domenica 1 novembre 2009

Ho sbagliato tutto: dovevo fare la velina

Ieri sera, alle 22 e 30, al termine della proiezione del film Videocracy, per la prima volta da quando ad aprile abbiamo solcato le strade d'Europa alla ricerca della nostra nuova casa al nord, mi sono sentito TRISTE. Avrei voluto quasi piangere... una sensazione che non provavo da un bel po'. E per chi, per cosa? Per il mio Bel Paese che di bello ha ormai solo quelle immense opere d'arte che i nostri antenati ormai lontani ci hanno lasciato, personaggi dai nomi altisonanti che hanno fatto della nostra Italia un tesoro di arte, letteratura, architettura e chi più ne ha più ne metta.

Ma quello che, a malincuore, ho assistito ieri sera è stata una coltellata al proprio essere italiano, al proprio orgoglio e al proprio amore per una patria che ora non è più la tua. Il film, non è un film su Berlusconi, ma è un documentario su come, in trent'anni, il mondo della televisione da lui inventato ha letteralmente modificato il modo di pensare, di vedere le cose di noi italiani.
Quella scatola magica, la televisione, con il suo devastante potere di entrare in tutte le case, può plasmare le menti delle persone, condizionandone gli interessi, le passioni e persino i sogni e le aspirazioni personali. Mi verrebbe da pensare che la colpa siamo anche noi, la colpa è anche di chi guarda; ma poi mi rendo conto che siamo solo degli uccelli chiusi in gabbia che vedono sempre lo stesso paesaggio, quello che vedono tutti giorni dalla stessa finestra. E' ovvio che si può fare anche a meno di guardare, ma è difficile. Spegnere la tv, pubblica o privata che sia, è pur sempre difficile.



Di tutte queste cose te ne rendi conti quando inizi a guardare le cose come attraverso la lente grandangolare di una macchina fotografica, perdi i dettagli ma cogli l'insieme. Vivere all'estero ti offre questa possibilità... guardare le cose da un altro punto di vista, perdere il contatto con la tv che hai guardato fin da bambino e magari scoprire con un pizzico di sollievo che alle 11 di sera se vuoi fare un po' di zapping non sei costretto a sorbirti solo improbabili rete televisive private con tette, culi e numeri telefonici erotici.
Ma poi, quando decidi di andare al cinema a vedere una forte testimonianza come quella di Videocracy, allora questo ti fa male e riesci quasi a vergognarti di essere vissuto fino a l'altro ieri in un paese dove ha successo un Corona che finisce in galera e scrive libri, pubblica dischi o vende t-shirt o dove ambire a fare la velina è uno desideri più accarezzati dalle teenagers nostrane.

Apparire, diventare famosi, guadagnare soldi facili, magari fregando se possibile anche il prossimo; questi sono i valori che la tv oggi nel Bel Paese passa... ieri sera ero molto triste, amareggiato, diciamo pure quasi incazzato... triste perché non vedo una via di fuga da tutto questo. Come dice Davide, la cui lettera a Beppe Severgnini del Corriere è stata pubblicata oggi su Italians con il titolo: "L'Italia rimane lì, indolente, lumacosa", forse le cose dovrebbero peggiorare veramente perché qualcosa possa forse cambiare. E' brutto dirlo, ma non penso che quello che dice non sia poi tanto lontano dalla verità. Davide oggi per me è un nuovo amico conosciuto la settimana scorsa a Stoccolma, ma nella realtà dei fatti è un ricercatore bolognese emigrato per necessità di lavoro.
La televisione contribuisce inesorabilmente a farcire il "Bel Paese" con un sapiente mix di "Tragedie e Commedie" alternando immagini e notizie di frane, delitti, omicidi, malasanità a momenti di falsa felicità con i reality show, le partite di calcio e i teatrini politici: "panem et circenses" (questa me l'ha suggerita la Silvia dall'alto del suo Liceo Classico).
Stamattina la tristezza non è ancora del tutto scomparsa perché il mio pensiero è ancora là, ma per lo meno sono interiormente felice e profondamente convinto della nostra scelta.

31 commenti:

melamerito ha detto...

L'amarezza è stata tanta anche per me. Non ho la televisione da 10 anni ma tutto quello raccontato nel film arriva comunque. Anche spegnendo la tv. Se a questo aggiungi che ho 3 figlie che magari rischiano di diventare veline, capisci perchè sto cercando di scappare con tutta la tribù. Si scappare è la parola giusta.

gattosolitario ha detto...

Meno male che non vado a vederlo... o forse si, ora ci penso. Tanto piú schifato di come sto con l'Italia é oggettivamente difficile. Se posso dare un consiglio non pensare troppo alla tua tristezza del momento, con il tempo viene l'indifferenza alle questione italiche. Ed oggettivamente non so cosa sia peggio.

E pensa che con questa immagine siamo visti noi, tu ed io, e dobbiamo combattere un pochino in piú degli altri, o dimostrare di essere meglio. Una fatica in piú che eviterei molto volentieri.

Anonimo ha detto...

Per risollevarti il morale potresti comperarti la sottana e una parrucca.......

......sono sempre 5000 euri a botta!!!

alessandro ha detto...

eh eh eh sottana e parrucca? Ho la foto! Ho la foto! Di un lontano carnevale....hi hi

Franco Fazio ha detto...

