sabato 31 ottobre 2009

Halloween e Videocracy

Oggi è Halloween e già da un paio di settimane la nostra zucchetta fa bella mostra di sé in terrazzo. Ogni sera la accendiamo con un piccolo lumino all'interno e nel buio della notte scandinava è proprio carino vedere questo piccolo tremolante punto di arancio. Un paio di giorni fa nel giardino sotto casa è comparsa anche una zucca in carne e ossa, anzi in polpa e semi... qualcuno la aveva intagliata a dovere e sistemata alla base di un albero ed una sera è stata anche illuminata.

Per la giornata di oggi abbiamo in programma due cose, una delle quali piuttosto sugosa: la visione del film Videocracy realizzato da un regista italiano ma trasferitosi in Svezia da più di 20 anni ormai. So già che non ci sarà nulla da ridere... e che purtroppo ne usciremo con le ossa rotte dal cinema. Non è questione di come la si pensi, se si parteggia per la destra o per la sinistra, la questione è che il film-documentario racconta come la televisione italiana ha modificato i comportamenti, gli atteggiamenti e il pensiero degli italiani; per riprendere alcune parole del regista, "non è un film su Berlusconi ma sull'Italia berlusconiana".
Per il dopo-cena invece ci aspetta la festa dei tirocinanti dell'ospedale. Un'altra ottima occasione per conoscere gente e chissà... stringere nuove amicizie internazionali.
Nel frattempo la Silvia è appena rientrata dal turno di notte in ospedale e ha dovuto togliere un sottilissimo strato di brina dal parabrezza, facendo buon uso della spazzola acquistata di recente. Ormai al mattino le temperature se il cielo non è troppo nuvoloso arrivano allo zero...

venerdì 30 ottobre 2009

La nostra coltivazione casalinga


Vi presentiamo oggi un nostro coinquilino dotato di vita propria, che ha letteralmente "messo radici" in Svezia esattamente sei mesi fa, quando abbiamo iniziato questa nostra avventura.
Ecco a voi Oro il Pomodoro, comprato dalla sottoscritta in un mercatino di piante e fiori a Gamla Linköping: allora era alto non più di 10 cm e aveva una sola foglia...

Oggi è venuto il momento di mangiare i pomodorini (in realtà uno l'abbiamo già staccato e assaggiato qualche settimana fa, ed era proprio buono) che accompagnamo con ottimi salumi veneti-friulani, per la precisione un culatello di Sauris e una sopressa di Schio !

Notare l'altezza raggiunta dalla piantina, che qualche giorno fa mi ha ahimè sorpassato...

giovedì 29 ottobre 2009

Stesse emozioni a sei mesi di distanza

E' quasi fine ottobre ormai e in questi giorni sembra di rivivere le stesse emozioni che sei mesi fa abbiamo vissuto noi al momento di lasciare tutto, caricare la macchina e partire alla volta del grande nord. Domani tocca a dei nostri amici, che come noi, hanno preparato la fuga a tavolino e finalmente domattina vedono i loro sogni materializzarsi sull'autostrada per il Brennero !
Sono Giulia e Marco, anche loro hanno da poco iniziato a raccontarsi in un blog. Lei era una collega di Silvia all'ospedale di Padova e... guarda caso... da novembre sarà nuovamente sua collega ma a 2.000 km di distanza, all'ospedale di Norrköping. Stiamo dando vita ad una nuova comunità italiana di medici (e non solo) a Norrköping!
La cosa più bella è che abiteranno proprio di fronte a casa nostra e potremo comunicare direttamente affacciandoci alle finestre. Purtroppo per loro climaticamente non è il momento più felice della stagione per trasferirsi in Svezia visto che anche l'ora legale ha contribuito ad accorciare le giornate e le foglie cadono ormai all'impazzata. Tuttavia i colori dell'autunno dominano ancora il paesaggio e lungo il viaggio avranno modo sicuramente di apprezzarne tutte le sfumature ed ad ogni modo ci penseremo noi a riscaldare le loro prime giornate svedesi.

L'arrivo in città è previsto per lunedì e li incontrerò direttamente a Linköping una volta terminata la lezione di lingua svedese alla Folkuniversitet. Al posto della comodissima combinata tram-treno, lunedì userò il Discovery che lascierò parcheggiato tutta la mattina all'IKEA. Infatti la fedele bronto-macchina servirà proprio per stipare i primi acquisti di Marco e Giulia che incontrerò proprio al grande magazzino per ora di pranzo (arriveranno direttamente da Malmö).
Io e Silvia non vediamo l'ora di abbracciare la nuova famigliola; per vedere Riccardino, il loro piccolo, purtroppo dovremmo aspettare l'ultima settimana di novembre quando rientreremo in Svezia dagli States. Nel frattempo nelle due settimane in cui noi saremo assenti, loro inizieranno a muovere i primi passi nella nuova vita!
Per il resto della prossima settimana mi si prospetta uno dei miei passatempi preferiti: montaggio mobili IKEA! Chissà se Marco mi guarderà dubbioso come lo guardavo io ad aprile quando furono loro a venire su per darci una mano (vedi foto); speriamo di no.

lunedì 26 ottobre 2009

Noi nuovi emigranti

C'è chi in Svezia ci è capitato per caso, quando la meta iniziale era in effetti un'altra. C'è chi la Svezia l'ha scelta dopo anni di riflessioni e viaggi in questo magnifico Paese. C'è chi come noi, e anche altri, che semplicemente l'ha scelta perché in un particolare frangente offriva opportunità e qualità di vita non confrontabili a quelle lasciate in Italia. 

Siamo nati tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Ottanta, non siamo sprovveduti e senza istruzione come i nostri bisnonni che ad inizio secolo andarono in America, e nemmeno come i nostri zii che negli anni Sessanta emigrarono in Australia. E non siamo nemmeno premi Nobel, non tutti siamo cervelli in fuga. Non andiamo all'estero per "fare fortuna" intesa come guadagni spropositati, ma cerchiamo semplicemente il giusto guadagno per un giusto lavoro. Siamo semplicemente persone normali, che vogliono mettere a frutto quello per cui hanno studiato, poter fare progetti per il futuro e magari una famiglia, avere il giusto riconoscimento. E non vogliamo essere costretti a vivere sempre alla giornata, a chinare la testa ai prepotenti, a non credere più nella giustizia e nella presenza delle istituzioni, a vivere in un Paese dove, come qualcuno ha detto, "ogni cosa o è commedia o è tragedia". Non siamo "figli di", e per quello non abbiamo avuto il posto pronto in qualche istituzione di prestigio. Non abbiamo appoggi politici, e nemmeno ci teniamo ad averli, perché crediamo che sia più dignitoso farsi strada con le proprie forze e capacità: e che vinca il migliore. 
Come ogni scelta, anche questa ci è costata: abbiamo lasciato soprattutto genitori, fratelli e sorelle, parenti, amici... e anche se con le low-cost tornare è facile e veloce, non è mai come abitare nel tuo vecchio paese, dove tutti parlano la tua lingua (con tutte le sfumature possibili, e pure il tuo dialetto) e per strada incontri magari i vecchi compagni di scuola.
Ma soppesando sulla bilancia il tutto, il vantaggio resta sempre qui, almeno dal nostro punto di vista. 
La Svezia ha certo i suoi difetti e i suoi problemi, ma noi nuovi emigranti ci viviamo bene. E casa, in fondo, è dove ci si sente bene.
Non saremo mai svedesi, è vero. Ma in fondo, vogliamo veramente diventarlo ? Non possiamo e nemmeno vogliamo cancellare la nostra origine, ma utilizzarla come "valore aggiunto" nel nostro nuovo Paese, dove non ci sentiamo solo ospiti ma dove rispettiamo gli autoctoni e la loro cultura, e lavoriamo per (si spera) un miglioramento collettivo. Vogliamo prendere il meglio delle due culture, e lasciare stare il peggio sia dell'una che dell'altra. E poco importa sentirsi "osvensk", se si è apprezzati e valutati il giusto, se ci si crea una rete di buone amicizie (italiane, e non), se si hanno la giusta tranquillità e il giusto equilibrio tra lavoro, tempo libero, famiglia, benessere del corpo e della mente. 
Vogliamo, insomma, una vita "lagom" senza che ciò significhi però "appiattimento": e per questo forse non è un caso che siamo finiti, più o meno consapevolmente, in Svezia.

