giovedì 29 luglio 2010

Connessione internet e dintorni

Parliamo di internet e della nostra esperienza relativa alla banda larga in Svezia. Le informazioni riguardano ovviamente il collegamento che abbiamo è relativa nell'appartamento dove viviamo in città. E' importante specificare che l'appartamento è di proprietà di un'agenzia comunale e che tutti i contratti delle utenze sono quindi "guidati", significa che la tv via cavo arriva da un provider specifico e il telefono/internet pure.
Nel nostro caso noi abbiamo optato per la telefonia di tipo VOIP e una connessione ADSL di tipo flat e la spesa è di poco superiore ai 30 euro mensili. La velocità? Vi dico solo che il tipo di contratto si chiama Bredband 100 ed equivale a 60-100Mbit/s.
Cosa significa in pratica? Ho cercato in rete un qualsiasi misuratore di velocità di banda ed ho provato a fare un test. Il primo che ho trovato si chiama My-Speedtest.com ed i risultati del test effettuato in giorno lavorativo e in mattinata (pieno orario d'ufficio) sono stati i seguenti:
- velocità di download: 17313 kbps (2164.1 KB/sec)
- velocità di upload: 14249 kbps (1781.1 KB/sec)


A parte i risultati del test che mi sembrano comunque buoni, quello che vale poi è l'esperienza quotidiana. Per quanto riguarda il VOIP con un telefono senza fili che ci siamo portati dietro dall'Italia abbiamo riscontrato alcune volte dei problemi di chiarezza del suono nelle telefonate sia in città sia verso l'Italia. La conversazione va a micro scatti ed a volte non è sempre semplice comprendere bene tutte le parole.
Per quanto riguarda invece la connessione internet il nostro giudizio non può essere che ottimo. Durante un anno abbiamo avuto un disservizio di tre ore in una sola mattinata. La velocità di navigazione è sempre elevata, non c'è mai da aspettare un attimo per la visione di video ad esempio da YouTube o altre sorgenti. Spesso ci ritroviamo a navigare contemporaneamente io e Silvia ed ad usare anche Skype per telefonare in Italia e la banda non ne risente per nulla.
Per chi ha più confidenza con i dettagli tecnici c'è da dire che il router che ci hanno consegnato a casa purtroppo è abbastanza blindato e così se si vuole personalizzare la rete domestica al meglio si deve utilizzare un apparecchio di proprietà.
Questo è quello che succede qui da noi con il nostro provider. In altre zone della città so per certo che c'è la fibra ottica ed un altro provider che sulla fibra porta a casa anche tutti i canali della tv via cavo (per intenderci l'analogo dei canali della tv via satellite in Italia). L'unica cosa è che i canali HD (alta definizione) per il momento non ci sono sulla fibra. Ma a giudicare da quello che scrivono sul loro sito web (la banda della fibra potrebbe passare in futuro dagli attuali 100MBit/sec ai 1000 MBit/sec) e dai rumors che si leggono sui forum l'HD sulla fibra è una questione di mesi ormai...
Qualche giorno fa invece siamo stati a casa di Michele e Tiziana (la famiglia friulana) ed abbiamo constatato che nel loro appartamento c'è la possibilità di collegarsi via cavo con sette diversi provider ! Questo significa prendere un cavo di rete, attaccarlo alla presa sul muro, collegarci il pc, scegliere il provider da una pagina web che si carica in automatico non appena si lancio il browser, sottoscrivere un abbonamento, attendere 10 minuti e navigare. Qualche giorno dopo arriva la fattura da pagare ma intanto si è online nel giro di dieci minuti, proprio una bella comodità.
Ovviamente ci sono offerte differenti in base alle prestazioni che si desiderano e al proprio budget di spesa. Per quello che riguarda il contratto c'è da dire che in caso di disdetta bastano 3 mesi di preavviso e ciò non comporta nessun costo.

martedì 27 luglio 2010

Di famiglie e dintorni...

