sabato 18 settembre 2010
Sperimenta la sfida
Questa settimana, dopo la lunga pausa estiva, sono ripresi le riunioni mensili del nostro gruppo di lavoro. La nostra settimana di lavoro è tutta scandita da appuntamenti più o meno fissi che ricordano che l'organizzazione in Svezia è tutto.
A parte tutte le pause fika che ogni giorno scandiscono come un orologio a cucù i diversi momenti della giornata a queste si aggiungono altri appuntamenti con lo scopo di "fare gruppo" non solo sul posto di lavoro ma anche fuori. Ecco tutti i momenti di confronto e approfondimento che abbiamo.
Tutti i giorni della settimana alle 9.25 briefing meteo con approfondimenti sulle varie aree di interesse a secondo di dove Madre Natura ha voluto concentrare la sua forza (tipo questa settimana con ben tre uragani contemporanei in giro per l'Atlantico). Chi ha il turno della mattina alle 9.45 deve prendere parte ad una conferenza telefonica con i colleghi non solo di Norrköping ma anche di Sundsvall, Arlanda, Goteborg, Malmö dove ci si confronta sulle previsioni del giorno in corso e di tutta la settimana che segue.
Martedì abbiamo la riunione settimanale del nostro gruppo di lavoro dove in 20-30 minuti vengono illustrate le ultime novità, i problemi e cercate soluzioni per tutti i settori di produzione. Mercoledì super-fika allargata a tutto il nostro dipartimento alle 9.15 con panini, marmellata, formaggio, burro, cetrioli a volontà. In più solitamente c'è una persone che per 10 minuti approfondisce un argomento che può essere qualsiasi (budget, lavori strutturali, novità...).
Il terzo giovedì di ogni mese invece arriva la riunione del nostro gruppo di meteorologia-marina dove in un paio di ore vengono sviscerate diverse questioni. Giovedì oltre ad argomenti molto pratici connessi con il nostro lavoro si è parlato molto di formazione professionale e dell'ambiente di lavoro. Tutti hanno potuto dire la propria... io ho cercato di dare il mio contributo e poi ho fatto un'osservazione sulla pulizia delle tastiere (lo so che è una cavolata ma grandi problemi non ce n'erano così ho pensato a qualcosa di molto terra terra... avete mai provato a rigirare una tastiera e sbatterla per benino?). Come risultato il giorno dopo il capo è arrivato in sala operativa con salviette e kit di pulizia delle tastiere in attesa di poterne sostituire alcune. La prossima volta propongo l'acquisto di tastiere in silicone, magari lo fanno !
Ma andiamo avanti con ordine. A metà ottobre ci sarà una due giorni di approfondimento di tutto il nostro dipartimento a Vadstena dove trascorreremo anche una notte, ovviamente tutto pagato. Ma la novità di questi ultimi giorni è un'intera giornata (con tanto di doppia fika e cena) che a novembre passeremo in una località non lontana da qui dove verrà stimolato in maniera divertente il lavoro di gruppo con l'obiettivo di saldare i rapporti e i legami all'interno del team: "Boda Borg: Experience the Quest". Questo è il nostro programma della giornata e anche se è in svedese qualcosa si capisce (ovviamente per noi tutto gratis).
Sempre a novembre poi mi aspetto anche il primo viaggio-studio sul ponte di comando di un grande traghetto (nostro cliente) con viaggio di andata e ritorno tra Svezia e Finlandia. I dettagli però ancora non li conosco...
E per finire in bellezza verso la fine di settembre ho anche la mitica utvecklingsamtal, ovvero quello che potrebbe essere tradotto in colloquio annuale con il capo per lo sviluppo lavorativo personale... anche qui tanto di fogli con istruzioni e con gli argomenti che verranno trattati.
Dalla mia esperienza fino a qui due sono le cose a cui ci tengono particolarmente da queste parti: la prima è che il personale sia contento del proprio posto di lavoro e del proprio lavoro, la seconda è che l'organizzazione è vista come un qualcosa di indispensabile sia nel lavoro quotidiano, nel perseguimento degli obiettivi e nella pianificazione delle attività a medio-lungo termine.
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17 commenti:
Ciao Gabriele, non vedo l'ora che sia novembre così ci racconti la nuda e cruda verità sulla "trombonave"!!!
Mito? Verità? Tempi che furono?
Buon fine settimana!
