo per l'Italia e quando rientreremo la casa avrá giá tutto il pavimento e le piastrelle posate, allora si che sará diversa !

mercoledì 6 aprile 2011

Dottorandi cercasi in Svezia

Visto che il nostro blog é letto da diverse persone che sono interessate per un verso o per l'altro alla vita all'estero ho pensato bene di utilizzare queste nostre pagine per dare un'informazione che potrebbe magari interessare a qualcuno.
L'università di Stoccolma é alla ricerca di ben 68 dottorandi in diverse rami della ricerca scientifica. Si va dall'astronomia alla fisica, dalla fisiologia all'immunologia, dalla geologia alla chimica organica, dalla biochimia alla marina alla matematica, dalla gestione delle risorse naturali all'ecologia animale e molto altro.
La scadenza entro quale la domanda va inviata é il 2 maggio 2011, questo é l'annuncio in inglese.

domenica 3 aprile 2011

Gli affetti per chi vive all'estero

Emigrare in un altro Paese: una scelta che implica oltre a tante altre cose, anche una piccola dose di coraggio, per il fatto di lasciare la propria "zona di comfort" e la vicinanza della famiglia e degli amici più stretti  ed approdare in un luogo "estraneo" dove è necessario ricreare la propria casa, tanto materialmente quanto emotivamente. 
E quando la quotidianità scorre liscia e senza problemi, la sensazione di essere in un altro posto non si fa sentire molto; ma quando qualcosa esce dagli schemi, quando succede un piccolo o un grande imprevisto che va a turbare la routine di tutti i giorni, ecco, allora si apprezzano ancora di più certe cose: la persona che ha deciso insieme a te di condividere la propria vita e quest'avventura e che non si lascia spaventare dalle circostanze, che è sempre un punto di riferimento solido in qualsiasi angolo del mondo, che non ti fa mai sentire sola qualsiasi cosa succeda; e poi gli amici del posto, di lunga o nuova data, che ricreano l'affetto e il calore di casa. Tutto questo - insieme all'amore di chi è rimasto in Italia e viene a farci visita scaldandoci il cuore - non ha veramente prezzo.