Una delle colleghe al lavoro è a casa da un paio di settimane, non perché stia male ma perché in maternità. Da giorni attendiamo la notizia della nascita del pupo (o pupa), e oggi ho dato un'occhiata anche al sito internet del quotidiano locale per vedere se ci fosse qualche novità. E' infatti usanza qui spedire al giornale, per pubblicarla, la foto dei "nuovi arrivi", a volte da soli, a volte insieme ai genitori e ai fratelli/sorelle. Ecco qui un esempio. Non notate qualcosa di particolare ? Qui non è inusuale avere una famiglia numerosa, e avere figli anche in giovane età (mi riferisco a persone di età inferiore a 25 anni). Avere un figlio non significa per una donna la fine della vita lavorativa, e nemmeno il mobbing. E avere un figlio durante gli studi, per es. universitari, non significa una carriera stroncata. La Svezia non sarà un Paese perfetto, ma su questo punto non credo ci sia da eccepire. Per chi fosse curioso di sapere come funziona qui, ecco un link in inglese (ma ovviamente c'è anche la versione originale svedese) al sito della Försäkringskassan, l'ente di previdenza svedese che tra l'altro si occupa della gestione dei benefit parentali.

sabato 24 luglio 2010

Una Natura "lagom"

Ieri sera tramite qualche telefonata e sms da amici/vicini di casa in Italia siamo venuti a sapere che un violento temporale abbattutisi nella zona delle Terme Euganee (dove noi abbiamo abitato per lungo tempo) nel pomeriggio aveva provocato ingenti danni con la caduta di moltissimi alberi proprio nel nostro paese di Montegrotto Terme. Fortunatamente i nostri amici non hanno subito danni in casa ma il paese è tutto sotto sopra con i vigili dei fuoco e la protezione civile al lavoro per cercare di riportare alla normalità gli effetti del vento. Purtroppo però la zona è abbastanza solita a fenomeni di una certa violenza d'estate.
Questo fatto mi ha fatto tornare in mente una riflessione che avevo fatto a suo tempo sui fenomeni naturali in Svezia. La Svezia da punto da questo punto di vista secondo me rispecchia un po' il carattere e la società svedese. Mi spiego. Premetto che le generalizzazioni vanno prese con le pinze tuttavia mi sento di dire che una delle caratteristiche degli svedesi è ben rappresentata dalla parolina magica "lagom". Nè troppo, nè troppo poco, il giusto. E così come nella società non ci sono grandissime differenze in media (non ci sono troppi ricchi né troppi poveri, ma tutti stanno più o meno bene) anche la Natura sembra adeguarsi.


Abituato agli eventi naturali di un'Italia che geograficamente è sottoposta a stress di diverso e continuo genere, la Natura da queste parti sembra non arrabbiarsi mai. Il tempo atmosferico non è mai troppo estremo, i temporali raramente producono grandine e quando lo fanno sono chicchi piccoli (non i limoni che cadono dai cieli nostrani) e l'intensità dei fenomeni collegati non è mai così severa. I fiumi possono gonfiarsi se piove ma gli allagamenti e gli straripamenti non sono poi così frequenti. Tuttavia la quantità di pioggia che cade in un anno qui a Norrköping è pari solo ad un terzo di quella che cade a Padova. Il caldo afoso non è mai un problema mentre il freddo può esserlo ma le case sono talmente calde che basta coprirsi a dovere quando si esce. Il ghiaccio può invece dare fastidio sulle strade e sui marciapiedi ma si cerca di fare di tutto per limitare i disagi. Inoltre in Svezia non ci sono né vulcani attivi né cicloni tropicali ed i terremoti sono rari. Uno dei più forti terremoti degli ultimi 100 anni si è registrato nel 2008 con epicentro nella zona di Malmö ed ha avuto un'intensità 4.7 della scala Richter.