Ma Gabriele, veramente ti piace tutto questa routine? Io mi suiciderei il giorno dopo, meno male che facciamo lavori diversi allora, e che siamo tutti diversi :D E poi la due giorni con i colleghi, tremo solo al pensiero. Meno male che capita solo due volte l'anno... sará che io sono un tipo che va molto al sodo, ma per conta il "content" del lavoro, tutto il contorno lo trovo poco utile, anche a molti piace. Quindi da un punto di vista di managment le trovo delle trovate intelligenti da implementare.
@gattosolitario: caro mio, ma tu non mi sembra di ricordare che sei sempre in giro per l'Europa e a volte anche fuori? Come dici tu, meno male che facciamo lavori diversi... io sono venuto qui per trovare la tranquillità e non per correre a destra e a manca. Ma per fortuna che c'è qualcuno a cui piace anche quello ! Ci si vede presto alla Blogfest ! Ciao.
Ma infatti chi cerca la tranquillitá la trova in Svezia :D Io comunque non riuscirei mai a lavorare in un ambiente come quello che descrivi, e che ho visto in giro in Svezia (non ovunque). Lo trovo poco stimolante e "challenging" (scusa se non trovo la parola in italiano!), e soprattutto teso a livellare verso il basso per fare tutti contenti. Questa é la mia opinione ovviamente :D
Anche sulla pianificazione trovo che vada bene, ma a volte si rinuncia alla flessibilitá che un ambiente in costante cambiamento impone. E te lo dice uno che fa piani lavorativi per la company da qui ai prossimi dieci anni...
@ Gattosolitario: non capisco (non è una polemica, veramente non capisco) in che senso intendi "livellare verso il basso". Quello che descrive Gabriele è una serie di meeting in cui si parla dei problemi generali dell'azienda, dell'organizzazione e di questioni scientifiche e professionali, una specie di aggiornamento continuo. Parrebbe più un'occasione di sviluppo che non di "livellamento".
Anche io mi intrometto un po'colpita dal commento sulla routine e con nessunissima pretesa di polemica.
Mi vengono in mente un sacco di riflessioni: la routine che mi appare sulle pagine virtuali di questo blog, non è una routine qualsiasi, che ha un sapore soffocante.
Di routinario ci sono solo le pause caffè ed i momenti di socializzazione, in cui, mi pare di capire, si fanno spazio problematiche aziendali.
Non la vedrei come una routine, in quanto questo termine, a mio vedere, ha un fondo di negativo.
Se devo prenderla dal verso "negativo" allora vorrei chiedere: forse che in Svezia dilaga un individualismo, cui si cerca di far fronte in questo modo?
E' solo una domanda, scaturita dall'accezione negativa di questo termine e delle abitudini di lavoro ad esso connesse.
Allora capisco anche l'accezione di livellare e togliere di mezzo la competizione di cui parla l'amico Gatto.
Quello che io vedo nel mio amato Bel Paese non è sempre una competizione positiva, ma spesso una competizione sleale... slealissima.
Non ci vedo nulla di male nel voler potenziare il lavoro come esperienza di vita positiva: trovarsi bene coi colleghi, avere routinarie, quanto rassicuranti pause fika può forse sembrare strano, quando si è abituati a "rigare" dritto con contratti ridicoli, come quelli che somministrano largamente in Italia.
Ho fatto la cassiera per la GDO, firmando contratti da un giorno (fossero anche state 4 ore...) e nei lunghi turni non potevo nemmeno andare in bagno... questo non ti rende certo un lavoratore felice e nemmeno un lavoratore che si impegnerebbe per la sua azienda, dico bene?
Ora, poi questa è tutta teoria... dovrei vedere la pratica, poi com'è... se i lavoratori veramente si trovano bene per i motivi che ho scritto oppure se anche questo si rivela essere una stressante imposizione, che viene sopportata... difficile a dirsi per me, che sono qui, in Italia!
Nel senso che in ambienti di lavoro svedesi molto tradizionali come quello che descrive Gabriele, c'é la tendenza a far diventare tutti uguali ed a pensare tutti allo stesso modo. E questa é una bella cosa (che tutti siano uguali), peccato che poi peró finisce per opprimere quelli molto bravi / originali / creativi che possono portare valore aggiunto. Ma perché questo avvenga si deve anche poter accettare le critiche.... cosa che qui spesso é proibita, in quanti tutti devono essere d'accordo e tutti devono essere bravi. Il che é irrealistico e funziona solo "livellando verso il basso".