Capolavoro di incompetenza!

Preso dalla foga di un'ennesima crociata antiberlusconiana e dall'intima soddisfazione di diffamare l'Italia, Gandini mette insieme un teorema assai discutibile senza nemmeno sapere una virgola della storia della televisione italiana: si limita a sostenere che arrivato Berlusconi la Tv è diventata commerciale e ha invogliato gli italiani a diventare dei volgari esibizionisti. Ma la storia della TV italiana parte da molto più lontano, compresa quella della TV commerciale, e sostenere certe tesi mettendo il solo Berlusconi sul banco degli imputati è un'azione a metà strada tra l'ignoranza pura e la disonestà intellettuale. Tant'è vero che la sequenza della casalinga che si spoglia viene mendacemente attribuita a Telemilano, cosa impossibile in quanto 1) tale sequenza risale a prima della nascita di telemilano medesima, 2) è pure in bianco e nero, quando telemilano ha sempre trasmesso a colori, 3) in ogni caso si è appurato che tale trasmissione era di "Teletorino"... Se pensiamo che una certa parte politica ha atteso questa enorme scemenza come il messia, si capisce perché tale parte politica medesima sia sempre più alla frutta e non vinca più un'elezione neanche a morire... ma tanto è solo colpa di Berlusconi.

Ideandro ha detto...

Il post di Franco: capolavoro di ignoranza (nel senso di ignorare...)

Franco dice: "ma tanto è solo colpa di Berlusconi"

Ebbene, certamente NON è solo colpa di Berlusconi, ma non si può ignorare che il suo operato sia la causa maggiore della disastrosa situazione in cui ci troviamo oggi.

Non c'è bisogno di tirare in ballo i Kapò, i cucù e gli "Obamaaaaa"... basta solo segnalare quello che ha esternato oggi: "Anche se condannato, non mi dimetterò"

Qual'è la ragione che lo spinge a codesta codarda dichiarazione: il bene per il paese o l'attaccamento per la poltrona?

Franco, prima di rispondere... informati su Internet, leggi i forum, studia la storia degli ultimi anni della nostra Repubblica... e fatti un bell'esame di coscienza.

Gabriele hai tutto il mio appoggio: spegnete tutti la TV e accendete Internet!

Franco Fazio ha detto...

Ideandro ragazzo mio ….quante cose mi consigli di fare… devo informarmi su Internet, devo leggere i forum, devo studiare la storia degli ultimi anni della nostra Repubblica... infine farmi un bell'esame di coscienza…hai ragione sono un ignorante (nel senso di ignorare) una cosa però la sò per non sapere ne leggere e scrivere (come diceva mio nonno…) domani mattina devo alzarmi alle 6 per andare a laverare a 50 km da Stoccolma ma non c`è problema sono un ”ragazzino” di 64 anni…quindi vedi non ho il tempo materiale di fare tutte le cose de te elencate.
(a proposito tu lavori…??? o sei come Gabriele…..!!!)

Voi di “sinistra” siete fantastici vi trincerate subito dietro la parola “ignorante” così chiudete il discorso in partenza non siete in grado di accettare critiche e tanto meno un confronto con voi non c`è mai la contro parte avete ragione e basta.

Dici che condividi quello che dice Gabriele, io invece no! E siccome sono cittadino da 44 anni di uno stato democratico (Svezia) ho il diritto sacrosanto di replicare educatamente e democraticamente se reputo che qualcuno dice o scrive “cazzate” e denigra indegnamente quella che io ancora reputo la mia Patria, se poi Gabriele voleva fare la velina e si è pentito sono “cazzi” suoi ed anche tuoi se per caso volevi fare lo stesso lavoro.

Capito...? Questa è democrazia senza offendere nessuno…ok?

GDebord ha detto...

Gandini non s'è inventato un tubero. segnalo a tutti l'esistenza di un film documentario molto interessante: La Société du Spectacle, di Guy Debord. è un documentario dell'anno 1973, quindi non particolarmente recente, visti i fatti. ritengo che contenga già, in nuce, ma anche quasi in superficie, molte delle critiche che muove Gandini. solo che all'epoca berlusconi ancora non c'era. non era ancora il grosso fantasma italiano. in altri termini, ciò che emerge, è che ontologicamente è la televisione stessa ad imprimere il bisogno dell'apparenza.
non è colpa di chi ha quale rete o di chi siede su quale poltrona.
la possibilità stessa di avere a disposizione un mezzo che ubiquitariamente raggiunge tutti i fruitori genera il desiderio di apparirvi, di far parte del sistema.
tutto il resto è un effetto collaterale.
non credo che berlusconi possieda una grossa percentuale di colpa: se lui non fosse sceso in politica, non ci sarebbe stata una risonanza tanto grossa sulla sua figura ed anzi la cultura dello spettacolo sarebbe apparsa per ciò che è: un inevitabile prodotto dei tempi. come è stato lucidamente profetizzato da Debord.

se poi uno vuole inquadrare il discorso per farne uno strumento di lotta politica, così sia. però sa un po' di strumentalizzazione. d'altra parte non è un'operazione illecita: a leggere quella definitiva opera che è il Principe di Machiavelli ci si rende conto che soltanto l'aggressione strategica è qualcosa che in politica premia.

saluti.