Penso che quando si sceglie di cambiare aria ed andare a vivere in un altro paese, magari dall'altro capo del mondo, questi fattori vadano presi in considerazione. Mi ricordo che tanti mesi fa, quando avevamo iniziato a rivolgere il nostro sguardo all'estero, eravamo quasi giunti a il grande salto per trasferirsi a Dubai negli Emirati Arabi Uniti... ma proprio la questione meteorologica è stata uno dei fattori che ci ha fatto desistere da quella scelta (come avrebbero fatto i bambini a vivere tutta l'estate nell'aria condizionata?).
La scelta quindi di vivere in un paese o in un altro è molto personale, lo abbiamo detto mille volte; a qualcuno può piacere una vita che scorre tranquilla, mentre qualcuno invece non può fare a meno dell'adrenalina quotidiana che solo una grande città o una Natura vivace può dare. E' sempre questione di gusti.

giovedì 22 luglio 2010

Come saltare la fila...

Qualche giorno fa abbiamo letto su un quotidiano una notizia che ci ha fatto capire che avevamo fatto la cosa giusta con la casa. Ma andiamo con ordine. Tutti sapete che verso la fine dell'anno scorso avevamo iniziato a guardarci intorno in relazione all'argomento casa ed avevamo anche provato a cercare informazioni in relazione ai terreni disponibili in città. Ci sono in pratica due possibilità.
La prima opzione quando si desidera acquistare una casa è quella di comprarla usata, mentre la seconda è quella di costruirla nuova. Ma per costruire una casa occorre conoscere le aree dove sono disponibili dei terreni edificabili e le zone dove il piano-regolatore della città prevede nel futuro le nuove lottizzazioni.
Cercando nel sito web del comune di Norrköping eravamo giunti a scoprire due cose importanti. Primo: le lottizzazioni in città si contano sulla punta di un paio di dita mentre sono più numerose nei paesi vicini alla città ma che ricadono comunque all'interno dei confini comunali. Secondo: l'esistenza della "coda".
La coda, o come si chiama qui tomtkö, consiste nel fatto che se qualcuno vuole edificare su un terreno di proprietà del comune deve mettersi in fila ed attendere il proprio turno.


Fatti due conti, vista la disponibilità di terreni e valutata la lunghezza della cosa che a fine 2010 ammontava a circa 700 persone, avevamo a suo tempo deciso di abbandonare questa via. Come sapete poi girovagando per la città alla ricerca della "casa perfetta" ci siamo imbattuti in una nuova lottizzazione non di proprietà del comune bensì di un'impresa di costruzione che vendeva direttamente e dalla quale alla fine abbiamo acquistato il nostro terreno.
Così l'altro giorno quando abbiamo visto sul giornale che la coda adesso è arrivata a più di 800 persone con una consegna di nuovi terreni che ammonta ad una manciata di unità per quest'anno, ci siamo fregati le mani contenti di aver fatto la scelta più giusta.
Questa cosa della coda è qualcosa di molto particolare... quando i terreni diventano disponibili il comune chiama i primi in lista che hanno a disposizione qualche giorno per rispondere si o no e poi si scorre la lista.  
Nel frattempo il nostro terreno ha iniziato ad essere lavorato. O meglio è stato spianato. Lo scorso weekend in occasione di una visita-pellegrinaggio al terreno abbiamo avuto anche il piacere di conoscere i nostri futuri vicini. Mentre eravamo lì che contemplavamo il quartierino e provavamo a prendere le misure ad occhio di dove sarebbe posizionata la casa sul terreno, si è fatta avanti una signora abbronzata dalla casa adiacente che subito è stata poi seguita dal marito: una coppia svedese che ha lavorato per quasi 15 anni in Lussemburgo e che ora è ritornata a vivere in Svezia con al seguito due bambini piccoli. Una coppia gentilissima che conosce anche qualche parola di italiano e che ci ha già invitato a prendere un caffè da loro e a vedere la loro casa. Ulteriore dimostrazione del calore e dell'accoglienza di questi svedesi...



