martedì 22 ottobre 2013

Abitudini del fine settimana

"Fredagsmys" e "lördagsgodis": ovvero cosa fanno le famiglie svedesi con bambini (meglio se piccoli) nel fine settimana. E cosa noi cerchiamo di evitare nonostante abitiamo in Svezia. 

Per chi non conosce lo svedese, il "fredagsmys" è il rituale del venerdì sera, ben radicato nella tradizione svedese a partire dagli anni '60, in cui l'intera famiglia si ritrova a casa dopo la settimana lavorativa e si rilassa. Fin qui tutto bene, ma in cosa consiste il "relax" ?  Nel mangiare cibo solitamente d'asporto o finger food, patatine e dolci vari innaffiati da abbondanti quantità di bibite gasate (nella versione "famiglia con bambini") o alcolici (nella versione adulta). Il tutto possibilmente in posizione semisdraiata sul divano, davanti alla TV, guardando qualche programma di intrattenimento vestiti in tutona informe da casa. 


E a stretto giro, giusto per non farsi mancare un'altra bella dose di zucchero e sostanze non certo salutari, ecco a voi i "lördagsgodis". Anche questa un'abitudine presente in Svezia fino almeno dagli anni '50, consiste nel limitare l'acquisto e il consumo di caramelle e dolciumi da parte dei bambini alla sola giornata del sabato. Certo, l'intenzione di fondo era forse buona, per limitare i problemi derivati da un consumo giornaliero di zuccheri semplici. Ma non sono proprio sicura che l'introito di zuccheri, pur non essendo giornaliero, sia effettivamente stato abbassato in questo modo: facendo la spesa in un qualsiasi supermercato nella giornata di sabato, è difficile non vedere orde di bambini fermi nel reparto dolciumi con sacchetti a dir poco strabordanti di caramelle gommose dai colori (e sapori) che di naturale hanno ben poco. 



Ora, vi chiederete, dove sussiste il problema per noi ? Effettivamente, quando eravamo una coppia senza figli, non ci toccava per nulla. Il nostro consumo di dolciumi è in generale pari a zero e in quanto al divertimento del venerdì sera, beh, il fredagsmys non coincide decisamente con il nostro stile (anche perché non serve che sia venerdì sera per ritrovarsi tutti a casa e fare qualcosa di divertente). Il problema ha cominciato a porsi quando il piccolo svedesino di casa ha iniziato a capire cosa si nasconde nel reparto dagli scomparti colorati e dai sacchettini ad altezza di bambino vicino alle casse del supermercato, specialmente quando ha scoperto alcuni amichetti intenti a riempirsi la saccoccia. Probabilmente qualcuno ne parla già all'asilo (eh, di cosa non si discute a 2 anni e 8 mesi !!) e chiaramente qui non si vuole essere da meno. Finora siamo riusciti a contenere il tutto e a "deviare" le richieste verso cose più salutari ma prevedo che il gioco si farà duro nei prossimi anni...

10 commenti:

Kata ha detto...

Me la immagino. :) In bocca al lupo! Ma come mai il "fredagsmys" è diventato tradizione negli anni Sessanta?

Alessandro ha detto...

Ciao ragazzi, guardate mi sono trovata giusto la settimana scorsa a scontrarmi con queste differenze culturali, chiamiamole così! Porto Beatrice dal controllo dal dentista e mi fa mille domane di routine tra cui quanti "godis" mangia la bambina? E io rispondo la verità: nella settimana non supera i 5. E son già tanti se arriva a 5! E allora la dentista si complimenta! Bravi! Ma ecco che quando le svelo che Bea fa colazione con camomilla e biscotti e che nella camomilla a secondo della quantità mettiamo uno o un cucchiaino e mezzo di zucchero....la dentista rabbrividisce e mi sgrida!! Ma signora!! Zucchero nella camomilla?!? Non può fare senza?!? E biscotti tutti i giorni...ma è matta!!! Ecco quindi che le spiego che non mangia i loro biscotti da fika ricoperti di cioccolata o simili...la piccola in tradizione italiana inzuppa biscotti secchi...

Beh mi dispiace ma per la prima volta ho dato il pessimo esempio a mia figlia e le parole della dentista sono entrate e uscite dalle mie orecchie alla velocità della luce!! Forse preferirei intervenire sulle quantità di burro che ogni volta vengono spalate sugli "smörgås", o sulla panna che mettono ovunque e non scordiamoci del ketchup che viene offerto in quantità sempre generose sulla pasta e non solo, negli asili!!!!