P.S. L'IGNORANZA è un APOSTROFO grigio tra le parole "QUAL" ed "È"...un paio di post più in su ve n'è un fulgido esempio...

Morgaine le Fée ha detto...

Volevo andare a vedere Videocracy ma finché non esce in DVD la vedo dura.

Un paio di cose, comunque: io non so piú se devo vergognarmi dell'Italia o meno. Ho smesso di vergognarmi perché ho smesso di legare la mia identitá al fatto di essere nata in Italia. Non ho votato Berlusconi a suo tempo, non guardo la TV italiana, i miei acquisti sono solo marginalmente influenzati dalla pubblicitá. In quanto donna, mi sono rifiutata di adottare il modello velina (e in effetti, nel Belpaese non trovavo lavoro, fuori sí). Non vivendo piú in Italia da 9 anni mi considero piú europea che italiana.

Per Franco: mi sembri un po' punto sul vivo, se mi permetti.
La questione qui non é neppure se e quanto Berlusconi sia responsabile dello status quo. Lui aveva e ha come obiettivo quello di far soldi e ha usato i mezzi che aveva a disposizione per raggiungerlo.
La questione, a mio avviso, é: perché una grande maggioranza di italiani ha seguito a pesce certi valori senza un minimo di spirito critico? A prescindere dal fatto che la casalinga si sia spogliata su Telemilano, Teletorino o Telecanicattí, perché si é arrivati al punto che *queste* sono le ambizioni degli italiani e delle italiane (eh sí, perché il modello é sessista ma molte donne lo favoreggiano). Perché la gente non ha mostrato piú indifferenza verso i modelli di vita televisivi e invece di spingere le figlie a fare le veline non cerca di spingerle a diventare un'Angela Merkel, una Rita Levi Montalcini eccetera?
Perché questo fenomeno é prevalentemente italiano mentre altrove é molto piú contenuto?(non dico inesistente, perché non sarebbe vero, ma insomma).
A me piacerebbe sentire una risposta a queste domande, magari da chi é rimasto in Italia o é emigrato da poco perché io ormai non sono piú molto aggiornata.

Francesca ha detto...

Non ho ancora visto Videocracy, ma ho letto parecchio sull'argomento e sentito pareri differenti sul film..il disaccordo, come è accaduto anche qui, non è tanto sul fatto che il film illustri o meno la realtà della situazione culturale e sociologica italiana: su quello nessuno si esprime..tutta la polemica sta nel credere o meno che sia stato Berlusconi l'artefice di tutto..Da italiana e da giovane donna dico:chi se ne frega!!! Come al solito la si butta sulla politica per sviare l'attenzione sul concetto centrale:la totale decadenza culturale dell'Italia e di noi italiani.Vi faccio un esempio: un collega qualche giorno fa mi raccontava che sua figlia, di 4 anni, vuole fare danza classica..e di quanto sia costosa,almeno all'inizio,questa passione..io gli ho risposto, ridendo,che magari sua figlia potrà diventare una ballerina della Scala. La sua risposta è stata che la sua piu'grande soddisfazione sarebbe stata vederla a ballare ad "Amici".

PS: magari la tv commerciale di Berlusconi non ha fatto tutto il disastro da sola..ma vogliamo parlare di quanto Berlusconi nella sua carriera politica abbia fatto per l'arricchimento culturale dell'Italia?Impunità,prostitute, disonestà,falsità..ormai noi italiani siamo talmente abituati al suo modo di governare che non ci sembra sia possibile fare diversamente.

Silvia ha detto...

@ Franco: per tua informazione Gabriele lavora eccome, anche qui !

Franco Fazio ha detto...

Silvia ha detto:

Franco: per tua informazione Gabriele lavora eccome, anche qui !

DÅ SÅ!!!
Questo mi consola dato che videocracy è di produzione svedese quindi finanziato con i soldi dei contribuenti (SKATT).
Pensa che "furbi" che siamo abbiamo anche pagato per farci buttare fango addosso.Invidio quelli che vivono in Svezia segregati e non incontreranno mai uno svedese quindi non dovranno mai esporsi alla loro ironia a me purtroppo faranno ancora la stessa domanda " Är det sant att i Italien..." ed io risponderò ancora una volta mezzo incazzato "Neeej...Det är inte FAN sant..."
Kram...(un abbraccio...)

Riccardo ha detto...

Perche' l'italiano medio e' un ignorante. Copioincollo da wikipedia: "Secondo i dati pubblicati nel 2005 da una ricerca dell'Università di Castel Sant'Angelo dell'UNLA (Unione Nazionale per la Lotta contro l'Analfabetismo), quasi sei milioni di italiani sono totalmente analfabeti. Rappresentano il 12% della popolazione contro il 7,5% dei laureati. L'Italia è fanalino di coda fra i 30 Paesi più istruiti."
Rifare un programma tv tipo "non e' mai troppo tardi" evidentemente non avrebbe reso abbastanza denaro negli anni 80...meglio sfruttare e manipolare le menti deboli in altro modo. Ecco il terreno fertile su cui e' prosperato Berlusconi.

Unknown ha detto...