Come detto non tutti i posti sono cosi, ed infatti io mi trovo in un ambiente molto competitivo dove la diversità e l'essere pro-active é spesso premiata, ma sono passato per posti come quello di Gabriele (come le universitá) e non mi sono molto piaciuti.
Ovviamente poi ognuno si trova il posto che lo fa sentire meglio, e dipende dalle esperienze personali. A me la Svezia piace molto, ma questo non vuol dire che non ne trovi delle pecche. E le critico senza rancore : )
Ciao,
Bravi vi stimo,
ho un quesito, cosa pensi e sai delle scie chimiche?
Grazie
Arcangelo
@gattosolitario: quello che dici tu non mi sembra proprio di vederlo nel mio posto di lavoro. Forse in altri.... ma da noi ti posso garantire che gli stimoli ci sono e tanti. Lavoro in un settore commerciale (vendiamo servizi di Ocean Routing) e abbiamo solo 4-5 competitors al mondo e questo significa avere sempre idee nuove e tenere il livello del proprio lavoro sempre alto per cercare di offrire qualcosa in più degli altri.
Ad ogni riunione ci viene chiesto come potremmo migliorare il nostro lavoro, quali corsi ci piacerebbe fare per migliorare la nostra preparazione...
Dire che questo sia un posto di lavoro che appiattisce verso il basso significa non aver ben capito quello che facciamo. Forse quello che dici tu è vero in altri posti. Per di più al SMHI c'è anche un settore di ricerca piuttosto attivo.
Se poi parliamo di creatività ti devo confessare che nel nostro settore lavora un ragazzo italiano che ha fatto l'università a Linköping e che è considerato proprio il Creativo per eccellenza in quanto ha rivoluzionato uno dei nostri prodotti di punta.
Sono d'accordo che ogni tanto le pause fika sono troppo forzate (ma puoi anche startene per i fatti tuoi se un giorno non ti va...), ma le riunioni e i momenti di riflessione sono a mio avviso fondamentali per la pianificazione del lavoro. Senza questo tipo di routine, il lavoro potrebbe trasformarsi in improvvisazione quotidiana o mera risoluzione di problemi quotidiani. Una delle ragioni per cui personalmente ho lasciato l'Italia era perché non avevo più stimoli, ero stato "appiattito", dall'alto però e non c'era alcun tipo di programmazione a breve-medio-lungo termine...
@gattosolitario il tuo nick name lascia pensare che non ti piace lavorare in gruppo :-) Qui non si parla di livellare verso il basso ma di alzare la media, è la stessa cosa vista da punti diversi.
Il senso di soffocamento in un attività strutturata e organizzata viene se la si vede come in italia, una gabbia per starci dentro, ma è una struttura da usare e modellare insieme agli altri.
"...appuntamenti più o meno fissi che ricordano che l'organizzazione in Svezia è tutto."
è proprio vero! i primi giorni pensavo che gli svedesi fossero lenti, quasi noiosi, ma da quando ho cominciato l'università ho capito che son così solo perchè quì tutto è organizzato e nessuno è mai in ritardo ed agitato!
proprio venerdì son andato al boda borg di ostersund con gli altri erasmus:una figata!
ciao
Agostino
E adesso che hanno vinto quelli dell'ultra destra cosa cambia? E per voi italiani sarà più difficile? Ma come è potuto succedere?
Magari sarebbe bello avere un post chiarificatore... grazie.
Anche io sono rimasta colpita dalle notizie sta sera: ero sintonizzata su La7 (devo confessare che non guardo la tv... ma sta sera è stato un caso ed il caso ha voluto che sentissi questa notizia). Mi riferisco alla vittoria dell'ultra destra (accando ad un altro partito, ma al momento in cui ero sintonizzata dicevano che i giochi eran ancora da fare): il giornalista che annunciava questo fatto metteva in rilievo il sentimento xenofobo svedese... io e il mio ragazzo siamo rimasti un po'a bocca aperta ed abbiamo pensato a voi:"Chissà cosa scriveranno" ci siamo chiesti e ci piacerebbe effettivamente cosa ne pensate e qualcosa di più di quel che è stato detto in tv (praticamente nulla).
