É abbastanza evidente che, non avendo nessuna esperienza di lavoro in agenzie di collocamento, e gran poca esperienza in settori lavorativi che non siano i nostri, facciamo gran fatica a dare una risposta a tutti coloro che ci pongono un simile quesito. É anche ovvio che ogni situazione é a sé stante, e quindi ci é difficile dare un giudizio basandoci sulle poche e magari vaghe informazioni che possono essere contenute in una semplice mail. Ed infine chiediamo scusa a quanti ancora aspettano una risposta (lavoriamo tutti e due, e giá tenere il blog aggiornato é impegnativo): con un po´ di pazienza scriveremo a tutti !
Quindi scriviamo questo post per riassumere quelle che sono le nostre opinioni riguardo a ció che puó rendere l´emigrazione un successo (o un fallimento), e quali sono alcune cose fondamentali da tenere in considerazione quando si inizia a pensare ad un salto cosí importante.
1. Iniziate a pensare a cosa lasciate, e a cosa pensate (realisticamente) di trovare nel nuovo Paese. Magari fate una lista dei pro e dei contro. Il Paese Perfetto non esiste, semmai esiste un posto che per voi va meglio, tutto considerato, di quello dove giá siete. Magari cercate di approfondire la situazione socio-culturale odierna del Paese dove intendete emigrare, e non basatevi solo sugli stereotipi. Questo ovviamente vale per la Svezia ma anche se avete scelto un qualsiasi altro Paese
2. Lingua. In Svezia si parla lo svedese. Che poi la maggior parte della gente parli anche l´inglese, e ad un livello molto buono, é un altro discorso. Partire con la convinzione che con l´inglese si trovi qualsiasi lavoro in Svezia é pura follia, anche se si tratta di un lavoro poco o per nulla qualificato. In fin dei conti: perché qualcuno dovrebbe assumere personale non qualificato che non parla svedese invece di personale, altrettanto non qualificato e disposto a fare lo stesso lavoro, che parla la lingua ? Un discorso a parte vale per pochi lavori particolari, qualificati, e per cui c´é carenza di personale in Svezia. Lo stesso discorso a parte vale per chi lavora da casa e su internet (e potrebbe farlo dalla Svezia come dall´Italia come da Timbuctú). Ma appunto si tratta di eccezioni, non della regola. Studiare lo svedese, prima di arrivare in Svezia, apre moltissime porte, oltre che quella (magari fondamentale) dell´ufficio di collocamento (http://www.ams.se/).
3. Lavoro (quello futuro). Pensate a cosa sapete fare. E questo vale tanto in Svezia come da qualsiasi altra parte. Inutile scrivere: "non ho qualifiche particolari, sono disposto a fare di tutto". Iniziate da qualcosa, cercate di capire quali sono i vostri punti forti e che cosa vi piacerebbe fare veramente. Cercate di essere propositivi, in primo luogo con voi stessi, e di mettere a frutto i vostri talenti e le eventuali qualifiche/titoli di studio. A volte anche un hobby, una passione possono trasformarsi in un lavoro ! Cercate contatti, anche su internet: da una semplice mail di richiesta informazioni possono nascere interessanti opportunitá.
4. Lavoro in Italia. Un discorso é partire quando la situazione in Italia é disperata e senza prospettive. Un altro é mollare un lavoro certo senza avere un "paracadute" nel caso in cui l´avventura all´estero non vada proprio come previsto. Partire all´avventura in un Paese straniero, di cui magari non si conosce una parola della lingua locale, senza lavoro né idee concrete per trovarlo, beh mi sembra abbastanza una pazzia (alcuni hanno fortuna, ma molti altri e piú numerosi se ne tornano con la coda tra le gambe). Se potete, cercate lavoro dall´Italia e fate qualche "giro esplorativo" in vacanza nel vostro Paese di destinazione (anche per vedere com´é il posto, se non ci siete mai stati: non si sa mai). Se avete la possibilitá di prendervi un´aspettativa, questa puó essere una buona idea per "provare" all´estero con la possibilitá di tornare indietro. Informatevi sulle possibilitá previste dalla legge (e a volte sconosciute a capi/capetti/burocrati).