domenica 25 ottobre 2009

Stoccolma per un weekend

Eccoci a casa, nella nostra Norrköping, dopo un intenso weekend con indigestione della capitale. Il tempo non è stato dei più vari durante il nostro soggiorno a Stoccolma, anzi devo dire che la temperatura non si è mai scostata di molto dai 7°C e nemmeno il cielo ha cambiato granché colore, mantenendo una costante tonalità grigiastra. L'unica variazione sul tema è stata qualche goccia di pioggia. Tuttavia ci abbiamo pensato noi e gli altri compagni del weekend a renderlo speciale e divertente.
Per cominciare venerdì lo abbiamo dedicato allo shopping, e così tra un grande magazzino e l'altro finalmente siamo riusciti ad acquistare i cuscini (rossi) per il nostro divano, un ombrello tascabile, un paio di guanti super-invernali per la Silvia e qualche pezzo di ricambio per il nostro sport preferito, il tennis (un paio di tubi di palline e il nastro per rifare i manici). In realtà le tentazioni sono state molte di più, specialmente da Stadium, il negozio di attrezzature ed abbigliamento sportivo che a Stoccolma è veramente immenso e disposto su cinque diversi livelli. C'è mancato poco che acquistassimo un set base di racchette e volano per provare a giocare a badminton... chissà, magari la prossima volta, o forse è meglio concentrarsi sul tennis e cercare di migliorare sempre più...
Il clou della giornata però era previsto per la sera e così, dopo aver preso possesso della camera d'albergo (posto molto carino e silenziosissimo) ed essersi concessi un paio d'ore di pit-stop, ci siamo recati al Globe Arenas per l'attesissimo spettacolo "Walking with the dinosaurs". E le nostre attese non sono state deluse ! All'interno dell'immensa struttura sferica del Globe, abbiamo assistito a qualcosa di veramente speciale. Le scenografie, le luci, la musica, il presentatore e soprattutto loro, i protagonisti della scena, ossia i dinosauri, sono stati tutti degni di nota. Gli abitanti della terra di molti milioni di anni fa, riprodotti con impressionanti dettagli a dimensioni quasi reali, si muovevano nella vasta arena, in piccoli gruppi ognuno caratterizzato da una piccola storia. Dalla schiusa delle uova e la nascita di un paio di cuccioli, alla lotta tra i possenti Taurosauros, fino all'arrivo di un T-Rex adulto che corre in soccorso di un piccolo troppo intraprendente. Sicuramente per noi, amanti di questi splendidi animali, l'apparizione più emozionante è stata quella dei Brachiosauri, un cucciolo (per modo di dire) e un adulta (alto 12 metri e lungo quasi 20). E qui viene svelato il mistero che magari ancora per qualcuno avvolgeva il loro del nostro blog. Le due creature verdi rivolte l'un l'altra sono una coppia di brontosauri i pacifici, immensi, dinosauri vegetariani.

La domenica è stata invece ravvivata dall'incontro in un localino di Gamla Stan tra i blogger italiani in Svezia. Al pranzo eravamo ben in 17, un numero di tutto rispetto. Il tempo è volato, tra i racconti delle vicissitudini che tutti in un modo o nell'altro abbiamo vissuto nell'inizio della vita in terra straniera e tra i desideri di coloro che sono fin qui venuti appositamente dall'Italia per conoscere noi tutti. Finalmente abbiamo dato un volto a persone che per mesi e mesi abbiamo conosciuto virtualmente tramite la rete internet. Oggi abbiamo stretto nuove amicizie, abbiamo conosciuto i sogni dei nuovi aspiranti emigranti, condiviso impressioni e vicissitudini con chi, o da pochi mesi o qualche anno già vive in Svezia.
Da bravi italiani siamo stati anche un po' rumorosi nella stanza a noi riservata, ma le grasse risate che sono scappate a più riprese al racconto delle esilaranti vacanze invernali al nord di Mauro, Giusi e Davide, non potevano essere trattenute e probabilmente hanno fatto scappare prematuramente un paio di coppie svedesi...
Il divertimento è stato assicurato e prima di lasciarci in Sergel Torg non abbiamo potuto fare a meno di scattare una foto ricordo con coloro che si sono trattenuti fino a tardi (purtroppo non ci siamo tutti nella foto appunto perché qualcuno ha dovuto abbandonare aniticipatamente l'allegra compagnia).
Un grazie a tutti quelli che sono intervenuti, vicini e lontani (soprattutto ad Andrea e Orma che sono giunti dall'Italia), al prossimo ritrovo !

venerdì 23 ottobre 2009

Weekend di festeggiamenti

Finalmente è venerdì... la mia seconda settimana di corso intensivo è volata. Oggi sono alle prese con la cucina per preparare tutto per la piccola festicciola del pomeriggio-sera. Poi domani mattina si parte alla volta di Stoccolma dove ci aspetta un fine settimana piuttosto intenso.
Il programma, studiato al dettaglio a tavolino, prevede: visita al Palazzo Reale (a gennaio scorso era chiuso) e "Walking with Dinosaurs" per il sabato, mentre per domenica è in lista il ritrovo-brunch con i blogger italiani in Svezia.
L'idea iniziale della Silvia del ritrovo tra blogger è stata accolta con estremo interesse da tutti e grazie all'ottimo lavoro organizzativo di Mauro a "Blogfesten'09" conosceremo finalmente un sacco di persone. Pensate che dovremo essere almeno in quindici, con due persone che verranno su per l'occasione dall'Italia (robe da non credere...) e qualcuno che invece scenderà dal grande nord, ci sarà da divertirsi.
Intanto mi diletto a preparare il menù di oggi che è: focaccia alle olive e rosmarino, pizza (metà peperoni, metà scalogno e pancetta), culatello e salame di Sauris (incantevole paesino sulle Prealpi friulane) da accompagnare con una selezione di formaggi internazionali, tacos e guacamole. E per finire mega macedonia di frutta e torta di mele e cioccolato cucinata dalla Silvia ieri sera !

giovedì 22 ottobre 2009

Strani incontri

In questi giorni che contornano il mio compleanno sono più allegro del solito e così stasera ho deciso di fare un post "just for fun". Questo pomeriggio siamo andati a fare la spesa per la festicciola casalinga di domani sera e siamo anche andati da Plantagen, il mega negozio di fiori/piante e tutto quello che concerne giardinaggio & C.
Fatto sta che abbiamo fatto degli incontri strani. Prima di tutto siamo passati al City Gross e come al solito abbia acquistato frutta e verdura. Questa volta però la mia attenzione non è stata catalizzata da strani frutti tropicali (di solito me ne prendo sempre uno da assaggiare), ma da un'insolita radice dalle dimensioni veramente esagerate, tanto che devo dire incuteva un po' di timore e la fotografia la dice lunga su tutta la mia perplessità. Fatto sta che non abbiamo avuto il coraggio di provarla, anche perché le dimensioni erano veramente troppo generose.