Beh...avrei voluto dire tutto questo alla cara signora Anna tandläkare la quale mi ha dato della madre sciagurata, ma...ho lasciato stare e con la mia ramanzina nel sacco sono uscita!!!
Un saluto,
Ilaria

Silvia ha detto...

@ Kata: la spiegazione che ho trovato é che nel dopoguerra, anni ´50 e ´60, la donna ha cominciato a lavorare anziché a dedicarsi solo alla casa. Questo avrebbe destabilizzato la visione della casa come "focolare domestico" e quindi il venerdí sera ha cominciato ad essere visto come un momento in cui finalmente tutti potevano ritrovarsi dopo la settimana lavorativa.

Anonimo ha detto...

Interessanti queste giornate. Un sacco di dolci per i bambini! Come in America per Halloween! Giá nei supermercati italiani hanno tirato fuori dei travestimenti tipici per la festa di Halloween. Poi c'é anche il pandoro e i panettoni. La mia domanda é: perché si festeggia Halloween in Italia,che non é una festa tipica italiana? Poi,perché si festeggiano proprio le feste tipiche di America,Regno Unito,Francia,Spagna e alcune volte Germania? Perché non festeggiare le feste scandinave??!!! Benedetta

Kata ha detto...

Mi sembra una spiegazione plausibile. Però è incredibile come gli svedesi possano essere uniformi in certe cose...

Giulia ha detto...

Secondo me i lördagsgodis predispongono agli eccessi alcolici del fine settimana: durante la settimana non si cede di un millimetro alle tentazioni (quanti genitori ho sentito rispondere al figlio che chiedeva un dolcetto: no, oggi non è mica sabato!), poi però il sabato si esagera! In pratica li stanno crescendo tutti da futuri ubriachi del week end, insegnandogli questo modo di fare. Identificare un oggetto assolutamente proibito e farne un idolo da adorare nel solo momento in cui è socialmente accettabile. Un modo come un altro per privarsi delle gioie della vita.
Una volta che Richi insisteva perché anche noi comprassimo il fatidico sacchettone, gli ho spiegato che i godis che vede al supermercato "sono pieni di schifezze" e che fanno male, quindi preferisco non comprarli. Gli ho detto anche che può mangiare una caramella ogni tanto (non necessariamente di sabato) e che può mangiare quelle che distribuiscono alle feste, ma che piuttosto che comprare un sacchettone di godis preferisco fare una torta o i pancake. Con questo, la questione sembra risolta, per il momento. I godis non li chiede più, al limite un po' di cioccolata. E anche quando glie ne regalano un sacchetto, ne mangia al massimo 4-5 perché poi si sente pieno! Vedremo quando comincerà ad andare a scuola e lo spirito di imitazione si farà più forte! Di biscotti ne mangia sì un po' come merenda: questo causa grande scorno in alcuni altri genitori al parco giochi, ma per me si possono attaccare: se mi vengono a dire come alimentare mio figlio, spiegherò loro di rimando quello che penso dei lördagsgodis :-)

Kata ha detto...

@Giulia: mi sa che hai ragione! In effetti è un atteggiamento molto strano e poco comprensibile per un non-nordico. Questa "bipolarità" tra disciplina ed eccessi noi ungheresi e italiani non ce l'abbiamo. E devo dire che non mi piace per niente. Non la trovo naturale.

Anonimo ha detto...

Sono molto d'accordo come questo comento di Giulia, e devo dire che non ci avevo mai pensato prima. Devo dire che non mi piace per niente questo atteggiamento di dover insegnare al
mondo come si vive. Certo è una cosa c'è succede in tutto il mondo, ma qui c'è un paternalismo nel vedere le altre culture come quelle del "buon selvaggio" che davvero è molto arrogante. Io personalmente mangio, bevo e faccio quello che mi pare ogni giorno della settimana e vivo benissimo :)

Anonimo ha detto...

Ps: Ps: tra l'altro l'origine dei lördaggodis viene da uno delle varie storie di mancata etica della recente storia medica svedese insieme all'istituto della razza e delle lobotomizzare forzare. Infatti negli anni dopo la guerra vennero fatto esperimenti su internati nell'ospedale psichiatrico di Vipeholm, che senza saperlo erano sottoposti a vari regimi dietetici per capire l'effetto sui denti. Ovviamente non c'era nessun consenso informato o comitato etico a quel tempo. Da questo esperimento viene poi la raccomandazione nazionale delle caramelle al sabato...

Anonimo ha detto...

in compenso, vi salvate dalle maledette merendine italiane del Mulino Bianco o dei succhi di frutta ultra-zuccherate ;-)