
mercoledì 31 marzo 2010
Castello ululì

martedì 30 marzo 2010
Berlino tra storia e modernità

Per il resto, parcheggiata la Brontomacchina, abbiamo utilizzato solo i mezzi pubblici per girovagare in città, la cui rete - dobbiamo dire - non è di così semplice utilizzo come abbiamo trovato in altre capitali europee come Parigi o Londra. Una volta compresi i meccanismi però poi se ne apprezza la vastità che permette di raggiungere qualsiasi punto. A tal fine lunedì abbiamo acquistato un ticket giornaliero e con sorpresa abbiamo notato la completa assenza di barriere di controllo agli ingressi della metro, niente sbarre o girelli, tutto è aperto… e in un’intera giornata non abbiamo mai incontrato nemmeno un controllore… segno che la civiltà da queste parti è abbastanza sviluppata.
Berlino è una città molto bella, dove il nuovo si mescola continuamente ai ricordi del passato che qui e là fanno capolino dietro a strutture e costruzioni estremamente moderne. Una città dove i monumenti più imponenti ed importanti giacciono in quella che una volta era la parte “est” della capitale, la parte in cui comandava quella stessa bandiera che oggi penzola come un drappo scolorito e stracciato ai lati del checkpoint Charlie.

Seppure oggi siano quasi completamente scomparse le tracce di quel muro abbattuto quando io avevo da poco compiuto diciotto anni, nei pressi della bianca cabina in legno, oggi divenuta attrattiva turistica, i ricordi però possono nuovamente tornare alla memoria tramite le tante fotografie ed i racconti riportati su dei pannelli espositivi che seguono il percorso originario del muro.
Uno dopo l’altro abbiamo passato in rassegna tutti i monumenti simbolo di un’epoca, riempiendoci gli occhi di quello che abbiamo studiato sui libri di storia, noi che fortunatamente la guerra non l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle come purtroppo alcuni dei nostri genitori hanno dovuto. Devo dire però che mi ha fatto una certa impressione pensare al fatto che ormai un’intera generazione di giovani, quelli che oggi in gita scolastica affollano i luoghi più turistici, non ha conosciuto se non per sentito dire tutti gli avvenimenti connessi alla caduta di quel muro.
Quando, soddisfatti, lasciamo la capitale nuovamente a bordo della Brontomacchina, questa volta però in mezzo al traffico che però non è mai caotico, una clacsonata da dietro mi ricorda che non siamo in Svezia… in effetti ci eravamo chiesti quando sarebbe giunto quel fatidico momento…

lunedì 29 marzo 2010
Tra Svezia e Danimarca
Nel pomeriggio di venerdì percorriamo oltre 400 km di soli boschi e pochissimi centri abitati fino a lasciare le foreste poco prima di giungere ad Helsinborg sulla costa occidentale. Pernottiamo a Malmö e la mattina del sabato, prima di attraversare la straordinaria opera ingegneristica che è il famoso ponte che collega la Svezia alla Danimarca (395kr per la cronaca) andiamo a dare un’occhiata da vicino al più alto grattacielo di Svezia, l’altrettanto famoso “Turning Torso”, ossia il busto rotante, uno skyscraper (grattacielo si scrive così anche in svedese) alto 190 metri che dalla base alla sommità ruota su sé stesso di 90° !

La giornata del sabato caratterizzata da una temperatura di 5-6°C, qualche goccia di pioggia e cielo coperto è dedicata poi a Copenaghen. Come prima meta, arrivando da sud, scegliamo Cristiania, la famosa comunità hippy formatasi nel 1971 in seguito all’occupazione di un’ampia area militare abbandonata in prossimità del mare. In quegli anni un migliaio di persone decisero di abitare a Cristiania dando origine ad un vero e proprio esperimento sociale di vita comunitaria auto-governata e gestita, senza dover nulla allo stato ed alla città. Sono passati quasi 40 anni dall’età d’oro degli hippy ed il tempo penso si sia fatto sentire parecchio. Percorrendo a piedi le piccole vie in terra battuta piene di pozzanghere in mezzo a personaggi che si scaldano con fuoco dei bidoni, non può non saltare all’occhio lo stato di degrado in cui tutta l’area giace. Gli hippy sono stati sostituiti da personaggi “alternativi”, una quantità di chincaglieria è sparsa un po’ ovunque nei vicoletti e nelle vie del “centro” che ruota attorno alla via denominata “Pusher street”. Tutto sembra ancora autogestito, ci sono tre personaggi con un camion della spazzatura verde pieno di disegni che cercano di raccogliere un po’ di rifiuti, qualcuno che sistema qualche ombrellone all’esterno di piccoli negozietti dove si vende un po’ di tutto, rigorosamente usato… biciclette di tutti i tipi sono sparse un po’ ovunque come dappertutto ci sono graffiti, scritte e disegni sui muri… chissà quanto potrà durare ancora questo “esperimento” che forse aveva un senso 40 anni fa ma che al giorno d’oggi forse ha perso gran parte della sua “esoticità”…

Copenaghen per il resto è una città molto bella e la passeggiata per il centro risulta oltremodo piacevole. C’è parecchia gente, i negozi sono alla moda e pochi sono gli ambulanti che cercano di “intrattenere” i turisti o vendere loro qualcosa. Non disponendo di tantissimo tempo scegliamo di girovagare un po’ per le vie del centro per giungere anche fino alla bella vista che si apre sul canale di Nyhavn dove casette di tutti i colori fanno da sfondo ad imbarcazioni di legno che sono ormeggiate lungo le sponde dove trovano posto diversi ristorantini. D’estate deve essere veramente uno spettacolo… questa stagione purtroppo non permette di godersi appieno l’atmosfera seppure le coperte non manchino sui tavoli all’aperto come neanche gli intrepidi avventori.

Per il secondo pernottamento, Silvia, che era deputata all’organizzazione pratica del viaggio, ha scelto un bel B&B nel piacevole paesino di Køge sulla costa a sud di Copenaghen proprio in uno dei luoghi dove i danesi nel 1677 riuscirono a respingere in una battaglia navale il tentativo di invasione della flotta svedese. E’ evidente che siamo fuori stagione, qui i turisti ci vengono d’estate per il mare, tuttavia ha il suo fascino passeggiare nelle viuzze semi deserte del sabato pomeriggio (dove tutti i negozi alle 14 sono già chiusi) della piccola cittadina fiancheggiate da case a graticcio vecchie di 400 anni.
domenica 28 marzo 2010
Un anno di One Way To Sweden
mercoledì 24 marzo 2010
Hej då amata brontomacchina
martedì 23 marzo 2010
La nuvola di Fantozzi

lunedì 22 marzo 2010
Barnbidrag questa parola misteriosa


domenica 21 marzo 2010
21 marzo e 21 mesi

venerdì 19 marzo 2010
100.000 pagine viste in un anno
lunedì 15 marzo 2010
Upgrade

sabato 13 marzo 2010
2 coppie e 5 Paesi

venerdì 12 marzo 2010
Strani sospetti...


giovedì 11 marzo 2010
Habemus skyltarna (abbiamo le targhe)



mercoledì 10 marzo 2010
Il Sole si sta riprendendo i suoi spazi
martedì 9 marzo 2010
Drömmen om Italien - Sognando l'Italia
venerdì 5 marzo 2010
Imparare con il latte


giovedì 4 marzo 2010
Come funziona il sistema sanitario