martedì 20 luglio 2010

Visite e incontri

Qualcuno si chiederà che fine abbiamo fatto, il blog fermo da una settimana... La verità è che ultimamente gli impegni si sono susseguiti a ritmo talmente serrato che abbiamo fatto fatica a starci dietro ! Altro che vacanza... ma gli eventi della settimana sono stati talmente positivi e pieni di emozioni che arrivare stanchini al lunedì è stato anche piacevole.
Questi "eventi" sono consistiti in visite di parenti e amici - e conseguenti giri di qua e di là per la nostra bella regione, in parte per far conoscere un po' più di Svezia e non solo Norrköping, in parte per godere all'aria aperta delle temperature mediterranee che ci giungono come un regalo in questo fantastico luglio.
I primi ad arrivare, in ordine cronologico, sono stati i genitori di Gabriele, a metà della settimana scorsa. Non è la prima volta per loro, qui al nord, ma ora abbiamo avuto modo anche di far loro conoscere i nostri amici qui, di mostrar loro il nostro terreno appena acquistato e di farli partecipi delle nostre future scelte logistiche/abitative. Il loro giudizio finale - dopo un anno di permanenza per noi in Svezia - sembra finora positivo, anche se si può sempre cogliere nelle loro parole una punta di amarezza per la nostra forzata lontananza dall'Italia. Ma il confronto con i nostri amici e i racconti (non solo nostri) sul lavoro e sulla vita in generale qui li hanno ormai convinti che questa scelta alla fine è stata per noi felice.
Il sabato invece abbiamo avuto l'attesa visita di un'allegrissima famigliola lombarda: una bomba atomica di simpatia ed energia che ci ha fatto trascorrere un bellissimo fine-settimana.
Con loro, e con i nostri amici friulani neo-trasferiti a Norrköping, abbiamo approfittato anche della domenica per un giro a Vadstena... quale miglior modo per combinare una bella giornata di sole con un po' di relax al lago e una visita "culturale" ad una località storica ?!?
E per finire, la domenica sera, ancora una visita da parte di una coppia siciliana, neotrasferita a Stoccolma da qualche mese, e ancora un'occasione per scambiarci racconti di esperienze italiane e svedesi.
Insomma, avere un blog (eh sì, perché tutti questi contatti sono iniziati proprio da qui !) non è solo scrivere di noi e della Svezia. E' anche fare nuove conoscenze e dobbiamo dire che tutti coloro che sono venuti a trovarci - nessuno escluso - si sono rivelati persone interessanti, mai banali. E' possibile che questo "feeling" si venga a creare proprio in virtù della condivisione di un certo stile di vita, dell'interesse per i Paesi nordici, dell'ambizione di trovare "qualcosa di diverso e migliore": è interessante comunque notare che dalla Lombardia alla Sicilia, dal Veneto al Friuli all'Emilia Romagna i pensieri, le speranze, i timori, le riflessioni sono esattamente gli stessi, seppur declinati con accenti diversi e corredati da esperienze di vita e situazioni familiari/lavorative le più disparate.
Quindi un grazie di cuore a tutti coloro che hanno voluto farci visita, e che lo vorranno fare in futuro: siete una continua fonte di ispirazione e di incoraggiamento e la vostra amicizia per noi è preziosa. Buona avventura a voi !

