venerdì 25 settembre 2009

E' difficile copiare?

Stamattina facendo colazione mi è tornato alla mente un pensiero che da quando vivo qui in Svezia ogni tanto riaffiora: siamo in Europa, i politici europei siedono tutti i giorni fianco a fianco al Parlamento Europeo, viaggiare in Europa è sempre più facile, veloce e conveniente ed internet dilaga ormai dappertutto. Ecco allora che mi chiedo: perché le buone idee dei "vicini" europei non vengono copiate in Italia?
Mi spiego facendo due esempi concreti con i quali ho a che fare, ormai piacevolmente, ogni giorno: un elemento della raccolta differenziata ed i semafori. In questo post parlerò del primo esempio, mentre la questione dei semafori la affronterò in un prossimo post. Ovviamente di esempi ne esistono anche degli altri; mi viene in mente il doppio impianto dell'acqua che si usa in Germania nella case nuove (uno per l'acqua potabile ed uno per l'acqua non potabile da utilizzare per l'irrigazione del giardino o negli sciacquoni del water).
Ma veniamo a noi: in Svezia (ma non solo) le bottiglie di plastica PET e le lattine di alluminio non possono essere gettate nei raccoglitori della raccolta differenziata della plastica ma devono essere riportate in appositi centri di raccolta che si trovano presso tutti i supermercati.

Ed è proprio al supermercato che inizia il ciclo di riciclaggio quando all'acquisto di una bottiglia in PET si paga una piccola cauzione (variabile tra la mezza corona e le due corone) che viene poi restituita nel momento in cui le bottiglie e le lattine vengono riportate in un qualsiasi dei supermercati della Svezia ed inserite in apposite macchine che ne leggono il codice a barre. La macchina stessa rilascia poi uno scontrino che rappresenta un credito da scalare dalla spesa.
A Norrköping dove viviamo ha sede la Returpack, un marchio che include due società (la prima fondata nel 1984 quando la Svezia introdusse il concetto di deposito in denaro sulle lattine in alluminio) con 45 dipendenti complessivi e dove si raccolgono le bottiglie di plastica PET e le lattine di alluminio di tutta la Svezia!
L'impianto è il più grande del suo genere in Europa e ricicla 1,3 miliardi di pezzi all'anno che equivale a qualcosa come 360.000 pezzi al giorno ! Tra i compiti più importanti della società c'è anche quello di fare informazione presso il cittadino sul sistema di deposito e riciclaggio e coordinare tutto il sistema che va dalla restituzione del credito al consumatore al ritorno del materiale al centro di riciclaggio.
Oggi le percentuali di recupero delle lattine in alluminio e delle bottiglie di PET in Svezia sono rispettivamente al 87% e al 80% e l'obiettivo dichiarato dal governo è quello di raggiungere il 90%. Il modello svedese è stato introdotto anche in altri paesi come Norvegia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Olanda ed Islanda.
In Italia la situazione è cambiata parecchio negli ultimi anni, in Veneto dove noi abitavamo prima di trasferirci, la raccolta differenziata è abbastanza diffusa (la plastica però si raccoglie senza differenziarne troppo il tipo) e le percentuali non sono male, ma purtroppo la situazione in Italia è estremamente differenziata.

Ma un sistema del genere per PET e lattine, che vada bene per un intero paese ha anche altri indubbi vantaggi: responsabilizza maggiormente il cittadino che è chiamato a giocare un ruolo fondamentale nella catena, riduce praticamente a zero le bottiglie e le lattine che vengono abbandonate in giro (quelle poche rappresentano una micro fonte di reddito per qualcuno), e ne ottimizza la raccolta differenziata (mi ricordo che dai noi, nonostante i cartelli di divieto di mettere nei bidoni per la plastica altri rifiuti, dentro purtroppo qualche incivile ci buttava di tutto...). Senza contare poi che produrre una nuova lattina in alluminio con questo sistema vuol dire risparmiare il 95% di energia !
Per una volta copiare penso non sia vietato vero?

6 commenti:

silvia ha detto...

Ciao e vero a volte penso che l'italia dovrebbe copiare,forse x noi sarà troppo difficile?

Marc ha detto...

Mah, c'e' chi dice che queste politiche sono piu' facili/gestibile/realizzabili quando si ha un paese sotto i 10 milioni di abitanti (o giu' di li), tipo Svezia o Olanda. Che ne dite? x me e' una cazzata, vedi la Germania...

gattosolitario ha detto...

Comunque non é vietato buttare la plastica o l'alluminio nei bidoni della raccolta differenziata. Alla fine sempre viene riciclato, io ne due in cantina per esempio. Li porti al supermercato se vuoi riavere i soldi del pant. Comunque é un sistema molto intelligente secondo me, che stimola le persone a riciclare.

ps sui semafori parlai anche io qualche tempo fa, troppo belli!

Antonio ha detto...

Hai perfettamente ragione, l'Italia dovrebbe copiare le cose positive che fanno negli altri paesi europei.
Su questo argomento ho letto un libro (VOGLIA DI CAMBIARE di Salvatore Giannella) in cui l'autore prende come esmepio cose che vanno meglio in altri Paesi e si chiede perchè non possiamo copiarli.
Per la Svezia ad esempio parla della piaga delle morti su lavoro che in Italia non si riesce (o non si tenta nemmeno) a estirpare, parla delle scuole dell'infanzia finlandesi, delle politiche sul turismo della Francia ecc ecc.

Consiglio a tutti la lettura :o)

Frans Halmsson ha detto...

nei paesi che frequento ho notato che le cose fatte bene sono diverse in ogni paese quelle fatte male sono uguali in tutti i paesi. Una cosa fatta male si propaga meglio!

Riccardo ha detto...

Veramente interessante....! Immagino che li non sappiano cosa sia il CDR..spero!

p.s. : i semafori hanno colpito anche me...veramente un sistema geniale! Quelli pedonali poi con quel clack-clack scandito ogni secondo..ormai mi ero abituato!