Terminata la spesa alimentare, come anticipato, siamo andati da Plantagen per comprare dei vasi dove trasferire alcune piante grasse per l'inverno e per l'acquisto di un ciclamino. Ed anche qui le sorprese non sono mancate. Una volta alla cassa siamo stati tentati di portarci a casa un bel lecakulor... ma poi le risate hanno preso il sopravvento ed abbiamo dovuto rinunciare, in compenso la foto parla da sola ! E poi non dite che i lecakulor ci sono solo in Italia, anzi qui vengono offerti a 3x2 !!!

mercoledì 21 ottobre 2009

Muffins multilingue

Oggi, come tutti i giorni dal lunedì al giovedì in queste settimane, seguo il corso di svedese alla Folkuniversitet di Linköping. Fin dal secondo giorno abbiamo deciso le regole per la fika. E così, a turno ogni giorno uno di noi deve portare un dolce per la bella abitudine svedese della pausa a metà mattina. Essendo oggi il mio compleanno, ad inizio settimana mi ero prenotato il mio slot di tempo e così oggi era arrivato il mio turno.
Ieri sera con la Silvia abbiamo cucinato due tipi di muffins (blåbär e choklad). In realtà volevo far assaggiare ai miei compagni il tiramisù (molto più italiano) ma il trasporto in tram-treno-piedi non lo ha permesso.

Comunque devo dire che i nostri muffins sono stati molto apprezzati, sono stati spazzolati ! La cosa molto carina è che mi hanno fatto trovare un simpatico biglietto di auguri con delle frasi in tutte le loro lingue madri (greco, tedesco, portoghere, polacco, spagnolo, svedese, olandese, inglese e persino thailandese) e mi hanno cantato la canzoncina in svedese! Ecco il risultato.... tack så micket kompisar !


martedì 20 ottobre 2009

In orbita !

Quando l'estate scorsa l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) bandì il concorso per futuri astronauti, sia io che la Silvia inviammo la nostra domanda di selezione... in tal modo volevamo per un attimo sognare quello che tantissimi bambini desiderano (compresi noi): fare l'astronauta. Ovviamente non siamo riusciti ad arrivare neppure alle prima fase delle selezioni, ma con grande soddisfazione abbiamo poi appreso che la nostra amica Anna di Linköping - quella che con il marito ha fatto il giro dell'Atlantico in barca a vela - era stata selezionata per i primi test che si sono svolti in Germania. E dire che ci eravamo anche allenati con tutti i test di intelligenza... è stato comunque divertente, una delle tante pazze idee che io e la Silvia ogni tanto ci facciamo venire.

Oggi, dopo parecchi mesi di attesa, era il grande giorno: alle ore 15 italiane (e svedesi) sono stati messi in vendita i biglietti per il prossimo lancio dello Shuttle da Cape Canaveral. Vi chiederete che cosa c'entra tutto questo... ebbene, per adeguarci allo stile svedese, da tempo avevamo deciso di prenderci le ferie non d'estate ma in autunno, diciamo pure a novembre quando la stagione da queste parti è meno felice. La meta prescelta (giusto per goderci un po' di caldo fuori stagione) è: la Florida.

Così alle 14.55 ero pronto con la pagina web della NASA aperta e come previsto, alla scoccare delle ore 15 aggiorno la pagina e compare magicamente il tasto "Buy". Allora seleziono subito i due biglietti che ci interessano (quelli per assistere al lancio dal punto più vicino possibile alla rampa), inserisco i dati per la spedizione dei biglietti, controllo tutto due volte e quando sto acquistare con la carta di credito compare la scritta Sold out: finiti !
Non ci potevo credere... meno di tre minuti e tutti i posti sono andati esauriti... argh... non mi perdo d'animo e corro ai ripari cercando di acquistare i tickets "normali" per assistere al lancio dal KSCVC (Kennedy Space Center Visitor Complex). Fatto sta che dopo oltre 30 minuti di attesa con le pagine web che si caricavano lentissimamente (per il sovraffollamento del sito web) sono riuscito nell'impresa: abbiamo i biglietti !!!

Se tutto va bene (e il lancio non viene ritardato di troppi giorni), riusciremo ad assistere dal vivo ad uno degli ultimi lanci dello Shuttle, per l'esattezza il sestultimo. Un'esperienza che sarà unica nel suo genere. Per chi volesse assistervi prima che tutte le navette vengano messe in pensione, l'ultimo lancio STS-134 è previsto per il 29 luglio 2010.
Ed adesso inizia il conto alla rovescia...

lunedì 19 ottobre 2009

Alla ricerca della casa perfetta...

Prima o poi l'avrei fatto... ma l'ultimo commento anonimo mi ha spinto a scrivere finalmente questo post. La parola magica è proprio quella: "HEMNET". In pratica è il sito web http://www.hemnet.se, direi il Sito web dedicato alla ricerca delle case con la S maiuscola.
Ci è stato suggerito da diverse persone separatamente da quando siamo qui in Svezia e rappresenta un autentico passatempo per gli svedesi (ma non solo) visto che anche noi con cadenza più che settimanale ci passiamo un po' di tempo !
Ma vediamo di cosa si tratta: in un unico sito vengono presentate le proprietà immobiliari trattate da molte agenzie così non è necessario perdere tempo per frugare in tutti i relativi siti web. Le informazioni messe a disposizione su Hemnet sono moltissime e c'è veramente da perdersi. Anche i criteri di ricerca (per zona, comune, dimensioni della casa, numero di stanze, grandezza del giardino e quant'altro) sono i più disparati e permettono di fare una prima selezione tra le tantissime proposte disponibili.

Ci sono sostanzialmente quattro tipi di proprietà immobiliari tra cui scegliere dove andare a vivere: le "villa/radhus" (che sono le casette singole o villette a schiera), i "bostadsrättslägenhet" (appartamenti di cui si può acquistare il diritto di residenza... poi cercherò di spiegare in due parole questa cosa unica della Svezia), gli "hyresrättslägenhetet" (gli appartamenti in affitto) e le "fritidhus" (case di vacanza).
Come vi dicevo in Svezia esistono queste "bostadsrättslägenhet". In pratica si acquista il diritto di vivere in un appartamento per sempre (per una cifra diciamo che può essere dell'ordine di qualche decina di migliaia di euro) e poi si paga una specie di affitto che però copre in genere tutte le spese che il condominio andrà ad affrontare (rotture, sostituzioni, miglioramenti). Rappresenta una specie di soluzione intermedia tra l'affitto vero e proprio e la proprietà come la intendiamo noi in Italia.
Se qualcuno desidera comprare casa, deve quindi generalmente orientarsi verso il genere villa/radhus. E qui inizia il divertimento! Infatti abituati come siamo ai prezzi italiani che generalmente sono alti (anche senza dover per forza di cose parlare di centro città), una volta che si iniziano a guardare le case in vendita viene veramente l'acquolina in bocca. Ovviamente a Stoccolma le proprietà hanno un altro prezzo... ma non è nostra intenzione rivolgere le nostre attenzioni fin lassù, Norrköping è perfetta per la nostra realtà.
Le informazioni di dettaglio sulle singole case sono incredibili, robe da perderci la testa. Oltre ad un gran numero di fotografie (sembra che vogliono proprio mostrare in ogni angolo la loro casa...), c'è un'accurata descrizione di tutto quella la casa contiene con addirittura l'anno di acquisto di ogni singolo elettrodomestico o di ristrutturazione di una parte o stanza della casa !
Inoltre vengono forniti tutti i dati relativi ai costi annui di mantenimento cosicché ci si può fare un'idea esatta di quello che una casa andrà a costare una volta acquistata.

Facciamo giusto un paio di esempi: casetta di 100 metri quadri, con quasi 1.000 di giardino, su due livelli in un paesino a pochi chilometri da Norrköping e a 1 km da un lago. Cucina molto moderna con doppio frigo-frizer a tutta altezza, soggiorno con caminetto, due camere da letto, due bagni, una sauna, lavanderia ed altre varie stanze accessorie (compreso garage): 164.000 euro. Clicca qui per foto e piante (pdf di 800Kb).
Vogliamo qualcosa di più esclusivo? Non c'è problema: in città a Norrköping, 200 metri quadri, su tre livelli, con più di 1.000 di giardino, quattro camere da letto, bagni, stanze e stanzette a non finire (caminetto e sauna immancabili): 310.000 euro ! Clicca qui per foto e piante (pdf di 5Mb ma ne vale la pena) !