Per il resto cito un altro utente, cambiando argomento: "solo perchè quì tutto è organizzato e nessuno è mai in ritardo ed agitato!". Ora, devo dire che focalizzo sempre più i problemi con cui l'italiano medio, ha mediamente (scusate il gioco di parole eheheh) a che fare: uffici che ti rimbalzano da un posto all'altro, tempi interminabili per avere un certificato in università... se poi penso all'università... ho in mente più esperienze negative che altro (sarà capitato solo a me che per un trasferimento spedissero la mia pratica all'università sbagliata e che quest'ultima abbia smarrito il tutto??? sarà capitato solo a me che mi abbiano perso il diploma di maturità classica??? e questo solo per citare due sciocchezze... bah).
Effettivamente l'idea di un modo tanto ordinato (eh sì, galoppiamo con la fantasia, quando vi leggiamo (ma non ci riferiamo solo a questo blog)) ci fa paura, forse perché è la paura dell'ignoto: chi ha mai potuto vivere con la tranquillità della sicurezza di qualcosa di organizzato come si deve? Se penso alla facoltà che sto frequentando ora, inorridisco al fatto che le sedi di tirocinio vengano comunicate (circa) una settimana prima, che do un esame scritto a crocette (che ORRORE!!!) e per avere il risultato a volte ci impegano un giorno a volte 9 giorni... senza un avviso, un annuncio, nulla di certo.... mamma mia! Per non parlare di quando facevo Lettere... con corsi FONDAMENTALI del primo anno SOVRAPPOSTI O_O nono (tipo latino e letteratura italiana)... meglio che non ci penso, se no mi viene un colpo!
Poi però da qui la paura è... arrivare lì e... e sarà così tutto perfetto? Idealizzeremo troppo?
Intanto inizio a studiare svedese ed ho davanti due anni, prima di laurearmi di nuovo :-) e vi seguirò molto attentamente ;)
Certo che la Svezia non è il posto perfetto. L'organizzazione è "migliore" della media italiana, la gente è "mediamente" più tranquilla e sul posto di lavoro ti trattano "mediamente" con più rispetto.
E come si è visto, gli xenofobi ci sono anche qui, del resto stanno crescendo in tutta Europa e sono il sintomo di un disagio reale, che sia giusto o sbagliato. Perchè solo in Svezia no? Casomai è significativo che in Svezia sia accaduto più tardi, nonostante la concentrazione di immigrati sia molto alta, segno che finora le politiche di intergazione hanno dato i loro frutti.
Cosa cambia per noi italiani? Per me non cambia proprio niente, ero "terrona" e "strana" in Veneto e lo sono pure qua, ci sono abituata! E visto che sono qui per lavorare e contribuire al benessere collettivo, il primo xenofobo che mi dice qualcosa lo metto a testa sotto!
Bisogna fare attenzione che in italia l'hanno messa più tragica di qui!
Il popolo svedese in questi ultimi 4 anni ha la stessa % di xenofobi. Ma è cambiato ìl maggiore partito di destra che si è spostato al centro cambiando anche nome e ha lasciato qualche elettore all'estema destra che ha raggiunto il 5% ma con cui nessuno vuole avere a che fare tanto che la colaizione di centro destra in questo momento sembra voler chiedere appoggio ai verdi. In pratica si è creata una situazione in cui non ha vinto nessuno. E l'estrema destra è stata messa fuori. Dobbiamo aspettare i prossimi sviluppi ma non credo cambi gran che da poter essere percepito dal popolo.
Poi considerate che il partito più a destra della colazione di centro destra ha un ministro di colore donna alle pari opportunità, vi fa capire quanto a destra può essere! :-)
Bisogna fare attenzione che in italia l'hanno messa più tragica di qui!
Il popolo svedese in questi ultimi 4 anni ha la stessa % di xenofobi. Ma è cambiato ìl maggiore partito di destra che si è spostato al centro cambiando anche nome e ha lasciato qualche elettore all'estema destra che ha raggiunto il 5% ma con cui nessuno vuole avere a che fare tanto che la colaizione di centro destra in questo momento sembra voler chiedere appoggio ai verdi. In pratica si è creata una situazione in cui non ha vinto nessuno. E l'estrema destra è stata messa fuori. Dobbiamo aspettare i prossimi sviluppi ma non credo cambi gran che da poter essere percepito dal popolo.
Poi considerate che il partito più a destra della colazione di centro destra ha un ministro di colore donna alle pari opportunità, vi fa capire quanto a destra può essere! :-)
Lavorare con gli svedesi alle volte può risultare snervante, vista la loro abitudine a pianificare tutto, persino le pause, ma ha anche tanti lati positivi e non parlo di Ikea, che è la prima azienda a cui tutti pensano quando dici Svezia.
Buon lavoro
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