5. Abitudini e stile di vita. La Svezia non é l´Italia. Si trova il cibo italiano, la pasta Barilla, il caffé Lavazza e quasi tutto il resto (a prezzi variabili, ovviamente). Ma se si crede di non riuscire a sopravvivere senza l´espresso quotidiano preso al baretto sotto casa, o senza altre abitudini tipicamente italiane, allora forse é meglio restare, per evitare di soffrire quotidianamente e di sbuffare per ogni cosa che non é come a casa propria. Una bella dose di spirito d´adattamento é senza dubbio fondamentale. Mettete in conto, all´inizio della vostra avventura, una dose di fatica (fisica e mentale) almeno doppia di quella che fareste nelle stesse condizioni in Italia.
12 commenti:
Bel post Silvia. Argomento complesso. Inizi a lavorare a zona da buon Svedese!
grazie dei consigli molto utili. A volte si fa talmente il pieno di problemi che si ha voglia di scappare! E' vero però che non è la cosa giusta. Io porto avanti il mio lavoro in Italia senza trascurare lo studio dell'inglese e le mie amicizie e conoscenze via internet. Anche se non potrò trasferirimi in Svezia almeno cercherò di fare una "fuga" di tanto in tanto. Continuo a seguirvi!
Post molto interessante. Qui ad Halmstad dove sono arrivato da pochi giorni sto cercando uno di quei corsi di lingua svedese del comune cui parlava Gabriele qualche post fa. Un mio amico turco si è iscritto ma dice che servono almeno 25 persone per attivare il corso. Spero di riuscire a iscrivermi in tempo e imparare qualcosa. Anche se per giugno dovrei tornare a casa perchè (spero :-) la tesi sarà finita, spero di non dimenticare del tutto quel poco che imparerò. (magari poi a settembre ritorno quassù... chi può dirlo :-)
un saluto.
Marco
grazie infinite per questo post!!
Ottimo post! Se tutto va bene quest'estate farò un sopralluogo/vacanza in Svezia e poi si vedrà. Ciao
Ottimo post, grazie!
Ricevo moltissime domande similisul mio blog e le tue risposte centrano in pieno quello che gli aspiranti emigranti devono tenere in considerazione.
Saluti da Melbourne
Aldo
da incorniciare
da incorniciare
Grazie mille per questo post che è davvero utile e interessante. E' interessante soprattutto sapere che non è tutto idilliaco come si pensi, che a volte trasferisi comporta mille difficoltà (sia linguistiche che culturali) che lavorative. Infatti come giustamente dite credo sia meglio cercarlo dall'Italia il lavoro e magari farci una vacanza prima, onde evitare di scoprire poi che il paese scelto non fa per noi. Anch'io vorrei trasferirmi in Svezia e leggere i vostri post non fa che aumentare la mia voglia di partire. Spero di trovare al più presto un lavoro lassù, magari nel mio ambito quello dei beni culturali e dell'archeologia.
Grazie ancora...
SIETE ANCHE TROPPO BRAVI INFATTI MI DOMANDO COME FATE ..LAVORI -CORSI- BLOG OLTRE AL CARICO DI INCOMBENZE LOGISTICHE PER NUOVA SISTEMAZIONE ..E CERCATE ANCHE DI AIUTARE E DARE BUONI CONSIGLI ...SIETE UNICI IO CONOSCO TANTA GENTE ALL'ESTERO MA NESSUNO STAREBBE A SCRIVERE PER DARE CONSIGLI , NN SI SPRECANO DI CERTO..SIETE BRAVISSIMI ,INOLTRE VORREI DIRE A TUTTI CHE IL VS E' CASO PARTICOLARE,AVETE ENTRAMBI CURRICULA BRILLANTI,OVVIO CHE SIETE RICERCATI SPECIALI IN TUTTO IL MONDO !!GIOVANI E GIA' ALTAMENTE QUALIFICATI , FLESSIBILI ,CAPACI DI ADATTARVI, SIETE PROTOTIPO PERFETTO DEL PROFESSIONISTA DEL MONDO CHE CAMBIA .GRAZIE ANCORA PAOLA,PADOVA
Davvero un ottimo post. Molto utile e diretto
Vedo che anche tu sei mira di persone che chiedono informazioni su come emigrare in Svezia. Anche a me arrivano queste richieste e non finirò mai di spiegare che non è che quassù c'è "il bengodi", ossia lavoro per tutti e paradiso in terra.
Bel posto comunque!!
Ciao da Malmo ;)
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