Ed ecco la casa dei sogni di Silvia (e perché no anche dei miei) in perfetto stile svedese: quartiere "d'elite", si chiama Lindö, in pratica è sul mare, a 5 km ad est del centro di Norrköping, 180 metri quadri, quasi 1.400 di giardino, tre stanze da letto, bagni enormi con vasca idromassaggio, moooolto carina. Offerta massima per ora: 320.000 euro. Clicca qui per foto e piante (pdf di 2.5Mb).

Beh non ho altro da dire se non... buon divertimento con Hemnet !

domenica 18 ottobre 2009

Dinosauri... arriviamo !

Ebbene si, ormai ci siamo quasi, manca meno di una settimana... e l'attesa di alcuni mesi è quasi giunta alla fine. Infatti Silvia, già alcuni mesi fa, aveva acquistato su internet una coppia di biglietti (per festeggiare il mio compleanno che sarà mercoledì) per uno spettacolo che si terrà sabato sera 24 ottobre al Globe Arenas di Stoccolma dal titolo: Walking with Dinosaurs.

E degli appassionati di dinosauri come siamo, non potevano farci scappare l'occasione !
A partire da Jurassic Park e poi fino ai più recenti documentari andati in onda su Discovery, National Geographic o BBC, molta gente ha lavorato in questi ultimi anni per farci immaginare come potevano vivere queste splendide creature del passato.
Ora "Walking with Dinosaurs", la fortunata serie tv della BBC, prende vita e si trasforma in uno spettacolo dove per la prima volta al mondo dei dinosauri a grandezza naturale vengono portati in un'arena per muoversi e camminare tra la gente...
Per anni, ingegneri, disegnatori, scienziati hanno lavorato assieme per ricreare quindici dinosauri a grandezza naturale: dall'enorme Brachiosaurus di 22 metri al più temuto di tutti, il Tyrannosaurus-rex.

Ecco qualche dato, giusto per darvi un'idea di come si presenterà un dinosauro al Globe Arenas: 1.600 chili di peso, 7 Kw di potenza ottenuta da 12 batterie da camion, 144 metri di tubi idraulici, 324 metri di tessuto, 260 litri di pittura, 350 metri di cavi elettrici, 24 microprocessori che controllono il movimento di 15 martinetti idraulici a sei motori ciascuno. Per muoverlo servono tre persone: un guidatore e due "burattinai" uno addetto ai movimenti di testa e coda ed uno addetto ai movimenti minori come bocca, occhi e suoni.
La promessa è per uno spettacolo davvero realistico e questo è stato il commento unanime di coloro che lo hanno già visto oltreoceano in Australia, negli Stati Uniti e Canada. Ora lo spettacolo approda a Stoccolma prima tappa europea dopo l'Inghilterra. In Italia arriverà a partire da fine febbraio 2010 a Milano, Bologna e Torino.

sabato 17 ottobre 2009

Viktor och Valle

Per ora l'appartamento non ci permette di tenere animali domestici, ma se decideremo (dopo l'inverno) di stabilirci qui definitivamente vorremmo comprare una casa più grande con un po' di terreno e almeno un animale.
Curiosando su Blocket, il "Portobello" svedese, tra gli annunci di ogni genere oggi ci siamo divertiti a dare un'occhiata alla categoria "animali", non proprio quelli domestici... ma "lantbruksdjur" ovvero da campagna. E guardate qui cosa abbiamo trovato: per la modica cifra di 50 euro a testa, ecco a voi Viktor e Valle.

Citando letteralmente il testo dell'annuncio: "Si vendono due minimaiali di circa un anno. Solo in coppia perché sono amici !!!" Sono poco belli ??
Il mio capo invece consigliava delle pecore: indipendenti, socievoli, facili da mantenere. Lui, oltre ad essere il primario del pronto soccorso, ne ha parecchie nella casa di campagna poco fuori Norrköping e rappresentano proprio il suo hobby ! Presto andremo a trovarlo e a documentarci...

venerdì 16 ottobre 2009

Freddo fuori, caldo dentro

Mentre fuori dalla finestra il termometro in questi ultimi giorni si è assestato sullo zero durante la notte e sui 6-8°C di giorno, dentro in casa continuo a tenere le adorate maniche corte ! Ebbene sì, oggi è giunto finalmente il momento di parlare di riscaldamento.
Nella nostra città di Norrköping, come in moltissime altre città della Svezia, esiste il teleriscaldamento. Ossia è il comune riscalda l'acqua ad una temperatura di base per tutti e poi il resto viene fatto dalle pompe di calore installate nelle abitazioni. Non esiste quindi il gas metano né per il riscaldamento né tanto meno per cucinare.
Di pompe di calore ne esistono di diversi tipi in Svezia e solo per citarne alcune ci sono quelle che estraggono il calore dalle montagne, dal suolo, dalle acque dei laghi, dall'aria esterna o dai sistemi di ventilazione forzata. Presumo che nel nostro appartamento sia in uso proprio una pompa che fa uso di quest'ultima tipologia visto che in diverse stanze abbiamo sul soffitto delle bocchette che servono proprio per il ricircolo forzato dell'aria.

Ma se non viene usato il metano per riscaldare che cavolo useranno mai questi svedesi? La parola d'ordine è energie rinnovabili e negli ultimi anni c'è stata da parte del governo una grossa spinta verso di esse che ha permesso agli svedesi di ridurre le emissioni di carbonio del 9% in poco più di quindici anni, andando ben oltre l'obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto.
Una delle fonti di energia più in voga nella nostra zona è il Biogas. E la vicina città di Linköping ne è un esempio, con le sue centrali (nella foto un impianto) dove rifiuti di ogni genere vengono trasformati in nuove fonti di energia. A fronte di un lievissimo odore che si sente in alcune zone della città (che comunque non è assolutamente sgradevole.... ovvio che non è Chanel n.5), tutti gli autobus, i camion dei rifiuti, alcuni taxi ed alcuni treni vanno a biogas.
Ovviamente però non basta riscaldare le case, bisogna anche isolarne bene.
Qui le perdite massime consentite dalla legge mi sembra siano pari a 60KWh al metro quadro per anno, livello che in Italia equivale ad una CasaClima di fascia alta tra B e C. Fortunatamente dal 2005 anche in Italia gli edifici nuovi devono rispettare dei requisiti di risparmio energetico più restrittivi, peccato che la stragrande maggioranza degli edifici hanno perdite che si aggirano ancora sui 300 Kwh per metro all'anno !

Il riscaldamento elettrico però deve far uso anche di un accessorio molto importante che deve essere installato su ogni radiatore. Si tratta di un termostato che confronta continuamente la temperatura dell'acqua in entrata con quella impostata ed in funzione delle differenza di temperatura aumenta o abbassa la potenza assorbita, rendendo costante la temperatura dell'ambiente. Questo sistema ha degli indubbi vantaggi, eccone alcuni di cui non ho potuto fare a meno di accorgermene.
La temperatura è costante in tutte le stanze dell'appartamento. In Italia generalmente vengono installato uno o due termostati nelle case e la temperatura di tutte le stanze dipende da quelli (così è inevitabile che alcune stanze risultino sempre fredde...).
I radiatori non sono mai bollenti, ma sempre tiepidi, di giorno, di notte, di mattino, di pomeriggio, la parola d'ordine quindi è costanza. Non ho più bisogno di impazzire con l'impostazione degli orari di accensione e spegnimento differenziati magari per giorno della settimana e per temperatura in termostati sempre più complessi e complicati da utilizzare (tanto che una persona non abituata alla tecnologia o magari semplicemente non più giovane ha delle serie difficoltà ad utilizzarli a mio avviso).