I quesiti di Morgaine le Fée sono molto interessanti. Aggiungo: perchè proporre agli elettori un programma basato su valori etici, sulla risoluzione dei problemi nell'interesse della collettività, sul fatto che sia giusto pagare le tasse perchè lo Stato non è un'entità astratta, lo Stato siamo noi cittadini, in Italia non paghi in termini di voti. Striker dice che l'italiano medio è ignorante. Molti asseriscono che la stragrande maggioranza degli italiani per mentalità sia portata a fregare il prossimo. Qualcuno scomoda addirittura il Dott. Lombroso, il quale, avvalendosi anche di prove empiriche come investigazioni craniometriche e misurazioni di volti e piedi, parlò del delinquente nato. Sinceramente anche a me piacerebbe avere delle risposte.
@ Franco: io non me la prenderei più di tanto dell'ironia degli svedesi. Del resto un presidente del consiglio che, fra le altre cose, definisce il suo stalliere un eroe ed afferma, senza che i giornalisti lo smentiscano, che Mangano non è mai stato condannato, mentre ha avuto un ergastolo per duplice omicidio, fa veramente ridere.

Franco Fazio ha detto...

"Videocracy" skildrar en televisuell maktstruktur förklädd i kjoltyg. En välorkestrerad stjärnhimmel som tänts och anpassats för att styra det italienska samhället. Och marionettdockornas trådar dras av ingen mindre än premiärministern Silvio Berlusconi, som med mästerlig PR-manipulation utmålar sig själv som offer och påverkar vad som syns och ses i rutan.

Korsklipp mellan parallella historier målar upp videokratin - bildernas makt över samhället. En mänsklig hybrid mellan Van Damme och Ricky Martin går på auditions, Lele Mora visar stolt swastiskaprydda fascistvideos på mobiltelefonen och Fabrizio Corona leder paparazziligan,. Dessa personer representerar alla som underkastat sig spelets regler i jakten på sina femton minuters kändisskap.

En ytterst skrämmande bild målas upp med underhållande medel. Erik Gandini vet hur man balanserar mellan fnitter och den typ av skratt som fastnar i halsen. Människorna har indoktrinerats av stjärnkulturen och kameran kristalliserar spegelmetaforen - de olika intervjusubjekten ser bekvämt in i kameran som för att någonstans finna sig själva. Offentlighetens närvaro hemsöker ett underhållningens övervakningssamhälle. Teatern är konstant och livet har klätt om för maskerad.

Gandini väljer att själv bistå med berättarrösten , splittrat mellan sakligt och personligt, men som med tiden avtar och låter bilderna ta över. Då blir det som starkast, i paradoxal approach som skildrar bildkultur med bilder. Om objektivitetsbegreppet anses passé i filmteori står i alla fall Gandini fast vid att detta är hans sanning, som gärna visar glam och komik och sensation, men sakta bryter ned bilderna till smaklösa beståndsdelar. "Videocracy" är ett levande porträtt av en värld som blivit villig att byta frihet mot en subliminal dröm i tv-rutan.

Gabriele ha detto...

10.10.2009 ore 8.03 Franco dice: "Gabriele anche se hai promesso (o minacciato) che non commenterai più i miei ”inlägg” mi permetto di scriverne ancora uno, dopo non ti disturberò più (è una promessa)."
1.11.2009 ore 23:51. Franco dice: "ho il diritto sacrosanto di replicare educatamente e democraticamente..." e poi "se poi Gabriele voleva fare la velina e si è pentito sono “cazzi” suoi ed anche tuoi se per caso volevi fare lo stesso lavoro.
2.11.2009 ore 19.21 Franco scrive un lungo post tutto in svedese.

Dopo quello che i miei occhi hanno dovuto leggere oggi desidero mettere alcuni puntini sulle i.

Il Sig. Franco non ha resistito e nonostante le sue vane promesse ci ha deliziato con un altro post (aveva promesso anche di cancellare il link al blog tra i preferiti).
Purtroppo il Sig. Franco non ha ancora compreso nè il tono, nè il punto centrale e nemmeno l'ironia che era più che ovvia nel titolo del mio post. Il mio post non era una critica a Berlusconi (l'avevo anche scritto) ma piuttosto una critica a quello che il sistema televisivo italiano (pubblico o privato che sia) offre agli italiani. Quindi la difesa del Sig. Franco del nostro primo ministro risulta alquanto fuori luogo.
Poi non posso far a meno di notare che ancora una volta il Sig. Franco non perde occasione per rivolgersi agli utenti che sempre educatamente commentano questo post con un "ragazzo mio..." senza nulla conoscere dell'interlocutore.
Ma la cosa che più mi ha infastidito oggi è stato leggere quelle tristi parole che all'alto della sua cultura romana è riuscito a dire: "...o sei come Gabriele...!!!" assieme all'altra frase già riportata in apertura del mio post.
Per conoscenza degli utenti di questo blog, che magari ancora non mi conoscono (infatti basterebbe leggere il mio profilo), il sottoscritto ha una laurea in Astronomia ed ha lavorato per 11 anni come meteorologo professionista presso un Servizio Meteorologico Regionale fino a pochi giorni prima di lasciare l'Italia e non ha mai votato a sinistra. Ha fatto il precario ed anche l'imprenditore di se stesso (ho avuto una partita IVA, ho fatto il co.co.co. per 10 anni ed ora ho la mia Enskild Firma qui in Svezia).
In fin dei conti basta fare una piccola ricerca su qualche sito web, condita da qualche traccia che si lascia quando si naviga in internet, per sapere diverse cose sulle persone che vivono qui in Svezia: nome, cognome, data di nascita, indirizzo di casa, città e molto altro ancora. Così il Sig. Franco fa i suoi 60 km al giorno per andare a lavorare ma vive in una bella villetta in mezzo al verde a meno di 30km da Stoccolma... bastano due click per sapere vita, morte e miracoli delle persone.
Infine il Sig. Franco nonostante si definisca una persona educata, si autodimostra invece anche offensivo (non ho capito poi perché fare un post in completo svedese, quando lo svedese lo possono leggere ben pochi su questo blog, comportamento fuori luogo).
Con questo mi auguro di non dover più leggere interventi di questo tono. Il blog è luogo democratico e non abbiamo intenzione di bloccare alcun utente, anche se sarebbe troppo facile farlo.