mercoledì 14 luglio 2010

Garanzie e dintorni

A certe cose si fa fatica ad abituarsi. Vi racconto quello che nel giro di una settimana è successo alle nostre due bici acquistate quasi un anno fa. La scorsa settimana mentre mi facevo un giretto esplorativo in città, al ritorno verso casa mi sono accorto che tre raggi della mia bicicletta si erano rotti. In più da qualche tempo il carter si era allentato. Occorreva quindi portare la bici presso il negozio dove l'avevo acquistata l'anno precedente. Andare di persona al negozio in queste occasioni sperando in un aggiustamento al volo, non serve a nulla, prima bisogna prenotare telefonicamente.
A qualcuno potrebbe sembrare questa procedura troppo macchinosa, ma la prenotazione permette di organizzare il lavoro e perdere meno tempo ed è molto diffusa un po' dappertutto... così mi faccio coraggio e chiamo avendo prima controllato sul vocabolario come si dice in svedese raggio di bicicletta. Alla fine sono soddisfatto della mia performance telefonica in quanto sono riuscito sia a spiegarmi che a fissare l'appuntamento.
Nel frattempo per andare al lavoro inizio ad usare la bicicletta di Silvia (visto che lei era in Italia in vacanza) e ben presto si manifestano dei problemini alla sella. In pratica non riesco più a mantenerla in posizione orizzontale perché la zigrinatura è tutta spanata ed una volta seduti la sella tende ad impennarsi rendendo quasi impossibile l'utilizzo. Nonostante tutto cerco di andare avanti portandomi sempre dietro la chiave inglese.
Dopo qualche giorno porto la mia bici come previsto al negozio e nel giro di ventiquattro ore la riparazione è fatta. Con estrema sorpresa quando mi reco a riprendere la bici mi dicono che l'intervento è compreso nella garanzia e devo pagare solo i materiali: 15 corone (neanche due euro!). Ringrazio e soddisfatto rientro alla base. Il giorno dopo non avendo ancora gonfiato a dovere la mia bici, uso ancora una volta quella di Silvia e malauguratamente la sella si rompe (o meglio in una manovra di sollevamento forzato in corsa, il ferro dell'anima della sella esce dalla sua sede).


Non mi rimane altro che ritornare al negozio con sella e morsetto spanato per farmeli cambiare. Questa volta uso la mia bicicletta che è tornata come nuova e mi porto la sella nello zaino (per scrupolo mi porto dietro anche la garanzia). Sapete cosa è successo? Mi hanno sostituito la sella e il morsetto GRATIS, senza nemmeno vedere la bicicletta. Non me lo aspettavo davvero, anche perché mi sembrava un intervento fuori garanzia... ma invece... queste sono piccole cose che fanno pensare. E non c'è stato nemmeno il bisogno di chiedere... si sono semplicemente fidati senza nemmeno vedere la bicicletta... nel giro di una settimana due interventi ad entrambe le bici: costo complessivo 15 corone.
Faccio ancora fatica ad abituarmi a queste cose... ma piano piano capisco che è così che dovrebbero funzionare. Attento com'ero a convivere con le quotidiane fregature e con quella maledetta abitudine di cercare di fregare il prossimo, sento che il mio atteggiamento verso la società sta cambiando... esco dal negozio con il sorriso stampato sulla faccia, pedalo con il sole che scotta sulla fronte ed un venticello che mi solletica le gambe... e mi dico ancora una volta: "si Gabriele, hai fatto proprio la scelta giusta !".

