domenica 4 ottobre 2009

In una fredda, piovosa e ventosa domenica d'ottobre...

... perchè chiudersi in casa a vegetare sul divano ? La prima tappa della giornata odierna, dopo una sveglia in orario "tranquillo", è stato un giro ad un mercatino d'autunno in un quartierino periferico di Norrköping, in allegra compagnia di un'amica e di una famiglia di amici italo-russa. A giudicare dalla pubblicità fatta nelle settimane precedenti, ci aspettavamo in verità molte bancarelle e intrattenimenti. In realtà si trattava di una vendita casalinga di dolci e piatti tipici fatti in casa, e 2-3 stand allestiti per una mini-lotteria anche questa molto "alla buona", per cui la visita è durata giusto il tempo di un'occhiata veloce. Alle prime gocce di pioggia, abbiamo quindi deciso di optare per un cambio di programma e festeggiare degnamente il giorno delle kanelbullar in un locale del centro, ben al calduccio e al riparo dalle sferzate di vento:

Ma l'evento della giornata, in realtà programmato da tempo, è stata la premiére di una nostra amica al teatro domenicale dei piccoli: Pyttesmå il nome dello spettacolo, che è stato molto gradito non solo dai piccoli spettatori ma anche dai rispettivi genitori e da tutti gli amici e conoscenti (tra cui una numerosa presenza veneta: evvai !). 

Alla fine siamo approdati a casa, contenti di questa giornata come sempre multiculturale: tra l'eccezionale protagonista dello spettacolo, finno-italo-svedese, la sua mamma finlandese, noi italiani, gli amici svedesi, un italiano residente in Romania e gli amici italo-russi (con simpaticissima bimba che a 2 anni e mezzo parla e capisce russo, svedese e italiano) ne è uscita una festicciola finale e base di torta di mele e caffè caldo.

2 commenti:

Manuela ha detto...

Salve, sono una giovane lettrice del vostro blog, ma che non ha mai commentato.

Innazitutto vi faccio i miei complimenti e poi vorrei farvi una piccola richiesta (se posso permettermi eh eh).

Mi piacerebbe leggere un post a proposito di come vengono viste e trattate le donne in Svezia, soprattutto in campo professionale.

Da italiani credo siate a conoscenza del tipo di trattamento che subiamo ogni giorno nel mondo del lavoro o dei modelli vergognosi che ci vengono propinati in televisione.

Io a breve prenderò la mia tanto agognata laurea in chimica e sto già seguendo nei ritagli di tempo un corso di svedese che mi faciliterà in un futuro trasferimento.
Spero in un migliore trattamento, rispetto a quello che mi toccherebbe qui in Italia.

Scusate il papiro

Giulia ha detto...

Mi associo alla richiesta: forza Silvia, regalaci un altro dei tuoi bei post!