Franco Fazio ha detto...

Gabriele ragazzo mio…noi in Svezia siamo molto alla ”mano” quindi non usiamo mai il titolo davanti al nome altrimenti io dovrei scrivere ing.Franco propio come fate voi in Italia e tanto meno mettiamo il ”Signor” davanti ad un nome propio di persona come fai tu, è guasi segno di non rispetto di Signore del resto nella storia c`è nè stato solamente uno e tutti sappiamo come è finita… pensa diamo del tu anche al Re e lo chiamiamo con il diminutivo di Karl (Kalle); anche paperino si chiama Kalle (Kalle Anka), quindi non essere ridicolo ed inizia a capire meglio la nazione dove ”forse” abiterai il resto della tua vita.

Infatti quando uno svedese ti chiamerà ”grabben min” (ragazzo mio) vuol dire che hai fatto un passo avanti nella società svedese… è solo segno di amicizia… sei ”guasi” uno di noi.

Un altra cosa che non facciamo mai è quando si rivolgiamo ad una persona parlando in ”terza persona”.(ex:il signor Franco dice che…) è segno di male educazione è guasi ”mobbing” e noi siamo sensibili a queste cose, il ”mobbing” è un reato grave.

Ancora una cosa che non sai è che: non abiti più Italia ,quindi vuol dire che non puoi ne minacciare ne ”bloccare” nessun utente se non c`è reato da parte mia si intende! E quindi nel qual caso ti venga in testa una idea balzana.. è mio dovere di cittadino svedese di denunciare il fatto al ”justitieombudsmannen” con una denuncia che si chiama ”JO-anmälan” così fai un pò di pratica sia con la nostra democrazia che con la nostra burocrazia.
E ti assicuro che non è facile districarsi nella burocrazia svedese specialmente per te che in Svezia ancora non hai fatto nemmeno la “pipì”.

Una cosa però ti devo confessare non ho capito cosa c`entra la mia villetta (insomma villetta è tre piani) immersa nel verde a 30km da Stoccolma non è mica un segreto se vuoi ti posso anche dire che possiedo un taglia erba, ed una Volvo da 200hp, che però non uso , siccome mi sento Italiano vado con una Fiat Stilo 1.8 Dynamik MW è una combi sai per via del cane un pastore tedesco (40kg) di nome Zapp.
Vedi quante cose ti dico non è mica un segreto non c`è nemmeno bisogno di indagare su internät basta che mi telefoni, ma confessalo sei un vero Italiano ti piace “sficcanasare” e poi critichi il grande fratello (a proposito lo facciamo anche in Svezia)

Un ultimo consiglio: immagino che stai tremando come una foglia fai lo svedese non rispondermi “is i magen” “giaccio nello stomaco” è un nostro modo di dire….quando si è incavolati e non vogliamo fare cavolate.
(Come diciamo noi romani “in campana”)

Bruno ha detto...

Sono pienamente d'accordo con quanto scritto da Morgaine le Fée.
Volevo aggiungere che Franco non puo' capire, se ha vissuto in Svezia per 44 anni, non puo' capire (come molti altri italiani che ho incontrato) come sia lentamente cambiata l'Italia e come sia veramente la situazione adesso.

Riccardo ha detto...

Mi sembra che i toni siano un po accesi. Sembra di stare in un newsgroup italiano (dove perdi di vista l'argomento di discussione e insulti o minacce, velate o meno, prendono il sopravvento). Questa e' "l'italianita'" con la quale preferirei non avere a che fare.
@Franco: Gabriele puo' "bannare" chi gli pare, e non incorre certo in nessuna sanzione. Evidentemente, Ing. Franco, non conosce ne le regole di internet ne (questo e' certo)la netiquette.
E non penso proprio che Gabriele sia minimamente preoccupato dalle sue "segate" (per dirlo alla toscana).
Cordialmente

Francesca ha detto...

Mi chiedo che senso abbia visitare un blog,e per giunta commentare, quando non si è d'accordo su nulla..Non è meglio cambiare blog invece che tediare chi è interessato a discutere su post che abbiano un minimo di senso?

Frans Halmsson ha detto...

Infatti @Franco non ho capito come ci sei finito qui, e va bene roba da poco. Ma qui in Svezia? Possibile che sbagli sempre posto?

Ideandro ha detto...