venerdì 9 luglio 2010

L'Estate con la E maiuscola

Anche se per me, ultimo arrivato sul posto di lavoro, non c'è spazio per troppe ferie quest'estate (solo una settimana ad agosto in cui raggiungerò Silvia a Kiruna per il famoso corso "Human spaceflight and exploration"), riesco comunque a godermi appieno questa bellissima stagione.
Eh sì... le calde ed afose estati della Pianura Padana bruscamente interrotte da forti temporali con piogge torrenziali, grandinate e persino qualche tromba d'aria, sono ormai un ricordo.
Quest'anno però l'estate ha la E maiuscola qui nell'Östergötaland. Giugno si è chiuso con un caldo crescente e luglio per il momento ci ha regalato delle splendide giornate e piuttosto calde. Temperature che al massimo hanno raggiunto i 30-32°C ma che per la maggior parte dei giorni si sono assestate su qualche grado più in basso. E così dopo l'inverno più nevoso degli ultimi x anni abbiamo l'estate più calda dal 1994. Una vera e propria pacchia... il bello è che grazie alle giornate molto lunghe le temperature si mantengono su questi valori dalla mattina fino alla sera inoltrata... ma senza troppa umidità.
Ma luglio è anche il mese delle ferie per gran parte degli svedesi. Il posto di lavoro si è letteralmente svuotato e persino la mensa da oggi è chiusa fino alle prima settimana di agosto. In fin dei conti però non mi dispiace lavorare quando c'è meno gente in giro... ovviamente c'è più da fare ma si sta più tranquilli, un po' come succede nei weekend lavorativi.
Il fatto che gran parte della gente sia in ferie lo si poteva capire anche sabato sera perché nelle vie del vecchio centro industriale, ma soprattutto lungo il sentiero che costeggia il fiume erano veramente poche le persone a passeggio. Tra quelle poche però ci siamo imbattuti in Tiziana, Michele e le due bambine che come noi erano scesi verso il fiume per godersi le luci della sera che regalano scorci incantevoli attorno alle rive che pullulano di ninfee in questo periodo. E così tra una chiacchiera e l'altra abbiamo poi deciso di terminare il giro del fiume con una puntata verso il centro della città che fino a quel momento giaceva ai nostri occhi addormentata.
Questa città però presto ci ha riservato una piacevole sorpresa e, da quella che ci sembrava addormentata, si è trasformata in qualcosa pullulante di vita... infatti una volta giunti nei pressi del centro i nostri occhi non potevano quasi credere a quello che vedevano. A mano a mano che ci avvicinavamo al luogo da dove provenivano musiche e canti rock la quantità di gente attorno a noi aumentava di pari passo. Finché non ci siamo ritrovati in mezzo ad una marea umana di gente con tanti giovani (5.000 a leggere il giornale oggi) lì radunati per dei concerti all'aperto... Subito mi sono tornate in mente le parole di Marco che osservava a suo tempo che in questa città c'è poca gente in giro e che le ragazze non sono proprio lo stereotipo della svedese tipo dell'immaginario italiano... Marco è in Italia in ferie ma se fosse stato qui sabato sera si sarebbe ricreduto mille volte e forse anche mangiato le mani!!! Michele può testimoniare abbondantemente... ed anche le nostre mogliettine non hanno potuto far altro che guardarsi in giro divertite...

Il balcone verde

E' giunto il momento di fare il punto della situazione del nostro piccolo balcone verde. Quest'anno è stato più che altro un esperimento in piccola scala in prospettiva futura e con lo scopo di vedere come sarebbe andate le cose. E' giusto premettere che abbiamo piantato quasi tutto a partire dal seme quindi è ovvio che la crescita in alcuni casi è lenta. Ma ora si iniziano a vedere finalmente i frutti di tanta dedizione.
Le prime soddisfazioni sono arrivate abbastanza presto con l'insalata e la rucola che in diverse occasioni ci siamo mangiati volentieri... i girasoli che avrebbero dovuto essere nani, sono cresciuti a dismisura fino a raggiungere la quota di 118 cm ed ora stanno spuntando i fiori.


Le piantine di fragole sono molto verdi ma per il momento non si vede ancora nessun frutto anche se dovrebbe essere ormai questione di giorni. Quello che invece ci ha sorpreso un sacco sono state le zucche ornamentali che stanno crescendo quasi a vista d'occhio; hanno "buttato" persino i fiori e sono spuntate le prime zucchette.
Le piante di peperoncini spuntate sono tre e stanno crescendo a ritmo blando. Quelle che sono molto in ritardo sono le margherite che praticamente sono ancora allo stadio di piccola piantina verde... le campanule violetta invece dopo aver rischiato la morte per disseccamento ed essere state sottoposte ad una drastica potatura sono nuovamente in fiore.
Le orchidee (ne abbiamo quattro diverse) stanno godendo di ottima salute grazie alla posizione perfetta (mai al sole diretto) ed alla regolarissima bagnatura per immersione del sabato mattina ed al fatto che ogni tre settimane si cuccano un concime liquido di sostentamento. Tutte le piante hanno prodotto nuovi steli e sono sbocciati fiori in abbondanza.
Infine le piante grasse... anche loro hanno ripreso vita anche se devo dire che forse quello svedese non è il clima ideale per loro... magari in serra...
Girovagando su internet in questi giorni siamo capitati in un sito specializzato in serre e inizia a solleticarci l'idea di una bella serra multiscopo da installare nel giardino della casa nuova...
Infine vi propongo una fotografia del tramonto che qualche sera fa si è acceso di colori !

