martedì 17 novembre 2009

3, 2, 1... liftoff !

Sveglia all'alba stamattina per il grande giorno. Appena buttiamo la testa fuori dal motel ad Orlando il cielo è quasi coperto da un'ampia coltre di stratocumuli ma non per questo perdiamo il nostro ottimismo; il lancio è previsto nelle ore più calde della giornata quando il sole dovrebbe essere riuscito a rimuovere la maggior parte delle nuvole mattutine.
Per entrare al Kennedy Space Center (KSC) oggi serve un pass speciale che ci siamo fatti spedire nel primo hotel di Miami. Alle 8.45 siamo nell'enorme parcheggio del Visitor Center che è già gremito di automobili e pullman.I fanatici dei lanci (per più di qualcuno non è la prima volta) già al primo mattino si appostano con treppiede, teleobiettivi e telecamere nei punti più strategici; noi preferiamo non attendere cinque ore senza far nulla e quindi ci mettiamo subito all'opera per iniziare la visita del complesso della Nasa che è piuttosto vasto. Per oggi dovremo fare a meno della visita in pullman ai siti più lontani (Saturno V e Assembly Building) a cui prenderemo parte domani.

Lo spettacolo che senz'ombra di dubbio è stato il più bello (a parte il lancio in sè) è la proiezione di un documentario IMAX in 3D sulla costruzione della stazione spaziale. Grandi immagini di straordinario effetto che grazie agli occhialini polarizzati emergevano incredibilmente dall'enorme schermo. Gli aggettivi per descrivere questo bellissimo filmato sono difficili da trovare, è un qualcosa di veramente emozionate che ti fa comprendere l'importanza e la grandezza di questa meravigliosa creatura dell'uomo: l'International Space Station, la ISS.
La seconda visita l'abbiamo dedicata all'ultima attrazione costruita al KSC: l'hanno chiamata Shuttle Launch Experience ed è un simulatore del lancio con tanto di suoni, vibrazioni ed accelerazione di gravità, il tutto preceduto da una presentazione multimediale sulle sequenze pre e post lancio. Ovviamente qualcosa da non perdere.

Durante la mattinata abbiamo assistito ai breafing che ogni ora venivano tenuti in un apposito luogo con tanto di schermi giganti connessi con il centro di controllo. Abbiamo così potuto assistere in diretta all'arrivo degli astronauti al KSC, alla loro salita sul famoso autobus di metallo tutto tondo ed al loro trasferimento alla piattaforma di lancio 39A. Sempre tramite gli schermi abbiamo assistito alle sistemazione degli astronuati all'interno della navicella (che avviene almeno un paio di ore prima del lancio).

Alle 13 infine ci siamo trovati un posto adatto alla visione del lancio e così, appostati in mezzo alla moltitudine di persone che con noi oggi condividevano quest'evento, abbiamo atteso per 90 minuti. Il tempo come previsto è andato migliorando nel corso della mattinata ed alle 14:28 in cielo c'erano solo brandelli di nuvole che non hanno impedito la visione.
Il countdown scandito dallo speaker ha raggiunto lo zero una manciata di secondi prima che lo Shuttle Atlantis sbucasse da dietro gli alberi in lontananza, mentre quasi venti secondi sono serviti al suono per raggiungere il nostro posto di osservazione; allora abbiamo potuto godere appieno della potenza sprigionata dai motori della navicella. Un'enorme colonna di fumo e fiamme si è innalzata in cielo mentre lo Shuttle compiva le prima manovre per raggiungere l'assetto di volo (rotazione ed inclinazione).

E' stato qualcosa di emozionante, vissuto fianco a fianco con moltissime altre persone che tutte assieme hanno gioito ed applaudito, comunicando in questo modo il proprio grazie a quella moltitudine di persone che per molti mesi o persino anni hanno lavorano affinchè tutto funzioni alla perfezione. Tredici minuti è lo Shuttle è in orbita... adesso servono un paio di giorni prima che possa attraccarsi alla Stazione Spaziale dove undici giorni di intenso lavoro e di passeggiate spaziali aspettano gli astronauti. STS-129, il nome in codice di questa missione, serve per portare lassù soprattutto pezzi di ricambio e scorte; siamo agli ultimi lanci dello Shuttle (con la sua grande capacità di carico) e bisogna pensare a dotare la ISS di tutto il necessario per gli anni a venire.

Prima di rientrare in hotel abbiamo il tempo di rendere omaggio agli astronauti caduti nelle varie missioni del passato, di visitare l'US Astronaute Hall of Fame ed altre mostre presenti al KSC. Oggi andiamo a dormire coscienti di aver assistito ad un'opera dell'uomo unica e straodinaria, un qualcosa che ci porteremo con noi per sempre e che potremo un giorno raccontare e mostrare ai nostri figli. Chissà, magari in un giorno lontano, loro avranno qualche possibilità in più di noi di toccare il cielo con un dito.

4 commenti:

alessandro ha detto...

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ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

invidiaaaaaaaaaaaaaaaa :-)

Ideandro ha detto...

Se, invidia... intanto qui in Italia vi state perdendo l'ennesima manifestazione degli studenti... la votazione con la fiducia per privatizzare l'acqua (ex) pubblica... l'ennesimo stupro di gruppo e il terzo suicidio della settimana nella metropolitana... vuoi mettere?

Questa si che è vita... qui non ti annoi mai!

P.S. Aiutooooo!!!

Morgaine le Fée ha detto...

È proprio un bel viaggio e uno spettacolo tremendamente grandioso quello che vi siete visti!

continuo a seguirvi :)