E' triste constatare come un Italiano che ha vissuto per così tanto tempo (44 anni) in un Paese democratico e civile come è la Svezia... che dovrebbe possedere una certa "saggezza" visto che si avvicina alla settantina... che abbia pure un ottimo tenore di vita, viva in una villetta immersa nel verde a 30 Km da Stoccolma, con tanto di Volvo da 200hp e una Fiat Stilo 1.8 Dynamik MW (perché una macchina non basta mai...), un pastore tedesco e uno stipendio sicuramente più alto di quelli standard italiani... è triste, dicevo, constatare come nonostante tutto questo... si ritrovi a postare commenti all'interno di un blog che, è evidente, non considera la sua casa ma in cui entra spesso senza bussare, parlando una lingua a molti sconosciuta (si capisce da solo?) e pretendendo che gli altri lo trovino pure simpatico minacciando altrimenti denunce alle autorità competenti...

Franco ma chi te lo fa fare?

Ti ricordo (visto che manchi da parecchi anni) che in Italia ci sono migliaia di persone che vorrebbero essere al tuo posto e che invece si ritrovano a combattere ogni giorno contro la burocrazia, i disservizi e la malavita italiana (qui si parla di patto Stato-Mafia)...

Rilassati... se non vuoi farlo per noi frequentatori di questo Blog almeno fallo per rispetto di queste persone... non è difficile sai?

Ommmmmm, Ommmmmm...

melamerito ha detto...

Sottoscrivo @ideandro. Comunque @Signor franco io ho una citroen 2.2 da 120 cv 1 lancia Y 1.2 due tartarughe un appartamento in brianza a una cinquantina di km da Milano 2 tartarughe di nome KIKI e Sibilla.... e per dirla in brianzolo "vada via i ciapp". P.S la Fiat Stilo 1.8 Dynamik MW "italiana" forse è fatta in polonia. Mirafiori sta messa malino ultimamente. Ma questa è un'altra storia.

marco leone ha detto...

non credevo che su questo blog potessero esistere degli alterchi...mi viene il mal di testa, vi prego, lasciate stare... non è bello vivere nel litigio..

Marco Leone ha detto...

caro Gabriele, vorrei sottoscrivere quello che tu hai "postato". Entro nel merito della questione perchè mi è dovuto abbastanza.
Ti ricordo,che già quando ci siamo sentiti su fb nel mess., ti avevo anticipato di essere un operatore di ripresa freelance con quasi 16 anni di esperienza nel settore tv a livello nazionale e anche mondiale visto che ho fatto troupe anche per le tv estere (ZDF,Prosiben,BBC,CNN,euronews ecc), vorrei dirti (e dirvi a voi che leggete) che purtroppo la saga della lobotomizzazione delle masse è avvenuta proprio con l'avvento delle tv locali che crescevano e si affaciavano nel panorama delle tv nazionali,e questo accadeva circa 30 anni fa con Fininvest (oggi Mediaset).
Hai ragione tu (e sottoscrivo) nel dire che ti fa schifo come la tv spazzatura abbia preso piede nel cervello degli italiani, una somministrazione continua di trasmissioni senza spina dorsale, scintillanti format che mettono in risalto solo il peggio di quello che riusciamo a volere (vedi corona,le veline e tutti quei programmi televisivi tipo amici e gf) perchè quello cerchiamo,è un allontanamento dalla realtà di ogni giorno(fa male sapere la verità,brucia a tutti), abbiamo (o avete?)bisogno del gossip,della frivolezza, delle tette e dei culi sbattuti in tv, per non parlare del moige che dorme! L'italiano in generale,di reportage seri o di documentari non vuole proprio sentirne parlare, e "loro" gli accontentano... perchè l'istruzione,si sa, vorrebbe dire potere (per lo meno,conoscenza) e in Italia questo non è dato a tutti ma a pochi (diciamo i lobbisti), meglio avere un popolo di automi che di gente con la coscenza...
io mi sono (diciamo) ritirato dalle scene da quasi 2 anni e giro solo piccole produzioni e video,perlo+ autofinanziate, giusto per tirare a campare,perchè questo lavoro è la mia vita e perchè ero stufo di essere parte integrante di questo mostro che è la "scatola nera". un ingranaggio infernale che mi stava schiacciando, che mi stava togliendo la vita, non ero + contento, mi hanno dimezzato gli stimoli, non sapete quante volte ho dovuto sottostare alle decisioni dei giornalisti-iena (per fortuna non sono tutti cosi) che mi dicevano: stringi sugli occhi perchè adesso piange,(l'ascolto innanzitutto) magari stavamo seguendo qualche storia sciagurata di una madre che ha perso il figlio... oppure non sapete quante "marchette" sono andato a fare ad esempio per il telegiornale di testa,il tg1, (bastava che la troupe fosse presente sul posto per garantire tacite armonie tra i potenti, e magari il servizio non andava neanche in onda(vi ricordo che la RAI paga una troupe per un svz circa 400/500 euro a spese dei contribuenti ovviamente, senza mettere in conto le opzioni aggiuntive tipo un fonico col mixer o un grandangolo e quant'altro),io sono un freelance e sapete ad esempio che noi esterni (in appalto) entravamo a teulada per girare, magari, un intervista, dove, la produzione stessa aveva la redazione e quando dentro il cuore della RAI gli operatori interni facevano la fila al bar...ma vi rendete conto?....la tv di stato non produce documentari se non quelli fatti girare dalla signora licia colò che ha un azienda di videoproduzioni (o ne è strettamente collegata) e per diritti di prelazione si passa prima da lei,altrimenti i doc. vengono acquistati dalla ORF o da altre aziende estere. (come al solito noi importiamo e non esportiamo)
credetemi io ho il voltastomaco sia a livello personale che da italiano qualunque... ma sto combattendo ancora...per ora inizierò a prendere lezioni di svedese e poi chissà se fra un po di mesi non ci conosceremo di persona...in bocca al lupo a tutti!