martedì 6 luglio 2010

Un "dolce" arrivederci

In questi giorni ho avuto un'ulteriore prova sul carattere degli svedesi (prova che tra l'altro personalmente non mi serviva...) ma che può far riflettere qualcuno. Dipinti da noi italiani come chiusi, poco propensi a socializzare, in realtà quello che abbiamo trovato in base alla nostra esperienza quotidiana è tutt'altro. Certo non ti puoi aspettare che ti buttino la mano sulla spalla al primo incontro, ma una volta rotto il ghiaccio... possono nascere degli ottimi rapporti e delle belle amicizie. La riprova, come vi ho detto, l'ho avuta in questi giorni.
Da qualche settimana ho avuto un collega italiano al SMHI, il servizio meteorologico dove lavoro. Un ricercatore di Bologna è stato visitor scientist per un periodo di un mese e mezzo in un gruppo di ricerca nell'ambito satellitare. Fin dal primo giorno abbiamo iniziato a frequentarci e così da qualche pranzo assieme al ristorante del SMHI, poi Sante (questo è il suo nome), è entrato a far parte della nostra piccola comunità italiana di Norrköping e in più di qualche occasione ci siamo incontrati fuori lavoro per trascorrere qualche divertente pomeriggio o serata in compagnia anche degli altri "italiani" (Giulia e Marco, Natashia e Francesco, Michele e Tiziana tutti con i rispettivi piccoli al seguito...).
In questi giorni però era arrivato il momento dei saluti. Dopo sei settimane di onorato servizio era giunto infatti il momento per Sante di riprendere l'aereo e ritornare in Italia. Un giorno per la pausa fika del pomeriggio, avevo ricevuto un invito da parte del gruppo in cui ha lavorato (e di cui fa parte anche Anna la nostra amica svedese), per festeggiare assieme la sua partenza.
Cosa gli hanno fatto trovare "questi svedesi"? Una meravigliosa ed enorme torta alle fragole e, cosa che ha lasciato Sante di stucco (ma anche il sottoscritto), un regalo per il suo futuro matrimonio! Vedere i sorrisi dei colleghi e sentire la "capa" che quasi con gli occhi lucidi lo ringraziava per il lavoro svolto e per la sua piacevole permanenza a Norrköping, mi ha fatto sentire veramente felice... è proprio vero che le esperienze bisogna farle sempre sulla propria pelle e non fidarsi troppo dei luoghi comuni.

domenica 4 luglio 2010

Barbecue "italiano" in riva al lago

Si sa che prima o poi l'assassino ritorna sempre sul luogo del delitto... in realtà noi ci eravamo fatti solo un bel picnic in riva al lago proprio un anno fa e qualche sera fa la tentazione è stata troppo grande per non rifarlo e così siamo ritornati sullo stesso luogo.
L'anno prima ci eravamo capitati per caso mentre cercavamo un altro lago ben più grande, questa volta invece ci siamo organizzati con tanto di mappa ricavata da Google Maps dopo aver rintracciato il lago in cui casualmente eravamo incappati.
Per l'occasione l'allegra compagnia italiana era ben nutrita. Mancava solo Silvia che in questa settimana è in Italia per una breve vacanza (quante ferie hanno i medici in Svezia con la storia dei recuperi dei turni notturni... meglio che non ci pensi !).
Come vi dicevo la compagnia in questo ultimo mese si è arricchita di una nuova famigliola friulana da poco arrivata in città con due simpaticissime bambine di sei e nove anni e di un giovane ricercatore che per un mese e mezzo ha lavorato come visitor scientist al SMHI. Guidati dell'esperto grigliatore Marco ed in mancanza del famoso barbecue (lo comprerò a fine estate quando i prezzi crolleranno inesorabilmente) abbiamo installate le solite engångrill (usate anche l'anno scorso) sotto lo sguardo curioso del piccolo Rocket.
Dopo aver acceso anche un fuocherello sulla spiaggia giusto per fare un po' più di atmosfera e scaldate le grigliette, abbiamo dato vita ad un simpaticissima cena in riva al lago con tanto di bambini che scorazzavano su e giù per il pontile in legno.
Per il resto a parte i soliti svedesi che verso sera si fanno il bagno (la prossima volta giuro che porto il termometro!), ci siamo goduti come non mai la luce della sera che sembrava non finire mai. Alle 22.30, dopo un salvataggio tramite un gommone di un frisbie accidentalmente finito in acqua ed andato alla deriva qualche decina di metri, con il sole tramontato da pochi minuti siamo rincasati, felici e contenti.