La temperatura d'estate e d'inverno è sempre la stessa. Senza mai toccare i termostati sui radiatori da quando siamo entrati in casa a maggio, è sempre stata compresa tra i 22° e i 23°C... dove abitavamo prima nel nostro appartamento in provincia di Padova, seppure fosse stato di recente costruzione, quando avevamo 19-20°C faceva per noi caldo. Se poi ripenso a quando, fino al momento di iniziare l'università, vivevo con i miei genitori in una casa singola, dove la temperatura poteva essere d'inverno anche di 17-18°C oppure quando avevo iniziato a lavorare e nell'appartamento in affitto c'erano di notte 14°C gradi, mi vengono i brividi.
Da quando sono qui a luglio, non ho mai smesso di tenere le maniche corte in casa, altroché le felpe e i maglioni dello scorso inverno !
Altra cosa importante sono le finestre. D'obbligo sono i tre vetri che oltre a ridurre le perdite verso l'esterno attutiscono moltissimo anche i rumori esterni.
Devo dire che i termosifoni, come succede anche in Italia, in Svezia vengono installati spesso sotto le finestre. Ma ciò che fa la differenza è che, mentre in Italia vengono solitamente create delle apposite nicchie dove per forza di cose lo spessore del muro diventa minore e quindi le perdite di calore verso l'esterno risultano maggiori, qui i termosifoni vengono semplicemente applicati al muro con i tubi corrono tutti esternamente alle pareti.
Orrore e raccapriccio, esclamerà più di qualcuno... ebbene sì, per noi italiani sempre molto attenti all'estetica (purtroppo spesso anche più che alla sostanza), i tubi esterni ai muri possono non piacere e sono difficili da "mandare giù". Ma da quando ho iniziato a vivere qui in Svezia, devo dire che il mio approccio a diverse cose è cambiato. I tubi non saranno belli, ma prima di tutto sono comodi (se c'è un problema questo viene subito risolto senza rompere muri, tagliare piastrelle o peggio ancora togliere il parquet in legno) e poi soprattutto contribuiscono anche loro a scaldare. Sono più efficienti.
Radiatori, finestre e fonti di energia rinnovabili sono gli esempi con cui ho avuto più a che fare ogni giorno, ma ovviamente nella costruzione delle case ci sono anche altri fattori importanti, come penso sia quello dell'utilizzo del legno... ma penso che qualche lettore ingegnere o architetto molto più afferrato di me nel campo, potrà dare qualche indicazioni in più, per ora mi fermo qui e mi godo il caldo... dentro.

giovedì 15 ottobre 2009

Tennis !

Giusto per non fossilizzarci e vegetare sul divano nel lungo inverno svedese, abbiamo deciso di continuare anche qui una buona abitudine che avevamo in Italia, ovvero andare a giocare a tennis. Grazie anche agli orari umani del mio nuovo lavoro, siamo finora riusciti a mantenere un buon ritmo di una volta alla settimana. 
L'impianto è veramente ben organizzato, con 6 campi coperti oltre a quelli scoperti estivi, più altrettanti campi da badminton (che qui sembra essere uno sport abbastanza diffuso e che ci siamo ripromessi di provare tra qualche mesetto). E poi, immancabile, il locale per la "fika" e un fornito negozio di attrezzatura sportiva. 
Ma la cosa fantastica è che praticare un'attività sportiva è incentivato dallo stato, o nel mio caso dalla regione: ogni dipendente ha diritto a 1500 SEK all'anno (circa 150 euro) da spendere per l'esercizio di attività sportive che includono tra l'altro (cito direttamente): spinning, ginnastica, nuoto, sport con la racchetta (pingpong, tennis, badminton, squash), sport di squadra (pallavolo, calcio, pallacanestro, pallamano, bandy), tai-chi, qi gong, ballo liscio. Inoltre (udite udite !) sono compresi: massaggi, agopuntura, massaggio e cura plantare, corsi antifumo e consulenze nutrizionali. 
Quindi perchè no ? Tennis ! 



mercoledì 14 ottobre 2009

Sono immune (anche troppo)

Oggi primo giorno di vaccinazione contro l'influenza del maialino in Östergötland. La sottoscritta si è cuccata una delle prime dosi, con iniziale somma gioia che è progressivamente svanita alla comparsa di una bella reazione sul povero deltoide dolorante. Avrei avuto bisogno, credo, di una dose pediatrica, anzichè della dose vichinga standard... 

A proposito di caos: un paziente svedese in Italia

In una giornata come tante al "mio" pronto soccorso ho incontrato un giovane paziente reduce da un recente viaggio in Italia, dove aveva avuto modo di sperimentare il pronto soccorso e un paio di giornate di ricovero in un ospedale di una media città lombarda. Abbiamo scambiato due chiacchiere e, informato della mia origine, si e´ dimostrato molto soddisfatto quando gli ho tradotto la lettera di dimissione scritta in italiano, e mi ha brevemente raccontato della sua esperienza nella sanità del nord Italia: di come, nell'attesa (non eccessivamente lunga) al pronto soccorso avesse notato un incredibile viavai di pazienti e parenti vocianti e talora inferociti (con tanto di commento: "ma gli italiani urlano sempre ?"), del povero medico di pronto soccorso descritto come "vicino al burnout", della gentilezza del personale che purtroppo non parlava un inglese sufficiente a spiegargli la sua situazione clinica (motivo per cui era ricapitato, preoccupatissimo, in pronto soccorso una volta rientrato in patria), di alcuni medici giovani, esausti e nervosi dopo interminabili guardie...
Ma quello che mi ha fatto pensare è stato il suo commento: "Amo l'Italia, ci vado spesso, c'è il sole, fa caldo e si mangia bene... ma c'è caos dappertutto !" Aggiungendo, dopo un po': "Immagino che in Italia i medici abbiamo molti riposi, o almeno uno stipendio molto alto, per fare un lavoro così stressante in ospedale..." Beata innocenza !

martedì 13 ottobre 2009

Il primo giorno di scuola

Eccomi di ritorno dal mio "primo giorno di scuola". Ebbene si, oggi finalmente ho iniziato a frequentare un corso intensivo di svedese a Linköping alla Folkuniversitet. Sveglia presto, temperatura esterna 2°C, tempo variabile, treno per pendolari (molto silenzioso e ovviamente in orario) e via...
L'insegnante è un ragazzo svedese, simpatico e piuttosto giovane, con già un paio di corsi alle spalle. La parte più divertente della prima lezione sono stati gli alunni. Dieci in tutto ma molto variegati con storie tutte interessanti alle spalle. Le brevi presentazioni hanno svelato, oltre al nome, anche la provenienza e la motivazione delle permanenza dei singoli in Svezia.
E così, oltre al meteorologo italiano con moglie medico, ho scoperto che ci sono altre persone molto legate al mondo della medicina. Un medico greco di Salonicco in città per completare gli ultimi due anni di specialità, madre e figlio diciottenne di una famiglia olandese con alle spalle otto anni di permanenza negli USA vicino a Boston ed ora qui in Svezia perché il marito ricercatore medico universitario non si trovava più "a suo agio" oltreoceano... (in realtà la storia è più complessa sembra).