Silvia ha detto...

Qualche precisazione, per la reciproca convivenza e il reciproco rispetto.

Questo blog è gestito da due persone che raccontano di sé e delle proprie esperienze ed opinioni. Hanno vissuto in Italia per - rispettivamente - 30 e 37 anni - con un po' di brevi pause in qualche altro Paese. Quindi hanno, dell'Italia, esperienze fresche. Di conseguenza, esprimono quello che hanno vissuto con un punto di vista per forza di cose diverso da quello di chi dall'Italia manca da decenni (e non vale tornarci in vacanza o avere dei contatti di lavoro restandone lontani, bisogna viverci tutti i giorni - e ai nostri giorni, sottolineo - per poter giudicare !) Le opinioni espresse sul questo blog sono ovviamente personali. Gli autori del blog, essendo persone rispettose e pacifiche, sono interessati a dibattere anche con chi ha opinioni discordanti, purchè in modo logico e coerente. Non si tollerano invece comportamenti che possano risultare, più o meno velatamente, offensivi.
La lingua utilizzata nel blog è l'italiano, visto che noi scriviamo in questa lingua e che la stragrande maggioranza di chi ci segue parla o almeno legge l'italiano (e per chi non lo sa c'è GoogleTranslate), quindi per rispetto di tutti sarebbe bene attenervisi.
Essendo noi in ogni caso italiani, e essendo questo blog creato per chi è di cultura italiana o almeno la capisce, anche il fatto di utilizzare la terza persona o il "Lei" non è affatto offensivo. Invece il paternalismo, il "giovanotto", dalle nostre parti non è molto gentile.
Come si usa in Svezia, lo sappiamo benissimo, e il "mobbing" qui non c'entra proprio niente.

Come non c'entra proprio niente la JO-anmälan, che per chi non lo sapesse è un procedimento che può essere intrapreso da chi si senta trattato in modo ingiusto da (cito direttamente) "amministrazioni o personale amministrativo nei settori comunale e statale". Nonostante siamo qui da rispettivamente 6 e 4 mesi, abbiamo avuto più di qualche esperienza burocratica e ci siamo pure informati su leggi e affini, com'è giusto che sia quando si vive in un Paese che non è quello proprio di nascita.

E, certo, siamo curiosi di sapere chi spara a zero nel nostro blog, che è poi la nostra "casa virtuale", mancando a volte di rispetto a chi scrive, a chi legge o a chi commenta.

Per concludere, essendo questo un blog democratico, non abbiamo intenzione di "bannare" nessuno, anche se è perfettamente legale e lecito farlo, ma ci aspettiamo un comportamento rispettoso da parte di tutti.

Grazie dell'attenzione.

TopGun ha detto...

Vi copio a manina, un pezzo tratto dal libro "il caffè sospeso" di Luciano de Crescenzo.

Televisione, sfogliatelle e babà


Credo molto nella televisione educativa ma credo anche che i primi ad essere educati debbano essere proprio i dirigenti;
si sono lasciati prendere da questo fenomeno dell'Auditel in una corsa, in questi ultimi anni, verso il basso: educhiamo,quindi,prima i capi e poi il popolo.
Perché penso che sia fondamentale usare la televisione come mezzo educativo?
Uno dei più grandi problemi italiani è quello della criminalità.
Se ci pensate bene, la criminalità può essere combattuta solo in due modi.
Il primo è una feroce dittatura che prende i criminali e i presunti criminali e, senza starci troppo a pensare, li deporta, li relega nelle isole, li condanna a morte.
Però una cosa del genere non la vogliamo e, grazie a Dio, forse non la sappiamo nemmeno fare.

L'altra strada sarebbe quella di far diventare un pochino più colti gli italiani;
perché una persona, quando diventa più colta, capisce subito che non gli conviene fare il criminale, perché il criminale conduce una vita terribile, una vita fatta di tante cattiverie, dove deve stare sempre in guardia perché lo vogliono uccidere eccetera;
ma per capire questo bisogna diventare colti.

Che possiamo fare?

Possiamo prendere 58 milioni di italiani e portarli tutti a scuola?
Mi pare difficile.

Dobbiamo allora prendere la televisione e portarla in casa di tutti gli italiani, per far scuola a tutti gli italiani.
Per scuola non intendo ovviamente le materie scolastiche, ma un minimo di conoscenza.
Mi sono sempre sforzato di far vestire la conoscenza con in panni dell'ironia, questo per venire incontro alle persone.
Le mie lezioni(chiedo scusa se le chiamo lezioni) di mitologia, erano fatte così.
Raccontavo la mitologia come si raccontano le favole ai bambini e ho avuto dei riscontri eccezionali, centinaia di lettere di persone che scoprivano la mitologia.
Purtroppo, però, bisogna trovare lo spazio per poter fare queste cose.
Tranne alcuni programmi del Dipartimento Scuola Educazione e qualche cosa realizzata da Piero Angela, poco o niente di educativo è stato fatto dalla tivù.

