domenica 2 agosto 2009

Tutt'attorno al lago Roxen: ciò che non uccide fortifica

Eccoci di ritorno dal più lungo giro in bici che mai abbiamo fatto di persona: una 2-giorni nella campagna svedese, tutt'attorno al Roxensjö, uno dei laghi più grandi della regione dell'Östergötland.

Partenza tardino, verso le 11 di ieri, non prima di una visita al negozio di bici per premunirci contro eventuali forature e guasti tecnici. E poi via, in direzione ovest, con un vento contrario di 4 m/s che non ci ha mai abbandonato per tutta la giornata, introducendo un'ulteriore difficoltà.

Il giro prevedeva nella prima giornata un percorso leggermente ondulato nella campagna che si estende a sud del lago fino a Linköping, e poi la risalita della sponda occidentale fino alle famose chiuse di Berg, sullo Göta Kanal, con infine pernottamento in un vandrarhem (una specie di ostello) a Ljungsbro. Quest'ultima località è anche famosa per una grande fabbrica di cioccolato che putroppo (e soprattutto per me) non siamo riusciti a visitare perchè chiusa il week-end.
La seconda giornata consisteva invece nel pedalare lungo boschi e un paesaggio decisamente più ondulato lungo la sponda nord del lago, e successivamente lungo un breve tratto di canale, prima del rientro a casa.

Le soste, soprattutto nella prima giornata, sono state varie, per concederci una tregua dal vento insistente e per ammirare paesaggi, animali e costruzioni lungo il percorso. A Norsholm, all'estremo punto orientale del lago dove quest'ultimo si riduce ad un canale (sempre lo Göta Kanal), ieri ci siamo fermati a pranzare al sacco nei pressi di una delle numerose chiuse che si trovano lungo il canale, che include anche un ponte ferroviario e un ponte stradale, entrambi mobili. E' stato particolarmente divertente vedere la strada girare su se stessa e, cosa ancora più impressionante e al limite della credibilità, la ferrovia piegarsi a 90° per lasciare passare le barche ! Nella mezz'ora che abbiamo trascorso lì, sono passati ben 6 treni, quindi c'è da dire che il coordinamento dev'essere ben preciso e l'azione veloce. Godetevi il video ("ocio" al commento di Gabry non proprio in veneto):


Nel pomeriggio, dopo un drive-through nella periferia di Linköping, abbiamo fatto visita ai nostri amici che abitano proprio sulla sponda sud-occidentale del lago, ed abbiamo affrontato (con quadricipiti dalla consistenza ormai marmorea) le ultime salite per chiudere la giornata a 79 Km.
Dopo aver preso possesso della nostra camera, ed ammirato con non poca invidia i nostri vicini che grigliavano l'impossibile nel giardino dell'ostello, ci siamo trascinati (sempre in bici ovviamente) nel centro del paese di Ljungsbro per una meritatissima "pizza" + kebab salad, all'aperto e con il sole ancora alto.
Dopo 12 ore di sonno, alle 9:30 eravamo nuovamente in sella ai nostri mezzi. Al nostro risveglio il primo pensiero è stato in realtà un dubbio: come avrebbero reagito i nostri muscoli una volta scesi dal letto ? L'alternativa più codarda sarebbe stata quella di ritornare a Linköping, caricare le bici sul treno e rientrare mestamente a casa. La seconda ovviamente era quella di proseguire lungo l'itinerario previsto, con l'incognita della consistenza delle salite, e quindi il rischio di "crollare" esausti a metà strada, senza mezzi di trasporto alternativi.

I primi passi nel giardino e la colazione ci hanno confortato, dandoci la giusta carica per proseguire come previsto (anche perché non ce lo saremmo mai perdonati).
In realtà, seppur il percorso fosse più impegnativo dal punto di vista altimetrico rispetto a quello del giorno precedente, l'assenza del vento ha reso il tutto più facile. Il paesaggio, che ieri era solo di campagna con coltivazioni di tutti i tipi ed i colori, oggi era costituito principalmente da boschi con meravigliosa e pressochè costante vista sul lago. Oltre alle canoniche mucche e ai cavalli, oggi abbiamo potuto ammirare anche pecore (bianche e nere), una volpe e tantissimi uccelli tra cui questi due splendidi esemplari di cui non conosciamo il nome (magari qualcuno ci può aiutare):

All'arrivo a casa i km odierni sono stati 63. Per noi, il cui ultimo giro in bici "serio" e comunque non più lungo di un pomeriggio, risaliva a più di 1 anno fa, è stata un po' una scommessa: 142 km tra saliscendi e strade in parte sterrate hanno messo a dura prova le nostre gambe e il nostro apparato cardiovascolare. Ma ne siamo usciti con onore, e molta soddisfazione: oltre alla bella abbronzatura, la nostra condizione "atletica" sta decisamente migliorando (riusciamo ancora ad alzarci tranquillamente dal divano da cui vi stiamo scrivendo !).

5 commenti:

Giulia ha detto...

sono invidiosissima :-)!!!!!!

Unknown ha detto...

il mio fisico debilitato dalla perversa abitudine allo studio sedentario non avrebbe retto allo sforzo, e sarei stramazzato a metà strada.

grattis!!

AM

bik&patty ha detto...

Salvo svarioni, i due soggetti ripresi al margine della foresta dovrebbero essere gru (non in senso edilizio, naturalmente!)

Frans Halmsson ha detto...

Ma quando hanno alzato il ponte del treno si sono fermati tutti i treni della Svezia? :-)
(In alto si notano i fili che si staccano )

micky ha detto...

sì, sono gru. Se ne vedono tantissime in Svezia.
Vedo che ci avete preso gusto con quella bici! Complimenti ancora x tutto.
Micky