lunedì 29 ottobre 2012

Alla scoperta dello stato del Victoria

Dopo la prima notte trascorsa campeggiando liberamente su uno spiazzo erboso nei pressi di Lorne, all'imbocco della Great Ocean Road, il viaggio è proceduto su questa meravigliosa strada panoramica tutta curve che regala alla vista dei paesaggi davvero mozzafiato. Uno stop è d'obbligo lungo il percorso per un giro in un Wildlife Park, dove in un'area davvero molto ampia si possono incontrare a tu per tu numerosi animali per noi esotici e non. Galileo in particolare è gasatissimo all'incontro con wallaby, canguri ed emù a cui non ha paura di dar da mangiare. Per il resto ci sono wallaby, pappagalli di diverse specie, cavalli, galline, pavoni, pecore, e chi più ne ha più ne metta...


Chi spunta dalla pancia ?
Dopo questa divertente pausa procediamo alla volta dei Dodici Apostoli, i famosi faraglioni sulla costa oceanica, che in origine erano 12 come il nome fa intuire, e di cui ora restano solo 6. Ancora una volta, il panorama vale il viaggio fin qui. 

Procediamo infine fino ad un piccolo campeggio nei dintorni di Portland, dove finalmente possiamo connetterci alla rete elettrica, rifare scorta di acqua e mettere in carica le nostre apparecchiature elettriche. Il piccolo caravanpark, situato sull'ansa di un fiume, è piccolo ma grazioso: a disposizione degli ospiti un bel parco-giochi superattrezzato per la gioia del piccolo, un barbecue e una cucina/sala da pranzo attrezzata di tutto punto. 
La notte a Portland e le giornate trascorse portano consiglio e la mattina successiva, dopo meditamenti e ripensamenti giungiamo alla decisione di cambiare il nostro programma di viaggio. Uno sguardo alle temperature attuali nel nord dell'Australia, dove inizialmente volevamo arrivare, il pensiero dell'aria condizionata che non è delle migliori nel nostro camper, nonchè il fatto che Galileo soffre parecchio il caldo e non può stare troppo tempo in camper, ci fanno prendere una decisione radicale. A malincuore rinunciamo all'idea di arrivare a Cairns per l'eclisse, ma d'altra parte c'è l'imbarazzo della scelta di cose da vedere senza andare lontanissimo, e quindi optiamo per un cambio di rotta verso est. 


Dopo Portland e la meravigliosa spiagga da surfisti di Bridgewater, puntiamo in direzione Ballarat fermandoci a campeggiare liberamente a Lake Bolac, un micropaese dove però c'è una graziosissima area di sosta con attrezzata di barbecue che noi prontamente sfuttiamo per la nostra cena succulenta: c'è da dire che finora quanto a cibo non ci siamo fatti mancare proprio nulla pur con la spartana cucina del camper e potendo usufruire della corrente ogni altro giorno. Il paesaggio da Portland a Lake Bolac è verde e ondulato: i monti Grampiani si vedono a breve distanza, e per il resto le distese verdi sono punteggiate da pecore e bovini. 
Nella mattinata odierna riaggiungiamo finalmente Ballarat, seconda cittadina dello stato del Victoria e famosa soprattutto come città mineraria. La giornata è dedicata alla visita di Sovereign Hill, dove un agglomerato minerario di fine ottocento è stato completamente ricostruito e dove si possono visitare le vecchie miniere d'oro. Volendo ci sono a disposizione anche dei catini per chi vuole cercare qualche piccola pepita nel ruscello vicino alla miniera: noi ci soffermiamo solo brevemente e non troviamo nulla (e tra l'altro vogliamo evitare che Galileo si butti direttamente nell'acqua !) ma c'è molta gente che si sofferma a lungo.
Filone d'oro

La brontononna si cimenta nel bowling ottocentesco

Cercatori d'oro in erba

Da Ballarat infine procediamo alla volta della seconda città mineraria del Victoria, Bendigo, famosa anche per la lavorazione della ceramica. Qui ci sistemiamo in un bel camping superattrezzato e festeggiamo la serata con un ulteriore barbecue e birretta fresca. Le temperature sono decisamente cambiate dalla nostra partenza da Melbourne: dagli 8 gradi al risveglio stamattina a Lake Bolac, ora siamo sui piacevoli 25 gradi, che ci permettono di stare in sandali e maniche corte: ci voleva, finalmente!

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