giovedì 22 novembre 2012

Visioni celestiali


In queste ultime due giornate non potevo non prendere in mano la tastiera e scrivere io il Blog… perché? Perché si è trattata di un paio di giorni all’insegna dell’astronomia o meglio degli osservatori astronomici.
Ci eravamo lasciati con le avventure nel sottosuolo di Lightning Ridge e ci ritroviamo a scrutare nei due giorni successivi il cielo, un po’ per le mete, un po’ per le serate particolarmente limpide che ci hanno permesso di avvistare i gioielli del cielo australe ossia la Grande e Piccola Nube di Magellano (la galassia a noi più vicina) oltre alla famosa Croce del Sud.


Dopo aver attraversato la maggior regione australiana produttrice di cotone, nei dintorni di Narrabri, nella giornata di ieri abbiamo visitato il sito dell’Australian Telescope che rappresenta il più potente e grande sistema di radiotelescopi dell’emisfero australe. Nel sito sono presenti cinque enormi antenne da 23 m di diametro che possono essere spostate lungo delle rotaie a forma di croce. Sfruttando il principio dell’interferometria viene simulata un’unica antenna del diametro di 6km. Con una breve deviazione dal centro astronomico abbiamo avuto anche la possibilità di percorrere le sponde di un laghetto dalle acque lattiginose e perfettamente circolare del diametro di 3 km circa che si pensa sia stato creato in seguito all’impatto di un meteorite.


Lasciati i radiotelescopi abbiamo attraversato la Pilliga Natura Reserve, l’unica foresta primordiale rimasta in Australia. All’interno del parco ci sono lunghe strade sterrate che purtroppo non possiamo percorrere con il nostro camper e che portano a paesaggi magnifici. Tuttavia con uno sterrato piuttosto breve riusciamo a raggiungere il punto di partenza di un sentiero di circa 2km che ci permette di ammirare le numerose grotte di arenaria scavate dall’azione erosiva del vento e dell’acqua. Questa zona è  molto cara agli aborigeni come si può anche osservare dalle incisioni ancora presenti in alcune rocce.



Nella giornata di oggi invece abbiamo visitato al mattino il più importante centro di astronomia ottica dell’Australia, il Siding Spring Observatory che annovera tra la sua decina di telescopi anche il telescopio ottico più grande dell’Australia, l’Anglo-Australian Telescope con un diametro dello specchio di 3.9m.

Nel primo pomeriggio abbiamo spezzato la “monotonia astronomica” con una visita ad una miniera d’oro a cielo aperto oggi “rigenerata”, ossia messa in sicurezza ed attrezzata con diversi sentieri escursionistici. La miniera, aperta nel 1890, ha avuto un secondo periodo di splendore tra gli anni ’90 e il 2002 dopodiché è stata chiusa e riconvertita.


Per porre termine alla giornata, a circa 30 km prima dell’abitato di Parkes abbiamo ammirato “The Dish” il radiotelescopio singolo più grande dell’emisfero australe che con i suoi 64 m di diametro è un vero mostro del settore! Beh per un astronomo come me (almeno in origine) queste due giornate sono state una vera e propria scorpacciata di visioni celestiali !




In serata, prima di approdare al campeggio di Parkes, abbiamo avvistato i primi cartelli con la scritta Melbourne. A conti fatti siamo solo a 730km dal termine delle nostre peregrinazioni.

3 commenti:

maura ha detto...

Ciao, sono Maura di NoBordersMagazine avrei piacere a sentirvi via mail, se vi va scrivetemi!

Anonimo ha detto...

Vi ho ascoltato su RADIO 24 nella trasmissione di Sergio Nava....
Complimenti per il coraggio......
Prima o poi Vi contatterò per 2 chiacchiere se non avete nulla in contrario. ciao !!!

neveverde ha detto...

citao un vostro post su pagina facebook la valtliina che vorrei.....grazie per le idee sulla raccolta differenziata!!
elo