sabato 27 novembre 2010
Det gungar och det snöar
Eccoci finalmente all’ultima parte del viaggio, quella forse più avventurosa vuoi perché il mezzo di trasporto non è di quelli che si usano più spesso, vuoi perché essendo un viaggio di lavoro per me, abbiamo avuto la possibilità di vivere i vari passaggi in nave da un punto di vista privilegiato: il ponte di comando.
Ma andiamo con ordine. Il programma prevedeva prima di tutto l’incontro con due colleghi (uno dei quali aveva con sé la moglie) e la partenza da Stoccolma con Viking Line il lunedì pomeriggio con tanto di Brontolina al seguito (per chi non ci legge da tempo, la Brontolina è la nostra auto). Pernottamento a bordo e sbarco martedì mattina ad Helsingfors (in finlandese Helsinki). Martedì in giornata viaggio di andata e ritorno in Estonia con una sosta di quattro ore a Tallin. Martedì sera trasferimento in automobile da Helsinki a Turku e pernottamento in hotel. Infine mercoledì dalla mattina a metà pomeriggio ultimo trasferimento con la Finnlines da Nådendal (vicino a Turku) a Kapellskär (a nord di Stoccolma) e rientro finale a Norrköping.
Le previsioni davano condizioni meteorologiche interessanti (dal nostro punto di vista ovviamente) con vento sui 30 nodi e onde al massimo di 3-4 metri nel tratto Finlandia-Estonia. I traghetti della Viking Lines sono piuttosto grandi a dieci piani e capaci di 2.500 persone, con a bordo tutti i confort: dal ristorante ai bar, dal night club alle aree giochi per bambini e soprattutto il Duty Free. E qui vale la pena spendere due parole in più. Appena saliti a bordo si è subito formata una discreta coda di gente davanti alle serrande sbarrate della Tax Free Area, come se i beni di consumo fossero limitati… all’apertura e nelle ore seguenti abbiamo capito il perché di tanta apprensione. I prezzi sono notevolmente più bassi che sulla terra ferma ed addirittura il viaggio da solo potrebbe valere la pena. Sul biglietto ci sono persino stampate le quantità di vino/birra/alcoolici che ognuno può acquistare. Ed anche noi (dopo un breve consulto telefonico con Marco e Giulia) abbiamo fatto la nostra parte con l’acquisto comunitario di quattro casse di birra di marca da 24 lattine ciascuna (sottolineo da 5.5%).
Per la prima sera ci siamo concessi una cena luculliana servita al tavolo con tanto di una bottiglia di Chianti Riserva del 2006 ! Ma poi per il resto del viaggio ci siamo accontentati del canonico buffet… la notte è trascorsa tranquilla grazie alle condizioni meteo piuttosto buone. Al nostro arrivo in Finlandia siamo stati accolti dalla neve che, sottile sottile, ha continuato a cadere per tutto il resto del viaggio.
Il terzo passaggio nave, ossia il rientro ad Helsinki, possiamo dire sia stato quello più divertente. Infatti il vento che già era teso in porto, una volta in mare aperto ha dato il meglio di sé, facendo subito ingrossare il mare. Nonostante la nave avesse una bella stazza (170 m di lunghezza con i soliti dieci piani), per un paio d’ore si è ballato parecchio, tanto che per un periodo la velocità stessa della nave è stata ridotta, per evitare che le condizioni a bordo peggiorassero ulteriormente. Io e Silvia ci siamo divertiti un mondo, ma forse non possiamo dire lo stesso degli altri passeggeri… anche il solo camminare non era impresa facile, gran parte dei passeggeri se ne stava seduta ai tavoli e ci sono state un paio di occasioni in cui alcuni bicchieri sono volati dai tavoli rompendosi inesorabilmente.
L’avventura però non è finita con l’arrivo in porto visto che una volta sbarcati ad attenderci c’era la solita bufera di neve finissima che ci ha accompagnato per gli impegnativi (per la neve) 160 km di strada che separano Helsinki da Turku. Il mercoledì mattina infine ci siamo imbarcati sull'ultima nave della Finnlines che da Nådendal arriva a Kappelskär a nord di Stoccolma. Sulla nave in pratica c'erano solo camionisti e nessun passeggero a parte noi. Siamo stati sul ponte per ben tre volte apprezzando le difficoltà di navigazione nell'arcipelago finlandese che è selva di isole, isolette, scogli e che nonostante l'autopilota necessità di un'attenzione continua specialmente nei passaggi più stretti. Abbiamo avuto anche la possibilità di assistere alle manovre di attracco dal ponte di comando curate direttamente dal capitano sotto una bufera di neve e vento... molto spännande !
Per il resto altri 260 km di autostrada sotto la neve per rientrare a Norrköping dove ci aspettavano almeno 20 cm di neve immacolata... che avventura !
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7 commenti:
Che nostalgia! Sono stato in Finlandia nel luglio 2009 e anche io Ho fatto la gita helsinki-tallin. Che caldo! A parte sul baltico dove il vento rinfrescare parecchio mi ricordo tanto sole e caldo, saranno stati 30 gradi!(in quel periodo in italia mi hanno raccontato che l'afa era micidiale, mi pare che anche Gabriele abbia scritto un post a proposito)
A me il duty-free non sembrava così economico...
Ad ogni modo ho una piccola curiosità: per quello che avete visto, come sembra la Finlandia a voi italo-svedesi? Che affinità e differenze vi sono saltate all'occhio?
Grazie.
Continuate cosi!
Marco
@ Marco: non abbiamo avuto la possibilità di fermarci in Finlandia abbastanza per poter esprimere un giudizio (40 min di giro a piedi a Helsinki e 3 ore di autostrada al buio e sotto una nevicata tra Helsinki e Turku non possono fare testo !).
La Finlandia é posto interessante ma anche estremo secondo me.... una Svezia all'ennesima potenza nel bene e nel male.
Ma quindi avete preso la famosa "trombonave" :D Ne ho sentite di tutti i colori, un giorno mi devo fare una crociera via. Molti in effetti vanno lí solo per comprare alcool e poi tornare indietro.
Beh, che dire: spettacolo! Voi la noia proprio non sapete cosa sia neh...
Bella Tallinn! Ci sono stato qualche anno fa in interrail con alcuni amici. Ricordo anche dei "Tallinesi" :-) davvero cordiali che ci hanno con estrema cortesia spiegato la strada per la stazione dei pullman... dopo che ci eravamo persi su un bus locale ed eravamo finiti in estrema periferia! :-))
Un saluto.
Marco
Ahahah! La mitica trombonave!
In che senso estrema, gatto?
In questi giorni ho avuto modo di parlare con una finlandese trapiantato in italia e mi ha detto (non ho potuto approfondire il discorso) che la Finlandia è molto diversa da tutti gli altri stati anche scandinavi, forse per la matrice storica non indoeuropea della loro lingua e delle loro radici.
marco
Un mio zio, ex colonnello della marina svedese, residente nell'arcipelago di stoccolma, mi raccontava che le navi rallentano e spesso si fermano nelle zone in cui è possibile il duty free. Figuratevi che bussiness..
Christian
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