Sono molto preoccupato perché una volta bastava guardare la televisione per capire che giorno fosse: se era lunedì c'era un, se uno invece vedeva un quiz diceva che era giovedì, vuol dire che c'era Mike Bongiorno, lo show si faceva il sabato e il venerdì per esempio era dedicato alla prosa.
Che fine ha fatto la prosa?
Ha fatto una brutta fine.
Perché non può competere con gli altro, in materia di Auditel?
Allora succede che privilegiando sempre i desideri bassi della massa dell'Auditel,scompare la cultura.
Quando ero ragazzino, non volevo mangiare a carne, ma mio padre diceva che la carne è importante, le proteine sono importanti perché altrimenti non si cresce e io dicevo: "Papà, quando sarò grande voglio mangiare solo dolci: per primo una bella torta di mele, per secondo voglio sfogliatelle e babà e poi mi prenderò qualche cioccolatino".

Invece aveva ragione lui.
Ora,
che televisione stiamo dando oggi alla gente?
Stiamo dando per primo la torta di mele, poi cioccolatini e poi sfogliatelle e babà.

Carla ha detto...

Brava Silvia e solidarietà a Gabriele per il comportamento di un ospite poco incline al confronto pacifico e democratico! :-)

Riguardo a come l'Italia si è ridotta ultimamente e al fatto che sicuramente non migliorerà nel prossimo futuro, cito il sottotitolo di un articolo dell'ultimo numero dell'Espresso che si commenta da sé: "Siamo in fondo a tutte le classifiche europee per uso della Rete e per qualità delle connessioni Web. Un problema culturale? Sì, ma anche politico. Perché il governo preferisce la tivù". E questo si collega ai vostri commenti riguardo a Videocracy... a presto!

TopGun ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=oLFWS3fFuVo

no comment!

Unknown ha detto...

Anch'io sono senza parole. Copio ed incollo dalla Stampa autore Massimo Gramellini:

Il bello della democrazia

Quelli che seguono sono brani di interviste agli esclusi del Grande Fratello 10, riuniti in un video della Gialappa’s che impazza su YouTube.

Progetti per il futuro? «Vorrei aprirmi una serie di locali, stare nell’ambito del commercialismo». Personaggi storici preferiti? «A me mi piace Bud Spencer e Terence Hill».

La tua passione? «Di solito faccio viaggi incontinentali. Messico, questi viaggi qua». Se fossi un personaggio storico, chi vorresti essere? «Maldini».

Il tuo motto? «Otto?» Motto. «Morto?». Motto! «Ah, motto. Il mio motto? Normale, come sempre».

Sai chi è il presidente francese? «No. Saccio solo quello italiano. Berlusconi». Sì, ma il presidente della Repubblica chi è? «C’è Berlusconi che è il presidente della Repubblica. Poi c’è il presidente del Consiglio che è Carlo Azeglio Ciampi».

Chi è il presidente della Repubblica Italiana? «Piersilvio Berlusconi». Silvio o Piersilvio? «No, Piersilvio».

Cosa porteresti in un’isola deserta? «I profilattici». In un’isola deserta? «Sì, e poi la compagnia che posso dare agli altri».

Che mestiere fai? «Il barrista». Con quante erre? «Due». Qual è la tua passione? «Faccio bodibidink: sollevo anche sessanta pesi».

Il viaggio più interessante? «L’ondra». Come si scrive in inglese? «L - apostrofo - ONDHON».

Se questi sono gli esclusi, non oso immaginare quelli che hanno preso.

Franco Fazio ha detto...

Confessione:
Confesso che ho visto Videocrazy e sinceramente mi ha deluso_Non ha apportato nulla di nuovo a quello che già conoscevo sulla tv italiana…
Il regista "da bravo coglione" dà uno spazio a Fabrizio Corona completamente sproporzionato - e in questo modo fa solo il suo gioco_
Tutta pubblicità gratuita per Corona_
Bravo pirla!

Morale della favola:
(Videocracy + Erik Gandini)= Poteva succedere solo in Italia.
Secoli di servilismo nei confronti del padrone di turno (Franza o Spagna purchè se magna) hanno tarato il nostro dna culturale al punto che se non abbiamo un padrone (o un padrino, che è lo stesso), ci preoccupiamo e corriamo a trovarcene uno.

Un appello:
Un appello a quanti ancora riescono, in questo paese (Italia) in avanzata decomposizione, a mantenere la schiena dritta: non scoraggiatevi, e non svendete la vostra dignità, quando arriverete alla mia età capirete quanto vale.

per Gabriele e Silvia:
...una buona notizia… questo è veramente il mio ultimo post.
( non preoccupatevi non tenterò il suicidio...)

Lycka till…!

PS: per Silvia:
la “minaccia” riguardo “JO-anmälan” è stata dettata dall`ira (ilska) del momento... quindi trova il tempo che trova...