Poi si continua con una studentessa di architettura messicana con fidanzato svedese (pure lui studente di architettura con alle spalle un anno in Messico), giovane australiano di Perth con fidanzata svedese studentessa di medicina (pure lei) il quale ha esordito svelando il motivo della sua presenza in Svezia con: "qui avete delle ragazze molto belle !".
E poi una ragazza thailandese che, a distanza di un anno, ha seguito la sorella, un altro ragazzo greco di Atene, un polacco che ha vissuto un bel po' di tempo in Inghilterra e per finire una studentessa tedesca che ha raggiunto in città a Norrköping la sua "girlfriend".
Direi proprio un bel mix culturale, ci sarà sicuramente da divertirsi.

lunedì 12 ottobre 2009

Tra "Marcello Marcello" e Linköping

Nonostante le temperature massime di 9°C, cielo coperto, un po' di pioggia e persino dei piccolissimi chicchi di grandine, la giornata di ieri si è rilevata molto interessante grazie a diversi appuntamenti che ci eravamo programmati.
Il primo di questi è stato il FilmFestival che da una settimana ha invaso la città di Norrköping. Anche noi non ci siamo fatti scappare l'opportunità di vederci un film in lingua italiana e così tra quelli in lista, abbiamo scelto "Marcello Marcello", ambientato nel 1956 in un'isoletta del Mar Tirreno tra vecchie tradizioni e patti segreti.
La cosa curiosa è stata però il fatto che per mezz'ora abbondante al posto dell'italiano e delle sue cadenze dialettali, ci siamo dovuti "subire" un doppiaggio in tedesco che per nulla si addiceva al film in questione, anzi proprio stonava. Per fortuna, dopo un paio di visite (di cui una fatta dal sottoscritto) al personale che gestiva la pellicola nella piccola sala del Museo della Città, tutto è tornato nella normalità e ci siamo potuti godere appieno il divertente film, tra qualche risata e diversi apprezzamenti anche da parte del pubblico svedese.

Il pomeriggio invece lo abbiamo trascorso a Linköping e dopo un rapido passaggio tra Biltema (dove ci siamo riforniti di liquido lavavetri e spazzole antighiaccio per il parabrezza) e IKEA, abbiamo fatto visita ad una giovane coppia italo-svedese che vive in città conosciuta proprio grazie a "One way to Sweden". E' sempre interessante scambiare opinioni con persone che hanno storie che si accomunano da certi punti di vista...

sabato 10 ottobre 2009

Facciamo il punto

Da alcuni giorni le giornate qui in Östergötland iniziano con un bel cielo blu ed il sole spledente. Le foglie deli alberi che contornano il nostro appartamento si stanno riempiendo di colori sempre più accesi e nelle giornate di vento iniziano purtroppo a lasciare il loro "nido" per scendere a terra: siamo in pieno autunno. Ecco qui sotto "una vista" riflessa sullo schermo del computer da cui vi sto scrivendo!

Stamattina Silvia è rientrata da un turno notturno in ospedale e per la prima volta ha dovuto fare i conti con la brina che ricopriva tutto il parabrezza. Domani, visto che andremo a Linköping per incontrare per la prima volta una ragazza italiana che da qualche anno ha scelto di vivere vicino al suo fidanzato svedese, faremo anche una visita a Biltema (l'enorme magazzino dedicato ad auto, barche e hobby vari) per dotarci di liquido antigelo per il radiatore e spatola per debellare il ghiaccio dal parabrezza.
La nostra auto purtroppo non ha uno degli accessori che forse si rivelerà molto utile nei prossimi mesi: la resistenza per sbrinare il parabrezza. Infatti ne avevamo potuto apprezzare la validità quando, a metà gennaio arrivando qui in avanscoperta, avevamo noleggiato una Ford Focus (tra l'altro ibrida che andava anche ad etanolo).

Nel frattempo ieri ho fatto l'abbonamento che vale per tutti i mezzi pubblici di Norrköping e Linköping compresi i treni per i pendolari tra le due cità: infatti martedì finalmente inizierò un corso intensivo di lingua svedese alla Folkuniversitet di Linköping. Full immersion per quattro settimane, tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12. Spero proprio di dare una svolta definitiva al mio svedese, che per il momento è fondato sullo studio "home made".
Nel frattempo i nostri amici vanno e vengono. Per alcuni che vanno in Italia per un paio di settimane (provando tutti i mezzi di trasporto possibili: auto, treno, aereo e traghetto), altri arriveranno a breve. Giulia, Marco e pupo hanno ormai iniziato il conto alla rovescia. Per loro l'arrivo è fissato ai primi di novembre. Giulia, collega di Silvia in ospedale a Padova, inizierà una nuova carriera fianco a fianco nello stesso ospedale, il Vrinnevi qui a Norrköping. E cosa ancor più bella, abiteranno nel condominio di fronte al nostro ! La piccola comunità italiana a Norrköping inizia a crescere...
Ieri sera grazie a Skype mi hanno svelato i piani di battaglia del loro trasloco e mi sembrava di rivivere le stesse emozioni di quando ad aprile ci buttammo anche noi in questa grande avventura. Non vedo l'ora di dare loro una bella mano, ritornare all'IKEA a "fare la spesa", noleggiare il mitico furgone della Statoil e rifare "l'impresa delle due ore"...

mercoledì 7 ottobre 2009

Svezia-Italia al confronto: abitudini alla guida

Eccoci al secondo appuntamento dedicato al confronto tra Italia e Svezia. Più di qualche lettore ce l'ha chiesto e noi cerchiamo di accontentare un po' tutti. Ovviamente come ho già scritto nel primo confronto dedicato all'automobile, non si tratta di una visione assoluta ma delle nostre impressioni personali. I contributi e i commenti solo al solito i benvenuti.
Oggi parliamo di: abitudini la guida.

Come in tutti i paesi esiste un codice della strada scritto e delle consuetudini abituali. Cercherò di paragonare sempre quello che ho visto qui a Norrköping in questi mesi con quello che ero abituato a vedere a Padova. Premetto che a Stoccolma e a Roma le cose potrebbero essere differenti...

Regola n.1: gli "zebra crossing", ossia le strisce pedonali, non sono delle strane righe bianche disegnate chissà per quale motivo di traverso rispetto alla sede stradale, ma bensì impongono un ben preciso comportamento. Se non vi è il semaforo per l'attraversamento pedonale, la macchina qui quasi sempre si ferma e lascia passare il pedone, anche se questo era semplicemente fermo in prossimità delle strisce senza una vera e propria intenzione di attraversare. C'è un grandissimo rispetto per i pedoni e per le biciclette che ovunque possono contare sulle infinite piste ciclabili e molte volte anche su una specie di "diritto di precedenza" nell'attraversamento delle rotonde... ma anche i pedoni da parte loro anche se non ci sono "macchine in vista", spesso schiacciano il bottone ed aspettano il verde (questa è la cosa alla quale non sono ancora riuscito ad adeguarmi). E pensare che a Montegrotto Terme il sindaco ha fatto "installare" anche di bei bambini di bronzo con tanto di cartella sulle spalle in procinto di attraversare le strisce con l'intento di far rallentare le auto: l'iniziativa è lodevole e mi era piaciuta, peccato che qualcuno si era anche fregato i bambini di bronzo un paio di volte !

Regola n.2: alla guida non si beve. Ho come l'impressione che questa sia un qualcosa che viene insegnato ai bambini fin da piccoli, perché tutte le volte che siamo usciti in compagnia di amici svedesi, magari in coppia, c'era un accordo preliminare su chi doveva guidare poi la macchina al rientro e quindi con l'obbligo di rimanere sobrio. Spesso mi è anche capitato di vedere delle pubblicità progresso in TV sulla questione "Drink&Drive" che mi hanno lasciato abbastanza sorpreso !

Regola n.3: limiti di velocità. In autostrada il limite è di 110 km/h ed ovviamente non posso dire che tutti rispettino tale limite. Per la vecchia brontomacchina, il nostro Discovery del 1998, 110 km/h è una velocità perfetta, si viaggia in coppia massima... quindi per me questo limite non è un problema. Ovviamente però ho visto diverse macchine oltrepassare tale limite, ma non credo di tantissimo e soprattutto non è un'abitudine così diffusa. Quello che non ho visto sono le macchine arrivare a tutta velocità in autostrada, inchiodare ad un metro dal tuo paraurti posteriore mentre sei sulla corsia di sorpasso ed iniziare a "fare i fari" freneticamente non appena decidi di sorpassare un paio di camion in più... da quando sono qui non mi sono più arrabbiato in autostrada... e pensare che in Italia volevo installare sul posteriore della macchina una scritta luminosa a led che nel caso succitato mostrasse il messaggio "tra un secondo inchiodo !".
Altra questione invece i limiti di velocità in città. Qui non si sgarra, ed i 50 km/h e le zone a 30 km/h sono sempre rispettate anche per la questione dei pedoni e delle biciclette. In città nelle aree residenziali al posto dei dossi che non sono così numerosi come da noi, ci sono dei restringimenti, magari costruiti con delle aiuole piene di fiori, dove può passare una macchina alla volta; un modo come un altro per rallentare il traffico.

