lunedì 31 agosto 2009

Un matrimonio e via...

Quella appena passata è stata per noi la prima vera occasione di trascorrere una settimana lontani dalla nostra casa svedese ed anche dalla Svezia stessa, per una vacanza che abbiamo passato tra Olanda, Germania ed Italia.
Avremo sicuramente l'occasione per parlare un po' delle nostre brevi vacanze europee che ci hanno offerto anche degli spunti di riflessione ed un'altra occasione per valutare se la decisione che abbiamo preso diversi mesi fa (quella di trasferirci in Svezia) sia stata giusta oppure no.
Nel post precedente mi ero sfogato su degli inconvenienti che mi avevano innervosito al rientro in Italia, ma sono contento di aver stimolato anche degli interessanti commenti. Ho avuto anche modo di sentire dalla voce di amici ulteriori considerazioni sui post più accesi di questi mesi e così prossimamente dedicherò un post per rispondere alla questione emigrare si/emigrare no, spiegando il mio punto di vista personale.

Per fortuna però il weekend italiano, dopo gli iniziali inceppi burocratici è filato tutto perfettamente liscio. Abbiamo trascorso una bella serata assieme ad amici riassaporando il gusto di un'ottima pizza italiana (a Norrköping purtroppo c'è una sola pizzeria italiana con un vero pizzaiolo italiano, il resto sono tutte pizzerie-kekab gestite da personale turco) e cosa ancor più bella, sabato abbiamo partecipato ad un bellissimo matrimonio, sul Collio friulano.
Nonostante qualche goccia di pioggia, un paio di tuoni ed uno splendido arcobaleno, tutto si è svolto nel migliore dei modi e grazie alla privilegiata "postazione" da testimone, ho potuto assaporare tutti i dettagli e le sottili sfumature della giornata.
Una giornata che ha permesso a me ed alla Silvia, di rivivere tutte le emozioni di quel 21 giugno di poco più di un anno fa, quando anche noi ci siamo sposati, in una giornata che ricordiamo sempre con immensa gioia.

Ieri sera abbiamo nuovamente abbandonato il traffico del rientro nell'autostrada Venezia-Trieste per imbarcarci nel solito volo Ryanair della domenica sera che ci ha riportato qui.
La Svezia ci ha accolta con il buio della notte ma i 60 chilometri che separano l'aeroporto di Skavsta da casa nostra, sono scivolati sotto le ruote del Discovery in un lampo, vuoi per il paesaggio illuminato dalla Luna che appoggiata sulla cima degli alberi che fitti costeggiano l'autostrada sembrava enorme, vuoi per la piacevole scarsità di macchine (in tutto il tragitto ci hanno sorpassato solo un paio di autovetture e devo dire che non ho mai superato il limite di 110 km/h !).