giovedì 1 luglio 2010

Miniere e cavalli

Smaltiti i postumi dei festeggiamenti, domenica è giunta l'ora di rientrare nell'Östergötaland, la regione che ci ha dato ospitalità da quando siamo in Svezia. E così abbiamo sfruttato il rientro in automobile per visitare alcuni luoghi, in particolare le miniere di rame di Falun, oggi patrimonio dell'umanità incluso nella famosa lista dell'Unesco. Per diversi secoli a partire dal tredicesimo l'area attorno alla attuale cittadina di Falun è stata una delle più importanti aree minerarie al mondo. Le attività di escavazione sono state terminate negli anni '90 e la miniera e tutti gli edifici connessi sono stati trasformati in un interessantissimo sito di archeologia industriale.
L'escursione nel sottosuolo che porta fino a -66 m di profondità e la visita all'adiacente museo permette di capire a fondo quali erano le condizioni di lavoro nella miniera nelle diverse epoche. Nel sottosuolo l'illuminazione artificiale è stata ridotta al minimo e spesso la guida fa uso di lampade ad olio che vengono accese e spente di volta in volta nei punti adibiti alle interessanti spiegazioni. Diversi sono anche gli oggetti che giacciono come addormentati a testimoniare le durissime condizioni di lavoro nel sottosuolo.
Tra le storie interessanti che si incontrano lungo la via c'è quella di Fet Mats un giovane che nel 1677 sparì dal paese di Falun e che fu ritrovato nella miniera quarantadueanni dopo in perfetto stato di conservazione, come se fosse deceduto il giorno prima. Il suo corpo si era apparentemente pietrificato grazie alla presenza del vetriolo all'interno della miniera. Nessuno ne aveva denunciato la scomparsa e quindi il ritrovamento rimase un mistero finché una signora riconobbe quello che al tempo, quarant'anni prima, era il suo fidanzato. Una storia da brividi. Dopo il ritrovamento il corpo divenne meta di "pellegrinaggio" e rimase esposto in una bacheca di vetro nel museo per altri trent'anni ed anche lo scienziato Linneo venne a Falun per studiarne il corpo. E fu proprio lui ad accorgersi che il corpo non era pietrificato bensì ricoperto di vetriolo (acido solforico) e che quando la sostanza sarebbe evaporata il corpo avrebbe iniziato a "distruggersi". E così fu perché dopo trent'anni il povero Fet Mats aveva perso una gamba e l'aspetto non era più dei più belli, tanto che la direzione del museo fu costretta (dalle proteste dei visitatori di allora) a dare degna sepoltura al corpo.
L'altra storia interessante è costituito da quello che successe nel giorno di midsommar del 1687: una grandissima parte della miniera crollò. Fortunatamente non ci fu nessuno morto appunto perché anche allora a midsommar non si lavorava.
Il bello del viaggiare in auto è che puoi fermarti quando vuoi e dove vuoi. E così è stato per un altro paio di visite lungo il percorso studiato a tavolino. Nella prima abbiamo visto la Ornässtugan, una splendida casa adagiata sulle sponde di un lago costruita nei primi anni del 1500 dove anche Gustav Vasa ha risieduto per un periodo nella sua avventura nel Dalarna attorno al 1520. Nella seconda, molto meno culturale ma comunque curiosa, abbiamo potuto ammirare da vicino il più alto Dalarnhäst di tutta la Svezia (e penso anche del mondo), alto 13 metri e pesante 67 quintali. Questo si che sarebbe un souvenir con i fiocchi !