Regola n.4: qui i parcheggi sono quei posti dove c'è il segnale con la P grande su fondo blu, punto e basta. Quasi sempre sono a pagamento, magari costano veramente poco, se arrivano all'euro all'ora sono molto cari... altroché i 3,5 euro all'ora di Piazza Insurrezione a Padova. In città di parcheggi ce ne sono parecchi e grandi, trovi sempre posto. Anche per questo argomento qui non ho più lo stress da ricerca del parcheggio che mi assaliva le poche volte che dovevo andare in centro a Padova in centro per qualche necessità in automobile.
Ovviamente non penso conoscano la parola "parcheggiare in terza fila" che penso invece sia molto di moda nella grandi città come Roma. Ritengo sia una questione di spazio, densità abitativa (ma comunque Norrköping è una città di 120.000 abitanti non un "buco"), di abitudini (la gente usa molto di più la bicicletta che da noi) e di rete di mezzi pubblici diffusa ed efficiente.
Delle piste ciclabili abbiamo già parlato in un altro post. Spenderò solo due parole sulle strade. Molto spesso la riga di mezzeria delle strade extraurbane è provvista di solchi che una volta che ci vai sopra con le ruote te ne accorgi anche se stai per addormentarti ! Li trovo utili, ci sono anche da noi in qualche strada (spesso in autostrada), ma li ho visti e "sentiti" solo sulla parte esterna della carreggiata non al centro.
Un'altra cosa utile che c'è spesso qui nelle strade extraurbane che non siano le autostrade, è la terza corsia ad uno promiscuo. In pratica la terza corsia può essere utilizzata alternativamente da un senso di marcia alla volta per tratti di lunghezza variabile da qualche centinaia di metri a qualche chilometro. Ovviamente a separare i due sensi di marcia opposti c'è sempre in tal caso il guardrail. Qui è una cosa piuttosto diffusa, visto lo spazio a disposizione, e la ritengo un'ottima idea in quanto annulla lo "stress da sorpasso" in quei pochi casi che si presenta (visto lo scarso traffico generale).

Un'ultima cosa che ho notato sono l'esiguo numero di motorini e le moto che si vedono in giro. Se si fa caso nei parcheggi dei luoghi di lavoro dedicati ai mezzi diversi dalle auto, come ad esempio l'ospedale dove lavora Silvia, le biciclette sono la stra-maggioranza.

martedì 6 ottobre 2009

Blogfesten !


Con grande piacere pubblichiamo anche noi l'invito per la festa dei blogger italiani in Svezia ! Accorrete numerosi, ci sarà da divertirsi...
Un grazie a Mauro per il bel logo e per la logistica :-)

lunedì 5 ottobre 2009

Pensavamo di aver già visto tutto

Grazie al suggerimento dei nostri amici, Francesco e Nastya, questo pomeriggio siamo andati alla scoperta di un nuovo supermercato dove fare la spesa in città.
Durante questi mesi avevamo avuto la possibilità di provare diversi supermercati e come sempre succede ci si affeziona di più ad uno che ad un altro. Ognuno ha le sue peculiarità: l'ICA Maxi è quello dove si può trovare di tutto con un'ottimo assortimento soprattutto nei reparti freschi (carni, formaggi, ecc.) e dove fai anche la spesa con la "pistola leggi codici a barre", il mitico Willy's il nostro preferito, oppure l'Hemköp sotto casa piccolo ma sempre utile per le piccole necessità.
Ma oggi era arrivato il momento di provare il City Gross. Il nome non ci ispirava grande fiducia ma una volta dentro è stato come il paese dei balocchi per i bambini.

Pensavamo di aver visto già tutto in termini di grande assortimento ed immensa varietà di prodotti ma il City Gross è veramente un altro pianeta: una vastità di prodotti, marche, scelte, dimensioni, un reparto di frutta e verdura che mi ha lasciato esterefatto! Penso di aver visto per la prima volta dei nuovi frutti di cui non ne conoscevo l'esistenza... poi quando la Silvia quando ha visto la confezione di gelato Carte D'or da due chili e mezzo non credeva ai suoi occhi... ovviamente è finito nel carrello che piano piano si è riempito. Finalmente siamo riusciti a trovare anche la carne di alce e renna, così per il pranzo di Natale sappiamo dove andarla a comprare !
Devo dire che America sono stato moltissime volte in diversi supermercati e quindi sono abituato in qualche modo alla vastità di scelta che li contraddistingue (chi è stato al WalMart ad esempio sa di cosa parlo...) ma il City Gross che oggi abbiamo provato sulla nostra pelle penso proprio che non abbia rivali (per ora...) !!

domenica 4 ottobre 2009

In una fredda, piovosa e ventosa domenica d'ottobre...

... perchè chiudersi in casa a vegetare sul divano ? La prima tappa della giornata odierna, dopo una sveglia in orario "tranquillo", è stato un giro ad un mercatino d'autunno in un quartierino periferico di Norrköping, in allegra compagnia di un'amica e di una famiglia di amici italo-russa. A giudicare dalla pubblicità fatta nelle settimane precedenti, ci aspettavamo in verità molte bancarelle e intrattenimenti. In realtà si trattava di una vendita casalinga di dolci e piatti tipici fatti in casa, e 2-3 stand allestiti per una mini-lotteria anche questa molto "alla buona", per cui la visita è durata giusto il tempo di un'occhiata veloce. Alle prime gocce di pioggia, abbiamo quindi deciso di optare per un cambio di programma e festeggiare degnamente il giorno delle kanelbullar in un locale del centro, ben al calduccio e al riparo dalle sferzate di vento:

Ma l'evento della giornata, in realtà programmato da tempo, è stata la premiére di una nostra amica al teatro domenicale dei piccoli: Pyttesmå il nome dello spettacolo, che è stato molto gradito non solo dai piccoli spettatori ma anche dai rispettivi genitori e da tutti gli amici e conoscenti (tra cui una numerosa presenza veneta: evvai !). 

Alla fine siamo approdati a casa, contenti di questa giornata come sempre multiculturale: tra l'eccezionale protagonista dello spettacolo, finno-italo-svedese, la sua mamma finlandese, noi italiani, gli amici svedesi, un italiano residente in Romania e gli amici italo-russi (con simpaticissima bimba che a 2 anni e mezzo parla e capisce russo, svedese e italiano) ne è uscita una festicciola finale e base di torta di mele e caffè caldo.

sabato 3 ottobre 2009

La lingua svedese: dai vichinghi ad internet

In questo post siamo finalmente arrivati ad affrontare l'argomento della lingua e daremo alcuni nostri suggerimenti per rendere l'apprendimento più piacevole.
Lo svedese è una lingua affascinante ed espressiva. E’ melodica, difficile da pronunciare come un madrelingua a causa del suo caratteristico ritmo cadenzato ma non è più difficile da imparare di quanto lo possa essere l’inglese.
La maggior parte degli svedesi nati dopo la seconda Guerra Mondiale parlano e capiscono l’inglese – in realtà molti di loro lo fanno anche molto bene – e quindi ci si può godere una bellissima vacanza in Svezia anche senza sapere una parola di svedese. Discorso completamente diverso se invece si vuole lavorare in Svezia, allora conoscere lo svedese è indispensabile. Qualunque sia lo scopo, studiare una lingua significa comunque imparare a comprendere la cultura del paese dove questa viene parlata ed anche la gente che la parla. Possiamo quindi dire che imparando una lingua si entra in un mondo nuovo.
Lo svedese fa parte della famiglia delle lingue indo-europee, alla quale appartengono quasi tutte le lingue europee (con l’eccezione dell’ugro-finnico, del basco e delle lingue caucasiche). Le lingue più vicine allo svedese sono il norvegese, il danese e l’islandese. Quest’ultima, a causa del suo isolamento geografico, è rimasta intatta dall’era dei Vichinghi e, quindi, risulta molto difficile da comprendere negli altri paesi del nord; mentre svedesi, norvegesi e danesi solitamente non hanno difficoltà a comunicare tra loro.

Anche se il danese è leggermente più correlato allo svedese di quanto lo sia il norvegese, la sua pronuncia “stile patata in bocca”, rappresenta il maggior ostacolo quando danesi e svedesi si incontrano. Il norvegese, in tale senso, è molto più simile allo svedese. Tutto sommato, le differenze tra queste lingue non sono grandi e la maggior parte degli svedesi troverebbe probabilmente difficile dire se una parola è scritta in norvegese o danese. Poiché lo svedese è anche la seconda lingua ufficiale in Finlandia, avere delle nozioni di base di svedese permette quindi di capire e farsi comprendere in diversi paesi del nord Europa.
Purtroppo non esiste alcuna lingua naturale che non richieda anni di studio prima di raggiungere una completa padronanza della stessa; tuttavia in breve tempo sarà possibile acquisire un vocabolario di termini abbastanza ricco. Le insegne pubblicitarie ed i titoli dei giornali diverranno sempre più comprensibili ed in poco tempo si sarà in grado di destreggiarsi tra le pagine di un quotidiano svedese afferrandone i concetti che vi sono espressi.
Imparare lo svedese è comunque facilitato dal fatto che durante i secoli questa lingua ha preso in prestito migliaia di parole dal tedesco, dal francese e dall’inglese; alcune parole molto comuni in inglese sono a loro volta state prese in prestito dai vichinghi. Questo significa che molte parole suoneranno familiari fin dall’inizio.
Una lingua però è ben più di una semplice collezione di parole; senza una conoscenza base della grammatica, le competenze linguistiche rimarranno probabilmente molto limitate. Quindi il nostro suggerimento è quello di iniziare lo studio appunto dalla grammatica. Come fare però? In internet ci sono diverse fonti che possono aiutare allo scopo.
Innanzitutto serve un buon vocabolario: una carenza che abbiamo notato nei vocabolari Italiano-Svedese che si trovano comunemente in commercio in Italia come il Dizionario Compatto della Zanichelli o quello della Vallardi è costituita dal fatto che non riportano ad esempio le forme temporali dei verbi (es: infinito, presente, passato o participio passato). Quindi non abbiamo suggerimenti utili per vocabolari veramente ben fatti. Per chi sa l'inglese ed ha la "connessione internet sempre disponibile" esiste un ottimo vocabolario svedese-inglese: il Lexin.

Per quanto concerne la grammatica noi abbiamo iniziato a studiarla su dei libri in svedese della Folkuniversitetet förlag. Nel loro sito internet ci siamo ordinati tre volumi intitolati "Form i fokus" di esercizi e grammatica con relativi libretti con le soluzioni. Possono essere spediti anche all'estero (a patto di effettuare l'ordine a partire dalla parte inglese del sito web) e il pagamento avviene tramite bonifico bancario internazionale. Per il momento io sto per finire il primo volume...
Ovviamente però non basta la grammatica e così è importante familiarizzare anche con lo svedese parlato. Una delle fonti che consigliamo a coloro che conoscono l'inglese è un corso on-line (con testo in pdf e file audio in mp3) del Foreign Service Institute del Dipartimento di Stato Americano. Anche se il corso è leggermente datato (risale al 1982) è tuttavia un'ottima risorsa ! E' scaricabile da qui.
Un'atra ottima risorsa consultabile interamente online è il corso della Komvux la cui introduzione si può vedere in italiano qui, mentre il corso vero e proprio inizia qui. Si tratta di un corso completo di grammatica ed esercizi e corredato da moltissimi audio di supporto.

Infine suggeriamo anche un dizionario figurato fatto molto bene (dettagliatissimo con oltre 6000 parole) che abbiamo trovato in libreria a Norrköping ma che si può ordinare anche via internet. Riporta tutte le parole in quattro lingue: italiano, svedese, danese e norvegese, lo abbiamo trovato veramente divertente.
Che altro dire... per lavorare qui è quasi indispensabile conoscere la lingua, così non rimane altro che iniziare piano piano a familiarizzare... lycka till (buona fortuna) !

giovedì 1 ottobre 2009

Risultati del sondaggio: l'età dei lettori

Dopo aver lasciato ai nostri lettori il tempo di votare il nostro primo sondaggio, finalmente siamo arrivati ai risultati. Ovviamente, è un sondaggio e come tale non rappresenta la verità ma forse può fornire delle indicazioni di carattere generale.
La prima cosa che balza agli occhi dalle votazioni ricevute, è che i maschietti quasi "doppiano" le femminucce, 64% contro 36%... non posso pensare che sia solo questione di timidezza...
E' interessante poi notare come il 91% dei voti si concentri nella fascia d'età complessiva tra i 20 e i 50 anni. Le due fasce estreme, ossia i giovani con meno di 20 anni e gli ultra-50enni sono quelle meno popolate. Questo non mi sorprende affatto in quanto da un lato l'argomento trattato sul nostro blog può risultare di "scarso" interesse per i più giovani (la maggior parte dei quali probabilmente non sente ancora il bisogno di ricercare informazioni sulla vita all'estero), mentre per gli ultra-50enni (perdonatemi la parola che non è assolutamente offensiva) mi viene da pensare che le visite al nostro blog siano forse indotte più che altro da curiosità.
Le due fasce che hanno ricevuto il maggior numero di voti ed in misura praticamente uguale sono quelle con età compresa tra i 20 e 30 anni e tra i 30 e 40 anni e che da sole rappresentano l'80% di tutti i voti. Se supponiamo che il lettore medio del nostro blog è una persona interessata agli argomenti trattati e quindi alla questione "vita all'estero", devo dedurre che siano proprio i giovani con meno di 40 anni i nostri più "accaniti" lettori; quelli che forse stanno finendo di studiare all'università o sono alla ricerca di un impiego che magari non è nemmeno il primo o che forse hanno una famiglia, si sono da poco sposati o con un bimbo piccolo e che vorrebbero qualcosa di meglio per sé stessi e la propria famiglia...
Altra considerazione sulla distribuzione maschietti-femminucce: le donne nella fascia tra i 20 e 30 anni sono proporzionalmente più numerose rispetto alle altre fasce. Mi spiego meglio. Il rapporto complessivo uomini/donne è quasi 2:1. Ma se calcoliamo il rapporto all'interno delle varie fasce d'età il rapporto scende a 3:2 nella fascia tra i 20 e 30 anni mentre rimane pressoché uguale a 2:1 o anche maggiore nelle altre fasce.
La mia supposizione è la seguente: le donne giovani con meno di 30 anni sono le più interessate forse perché dopo i 30 anni è molto più probabile che abbiamo già un figlio e quindi siamo meno propense a prendere armi e bagagli ed emigrare?
Vi posto qui sotto i dati originali del sondaggio. Aspetto qualche altra considerazione e commento sui risultati.

Sesso ed etàN. votiPercentuale
Femmine con meno di 20 anni21,2%
Maschi con meno di 20 anni52,9%
Femmine tra 20 e 30 anni2816,5%
Maschi tra 20 e 30 anni4124,1%
Femmine tra 30 e 40 anni2313,5%
Maschi tra 30 e 40 anni4425,9%
Femmine tra 40 e 50 anni52,9%
Maschi tra 40 e 50 anni137,7%
Femmine con più di 50 anni31,8%
Maschi con più di 50 anni63,5%